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dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
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  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
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Pier Paolo Pasolini: il primo piano
29 Ott 2015 21:09 - EMISSIONI ITALIA
L’omaggio ad “uno dei simboli del Novecento italiano” sarà messo in circolazione il 2 novembre. Lo ricorda a quarant’anni dall’uccisione
Sguardo intenso
Sguardo intenso

Un primo piano dallo sguardo intenso, disegnato ed inciso per opera di Antonio Ciaburro. È l’immagine che caratterizza il francobollo da 95 centesimi predisposto dal Bel Paese e volto a ricordare, a quarant’anni dall’uccisione, Pier Paolo Pasolini. Definito dal ministero allo Sviluppo economico “poeta, scrittore, saggista, drammaturgo, regista cinematografico e finissimo intellettuale, uno dei simboli del Novecento italiano”. Anche se nella vignetta non campare nulla volto a richiamarne l’attività.

Il dentello, autoadesivo, arriverà il 2 novembre (la ricorrenza cadrà proprio quel giorno). È organizzato in fogli da quarantacinque; la tiratura conta su ottocentomila esemplari.

Per il bollettino illustrativo è stato coinvolto il direttore della Biblioteca nazionale centrale di Roma, Andrea De Pasquale, ed a Roma, presso lo spazio filatelia, verrà impiegato l’annullo figurato da applicare sulle buste del primo giorno.

Il 14 febbraio scorso l’anticipazione
L’ultima variazione al calendario
La mostra che Roma gli ha dedicato
           


Il pubblico preferisce la Turchia
29 Ott 2015 18:01 - DALL'ESTERO
Il Paese mediorientale è giunto primo alla selezione pubblica riguardante il miglior francobollo PostEurop del 2015. Seguono l’Ungheria e la Finlandia

Dopo l’esito del concorso con giuria, vinto da Russia (primo posto), Svezia (secondo) e Lettonia (terzo), ecco la graduatoria del confronto pubblico. Al quale tutti hanno potuto partecipare, raggiungendo la pagina internet dedicata ed esprimendo la propria preferenza.

È arrivato, infatti, l’annuncio di PostEurop riguardante le emissioni, intitolate all’associazione ed inerenti gli antichi giocattoli, giunte lungo il 2015 (ma esse continuano: il Kazakistan, per dire, ha varato il proprio omaggio solo ieri). Ad eccellere sono stati, nell’ordine, i contributi sottoscritti da Turchia (una… habitué, che questa volta ha rappresentato un’auto in legno), Ungheria (ha proposto delle bambole, un castello e personaggi in cartapesta), Finlandia (ha ricordato uno dei personaggi mumin).

Oltre diecimila le persone che hanno partecipato scegliendo tra cinquantasei alternative, una per Paese partecipe.

Le tre cartevalori preferite dagli internauti
Le tre cartevalori preferite dagli internauti
Il concorso con giuria
Il bando riguardante la selezione aperta a tutti
La Turchia? L’anno scorso, ad esempio, giunse seconda
           


Guerra/2 Tra lettere e cartoline
29 Ott 2015 14:53 - APPUNTAMENTI
Due specialisti, Emilio Franzina ed Enrico Sturani, per due supporti. Interverranno il 4 novembre a Livorno
Appuntamento a Livorno
Appuntamento a Livorno

L’iniziativa di Roma, segnalata nella news precedente, d’accordo. Ma anche a Livorno si è scelto di ricordare il conflitto attingendo al materiale postale. È “Contro le guerre di ieri, di oggi e di domani per un percorso di pace”, iniziativa voluta dall’Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti e dal Centro iniziativa democratica insegnanti.

In particolare, il 4 novembre alle ore 17, presso la sede della stessa Anppia in via Terreni 2, si svolgerà l’appuntamento “Voci ed immagini della Grande guerra. Le parole dei soldati, la narrazione visiva”.

Ad interfacciarsi con il pubblico, il docente in Storia contemporanea all’Università di Verona Emilio Franzina ed il “cartolinaro” Enrico Sturani.

“Il nostro intento -precisa per gli organizzatori Renzo Bacci- è fornire un momento di riflessione, un’angolazione un po’ diversa dal solito attraverso le lettere dei soldati dal fronte e la rappresentazione iconografica” offerta dalle cartoline e dai manifesti. “L’incontro è aperto a tutti, anche se ci era stato richiesto, come approfondimento di un corso di aggiornamento per docenti dello scorso anno, da alcuni insegnanti delle scuole superiori cittadine, per offrire loro qualche spunto con cui arricchire i programmi di studio”.

L’iniziativa di Roma
Il “cartolinaro” Enrico Sturani: l’intervista di “Vaccari news”
           


Guerra/1 Le missive di Mario Moderni
29 Ott 2015 10:12 - APPUNTAMENTI
I passi più salienti spediti dal giovane sottotenente morto cento anni fa saranno interpretati da Claudio Sorrentino il 3 novembre a Roma

Era un sottotenente; morì a ventidue anni il 3 novembre 1915. Alla famiglia rimasero la medaglia d’argento al valore e la corrispondenza che dai campi di battaglia inviò a casa. Protagonisti sono il mittente, Mario Moderni, e la Fondazione a lui intitolata per eternarne il ricordo.

È quest’ultima a promuovere l’incontro “Mario Moderni. Un giovane, la Grande guerra, la memoria”; si svolgerà, alle ore 17 nel giorno del centenario, a Roma presso la galleria Tempi moderni di via Giulia 80 (ingresso libero). Sul palco, l’attore e doppiatore Claudio Sorrentino; interpreterà alcuni dei passi più significativi tratti delle missive.

Rappresenta -anticipano i promotori- “un’occasione unica di conoscenza e approfondimento per rendere omaggio al giovane Mario e ai milioni di soldati e civili caduti in uno dei conflitti più distruttivi che ha segnato indelebilmente la nostra storia”.

Non mancherà l’annullo speciale.

Appuntamento al 3 novembre
Appuntamento al 3 novembre
L’uomo…
…e l’organizzazione che lo ricorda
           


Destinatario, il critico cinematografico
29 Ott 2015 00:25 - LIBRI E CATALOGHI
Le missive ricevute nel tempo da Gian Luigi Rondi sono state donate al Centro sperimentale di cinematografia; una parte di esse è raccolta in un libro
Le lettere diventate libro
Le lettere diventate libro

Grande schermo e posta, due interessi, due passioni che possono andare a braccetto. Lo dimostra il critico Gian Luigi Rondi, classe 1921 e da… sempre attivo sul quotidiano “Il tempo”. Suo è il libro “Tutto il cinema in 100 (e più) lettere” (in realtà, le missive sono circa centoventi, cui si aggiungono le foto). È il primo volume, dedicato agli italiani e firmato da Edizioni Sabinae, raccolto in 240 pagine (28,00 euro).

Lo specialista ha conservato le corrispondenze ricevute durante il suo lavoro e le ha donate alla Biblioteca “Luigi Chiarini”, appartenente al Centro sperimentale di cinematografia. Una selezione di esse è stata individuata per l’opera. Quest’ultima propone, illustrandoli, scritti di registi ed attori; tanto per fare qualche nome, ecco Giorgio Albertazzi, Michelangelo Antonioni, Alessandro Blasetti, Eduardo De Filippo, Vittorio De Sica, Federico Fellini, Gina Lollobrigida, Sophia Loren, Anna Magnani, Alberto Sordi, Totò, Luchino Visconti, Monica Vitti, Valerio Zurlini.

È un volume da guardare e solo dopo da leggere, spiegano dalla sede. A parlare, prima ancora dei contenuti, sono le personalissime calligrafie su fogli dalla natura più eterogenea, dalla carta d’albergo alla cartolina, magari dall’appeal molto esotico. Testimoniano il dietro le quinte di tutto il cinema nazionale che si racconta, magari nell’immediatezza di un biglietto d’auguri.

La Biblioteca “Luigi Chiarini”
           




Tartufo e… menù
28 Ott 2015 18:22 - EMISSIONI ITALIA
Il fungo ipogeo, sia nella versione bianca sia in quella nera, citato dal francobollo previsto per il 31 ottobre. Anticipato l’omaggio a Pier Paolo Pasolini, rinviato quello per la Scuola di Barbiana

Il tartufo è bianco o nero? Conoscendo le tradizionali… rivalità fra le due tipologie (e fra i territori che li promuovono), è stato deciso di dedicare il francobollo, atteso per il 31 ottobre, ad entrambe.

Si tratta di un 95 centesimi autoadesivo, tirato in ottocentomila esemplari e fogli da ventotto. Rientra nella serie di lungo corso “Le eccellenze del sistema produttivo ed economico”. Il bozzetto è di Tiziana Trinca; propone una serie di funghi ipogei mentre sullo sfondo compare il luogo naturale dove crescono, il bosco.

Ben quattro gli annulli per il primo giorno, tutti uguali (riprendono l’immagine della carta valore); sono destinati agli uffici postali di altrettante località rinomate per il comparto: Acqualagna (Pesaro e Urbino), Alba (Cuneo), Isernia (la sede sarà l’Isernia Centro), Norcia (Perugia). Il bollettino illustrativo verrà firmato dal ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina.

Intanto, sono stati annunciati altri due arrangiamenti al programma. Il tributo a Pier Paolo Pasolini, già previsto per il 25 novembre, arriverà prima, il giorno 2. Rinviato un’altra volta, invece, quello riguardante la Scuola di Barbiana, in attesa di valorizzarlo come si dovrebbe. Da un generico (ed ormai pressoché sfumato) ottobre si è passati ad un altrettanto generico novembre.

Bianco o nero? Il francobollo ed uno dei quattro annulli (gli altri sono hanno lo stesso soggetto)
Bianco o nero? Il francobollo ed uno dei quattro annulli (gli altri sono hanno lo stesso soggetto)
La precedente revisione al programma
           


Schermaglie postali sulle Paracel
28 Ott 2015 15:45 - DALL'ESTERO
Emissione della Cina Popolare e protesta del Vietnam, per scogli e atolli che entrambi i Paesi rivendicano. Intanto, il cacciatorpediniere statunitense…
Il francobollo della discordia
Il francobollo della discordia

La battaglia diplomatica che vede al centro dell’attenzione le isole Paracel passa pure tra i francobolli, secondo un copione visto numerose volte un po’ a tutte le latitudini.

L’emissione che ha indotto il Vietnam (dove sono chiamate Hoàng Sa) a protestare con l’Unione postale universale proviene dalla Cina Popolare (nella quale sono note come Xīshā Qúndǎo). Questa, il 19 maggio 2013, ha firmato sei dentelli innocentemente intitolati “Cina stupenda”. Soltanto che uno di essi, nominale da 1,20 yuan, raffigura le isolette, di fatto meri scogli ed atolli. Tale esemplare -tuona la controparte- “rappresenta una violazione della sovranità territoriale”.

Nel frattempo, una nave statunitense, il cacciatorpediniere “Lassen”, incrocia più a Sud; la sua missione è volta a contestare la politica espansionistica di Pechino, che negli ultimi mesi ha trasformato punti emersi più o meno grandi, e rivendicati da più Paesi, in proprie, sostanziali, basi.

Tra le altre “battaglie” postali, quelle per Dokdo-Takeshima...
…e per le Falkland-Malvinas
           


Il conflitto a Cantù
28 Ott 2015 13:31 - APPUNTAMENTI
La mostra sociale resterà aperta dal 31 ottobre al 4 novembre; previsto un annullo riguardante la Prima guerra mondiale
Il monumento
Il monumento

Si avvicina il giro di boa che ricorda la conclusione della Prima guerra mondiale e, tra le iniziative, non mancano quelle originate dal mondo dei collezionisti. Fra esse, una si svilupperà a Cantù (Como) dal 31 ottobre al 4 novembre.

Si tratta di una mostra sociale voluta dal Circolo filatelico canturium ed ospitata presso villa Calvi, in via Roma 8. Ad ingresso gratuito, per gli orari osserverà un doppio regime: dalle 15 alle 19 nei giorni feriali, dalle 10 alle 19 la domenica.

Protetti dai vetri, collezioni su diversi temi, “Domeniche del corriere” e diorama. L’annullo citerà il conflitto di un secolo fa attraverso il locale monumento ai caduti.

Ultimi giorni per gli allestimenti di Cesena…
...Reggio Calabria…
…e Genova
           




Il titolo? Partito in salita
28 Ott 2015 09:48 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Delude la prima giornata in Borsa: dopo un avvio in rialzo, Poste italiane ha chiuso con un -0,74%. Secondo gli specialisti, occorre guardare lontano

Debutto, avvenuto ieri, in salita per la collocazione in Borsa di Poste italiane. “Debutto senza botto”, scrive ad esempio il “Corriere della sera”. “Partite in rialzo del 2% sul prezzo di collocamento di 6,75 euro, le azioni hanno chiuso in calo dello 0,74% a 6,70 euro. «L’investimento è di lungo periodo»”, ha spiegato l’amministratore delegato Francesco Caio.

“Le manovre dei fondi esteri deprimono il titolo”, ha aggiunto “La stampa”. “Chi si aspettava fuochi d’artificio è andato deluso”.

“Un prezzo che lascia forse un po’ di amaro in bocca anche ai numerosi piccoli risparmiatori che lo hanno sottoscritto”, precisa “Il sole 24 ore”. “Certo, come si è più volte sottolineato nei giorni scorsi, l’investimento in Poste italiane deve essere valutato non in poche ore, se non minuti, ma nel lungo termine nell’ottica del tipico «cassettista». Qualche dubbio però rimane, anche fra gli analisti”. La promessa di dividendi significativi (nell’esercizio 2015 e in quello 2016 sarà distribuito almeno l’80% degli utili) ed il premio fedeltà (un’azione ogni venti -dieci con il personale dell’azienda- per chi le conserverà almeno un anno) “hanno contribuito probabilmente a rafforzare la domanda, ma non sono riuscite per il momento a dare altrettanta spinta”.

Secondo quanto dichiarato dall’operatore, alla chiusura dell’offerta globale di vendita sono pervenute richieste per 1.530.154.215 azioni; ne sono state assegnate 498.300.000 a 179.226 interessati. Per la precisione, 362.399.950 ad investitori istituzionali e le restanti 135.900.050 al pubblico indistinto ed ai dipendenti. Ricordando il prezzo istituzionale di 6,75 euro, la capitalizzazione della società è di circa 8.816 milioni di euro.

Anche nelle stazioni ferroviarie la pubblicità per diventare azionista
Anche nelle stazioni ferroviarie la pubblicità per diventare azionista
Il primo bilancio alla chiusura delle prenotazioni
Il prospetto informativo
           


San Colombano ricordato dall’Eire
28 Ott 2015 01:32 - DALL'ESTERO
A millequattrocento anni dalla sua morte, avvenuta a Bobbio (Piacenza), Dublino celebra uno fra i più importanti connazionali di ogni tempo
Omaggio a san Colombano
Omaggio a san Colombano

Proveniva dall’isola che ora è chiamata Irlanda, e per questo l’Eire l’ha celebrato con un dentello da 1,05 euro, emesso il giorno 22. È san Colombano: Dublino l’ha voluto rammentare a millequattrocento anni dalla scomparsa, avvenuta il 23 novembre 615.

Nell’esatta ricorrenza -viene anticipato- parecchie comunità cristiane lungo l’Europa ne ricorderanno la dipartita, per quello che rimane uno fra i più importanti connazionali di ogni tempo. Nato attorno al 543, ricevette una buona educazione classica, scegliendo poi di dedicarsi alla vita ascetica. Fu un missionario che fondò diversi monasteri, ad esempio quelli di Luxeuil (Alta Saona) nell’attuale Francia e Bobbio (Piacenza) in Italia, luogo dove morì.

Di lui si sono conservati parecchi sermoni e lettere; insieme ai poemi ed alle regole che compose per i monaci, influenzarono la vita e la cultura del tempo.

L’immagine scelta per la carta valore è tratta da una vetrata esistente nell’abbazia di Mount Saint Joseph; poi è stata fotografata da James Fraher e disegnata da Steve Simpson.

           


L’Onu vista da Marocco e Polonia
27 Ott 2015 20:01 - DALL'ESTERO
Rabat ha firmato un francobollo con anche il logo ufficiale del settantesimo. Quanto a Varsavia, ha realizzato una cartolina che in parte va oltre
Francobollo dal Marocco...
Francobollo dal Marocco...

Si accavallano, in questi giorni, gli omaggi postali per festeggiare i sette decenni trascorsi da quando venne creata l’Organizzazione delle Nazioni Unite. Spesso, però, l’immagine si ferma ai simbolismi.

È il caso del Marocco, che ieri ha varato un 9,00 dirham realizzato da Larbi Edfouf. Come in altri casi, punta pressoché esclusivamente al logo adottato per il giro di boa (si aggiunge quello standard). Rappresenta l’occasione -annotano dagli sportelli- per esaminare la storia della struttura e formulare un bilancio delle realizzazioni e delle sfide. Senza trascurare di mettere in luce i settori principali in cui l’Onu è attiva, ossia la pace e la sicurezza, lo sviluppo, i diritti dell’uomo, e la necessità di raddoppiare gli sforzi per rispondere alle sfide attuali e future.

Un approccio un po’ diverso è giunto, il 24 ottobre (giorno preciso della ricorrenza), dalla Polonia, artefice di una cartolina con nominale pari ad 1,75 zloty. Nell’impronta di affrancatura compare il solito emblema (ed un fiore stilizzato), mentre si diversifica la parte di sinistra, dov’è tratteggiato un uomo composto da vari colori, a significare le differenze tra i popoli. L’idea grafica è di Alexander Pietrzak.

...e cartolina postale dalla Polonia. La stessa ricorrenza vista in modo un po’ diverso
...e cartolina postale dalla Polonia. La stessa ricorrenza vista in modo un po’ diverso
Tra le altre citazioni in argomento, quelle di Spagna…
…Uruguay…
…Nazioni Unite
           




Madrid si oppone alla tratta
27 Ott 2015 15:58 - DALL'ESTERO
Il messaggio veicolato attraverso un francobollo da 1,00 euro emesso oggi. Fa parte del giro ideato dall’Unione postale delle Americhe, Spagna e Portogallo
No alla tratta delle persone
No alla tratta delle persone

Soggetto impegnato per il giro 2015 voluto dall’Unione postale delle Americhe, Spagna e Portogallo. Lo rivela il contributo di Madrid. Da 1,00 euro ed emesso oggi, grida il suo “no” alla tratta delle persone, attività che la legislazione internazionale considera una violazione dei diritti umani, in grado di attentare contro la libertà e la dignità delle vittime.

Maggiormente in pericolo sono le donne ed i bambini, circuiti con l’inganno, la coercizione, l’abuso di potere od il rapimento bello e buono. L’obiettivo è sottometterli a sfruttamento sessuale, lavori forzati, schiavitù, fino all’estrazione illegale di organi. È considerato il servaggio del XXI secolo, capace di muovere decine di migliaia di milioni di dollari ogni anno. E gli individui coinvolti sono nell’ordine dei milioni, almeno 4 secondo le stime più attendibili, ma altri 12,3 vivono in situazioni non troppo migliori.

Il precedente, sempre spagnolo, del 2006
           


Stati generali: accantonato l’avvio, non l’idea
27 Ott 2015 12:34 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Cura dimagrante per il gruppo di lavoro nato nel gennaio 2014 e mai davvero decollato. Ora è composto da quattro persone in rappresentanza di altrettante realtà

Stati generali della filatelia addio. Dopo una stasi durata oltre un anno e mezzo e nonostante diversi tentativi di rimettere in pista l’esperienza, è necessario considerarla accantonata. Ciò non vuol dire che il confronto venga meno. Soltanto che, almeno per adesso, si procederà attraverso un gruppo di lavoro più ristretto.

È quanto è stato deciso al margine di “Italiafil”, il salone del francobollo chiusosi sabato sera a Firenze. Ha visto nascere un “laboratorio” che affronterà temi come le prossime manifestazioni, la promozione del collezionismo, il confronto con il ministero allo Sviluppo economico.

L’iniziativa vede coinvolti il responsabile di Poste italiane per la filatelia Pietro La Bruna, nonché i presidenti dell’Associazione filatelisti italiani professionisti Andrea Mulinacci, della Federazione fra le società filateliche italiane Piero Macrelli e dell’Unione stampa filatelica italiana Fabio Bonacina.

Il tempo di verificare alcuni aspetti e poi si svolgerà il secondo incontro, ipotizzato per fine novembre.

Il gruppo di lavoro - Da sinistra, il presidente dell’Unione stampa filatelia italiana Fabio Bonacina, il responsabile per la filatelia di Poste italiane Pietro La Bruna, i presidenti di Federazione fra le società filateliche italiane Piero Macrelli ed Associazione filatelisti italiani professionisti Andrea Mulinacci
Il gruppo di lavoro - Da sinistra, il presidente dell’Unione stampa filatelia italiana Fabio Bonacina, il responsabile per la filatelia di Poste italiane Pietro La Bruna, i presidenti di Federazione fra le società filateliche italiane Piero Macrelli ed Associazione filatelisti italiani professionisti Andrea Mulinacci
Gli Stati generali della filatelia, riunitisi il 21 gennaio 2014
“Italiafil” il giorno dopo
           


Animali in guerra
27 Ott 2015 08:26 - DALL'ESTERO
Argomento inconsueto dall'Australia, che cita il ruolo giocato sotto le armi da asini e muli, cani, cavalli, piccioni e cammelli

Basta un poco di fantasia ed un qualsiasi tema, anche il più gettonato, può essere svolto battendo strade davvero inconsuete. Ne dà prova oggi l’Australia con la serie che celebra il secolo dall’aver formalizzato l’impiego degli animali sotto le armi.

Cinque i francobolli fotografici da 70 centesimi che l’incaricata, Lisa Christensen, ha sottoscritto. Sono stati stampati in fogli da cinquanta, in blocco da una serie, in libretto da due (in questo caso nella versione autoadesiva), in sei cartoline postali (10,95 dollari).

L'emissione -spiega l’operatore- commemora l’assistenza fornita alle truppe durante i tempi bellici, concretizzata nei trasporti, nella logistica, nelle comunicazioni o semplicemente nella compagnia. Ammettendo che questo ruolo spesso è stato dimenticato. Così, vengono citati muli ed asini, ed in particolare il compito che hanno svolto durante la campagna di Gallipoli, quindi all’epoca della Grande guerra. I cani sono adoperati per portare messaggi ed equipaggiamenti medici, ma la loro intelligenza ne permette l’utilizzo per trovare feriti ed esplosivi (Sarbi scomparve in Afghanistan nel 2008; fu ritrovato quattordici mesi dopo). Migliaia risultarono i cavalli, sfruttati sul fronte occidentale tra il 1914 ed il 1918 per dislocare uomini ed equipaggiamenti, morti in servizio. Quando altri sistemi risultavano impraticabili, i piccioni hanno permesso, grazie ai testi inclusi in capsule ed attaccati ad una zampa, di collegare postazioni lontane, e ciò sia nel Primo che nel Secondo conflitto planetario. Non sono stati dimenticati i cammelli, una presenza costante soprattutto nei deserti mediorientali di un secolo fa, tanto è vero che il corpo specializzato data 1916.

I conflitti visti dagli animali (la versione a foglietto della serie)
I conflitti visti dagli animali (la versione a foglietto della serie)
L’Australia e la Prima guerra mondiale: Gallipoli…
…l’Anzac…
…tra aerei e sottomarini
           




L’Irak combatte l’Isis. Anche con i francobolli
26 Ott 2015 23:50 - DALL'ESTERO
La serie di propaganda è stata resa disponibile ieri da Baghdad. Cita tre capitoli vittoriosi della guerra in corso

La guerra si combatte anche con i francobolli. L’Irak, visti i numerosi precedenti, lo sa ed il 25 ottobre ha ripreso in mano lo strumento, questa volta contro l’Isis.

Tre le cartevalori rese disponibili, nominali fissati a 500, 750 e 1.000 dinari. Disegnate da Ghaith Al-Makhzoomi, citano altrettanti punti fermi, naturalmente in favore di Baghdad.

Uno ricorda l’assedio di Amirli, città situata nel nord del Paese; venne registrato tra il giugno e l’agosto dell’anno scorso, quando l’Esercito riuscì a spezzare la manovra di accerchiamento nemica. Il secondo rappresenta la resistenza alla raffineria di Baiji, l’impianto di greggio più grande a livello nazionale ma anche punto strategico nelle comunicazioni terrestri. L’ultimo riguarda Jurf Al-Nasr, centro la cui importanza principale sta nell’aver ospitato un grande complesso militare e soprattutto essere ad appena sessanta chilometri a sud-ovest della capitale: perso nel 2014, è stato ripreso nell’ottobre dello stesso anno.

Contro l’Isis - Tre episodi vittoriosi in altrettanti francobolli
Contro l’Isis - Tre episodi vittoriosi in altrettanti francobolli
Emissioni militanti: l’omaggio alle Forze armate…
…la partenza dell’Autorità di coalizione…
…il “Giorno del martire”
Rassegna stampa (file pdf)
           


Si aggiunge l’Anno santo
26 Ott 2015 18:26 - VATICANO
Com’era prevedibile, l’appuntamento è entrato nel programma 2015 (sarà celebrato il 19 novembre), ma tornerà in futuro

Non prevista dal programma, ma ovvia. Il Vaticano dà appuntamento al 19 novembre e, fra le serie attese, c’è pure quella per l’apertura dell’Anno santo della misericordia.

L’esperienza religiosa si avvierà l’8 dicembre, una data -commentano dall’Ufficio filatelico e numismatico- “carica di significato per la Chiesa cattolica”. Non solo ricorda l’Immacolata, ma rammenta anche la conclusione -avvenuta mezzo secolo prima- del Concilio ecumenico vaticano II. “Ci sono momenti -ha detto papa Francesco- nei quali in modo ancora più forte siamo chiamati a tenere fisso lo sguardo sulla misericordia per diventare noi stessi segno efficace dell’agire del Padre. È per questo che ho indetto un Giubileo”; lo scopo è rendere “più forte ed efficace la testimonianza dei credenti”.

Il titolo si compone di un 80 ed un 95 centesimi in fogli da dieci, dovuti a Gabriella Titotto e tirati in un massimo di duecentocinquantamila unità per soggetto. Uno propone il pontefice e, sullo sfondo, la porta santa; un’anta simbolicamente già è aperta ed al suo posto vi è la croce, a rappresentare la via della misericordia che conduce a Cristo. L’altro dentello riproduce la stessa Maria nella sua iconografia più classica: una donna vestita di sole che, secondo la visione nell’Apocalisse di san Giovanni, schiaccia la testa al serpente. Contestualmente arriveranno il folder (con la serie e due buste fdc, 15,00 euro) ed il cd (sempre con la serie e con musiche che ripercorrono i passaggi di una messa solenne, 9,90). All’emissione, in futuro, ne seguiranno altre (quante, per ora non si sa), “tutte dedicate alle opere di misericordia, una particolare interpretazione del cammino della Chiesa e dei suoi fedeli nell’anno giubilare”.

Lo stesso giorno arriveranno pure gli omaggi a san Colombano di Bobbio ed Innocenzo XII, entrambi da 0,95. Dovrebbero aggiungersi i tributi per i santi Teresa d’Avila e Filippo Neri nonché per il Natale.

L’apertura dell’Anno santo
L’apertura dell’Anno santo
Il folder relativo all’annuncio dato dal papa
           


C’è il sapere, però mancano gli utenti
26 Ott 2015 15:09 - EMISSIONI ITALIA
Un esterno e due interni per la serie che cita tre istituzioni culturali. Peccato che nelle immagini non vi sia neppure una persona

Niente allievi davanti al palazzo, niente pubblico seduto nella sala delle riunioni, come niente studiosi tra i libri. Insomma, il sapere è una simbolica… cattedrale nel deserto. È la considerazione che nasce osservando la nuova tappa (arriverà il 31 ottobre) inserita nel percorso “Le eccellenze del sapere”.

Questa volta è dedicata alla Biblioteca nazionale centrale di Roma, al Politecnico di Bari ed all’Istituto dell’enciclopedia italiana fondata da Giovanni Treccani, anch’esso collocato nella capitale. Per tutti sono stati individuati lo stesso valore nominale, da 95 centesimi, e la stessa tiratura, pari ad ottocentomila esemplari per soggetto. I primi due, però, sono raccolti in fogli da quarantacinque francobolli autoadesivi, l’ultimo è in blocco.

Alle vignette ha lavorato Gaetano Ieluzzo. Nell’ordine propongono la visione prospettica della sede, l’aula magna e la sala di lettura situata a palazzo Mattei di Paganica, in questo caso associata, sul bordo, ad alcuni volumi della “Enciclopedia di scienze, lettere ed arti” ed al logo per il novantesimo anniversario.

Gli annulli per le buste primo giorno saranno disponibili allo spazio filatelia della Città Eterna (saranno due, ovviamente riguardanti il primo ed il terzo richiamo), ed al Bari Vr. Il bollettino illustrativo ha coinvolto il direttore Andrea De Pasquale, il rettore Eugenio Di Sciascio ed il direttore generale Massimo Bray.

La cultura non ha pubblico?
La cultura non ha pubblico?
L’anticipazione di “Vaccari news”
Istituto dell’enciclopedia italiana: la mostra svolta al Vittoriale
La tappa precedente della serie, datata 21 marzo 2015
           




Niente “Gronchi rosa” per Matteo Renzi
26 Ott 2015 13:11 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Ad annunciarlo ironicamente è stato lui stesso, in questi giorni in visita ufficiale in quattro Paesi sudamericani, fra cui il Perù
Un esemplare bordo di foglio (società Vaccari)
Un esemplare bordo di foglio (società Vaccari)

Il mito del 205 lire rosa, emesso il 6 aprile 1961 e subito sostituito con quello grigio per via dei confini sbagliati, continua a colpire l’immaginazione pubblica. Oggi -annota l’agenzia Agi- è stato scherzosamente citato dal presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, in visita nel Perù.

“Sono il primo presidente del Consiglio a venire qui”, ha premesso parlando a Lima presso l’Istituto italiano di cultura. “Ma non sono il primo uomo delle istituzioni italiane”. Ci fu pure il presidente della Repubblica Giovanni Gronchi. E fu proprio in quell’occasione che venne predisposto il celebre esemplare. “Ma stavolta prometto che non emetteremo nessun francobollo”.

Il premier resterà in America fino al 28 del mese; già ha visitato il Cile; poi raggiungerà Colombia e Cuba.

“Gronchi rosa”: la storia del mito…
…ed i falsi
           


Trent’anni fa la mondiale
26 Ott 2015 10:08 - APPUNTAMENTI
“Italia ’85” si svolse a Roma, tra il 25 ottobre ed il 3 novembre. All’apertura fu visitata dal presidente della Repubblica Francesco Cossiga. Contestualmente, il debutto del primo foglietto nazionale
Il presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, all’inaugurazione
Il presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, all’inaugurazione

“Inaugurata la «mondiale» dal presidente Cossiga”. Così apre il primo numero di “Italia ’85 oggi”, il notiziario quotidiano che veniva realizzato presso l’Ergife palace hotel di Roma. Negli stessi ambienti in cui, dal 25 ottobre 1985 e fino al 3 novembre successivo, “Italia ‘85” sarebbe stata aperta al pubblico.

La cronaca della visita, in realtà, venne affidata alla pubblicazione successiva, che apre con la testimonianza dell’Ansa, sottoscritta da Umberto D’Arrò. Il compito di illustrare la manifestazione al capo dello Stato venne lasciato al ministro delle Poste Antonio Gava. Con loro, il predecessore Remo Gaspari, il direttore generale delle Poste Roberto Panella, il presidente del comitato organizzatore Enrico Veschi, il commissario generale Beppe Ermentini ed il presidente della Fédération internationale de philatélie Ladislav Dvořáček. Il futuro “picconatore” si soffermò, mostrando “particolare interesse”, ad esempio nel padiglione dello Stato maggiore della difesa (dov’era esibito lo storico telegramma con la parola “Obbedisco”, inviato il 10 agosto 1866 da Giuseppe Garibaldi), in quelli dell’Alitalia (chi avrebbe mai detto che tre decenni dopo sarebbe stata parzialmente controllata da Poste italiane?), della Elsag, delle Nazioni Unite e del Vaticano, nonché davanti alla collezione “Sicilia” di Nino Aquila. Raggiunse inoltre la ricostruzione a grandezza naturale di un ufficio postale ottocentesco prestato dall’allora Museo postale (è ancora visibile nel Museo storico della comunicazione, come si chiama adesso la struttura).

Il giornale spiega i dettagli della “più colossale mostra di francobolli che sia stata mai realizzata in tutto il mondo”. In oltre trentamila metri quadrati proponeva circa cinquemila pannelli con i lavori di ottocento appassionati; si aggiungevano gli stand di centosessanta amministrazioni postali e di centottanta commercianti, fra cui Paolo Vaccari. In corte d’onore figurava “il più grande complesso di rarità filateliche che sia mai stato messo insieme in queste mostre”.

Ai collezionisti più attempati rimane vivido pure il ricordo (e le polemiche) con cui vennero organizzate le prenotazioni per il 4.000 lire, il primo foglietto emesso dal Paese. Che, secondo gli annunci ufficiali, avrebbe dovuto rappresentare un’eccezione. Si sa, poi, come’è andata…

Il foglietto da 4.000 lire emesso il 25 ottobre 1985
Il foglietto da 4.000 lire emesso il 25 ottobre 1985
Capo dello Stato e francobolli: Sergio Mattarella alla mostra del Quirinale
Poste italiane in Alitalia
La scomparsa di Nino Aquila
           


Omaggio ai miniaturisti
26 Ott 2015 00:39 - DALL'ESTERO
Due francobolli in foglietto celebrano una pratica le cui radici affondano nei secoli. Al tempo stesso, le cartevalori danno la possibilità di spedire gli auguri natalizi

Belgio, abituato a dispensare con equilibrio le citazioni francofone e quelle fiamminghe, adotta lo stesso approccio nel momento in cui si parla delle festività che cadono alla fine dell’anno.

Accanto alle già segnalate palle decorative, ecco il soggetto religioso, scandito in vista del Natale negli identici tempi: il 24 ottobre la prevendita ed oggi la distribuzione generale. Come accade ad altre latitudini, il Paese ha scelto le opere d’arte, nel caso specifico delle miniature, reinterpretate da Myriam Voz.

Già osservando l’immagine, quindi senza avere sotto gli occhi gli esemplari, l’esito appare notevole. D’altro canto, in genere gli artefici erano veri artisti, capaci di trasformare dei prontuari per i riti confessionali in qualcosa di esteticamente bello e da conservare. Due di queste scene sono state riprese nei francobolli di classe “3” per l’Europa che il foglietto, dal costo di 6,60 euro, contiene.

Si tratta di Natività, tese a mettere a confronto altrettante forme espressive, contemporanee fra loro ma nate in società differenti. La prima impiega la Bibbia di Urbino, risale al 1478 (il lavoro fu commissionato dal duca Federico da Montefeltro) e proviene -come i testi sottostanti- dalla Biblioteca apostolica vaticana. L’altra è tratta dal Breviario di Filippo il Buono (in questo caso c’è il nome dell’autore, Jan De Tavernier), è databile tra il 1460 ed il 1465 e si trova a Bruxelles presso la Biblioteca albertina.

Auguri tra fede ed arte
Auguri tra fede ed arte
Le palle dell’albero
Altre scelte per le festività: gli Stati Uniti…
…e l’Islanda
           




Il commento del giorno dopo
25 Ott 2015 20:39 - APPUNTAMENTI
Il giudizio su “Italiafil”, la manifestazione chiusa ieri a Firenze, espresso dal responsabile per la filatelia di Poste italiane, Pietro La Bruna
Il responsabile per la filatelia di Poste, Pietro La Bruna
Il responsabile per la filatelia di Poste, Pietro La Bruna

“Partecipazione di molti operatori commerciali cha a Roma non erano presenti, passiamo da ventinove a quarantadue stand, segnale evidente che «Romafil» non aveva più l’appeal necessario per realizzare un evento così importante”. È uno dei concetti che il referente per la filatelia di Poste italiane, Pietro La Bruna, ha rilasciato oggi a”Vaccari news”; riguarda la tappa di Firenze relativa ad “Italiafil”, tappa chiusasi ieri sera.

Ambienti “belli e funzionali, dimensionati per le esigenze espositive, che hanno consentito alle collezioni di essere esposte in una dinamica di integrazione alla manifestazione stessa”, prosegue nel suo bilancio. “È l’avvio di un nuovo modo di concepire un evento filatelico, arricchendolo con le iniziative firmate dalle associazioni, agevolate dalla centralità di Firenze. L’inizio di un nuovo percorso che supera gli Stati generali e genera un laboratorio attivo in cui protagoniste sono le figure che nel mondo della filatelia hanno titolo e competenze per definire un percorso di rilancio della filatelia stessa”.

“Ma, ancora più importante, porto a Roma una sensazione: siamo arrivati a comprendere tutti che è necessario lavorare in uno spirito di grande collaborazione, di forte integrazione e di continuo e costruttivo dialogo. Questa è la strada per fare bene, questo è un modo, secondo me, efficace e vincente per tornare a far crescere il numero dei collezionisti ma, ancora più importante, per riuscire ad avvicinare tante persone alla passione per il francobollo. Voglio quindi ringraziare coloro che hanno reso possibile questo successo, che hanno voluto non solo partecipare ad «Italiafil», ma che hanno deciso di accompagnarci in questo nuovo percorso di rilancio”.

“Italiafil” - L’inaugurazione...
...la tavola rotonda...
...la gara
           


Quirinale porte aperte alla filatelia
25 Ott 2015 17:22 - PUBBLICITÀ REDAZIONALE
Dal 15 al 28 ottobre 2015, nella più prestigiosa sede istituzionale italiana, una grande mostra dedicata alla Prima guerra mondiale. E non solo
Il curatore Bruno Crevato-Selvaggi
Il curatore Bruno Crevato-Selvaggi

Un importante evento rivolto al largo pubblico, pensato e organizzato anche per coloro che non hanno nozioni di filatelia o storia postale, proprio perché tutti abbiano la possibilità di vedere come i francobolli e i documenti postali raccontano la nostra storia, nel caso specifico “La Grande guerra” e “La Liberazione” nel 70° anniversario.

Una terza sezione riprende le precedenti mostre a Montecitorio. S’intitola “Cento gemme della filatelia italiana”, e presenta cento pezzi fra i più rari e importanti della filatelia italiana dal 1850 ai giorni nostri: gli antichi Stati italiani, il Regno d’Italia, la Repubblica, le colonie e gli uffici all’estero.

La mostra è organizzata dal Gruppo parlamentari amici della filatelia e dalla Federazione fra le Società Filateliche, con il supporto del Quirinale e di Poste Italiane. Il curatore scientifico e organizzativo è Bruno Crevato-Selvaggi. È stata resa possibile dal grande numero di prestatori che hanno aderito, offrendo il loro materiale: decine di collezionisti privati italiani ed esteri e diverse istituzioni pubbliche, tra cui il Museo storico della Comunicazione del Mise.

L’allestimento è in una sala che si affaccia sul cortile d’onore del Palazzo; i visitatori potranno godere anche della visita in uno dei luoghi simbolo della Repubblica. È visitabile tutti i giorni fino al 28 ottobre (lunedì chiuso) dalle 10 alle 18, con ingresso gratuito se ci si accredita tramite il sito dello stesso Quirinale, altrimenti si paga all’entrata 1,50 euro.

Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi al curatore scrivendo a bruno.crevatoselvaggi@tin.it o telefonando allo 041 52 67 617.

Il comunicato stampa (file pdf)
           


Il 2016 visto oltre le Alpi
25 Ott 2015 00:34 - LIBRI E CATALOGHI
La casa editrice Yvert & Tellier ha messo in vendita i due cataloghi chiave, riguardanti la Francia ed i territori collezionisticamente prossimi
Novità dalla Yvert & Tellier
Novità dalla Yvert & Tellier

Anche la Yvert & Tellier ha rinnovato i propri titoli principali, ossia quelli che considerano la Francia ed i territori di stretta competenza, fosse solo per tradizione collezionistica. Secondo la nomenclatura adottata dalla casa editrice d’oltralpe, sono i tomi 1 ed 1 bis, ora datati 2016.

Il primo si concentra sull’area metropolitana, proseguendo nella fase di rivisitazione grafica ed organizzativa avviata un anno fa. La parte classica, aperta l’1 gennaio 1849, comprende anche saggi e prove; nuovo aggiunto è il capitolo inerente le obliterazioni di Capodanno (a causa della mole di corrispondenza che transitava in quel periodo, per invalidare i francobolli venivano impiegati persino vecchi timbri, diversi dai consueti). Per la parte moderna è stato reintrodotto il settore inerente i corsi di istruzione, caratterizzato da cartevalori pre annullate per l’uso degli aspiranti timbratori. Ad ogni modo, il repertorio, che conta 1.184 pagine, arriva fino al turistico del 26 giugno scorso dedicato alla chiesa Saint-Martial de Lestards.

Quanto al secondo, al solito comprende le autorità emittenti più gettonate localmente. Sono Andorra Francese e Spagnola, Europa Cept e PostEurop, Mayotte, Monaco, Nazioni Unite (le tre sedi di New York, Ginevra e Vienna più le missioni in Kosovo ed a Timor), Nuova Caledonia, Oceania, Polinesia, Saint-Pierre et Miquelon, Tahiti, Terre Australi e Antartiche francesi, Wallis et Futuna. Il tutto in 1.072 pagine.

Scritti in francese e con illustrazioni a colori, in Italia sono venduti rispettivamente a 26,50 e 24,50 euro.

Confermata la formula in due volumi acquistabili separatamente
Confermata la formula in due volumi acquistabili separatamente
Yvert & Tellier - Francia (acquista)
Le schede dei tomi 1…
…ed 1 bis
           




I risultati dei circoli ed il libro
24 Ott 2015 17:00 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Federazione fra le società filateliche italiane: oggi, nel contesto di “Italiafil”, le votazioni per il 2016-2018. Centro italiano filatelia tematica: consegnato il Premio “Michele Picardi”
Federazione: oggi il voto
Federazione: oggi il voto

Come si sapeva, essendo l’unico candidato, il presidente della Federazione fra le società filateliche italiane resta Piero Macrelli, rieletto oggi con 119 preferenze (su 267 aderenti, 114 i circoli che hanno votato; i maggiori potevano contare su più schede, complessivamente 151). Opererà nel consiglio direttivo con Nicolino Parlapiano (che ha ottenuto 99 voti), Paolo Guglielminetti (93), Luca Lavagnino (87), Bruno Crevato-Selvaggi (79) e Michele Caso (72). I rimanenti tre -dice lo statuto interno- verranno scelti dallo stesso presidente fra i restanti candidati: Gian Franco Mazzucco (64), Giancarlo Morolli (62), Giulio Perricone (60), Massimo Massetti (57), Claudio Ernesto Manzati (40), Aniello Veneri (34).

Quanto al collegio dei probiviri, hanno ottenuto suffragi Franco Fanci (97), Emilio Simonazzi (91) ed Emanuele Gabbini (80), che risultano eletti, cui si aggiunge Giovanni Fulcheris (35). Infine, il collegio che riunisce i revisori dei conti: sarà composto da Corrado Bianchi (93), Giovanni Licata (59), Roberto Leoni (23).

A ruota, l’iniziativa del Centro italiano filatelia tematica, che ha consegnato il Premio “Michele Picardi”. Giunto alla seconda edizione, questa volta si è concentrato sulle pubblicazioni a carattere tematico pubblicate tra l’1 gennaio 2014 ed il 30 agosto 2015. La scelta del collegio giudicante ha valorizzato “90x90 - Novanta momenti per novant’anni di storia della radio e della televisione in italiano”, di Paolo Morandotti. Segnalato, inoltre, “Il canone dei francobolli - Gli scrittori italiani nella filatelia”, firmato da Francesco Giuliani.

Premio “Michele Picardi”: Angelo Picardi (a destra), figlio di uno fra i massimi specialisti in tematica, consegna la targa a 
Paolo Morandotti
Premio “Michele Picardi”: Angelo Picardi (a destra), figlio di uno fra i massimi specialisti in tematica, consegna la targa a Paolo Morandotti
I candidati federali
I libri che si sono fatti notare: “90x90”...
...“Il canone dei francobolli - Gli scrittori italiani nella filatelia”
           


Dieci gli ori grande di Firenze
24 Ott 2015 12:32 - APPUNTAMENTI
Rivelati poco fa gli esiti dell’allestimento a concorso organizzato dalla Federazione fra le società filateliche italiane
La mostra sarà raggiungibile ancora oggi pomeriggio
La mostra sarà raggiungibile ancora oggi pomeriggio

Firenze - Sono dieci gli ori grande che la giuria, composta da Giorgio Khouzam (presidente), Rosario D’Agata, Mauro Dalla Casa, Thomas Hoepfner, Fiorenzo Longhi, Andrea Mori ed Aniello Veneri (componenti), ha assegnato nel contesto di “Italiafil”.

Si tratta dell’allestimento voluto dalla Federazione fra le società filateliche italiane. Nell’esposizione di qualificazione, il massimo livello è stato raggiunto da Luca Restaino, presente nella un quadro per l’aerofilatelia con “La Crociera del decennale: la partecipazione di Paesi diversi dall'Italia”, che ha ottenuto 91 punti. I restanti sono stati registrati nella nazionale. In aerofilatelia si sono evidenziati Flavio Riccitelli (“Servizio aereo tedesco per l’Atlantico del Sud (1934-1939) - Zeppelin e Deutsche Lufthansa”, 90 punti) ed Alfredo Bessone (“The Lati South Atlantic service”, 96 e gran premio competizione). Quattro coloro che hanno primeggiato in storia postale: Valter Astolfi (“Egeo 1941-1947 - Occupazione italiana e relativi sviluppi dopo l’8 settembre 1943”, 90), Pier Giuseppe Giribone (“Le poste militari nella Guerra d’Etiopia”, 90), Fabio Petrini (“La Democratica 1 ottobre 1945 - 31 dicembre 1952”, 90), Rolf Haspel (“Japanische kriegsgefangenen-lager 1914-1920”, 91). Infine, nella tradizionale figura Rainer Fuchs (“Tibet 1912-1960”, 93).

Quanto alla sezione campioni, ecco Daniele Biraghi (“The Siracusana”, 91) e Lino Lensi (“I servizi aerei speciali (1940-1943)”, 93).

Quale commissario federale figurava Alviero Batistini, coadiuvato dal collega della tedesca Bund deutscher philatelisten Thomas Hoepfner.

La foto ricordo con i premiati presenti alla manifestazione
La foto ricordo con i premiati presenti alla manifestazione
Tutte le esposizioni disponibili
I risultati di Martinengo (Bergamo)…
...e Vasto (Chieti)
Il verbale (file pdf)
           


Ravenna Centro/2 Più dignità all’edificio
24 Ott 2015 09:53 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Era l’obiettivo dell’ingegner Clemente Pedretti, incaricato, nel 1921, di rifare l’immobile. Si ispirò, per quanto possibile, agli esempi seicenteschi presenti in città

Dopo la storia (news precedente), i dettagli sull’immobile che ospita il Ravenna Centro, ideato novant’anni fa dall’ingegner Clemente Pedretti. Dal punto di vista planimetrico, l’immobile è definito dalle linee perimetrali della struttura originaria e dal cortile interno, trasformato nel salone degli sportelli.

Da piazza Garibaldi si accede al piano terreno, rialzato di alcuni gradini, dove si svolgono tutte le prestazioni rivolte alla clientela. Attraverso il portale ornamentale si entra nel vestibolo di forma ellittica, collegato a destra ai locali che in origine erano destinati all’accettazione telegrafica nonché alle cabine telefoniche ed a sinistra alla sala di scrittura, al casellario americano, alla scala direzionale che conduce al piano primo. Grazie allo stesso vestibolo, si passa al salone pubblico, che in origine era costituito da ventisette sportelli. Dal vicolo della Tesoreria Vecchia (già delle ex Carceri) si accede ad un ampio androne che consente l’ingresso dei furgoni e del personale. L’ambiente, protetto da una copertura a terrazza poi sopraelevata, disimpegna le sale degli arrivi e partenze, dei pacchi e quelle che all’inizio erano destinate ai procaccia, ai portalettere e poi al circolo ricreativo. Al livello terreno sono sistemati anche i locali tecnologici.

La scala a sinistra dell’atrio pubblico e lo storico scalone adiacente all’ingresso di servizio conducono al piano ammezzato, dove si trovavano gli uffici direzionali. Un tempo ospitava anche la sala degli apparati telegrafici e la cassa provinciale.

Proseguendo lungo lo scalone posteriore, si giunge al piano nobile, dove c’erano gli ambienti del sottotetto, occupati dai magazzini dell’economato. I locali che si affacciano sulla piazza sono di proprietà demaniale ed in uso alla Prefettura.

Per quanto riguarda il sistema di costruzione, fu largamente impiegato il laterizio, sia per le nuove murature, sia per i ripristini di fondazioni e pareti; i solai e le terrazze di copertura vennero eseguiti in cemento armato ed i tetti a padiglione in legno e laterizio.

La facciata originaria era costituta da una massa muraria di oltre settanta metri di lunghezza e diciassette di altezza, priva di uno stile architettonico. In sua vece, fu concepita una classica e severa costruzione ispirata all’architettura del Seicento, che anche a Ravenna aveva lasciato splendidi esempi. Il risultato apparve soddisfacente, anche se, trattandosi di una ricostruzione, il progetto non fu scevro da condizionamenti di natura tecnica, oltre che economica. I portali, nel dettaglio, sono adornati da un architrave scanalato intitolato alle “Rr poste telegrafi”, da una sovrastante bifora e da una coppia di colonne tuscaniche. Al piano nobile si mostrano sormontati da una grande finestra con balcone; sulla fascia di coronamento è collocato lo stemma sabaudo, retto da una coppia di putti alati, ed oltre si eleva l’attico privo di decorazioni. Sulla stessa fascia, fra i due portali, è riportata l’epigrafe in lingua latina “Innovatum ab Italiae rectoribus anno domini MDCCCCXXVI”. Alle estremità della fronte ed a ridosso dei corpi sporgenti dei portali si trovano due ordini di lesene sovrapposti.

Le finestre del piano terreno sono architravate e provviste di cornice decorativa; quelle dell’ammezzato risultano piccole e contornate da una linea semplice. Al piano nobile, anch’esse provviste di cornice artistica, appaiono coronate da timpani triangolari e arcuati. La facciata è contraddistinta dall’uso prevalente del laterizio a vista; le decorazioni, le modanature, il basamento ed il cornicione sono in pietra artificiale.

Anni Cinquanta del Novecento. Come si presentavano gli interni e la facciata (immagini: archivio Riccardo Braschi)
Anni Cinquanta del Novecento. Come si presentavano gli interni e la facciata (immagini: archivio Riccardo Braschi)
La prima parte della notizia: la sede fino al 1921
           




Ravenna Centro/1 La presenza è storica, ma…
24 Ott 2015 00:45 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Partiti i cantieri nella sede posizionata in piazza Garibaldi. Intanto, gli uffici amministrativi hanno lasciato l’immobile per via Meucci
Partiti i cantieri
Partiti i cantieri

Dopo quasi novant’anni, il restauro delle facciate e delle coperture. Sapendo che l’obiettivo è la vendita dell’immobile. Il 25 agosto gli uffici amministrativi della filiale sono stati trasferiti presso una struttura decentrata di via Meucci, che già ospita il centro di distribuzione master, il Posteimpresa, la Polizia postale e delle comunicazioni. È il Ravenna Centro, situato in piazza Garibaldi 1, un tempo piazza Dante e prima ancora degli Svizzeri, ubicato a pochi passi dalla tomba del poeta e di piazza del Popolo, l’antica piazza Maggiore centro politico della città.

L’immobile appartiene al complesso denominato palazzo del Governo, il più importante edificio pubblico locale. Sorse alla fine del XIII secolo sul lato sud dell’area, ricostruito al termine del XVII dopo un terremoto. Con il 1861 divenne la sede della Prefettura, di varie istituzioni ed uffici governativi, fra cui quello postelegrafico. Quest’ultimo occupava, fin dal 1837, alcuni ambienti al piano terreno. Dall’1 aprile 1859, al primo livello (poi sarebbe stato posizionato a quello stradale), era stato aggiunto il servizio telegrafico. In seguito i locali furono interessati da piccoli ampliamenti e trasformazioni, ma sostanzialmente rimasero gli stessi.

Il nuovo capitolo prese il via agli inizi del Novecento, considerando che i locali -secondo la cronaca- apparivano angusti, tetri, umidi e bassi, senz’aria e senza luce. Scartate le ipotesi di trasferimento, si preferì mettere mano a quelli già in uso.

Il progetto, dell’ingegner Clemente Pedretti, prevedeva la ricostruzione e l’ampliamento della porzione del palazzo racchiusa fra piazza Alighieri, via Mariani e vicolo delle ex Carceri; comprendeva la trasformazione della fronte sulla piazza e dei restanti prospetti. Fu approvato nel settembre del 1921; un mese dopo si aprirono i cantieri, affidati alla Nuova cooperativa operai muratori e cementisti di Ravenna; i lavori si protrassero per sei anni. Il 21 aprile 1928, “Natale” di Roma, il palazzo fu consegnato in uso all’Amministrazione postale.

Nella seconda metà degli anni Trenta vennero sopraelevati gli spazi del sottotetto per adibirli a sede delle prestazioni telegrafiche. Il complesso fu seriamente danneggiato durante il bombardamento del 25 agosto 1944, quindi la ricostruzione. In seguito, l’unico intervento rilevante fu eseguito nei primi anni Sessanta per ampliare al primo piano gli uffici direzionali.

Come appariva la sede prima che venisse costruito, con il 1921, l’attuale edificio (immagini: archivio Riccardo Braschi)
Come appariva la sede prima che venisse costruito, con il 1921, l’attuale edificio (immagini: archivio Riccardo Braschi)
Posteimpresa, il ripensamento
           


Natale con i fiocchi
23 Ott 2015 16:43 - DALL'ESTERO
È quello che viene rappresentato dagli Stati Uniti, dove oggi hanno debuttato quattro francobolli augurali a soggetto laico

Fiocchi di neve stilizzati dagli Stati Uniti, che oggi hanno emesso quattro tagli autoadesivi per consentire, a chi vuole affrancare gli auspici di Natale senza pigiare il tasto religioso, la massima libertà. Rappresentano infatti delle colorate rappresentazioni, dovute ad Antonio Alcalá e Leslie Badani. Sono capaci di offrire -dicono da oltre gli sportelli- la moderna raffigurazione di un intricato disegno naturale. Disegno naturale certo dalle tinte improbabili (violetto, blu, verde e rosa), ma utili a rallegrare buste e cartoline che si dovranno spedire nelle prossime settimane.

Al solito, il nominale è sostituito dall’indicazione “Forever”; tariffario alla mano, per avere un esemplare occorrono 49 centesimi di dollaro. Ad ogni modo, la confezione standard è da venti unità.

I quattro esemplari. Sono venduti in libretti da venti
I quattro esemplari. Sono venduti in libretti da venti
Ancora dagli States, la saga natalizia con Charlie Brown
La pace islandese…
…ed i dolcetti danesi
           


“Italiafil”/2 Confronto a 360 gradi
23 Ott 2015 15:40 - APPUNTAMENTI
Emissioni, prodotti collegati, iniziative per promuoverli e valorizzarli. Sono alcuni degli aspetti toccati oggi dalla tavola rotonda svolta nel contesto del salone
L’incontro si è svolto nel contesto di “Italiafil”
L’incontro si è svolto nel contesto di “Italiafil”

I problemi esistenti e le aspettative messi sul tavolo. Anzi, sulla virtuale tavola rotonda svoltasi oggi nel contesto dell’inaugurazione di “Italiafil”, a Firenze. A fare le domande, il responsabile allo sviluppo commerciale per la filatelia di Poste italiane, Andrea Alfieri. A rispondere, i rappresentanti delle maggiori realtà di settore.

Il presidente della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali, Angelo di Stasi, ad esempio ha confermato che la riunione della Consulta per l’emissione di cartevalori postali e la filatelia si svolgerà. Sulla data, però, non si è sbilanciato. Tra i richiami, quello per il francobollo della Juventus con il codice “Qr” che -è la sua precisazione- “ha suscitato un interesse anche nei giovani”. Quanto al programma 2016, “conterà elementi di grande spessore culturale”. Un altro quesito riguarda la presenza di persone viventi nei francobolli. Le linee attuali le escludono, eccezion fatta per i capi di Stato ed il pontefice (sostanzialmente, un altro capo di Stato), che sarà -ecco l’anticipazione- citato di nuovo nei francobolli previsti il 7 dicembre e riguardanti l’Anno santo (vi compariranno anche le porte sante delle basiliche romane). I personaggi, inoltre, devono essere morti da almeno cinquant’anni, anche se non mancano le eccezioni, come il premio Nobel Rita Levi Montalcini ed il politico Enrico Berlinguer. Sul tema -ha concluso- “non c’è una preclusione; nell’ambito di iniziative nuove volte a coinvolgere le giovani generazioni, ci si può ragionare”.

Dal canto suo, il presidente della Federazione fra le società filateliche italiane, Piero Macrelli, ha illustrato la mostra al Quirinale “La Grande guerra. La Liberazione. Cento gemme della filatelia italiana”, in corso fino al 28 ottobre. Rappresenta “un evento eccezionale, irripetibile, la ciliegina sulla torta dopo quattro allestimenti a Montecitorio con il meglio della filatelia italiana”. A visitarla pure il capo dello Stato, Sergio Mattarella, che ha mostrato di apprezzare. Comunque, non è un percorso rivolto al grande pubblico. Altro è il discorso inerente le novità: se la distribuzione è migliorata, ora occorre agire sul programma. Troppe le emissioni: nel 2015 saranno in tutto 48, con 113 francobolli (il massimo degli ultimi dieci anni è stato 79), contro un valore di 111,60 euro (l’apice, nello stesso lasso di tempo, è risultato pari a 71,00).

Per i commercianti è intervenuto il presidente dell’Associazione filatelisti italiani professionisti, Andrea Mulinacci. Il quale ha confermato che i suoi colleghi “sono stati entusiasti nel cambiare piazza; «Italiafil» è un evento da portare in giro”, lungo il Paese. Ha ribadito il ruolo del commercio regolare, giudicando “molto difficile” collaborare con altri interlocutori, che provocano distorsioni del mercato. “Noi possiamo valorizzare meglio il prodotto che trattiamo, garantendolo”.

L’Unione stampa filatelica italiana, attraverso il suo presidente Fabio Bonacina, ha ricordato l’importanza di iniziative che non prevedano necessariamente mostre e convegni commerciali. L’esperienza svolta a Castelfidardo (Ancona) agli inizi di settembre conferma che incontri e socializzazione possono rappresentare alternative importanti. Un altro aspetto che ha citato concerne la difficoltà di portare il francobollo in cronaca. Un problema antico, come già documentano i giornali di un secolo fa. Se è vero che il dentello, nell’attuale vita quotidiana, svolge un ruolo differente, non vuol dire che esso sia scomparso dalle testate cartacee o on-line (sul sito dell’Unione vi sono importanti esempi). Sono cambiate le modalità di trattarlo; per questo occorre conoscerle e adeguarsi, così da ottenere dei risultati. Ecco perché negli ultimi anni l’Usfi ha cercato di suggerire com’è possibile regolarsi.

Per Poste è intervenuto il responsabile del settore filatelia, Pietro La Bruna. Accennando fra l’altro ai nuovi prodotti realizzati, “che consentono di rendere più interessante l’oggetto filatelico”. Ad esempio, l’ultimo folder della serie per i vini Docg offre l’ologramma.

Un momento della tavola rotonda. Da sinistra, il presidente della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali Angelo di Stasi, il presidente dell’Associazione filatelisti italiani professionisti Andrea Mulinacci, il responsabile allo sviluppo commerciale di Poste filatelia Andrea Alfieri, il presidente dell’Unione stampa filatelica italiana Fabio Bonacina, quello della Federazione fra le società filateliche italiane Piero Macrelli, il responsabile per la filatelia di Poste Pietro La Bruna
Un momento della tavola rotonda. Da sinistra, il presidente della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali Angelo di Stasi, il presidente dell’Associazione filatelisti italiani professionisti Andrea Mulinacci, il responsabile allo sviluppo commerciale di Poste filatelia Andrea Alfieri, il presidente dell’Unione stampa filatelica italiana Fabio Bonacina, quello della Federazione fra le società filateliche italiane Piero Macrelli, il responsabile per la filatelia di Poste Pietro La Bruna
L’inaugurazione in tarda mattinata
La mostra al Quirinale
Consulta, le problematiche in un’interrogazione parlamentare
           




“Italiafil”/1 Inaugurato il salone
23 Ott 2015 14:32 - APPUNTAMENTI
Intanto, ci si prepara al prossimo appuntamento, quello di Milano; si svolgerà dal 18 al 19 marzo. Presentata la serie congiunta con San Marino per il Parco scientifico e tecnologico
Il responsabile territoriale di Poste, Michele Deiana
Il responsabile territoriale di Poste, Michele Deiana

È stato il responsabile per l’area territoriale della Toscana e dell’Umbria, Michele Deiana, a dare il benvenuto ai visitatori di “Italiafil”, manifestazione in corso oggi e domani a Firenze presso la fortezza da Basso. All’ultimo momento, la presidente di Poste Luisa Todini ha dovuto partecipare all’incontro organizzato dal ministero dell’Economia e delle finanze per i risultati riguardanti la fase di prenotazione delle azioni societarie. Dal canto suo, Michele Deiana ha ricordato come il capoluogo toscano rappresenti una storica sede di circoli collezionistici.

Firenze al posto di Roma? No, perché -l’ha ricordato il responsabile per la filatelia di Poste, Pietro La Bruna- l’obiettivo è offrire un salone itinerante, allo scopo di “portare la filatelia dove c’è l’interesse”. Scegliendo i luoghi “grazie anche alla condivisione” fra i diversi attori che operano nel comparto e sapendo che “già alcune regioni ci hanno contattato”. Il dato di fatto sono i quarantadue stand di commercianti contro i ventinove registrati all’ultima “Romafil”. Confermato, invece, è l’altro appuntamento, “Milanofil”, che nel 2016 si svolgerà il 18 ed il 19 marzo. Anche in questo caso, senza la mezza giornata della domenica.

Nel contesto si è svolta la presentazione della serie per il Parco scientifico e tecnologico San Marino-Italia. “Celebriamo un’attività già in essere da tempo”, ha spiegato la dirigente dell’Ufficio filatelico e numismatico operativo nell’antica Repubblica, Gioia Giardi. Attività che con gennaio troverà un ulteriore ampliamento. A nome della controparte è intervenuto il presidente della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali, Angelo di Stasi, sottolineando il ruolo che le congiunte hanno nel rinsaldare i rapporti tra Stati differenti. L’emissione tricolore conta su ottocentomila esemplari per tipo, cifra proposta dalla concessionaria (ossia Poste) e condivisa dal dicastero allo Sviluppo economico, poiché ritenuta in linea con le esigenze postali. Un cenno poi alla recente serie “Leonardesca”, caratterizzata dall’assenza di nominale: una scelta diffusa a livello planetario e volta ad evitare di immagazzinare francobolli superabili dalle variazioni tariffarie. Variazioni tariffarie -ha preannunciato- che “saranno sempre più frequenti”.

Per l’occasione, “Il collezionista” -giunto al settantesimo anno di attività- ha attribuito il sessantesimo “Francobollo d’oro”; è andato al dentello nazionale per la Nutella, scelto tra 120 candidati da 250 lettori sui 1.500 che si sono espressi.

Saluti da Firenze: gli stand di Poste e dell’azienda Vaccari. Sotto, il pubblico alla cerimonia di apertura del salone e la presentazione della congiunta (nella foto: il presidente della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali Angelo di Stasi, il responsabile per la filatelia di Poste Pietro La Bruna e la dirigente dell’Ufficio filatelico e numismatico di San Marino Gioia Giardi)
Saluti da Firenze: gli stand di Poste e dell’azienda Vaccari. Sotto, il pubblico alla cerimonia di apertura del salone e la presentazione della congiunta (nella foto: il presidente della Commissione per lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali Angelo di Stasi, il responsabile per la filatelia di Poste Pietro La Bruna e la dirigente dell’Ufficio filatelico e numismatico di San Marino Gioia Giardi)
“Italiafil” per acquistare…
…vedere ed incontrarsi
La presenza dell’azienda Vaccari
           


Domanda oltre tre volte l’offerta
23 Ott 2015 10:50 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Azioni di Poste italiane - Si è conclusa ieri la fase delle prenotazioni; rivelati poco fa i dati ufficiali. Prezzo unitario fissato a 6,75 euro
I dati sono sul tavolo
I dati sono sul tavolo

Chiusa ieri la fase delle prenotazioni, il ministero ad Economia e finanze ha tracciato un primo bilancio dell’operazione con cui parte del patrimonio azionario di Poste italiane verrà ceduto sul mercato. Primo bilancio che si presenta positivo.

L’avvio della procedura data 12 ottobre, ma nel lasso di pochi giorni lavorativi la domanda era risultata doppia rispetto all’offerta. Con un’insistenza -sostenuta anche dagli incontri avuti all’estero dall’amministratore delegato Francesco Caio e dal direttore finanziario Luigi Ferraris- che, alla fine, ha fatto più che triplicare (per la precisione 3,3 volte) le richieste.

Nel frattempo, è stato reso noto il prezzo unitario con cui le azioni (complessivamente sono 453 milioni, corrispondenti al 34,7% del patrimonio, il 38,2% nel caso di integrale esercizio dell’opzione “greenshoe”) verranno cedute. Sostituendo la “forchetta” iniziale, variabile tra i 6,00 ed i 7,50 euro, con una sempre più ristretta, alla fine oscillante tra i 6,50 ed i 6,75. Poco fa la cifra finale: 6,75. Su tale base, la capitalizzazione della società corrisponde a circa 8.816 milioni ed il Tesoro ne incasserà 3.058 (con l’opzione “greenshoe” saranno 3.364). Al pubblico indistinto ed ai dipendenti verrà allocato il 30% dell’offerta globale ed agli investitori istituzionali il restante 70%.

La privatizzazione -ha detto il ministro Pier Carlo Padoan- “si è conclusa con successo. È un successo in termini quantitativi, perché la domanda è stata pari a più di tre volte l’offerta, e in termini qualitativi, perché hanno aderito tanti piccoli risparmiatori ma anche grandi investitori, dall’Italia e dall’estero. È una dimostrazione di fiducia nel piano industriale dell’azienda ma anche nel nuovo corso dell’Italia”. “Le risorse ottenute dalla valorizzazione vanno ad abbattimento del debito pubblico e contribuiscono al processo virtuoso di diminuzione del rapporto debito/Pil”.

Ed ora il vero debutto in Borsa, previsto per il giorno 27. Secondo gli specialisti, perlomeno lungo i primi tempi, il titolo dovrebbe essere compreso nell’indice dei quaranta principali.

Il via all’operazione
Il prospetto informativo
           


Diritti degli Stati e delle persone
23 Ott 2015 09:25 - DALL'ESTERO
In due francobolli da 42 centesimi, la Spagna ricorda l’Onu ed il viceré peruviano Francisco Álvarez de Toledo

Due anniversari in un francobollo solo. È quello che Madrid ha emesso oggi e che richiama le bandiere sventolanti sul pianeta. Da una parte si ricordano i settant’anni (cadranno il 24 ottobre) registrati dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, dall’altra i sessanta trascorsi dall’ingresso della Spagna, obiettivo raggiunto il 14 dicembre 1955 dopo aver superato le resistenze di altri Paesi che si opponevano al regime franchista. Nella stessa tornata vi entrò pure l’Italia.

La serie si completa con un ulteriore dentello, dedicato al viceré del Perù Francisco Álvarez de Toledo, vissuto tra il 1515 ed il 1582. Restò in carica tra il 1569 ed il 1581 e durante il suo mandato perseguì precisi obiettivi: da una parte consolidare i diritti ed i privilegi reali nei confronti dei concessionari, dall’altra frenare le continue sollevazioni indigene (ordinò, tra l’altro, l’esecuzione dell’ultimo re inca, Tupac Amaru). A lui collegata è la riforma amministrativa redatta attraverso un viaggio di due anni, che permise di conoscere la demografia e l’organizzazione dei nativi, confermando quegli istituti che apparivano funzionali al suo disegno. Come la “mita”, sistema di lavoro obbligatorio che prevedeva un salario minimo controllato dalle autorità. Nella vignetta campeggia il personaggio, mentre sullo sfondo vi è la carta con raffigurato lo Stato sudamericano.

Entrambi i tagli hanno nominale pari a 42 centesimi.

Due francobolli, ma gli anniversari sono tre
Due francobolli, ma gli anniversari sono tre
Onu - Il settantesimo anniversario citato da Uruguay…
…Nazioni Unite…
…e Russia
           



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