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dir. resp. Fabio Bonacina
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  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
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Valeria Pasta Morelli, la riscoperta
23 Dic 2016 00:30 - DALL'ESTERO
Grazie ad una donazione della nipote, il Ticino valorizza una sua pittrice, vissuta tra il 1858 ed il 1909. Fra i lavori, l’olio su tela “La lettera”

Potrebbe rappresentare la classica storia di Natale, naturalmente adatta al contesto specializzato. È ambientata in Svizzera, per la precisione alla Pinacoteca “Giovanni Züst” di Rancate, quartiere di Mendrisio. La stessa istituzione che, giusto un anno fa, ha firmato la mostra “Leggere, leggere, leggere!”.

Ha ricevuto un’importante donazione di opere, tutte firmate da una fra le rare donne pittrici che il Ticino conti: Valeria Pasta Morelli (Mendrisio 1858 - Milano 1909). Rare ed oltretutto spesso confinate nell’ambito domestico, annotano dalla sede. Anche per questo motivo quasi sempre dimenticate.

Era figlia del consigliere nazionale Carlo, promotore, tra le altre imprese, della ferrovia e dell’industria alberghiera sul monte Generoso. Soprattutto, aveva per zio Bernardino, un pittore appartenente alla cerchia degli Induno che godette di buona fama. Perlomeno dal 1880 al 1887 la ragazza frequentò l’Accademia di Brera, dove ebbe quali maestri pure Sebastiano De Albertis e Bartolomeo Giuliano. Nel capoluogo lombardo raccolse premi e riconoscimenti, mentre in patria venne presentata dalla “Gazzetta ticinese” (era il 1886) come “esimia giovane artista”, ricordando un dipinto allegorico realizzato per il Carnevale. Il matrimonio con un alto funzionario dell’Esercito chiuse tuttavia le ambizioni, confinandole in un circuito familiare, l’unico ritenuto adatto ad una signora della sua posizione: così, si dedicherà principalmente alla ritrattistica ed alla decorazione di vasi in ceramica.

Oggi si conoscono pochissimi lavori da lei firmati ed alcuni appartengono a tale lascito. È compreso l’olio su tela “La lettera”, risalente al 1890 circa e grande 60x35 centimetri. L’insieme è composto da trentaquattro oggetti, fra cui anfore, album di studi, medaglie e diplomi. Si trovavano in Italia presso la nipote Valeria Morelli, che poi ha deciso di donarli all’istituto elvetico. Previsto un fondo per avviare studi ed approfondimenti sulla figura, inserendola nell’appropriato ambìto familiare e culturale.

Nel lascito, anche il dipinto “La lettera”, di Valeria Pasta Morelli
Nel lascito, anche il dipinto “La lettera”, di Valeria Pasta Morelli
Pinacoteca di Rancate - Un anno fa nella stessa sede la mostra “Leggere, leggere, leggere!”
           


Tariffa unica per gli alleati?
22 Dic 2016 17:42 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
L’idea, annotata cento anni fa da alcuni quotidiani di Londra, trovò attenzione anche sulla stampa specializzata italiana. Listino alla mano, sorse una domanda…
Disparità tariffarie
Disparità tariffarie

Alcuni quotidiani di Londra hanno iniziato una propaganda per istituire un francobollo unico da un penny (10 centesimi) per le comunicazioni postali con gli alleati.

Esordiva così una nota pubblicata cento anni fa -quindi nel pieno della Prima guerra mondiale- dal periodico “Il bollettino filatelico”.

“Essi -prosegue l’intervento- notano che se si può spedire una lettera in Australia col francobollo da un penny non c’è ragione perché non si possa spedirla in Francia o in Italia allo stesso prezzo. Ed aggiungono che la diminuzione del costo del francobollo tenderebbe a fare aumentare il numero delle lettere e quindi a favorire più intimi rapporti commerciali e personali fra gli alleati”.

Tali giornali, però, “ignorano, probabilmente, la nostra tariffa postale interna e che occorrono 20 centesimi per mandare una lettera da Napoli a Portici (la cifra fu introdotta nel Capodanno del 1916 ed il 6 gennaio, per agevolare l’utenza, venne emesso il taglio aggiornato sovrastampando il vecchio esemplare da 15, ndr). E sino a quando sarà in vigore tale tariffa come potrà istituirsi la lettera a 10 cent. per l’Australia e la Nuova Zelanda?”.

La domanda rimase senza risposta.

La proposta interofila di Basilio Cascella
Francobollo unico, l’idea dopo la Seconda guerra mondiale
           


Droni postali - Al via la prima linea regolare
22 Dic 2016 14:01 - DALL'ESTERO
Accade in Francia, dopo due anni di test. Il percorso, lungo quindici chilometri, collega settimanalmente Saint-Maximin-La-Sainte-Baume a Pourrières

Due anni di sperimentazioni coronate da successo. Ed ora è stata ricevuta l’autorizzazione dalla Direction générale de l’aviation civile per consegnare pacchi via drone. È quanto ha annunciato Dpdgroup, realtà di Geopost a sua volta del gruppo La poste (Francia). Per la prima volta al mondo -viene enfatizzato- è divenuta operativa una linea commerciale regolare lunga quindici chilometri.

I dettagli sono i seguenti: una volta alla settimana, l’apparecchio collega Saint-Maximin-La-Sainte-Baume a Pourrières, dipartimento del Var. Permette di servire il centro che accoglie una dozzina di realtà attive nel settore tecnologico. Rappresenta un nuovo sistema -è la sottolineatura- per rispondere alle problematiche dell’ultimo miglio, in particolare davanti a zone nelle quali è difficile accedere.

Il congegno conta sei rotori, ha un’autonomia fino a venti chilometri, può volare a trenta all’ora portando tre chili di peso. Apposite strutture, allestite sia nel luogo di decollo che in quello di atterraggio, consentono di mantenere in sicurezza le fasi di carico, partenza, arrivo e scarico. Comprendono la protezione per l’accesso al velivolo, un carrello automatico di avviamento dei materiali, la copertura elettronica che ne salvaguarda l’impiego.

Voli regolari autorizzati
Voli regolari autorizzati
Due anni fa l’avvio delle prove
La situazione in Italia
           


Anche la “Madonna della quaglia” tornata a Castelvecchio
22 Dic 2016 10:20 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Trafugate il 19 novembre 2015 dalla struttura museale di Verona, diciassette opere vennero trovate il 6 maggio scorso e solo ieri restituite dall’Ucraina. Tra esse…

La sua iconografia “fonde insieme il tema della Madonna in umiltà, seduta col Bambino in un giardino fiorito e popolato di fresche presenze naturalistiche, e quello della Regina dei cieli, incoronata da due angeli in volo”. Cui si aggiunge il “grazioso uccello allora comunissimo nelle case” che dà il nome al dipinto. Così -era il 15 novembre 1996, quando venne emesso il francobollo natalizio da 750 lire- la direttrice del Museo di Castelvecchio, Paola Marini, descrisse nel bollettino illustrativo la tempera su tavola del Pisanello (Antonio di Puccio di Giovanni de Cereto, questo il nome dell’artista vissuto all’incirca tra il 1395 ed il 1455). Databile attorno al 1420, è nota come la “Madonna della quaglia”.

Insieme ad altre sedici opere (fra gli autori, Andrea Mantegna, Peter Paul Rubens, Jacopo Tintoretto) il 19 novembre 2015 venne trafugata dalla struttura culturale, fu ritrovata in Ucraina il 6 maggio e solo ieri è tornata nella sua città, Verona. Ad accompagnare da Kiev il prezioso carico, affidato dal presidente del Paese slavo Petro Porošenko, anche il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, il sindaco Flavio Tosi, l’attuale curatore della pinacoteca Ettore Napione, il comandante dei carabinieri tutela patrimonio culturale Fabrizio Parrulli.

Il ritorno -ha detto il rappresentante del Governo- “è il frutto di un intenso e proficuo lavoro di squadra nelle indagini e di una positiva collaborazione internazionale. Ringrazio la magistratura, le forze dell’ordine, il corpo diplomatico e le autorità ucraine che hanno permesso di rimarginare una ferita dolorosa al patrimonio culturale italiano e mondiale”.

Rappresenta anche -ha aggiunto il primo cittadino- “la chiusura di una vicenda che è sembrata infinita per chi ha seguito da vicino la dinamica di quanto successo, ma che rispetto ad altre vicende simili si è conclusa in tempi abbastanza rapidi”.

La “Madonna della quaglia” - Un momento dell’operazione di rientro registrata ieri ed il francobollo emesso vent’anni fa, il 15 novembre 1996
La “Madonna della quaglia” - Un momento dell’operazione di rientro registrata ieri ed il francobollo emesso vent’anni fa, il 15 novembre 1996
Il Museo di Castelvecchio su internet
           


Morte da noir
22 Dic 2016 06:38 - LIBRI E CATALOGHI
Il giallo, scritto da Renzo Mosca, pone al centro della vicenda un appassionato collezionista di francobolli. E la consorte. S’intitola “La moglie del filatelico”
Rapina e morte
Rapina e morte

Sangue sui francobolli. È quanto accade nel noir “La moglie del filatelico”, di Renzo Mosca. Protagonisti sono un anziano, appunto il collezionista, ed una moglie troppo giovane e troppo bella. E poi l’altro, un balordo senza scrupoli e senza fortuna con le carte. Per coprire i debiti con gli strozzini, i due amanti organizzano una rapina ai danni del marito. L’attenzione si concentra su pezzi rari, in particolare degli Antichi Stati Italiani. Non è solo una banale storia di corna, come scoprirà il commissario capo Leali. Va tutto male, ci scappa il morto -cioè l’appassionato- e si aggiunge una lunga scia di disastri e violenze. Vietato dire il finale.

Autoprodotto, è in vendita a 14,50 euro e si ordina sul sito Ilmiolibro. Conta 200 pagine; in copertina propone un blocco da quattro del 150 lire con cui l’Italia, era il 15 settembre 1976, ricordò Tiziano Vecellio ed il dipinto “Flora”.

È filatelista? “Lo sono stato da ragazzo”, ammette l’autore con “Vaccari news”. “I padri salesiani presso i quali ho studiato favorivano questo tipo di interesse che occupava le ore di ricreazione nella stagione fredda. Quando studiavo a Brescia mi fermavo tutte le mattine ad ammirare la vetrina di un filatelico in via Cattaneo -centro storico- mentre mi recavo all’istituto magistrale”.

Non è il primo libro che firma… “Ho scritto altri romanzi bresciani e romanzi e racconti rivolti ai ragazzi per conto di De Agostini, Lapis, Giunti Demetra e Robin edizioni”.

L’autore, Renzo Mosca
L’autore, Renzo Mosca
Il suo sito
           


C’è pure l’annullo per il Panevin
21 Dic 2016 23:04 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Accanto alle generiche festività della tradizione, l’annullo di Arcade (Treviso) documenta quanto accade alla vigilia dell’Epifania in certe aree

Domani Putignano (Bari), il 26 dicembre Pezze di Greco (comune di Fasano, Brindisi), il 5 gennaio Arcade (Treviso) ed il giorno successivo Tricase (Lecce). Altri annulli si aggiungono a quelli già segnalati e che si riferiscono alle festività, in sequenza Natale, Santo Stefano ed Epifania.

Si fa notare l’obliterazione veneta, che in apparenza sembrerebbe non rientrare nel filone. A dirla tutta, il Panevin (localmente giunto alla cinquantesima replica) vede al centro dell’attenzione i re magi nel loro viaggio verso Gesù ed il rituale falò benaugurante.

Due degli annulli pronti ad essere impiegati
Due degli annulli pronti ad essere impiegati
Le analoghe segnalazioni di settimana scorsa
           


Pacchi: così non va
21 Dic 2016 17:57 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Lo sostiene, riferendosi al centro meccanizzato di Sesto Fiorentino (Firenze), il segretario generale di Uil poste, Renzo Nardi. Il problema riguarderebbe gli influssi indotti dal commercio elettronico

Non solo al Nord. Anche in altre aree i sindacati criticano la gestione dei colli spediti dai grandi attori del commercio elettronico. Accade, ad esempio, alla Uil poste Toscana. Secondo il segretario generale dell’organizzazione, Renzo Nardi, “una delle commesse più importanti per Poste italiane rischia di diventare un boomerang di proporzioni gigantesche. Peccato che in questo caso i primi a essere danneggiati saranno i lavoratori”.

Il riferimento specifico è al “promopacco plus”, concordato con Amazon, ed a come viene lavorato al centro meccanizzato di Sesto Fiorentino (Firenze).

“C’è una gestione totalmente inadeguata rispetto alla reale mole di lavoro. E naturalmente l’azienda fa ricadere tutto sulle spalle dei lavoratori e, di conseguenza, dei cittadini che si trovano a dover affrontare notevoli disagi. Una situazione inaccettabile”, che sarebbe dettata da più cause: le strutture per lo smistamento di tali oggetti appaiono inadeguate, le apparecchiature funzionano male, il recapito manca di addetti, gli impegni risultano aumentati “in modo pesante” sia per quanti operano nell’impianto, sia per chi consegna.

I problemi al Cmp di Sesto Fiorentino (Firenze)
I problemi al Cmp di Sesto Fiorentino (Firenze)
Le segnalazioni registrate al Nord
L’integrazione logistica ed il “promopacco plus”
L’impianto toscano in cronaca
           




Il libro per gli appassionati di filatelia
21 Dic 2016 13:08 - PUBBLICITÀ REDAZIONALE
Contiene 95 carte-valori con l’annullo del giorno di emissione “Il nuovo libro dei francobolli 2016”
La copertina del nuovo libro dei francobolli 2016
La copertina del nuovo libro dei francobolli 2016

Nello Spazio Filatelia di Torino (via Alfieri 10), è stato presentato oggi “Il nuovo libro dei francobolli 2016”.

L’opera è stata illustrata nel corso della presentazione da Pietro La Bruna, responsabile filatelia di Poste Italiane, alla presenza di Francesco Bianchi, responsabile area territoriale Nord-Ovest di Poste Italiane, e Giulio Filippo Bolaffi, amministratore delegato del gruppo Bolaffi che ne ha curato la realizzazione grafica e la stampa.

“Il nuovo libro dei francobolli 2016” è la consueta raccolta di tutte le carte-valori emesse dal Ministero dello Sviluppo Economico nel corso dell’anno 2016 (95 sono i francobolli contenuti nel volume) con relativo annullo del giorno di emissione, da molto tempo uno dei prodotti di punta della Filatelia di Poste Italiane. Anche quest’anno il libro (145 euro) è stato realizzato con una nuova veste grafica molto colorata e accattivante, pensata per incuriosire e attrarre verso il collezionismo il pubblico più giovane.

Il libro e l’album filatelico, l’altro prodotto di fine anno, sono disponibili in tutti gli uffici postali con sportello filatelico e negli Spazio Filatelia di Roma, Milano, Venezia, Napoli, Trieste, Torino e Genova, oltre che sul sito di Poste Italiane www.poste.it.

Poste italiane e la filatelia (promo)
           


Spid o non Spid?
21 Dic 2016 10:02 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il Sistema pubblico di identità digitale a nove mesi dal lancio. Oltre a Poste italiane, Infocert e Tim, quale gestore si è accreditato Aruba. Intanto, nella società diretta da Francesco Caio…

A nove mesi dall’avvio ufficiale, il Sistema pubblico di identità digitale è ancora poco apprezzato, poiché il pubblico non ne capisce i vantaggi effettivi. Tra i pochi gestori figura Poste italiane (gli altri ora sono Infocert, Tim e -ultimo arrivato- Aruba), che cerca di evidenziare la disponibilità anche con appositi cartellini applicati fuori dagli uffici abilitati.

“È il nuovo sistema di login sviluppato dall’Agenzia per l’Italia digitale”, viene ricordato dalla società alla cui direzione adesso vi è “mister agenda digitale”, com’era noto Francesco Caio. Permette a cittadini ed aziende di accedere, con un’unica identità elettronica, a tutti i servizi on-line di pubbliche amministrazioni e ditte aderenti. Grazie ad esso, vengono meno le decine di password, chiavi e codici necessari per ottenere, ad esempio, prenotazioni sanitarie, iscrizioni scolastiche, situazione contributiva, pratiche d’impresa.

Per quel che concerne Poste, la persona fisica può ottenerlo tramite internet (se già possiede “posteid”, usato ad esempio con alcune “app” del gruppo) o recandosi allo sportello; prevista la possibilità di riceverlo a domicilio, pagando 14,50 euro. Quest’ultima prestazione è stata definita Posteinteractive per Spid.

Di recente, sull’argomento sono intervenuti cinque sindacati (Slc-Cgil, Slp-Cisl, Failp-Cisal, Confsal comunicazioni, Ugl comunicazioni), in quanto il personale incaricato all’identificazione del cliente è obbligato a sottoscrivere una dichiarazione di responsabilità civile e penale che esulerebbe da quelle previste nel rapporto di lavoro subordinato. In alcuni casi, inoltre, la formazione degli addetti sarebbe risultata carente.

Il cartellino -evidenziato dalla freccia rossa- applicato agli ingressi degli uffici postali abilitati (nel caso specifico, il Cuneo Centro)
Il cartellino -evidenziato dalla freccia rossa- applicato agli ingressi degli uffici postali abilitati (nel caso specifico, il Cuneo Centro)
L’avvio della procedura
Lo strumento in sintesi
Il collegamento con la nuova versione di “posteid”
           




Berlino comincia con l’arte
21 Dic 2016 01:12 - DALL'ESTERO
Il 2 gennaio dalla Germania due francobolli dedicati ad altrettante opere di Jan Vermeer e Jean-Baptiste Oudry. È la serie “Tesori dei musei tedeschi”

Ultimi sgoccioli del 2016, ma c’è chi già è pronto per il 2017. La Germania, ad esempio, ha fissato il primo gruppo di emissioni al 2 gennaio. Fra i titoli, uno è dedicato al percorso “Tesori dai musei tedeschi”.

Si tratta di due francobolli da 70 centesimi ciascuno su cui sono intervenuti, per i necessari adattamenti grafici, Stefan Klein ed Olaf Neumann; sono prodotti in fogli da dieci e, questi autoadesivi, rotoli da cento. Il primo cita un’opera del gettonatissimo neerlandese Jan Vermeer (1632-1675); è il dipinto “Due gentiluomini e una fanciulla con bicchiere di vino”, risalente al 1659-1660 e conservato all’“Herzog Anton Ulrich” museum di Braunschweig. L’altro richiama il francese Jean-Baptiste Oudry (1686-1755), specializzato nella pittura naturalistica. Suo è il lavoro datato 1745 “La damigella di Numidia, il tucano e la gru coronata grigia”; si trova al Museo statale di Schwerin, Ludwigslust e Güstrow.

Da Berlino omaggio ai lavori di Jan Vermeer e Jean-Baptiste Oudry
Da Berlino omaggio ai lavori di Jan Vermeer e Jean-Baptiste Oudry
Su internet: l’“Herzog Anton Ulrich” museum di Braunschweig…
...ed il Museo statale di Schwerin, Ludwigslust e Güstrow (questo anche in inglese)
Della stessa serie, i francobolli emessi il 7 aprile
           


Il ricordo per il sindacalista
20 Dic 2016 17:59 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Nicolò Azoti venne ferito il 21 dicembre 1946; sarebbe morto due giorni dopo. Domani l’annullo, richiesto dalla sede locale dell’Anpi
L’annullo; è annunciato per domani
L’annullo; è annunciato per domani

A Palermo c’è persino una villetta che porta il suo nome. Era il luogo inizialmente scelto dalla sede locale dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia -che ha commissionato la prestazione- quale punto di riferimento per l’annullo speciale atteso domani. In realtà, il manuale verrà impiegato presso la Bottega dei sapori e dei saperi della legalità, curata dall’associazione Libera terra e collocata in piazza Castelnuovo 13; gli addetti saranno al lavoro dalle ore 15.30 alle 20.

L’obliterazione ricorda i settant’anni dalla morte di Nicolò Azoti. Detto “Cola”, venne ferito gravemente a Baucina (Palermo) nell’agguato del 21 dicembre 1946; sarebbe morto due giorni dopo.

L’aggressione -ricorda dalla stessa Anpi lo storico Giuseppe Carlo Marino- fu voluta dai grandi agrari del territorio. Non faceva l’agricoltore, era un ebanista, “anche se sarebbe meglio considerarlo un informale «intellettuale popolare» nutrito da una personale cultura libertario-antifascista, appassionato di musica e di teatro. Aveva dato senso operativo alla sua spiccata vocazione sociale mettendosi, da sindacalista della Cgil, alla testa e al servizio dei contadini” e fondando all’uopo la cooperativa agricola “San Marco”. “Aver concretamente sfidato il fronte agrario-mafioso gli fu fatale. Così, può ben dirsi, egli cadde da anomalo «partigiano» sul terreno di quella specialissima «guerra di liberazione»”.

Messina, l’iniziativa marcofila per Graziella Campagna
San Gregorio di Catania - Il tributo ai carabinieri
Canicattì (Agrigento): l’omaggio al magistrato Rosario Angelo Livatino
           




Camerata Cornello si prepara al nuovo convegno
20 Dic 2016 15:16 - APPUNTAMENTI
Segue quello di Ratisbona svoltosi un mese fa; è previsto per il 17 ed il 18 novembre dell’anno prossimo. Intanto, dalla sede…

Sarà chiuso il 25 ed il 26 dicembre, nonché l’1 gennaio. Resterà operativo, invece, il 24 dicembre ed il 6 gennaio. È il Museo dei Tasso e della storia postale che, nel frattempo, sta lavorando alle prossime iniziative.

Fra esse, un convegno internazionale che la stessa Camerata Cornello (Bergamo) ospiterà il 17 ed il 18 novembre prossimi, continuando nel percorso volto a riscoprire i personaggi della famiglia Tasso ed in particolare Francesco, morto nel 1517. Seguirà quello svoltosi a Ratisbona un mese fa. Come per il precedente, la responsabilità scientifica sarà di Bruno Crevato-Selvaggi.

Non basta. “Tante -anticipa il sindaco, Gianfranco Lazzarini- le iniziative che precederanno l’incontro”.

Nel frattempo, sono state programmate le visite gratuite dei prossimi mesi. Toccheranno il borgo medievale e la medesima struttura culturale; si svolgeranno l’8 gennaio, il 5 febbraio ed il 5 marzo. Vanno aggiunte le esperienze speciali rivolte ai piccoli tra i sei ed i dodici anni; sono in calendario il 22 gennaio, il 19 febbraio ed il 19 marzo. Tutte inizieranno alle ore 15 presso la sede, ubicata in via Cornello 22; informazioni: info@museodeitasso.com.

Aggiornamento del 23 marzo 2017: per ragioni economiche, il convegno è stato rinviato al 2020.

Programmate le visite guidate gratuite del primo trimestre 2017 (foto Augusto Ambra)
Programmate le visite guidate gratuite del primo trimestre 2017 (foto Augusto Ambra)
L’appuntamento di Ratisbona…
…ed il suo esito, con i materiali dei relatori
           


Chiusure in Calabria
20 Dic 2016 12:37 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Nei prossimi mesi verranno soppressi gli uffici pianificazione analisi controllo gestione nonché amministrazione finanza e controllo. Cisl ed Slp-Cisl protestano
Calabria: le lamentele della Cisl
Calabria: le lamentele della Cisl

Anche al Sud la razionalizzazione decisa da Poste italiane non piace. In Calabria i segretari generali regionali della Cisl Paolo Tramonti e della Slp-Cisl Enzo Cufari parlano di “desertificazione dei servizi”. “Oltre alle numerose chiusure di uffici ed al recapito a giorni alterni al collasso”, il 31 gennaio verrà serrata la struttura pianificazione analisi controllo gestione (Pagc), mettendo in esubero i lavoratori ivi applicati. Il 31 marzo accadrà lo stesso con l’amministrazione, finanza e controllo (Afc).

Quest’ultimo centro -è la nota- “rappresenta l’emblema dell’ignavia postale e della classe politica che non può restare assente e impassibile davanti a cotanta ingiustizia”. Nell’area, tali realtà sono presenti, oltre che a Catanzaro, pure a Bari, Napoli e, per la Sicilia, a Catania e Palermo, che resterebbero confermate.

Un altro problema è la trasformazione dei contratti dal tempo parziale a quello pieno. Negli ultimi due anni in Campania ne hanno potuto beneficiare oltre 450 lavoratori, in Calabria solo 26 su più di 500. “Tutto ciò -concludono i due rappresentanti- ha penalizzato fortemente l’erogazione dei servizi”. “Con l’aggravante di aver contribuito al drammatico spopolamento delle nostre aree interne”.

La riorganizzazione in cronaca, tra Poste e sindacati
Le conseguenze sui pacchi
Le proteste di Uncem Piemonte
           




Filatelia, pressoché completata la squadra
20 Dic 2016 09:43 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Sul territorio operano una cinquantina di specialisti e nove referenti, cui si aggiungono i sette responsabili dei negozi. Sarà presentato domani “Il libro dei francobolli 2016”
Il responsabile, Pietro La Bruna
Il responsabile, Pietro La Bruna

Ora sono una cinquantina per seguire tutte le province; devono rafforzare il presidio sul comparto, assicurando la gestione delle attività commerciali, il supporto alla rete degli uffici postali (in particolare quelli che hanno uno sportello rivolto ai collezionisti) e -sempre più fondamentale- le relazioni istituzionali.

Sono i referenti territoriali di Poste per la filatelia, figura negli ultimi mesi ripensata. Tanto è vero che vi è stato un periodo sperimentale volta a raffinare il sistema, ma ora è pronto, suggellato un paio di settimane fa da un incontro plenario a Roma. Certo, mancano alcuni nomi, ma si aggiungeranno nel momento in cui verrà trovata la persona adatta e sarà formata adeguatamente. “Stiamo lavorando -conferma il responsabile del settore, Pietro La Bruna- per ampliare il numero e già nel 2017 ci saranno dei nuovi inserimenti per meglio rispondere alle esigenze”.

Si aggiungono i referenti di area, nove. Sono: Giovanni Albertazzi (competente su Emilia-Romagna, Marche), Carla Ceccarelli (Toscana, Umbria), Biagio Di Maria (Sicilia), Giovanni Dottor (Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Veneto), Antonella Foschetti (Lombardia), Rosa Losito (Basilicata, Molise, Puglia), Annamaria Novelli (Calabria, Campania), Mariangela Palmisano (Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta) e Luciana Vitullo (Abruzzo, Lazio, Sardegna).

La squadra si completa con i responsabili dei sette negozi: Carla Amadei (Genova), Paola Brugaletta (Milano), Marco Casto (Torino), Daniela Catone (Trieste), Giorgio Marchi (Venezia), Mario Orfeo (Roma) e Mariagrazia Paris (Napoli).

Intanto, domani presso lo spazio filatelia di Torino (si trova in via Alfieri 10), verrà presentato “Il libro dei francobolli 2016”; l’appuntamento è alle ore 11. Oltre a Pietro La Bruna parteciperanno l’amministratore delegato del gruppo Bolaffi, Giulio Filippo Bolaffi, ed il responsabile dell’area territoriale Nord-Ovest di Poste, Francesco Bianchi.

Tre dei referenti di area, Antonella Foschetti, Giovanni Dottor, Carla Ceccarelli
Tre dei referenti di area, Antonella Foschetti, Giovanni Dottor, Carla Ceccarelli
Tutti i nomi, con telefoni e posta elettronica
Il quadro nel febbraio scorso
           


Francobollo per gli ottant’anni di Ismail Kadare
20 Dic 2016 00:20 - DALL'ESTERO
Al poeta e scrittore è stato dedicato l’anno volto alla chiusura. Ed oggi arriverà pure la carta valore, taglio da 1,00 euro
Poeta impegnato
Poeta impegnato

Personaggi viventi? Anche il Kosovo non si pone il problema. Specie nel momento in cui si tratta di figure note a livello internazionale. Ad ottant’anni dalla nascita (avvenuta ad Argirocastro il 28 gennaio 1936), oggi renderà omaggio ad uno dei maggiori scrittori albanesi. È Ismail Kadare.

La scelta celebrativa ha pure un altro obiettivo, e da Pristina non lo nascondono. Attraverso la poesia, la prosa ed i romanzi tradotti in almeno trentatré lingue, l’autore -è la nota- “ha garantito un contributo insostituibile all’internazionalizzazione della battaglia politica ed armata per la libertà e per la costruzione di uno Stato degli albanesi del Kosovo”. Da mezzo secolo nel suo lavoro tratta argomenti collegati, tanto che l’anno 2016 gli è stato dedicato.

Nella vignetta, dovuta a Dardan Luta, sono presenti sia il viso, sia dei particolari che fanno intuire l’attività dell’uomo, nel caso non lo si conoscesse. Il nominale è pari ad 1,00 euro.

Ottantenni viventi e dentellati: la dama del tango...
...il pontefice
           




Regali: non mancano i sacchetti adeguati
19 Dic 2016 17:29 - NOTIZIE DALL'ITALIA
A soggetto automobilistico, raffigurano, fra l’altro, francobolli della serie emessa dall’Unione Sovietica il 15 giugno 1976. Due le misure note

Tempo di regali e, di conseguenza, di confezioni adeguate a contenere i pensieri. È per questo che si fanno notare i sacchetti “filatelici”, realizzati -non è una sorpresa- in Cina Popolare ma veicolati in Italia dalla monzese Bib.

Sul mercato sono apparsi quelli caratterizzati dalla serie di francobolli emessa in Unione Sovietica il 15 giugno 1976, tappa di un percorso più ampio incentrato sui mezzi di trasporto a motore. Per esempio compaiono due veicoli, entrambi risalenti al 1946, della Gor’kovskij avtomobil’nyj zavod: sono l’autocarro Gaz “51” e la macchina “M20 Pobeda”. Da notare gli improbabili annulli applicati sopra: uno, tedesco, riguardante gli Zeppelin e l’altro, ordinario, di Brooklyn! Decisamente variegate le restanti immagini, con panorami e monumenti di Paesi diversi, che completano la scena. Due le dimensioni: 33x26x10 centimetri (visto in vendita a 1,20 euro) o 44x32x12 centimetri (1,50).

Uno dei sacchetti regalo visti in commercio
Uno dei sacchetti regalo visti in commercio
Francobolli per attirare l’occhio: le pubblicità delle obbligazioni…
…l’astuccio…
…le etichette per le banane
           


Quando i disastrati scrissero al primo cittadino
19 Dic 2016 14:42 - APPUNTAMENTI
Oggi pomeriggio a Firenze la presentazione del libro “Voci dall’alluvione: lettere al sindaco Piero Bargellini e sua moglie Leila 1966-67”
Scritti dalla tragedia
Scritti dalla tragedia

Una… inondazione di iniziative per ricordare l’inondazione del 1966 a Firenze. Ancora questo pomeriggio, alle 17.30, il capoluogo toscano accoglierà la presentazione del libro “Voci dall’alluvione: lettere al sindaco Piero Bargellini e sua moglie Leila 1966-67”.

Curato da Annagret Hoelher, in 128 pagine con immagini a colori (prodotto da Cdev, costa 15,00 euro) raccoglie una selezione delle centinaia di missive spedite da chi venne colpito dalla tragedia. Documenti nei quali i cittadini cercano un interlocutore, un testimone, descrivono lo stato della famiglia, della casa, del lavoro ed invocano soccorso. Il tono -viene anticipato- non è istituzionale, è quello con cui ci si rivolge ad una persona nella quale si ripongono fiducia e speranza, ad un lettore attento e lontano dalle dinamiche burocratiche.

L’appuntamento è in sala Gigli di palazzo del Pegaso, sede del Consiglio regionale; si trova in via Cavour 2.

Parteciperanno il presidente dello stesso Consiglio Eugenio Giani, il consigliere Paolo Bambagioni, la soprintendente archivistica e bibliografica della Toscana Diana Toccafondi, il giornalista Giovanni Pallanti, il presidente dell’Associazione nazionale case della memoria Adriano Rigoli, il nipote dei destinatari Gregorio Nardi. Coordinerà gli interventi l’editore e vicepresidente della medesima Associazione nazionale case della memoria Marco Capaccioli.

Tra le altre iniziative, l’emissione del francobollo…
…e la sua recente valorizzazione
La mostra filatelica a Santa Croce, aperta fino al 31 gennaio
           




“Paint”… colpisce ancora
19 Dic 2016 12:18 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Tre altri uffici postali caratterizzati ora da dipinti murali esterni. Sono l’Alba Adriatica (Teramo), il Bari 19, il Lampedusa (Agrigento). La lista, però, è ancora da completare
Le ultime iniziative hanno coinvolto le sedi Alba Adriatica (Teramo)…
Le ultime iniziative hanno coinvolto le sedi Alba Adriatica (Teramo)…

Oramai è diventato un appuntamento pressoché fisso. Negli ultimi giorni, altri uffici postali sono stati caratterizzati da interventi di street art nel contesto del progetto Poste e artisti insieme nel territorio.

Il 7 dicembre è stato inaugurato il lavoro alla sede di Alba Adriatica (Teramo). Si trova in via Risorgimento 4 ed ha visto agire l’uruguayana Nulo. L’illustratrice e decoratrice ha proposto forme astratte e dinamiche; “sintetizzano e raccontano -viene annotato- il progresso che l’azienda ha avuto negli anni. La tecnologia e l’evoluzione hanno non solo reso più celere il servizio ai cittadini ma anche permesso di mettere sempre più facilmente in comunicazione ogni comune d’Italia con il resto del mondo”. Il murale racconta il cambiamento: il disegno si apre con forme statiche e pesanti che rimandano alla forma del pacco postale; si trasformano per poi schizzare vorticosamente attorno alle finestre diventando segni quasi privi di corpo e materia. Le scelte cromatiche, prevalentemente il giallo e il blu, rammentano i colori istituzionali del centro e della società.

Il 14 è stato il turno del Bari 19, situato in viale Lazio 5/c. In questo caso, le vernici sono state date a Checko’s art. L’immagine “si inspira alla tradizione del francobollo e della lettera intersecata con colori che richiamano Poste italiane”. Vi figurano donne postino (viste in foto d’epoca, ndr), annulli di una volta (fra cui un Bari filatelico impiegato per la “Giornata del francobollo” edizione 1969), la bambina che con un soffio fa nascere e volare degli uccelli, ritenuti “simboli di comunicazione e libertà”. Peccato che siano stati ricoperti i dipinti realizzati dai ragazzi tre anni fa!

Lampedusa (Agrigento) è salita alla ribalta il giorno successivo. Gli sportelli si trovano in piazza Piave 1 ed hanno accolto Astro naut. Visto il luogo, quasi scontato è l’approccio. L’opera, infatti, “vuole rappresentare l’incontro: gli esseri umani come uguali, condividono un piccolo luogo chiamato Terra, che fa parte di un universo infinito”. Da qui l’esigenza di curare ed aiutare chi è nel bisogno. Costituisce una metafora “della necessità di vivere in pace e armonia, senza confini o barriere, annullando le differenze create soltanto dalla mente”.

Dopodomani sarebbe stato il turno del Catania 22 (in viale Nitta 2), ma l’inaugurazione ha subìto un rinvio. Se ne riparlerà, probabilmente, a gennaio, quando altre iniziative inserite nel faldone “Paint” verranno concretizzate.

…Bari 19 (foto superiore) e Lampedusa (Agrigento)
…Bari 19 (foto superiore) e Lampedusa (Agrigento)
Tra i precedenti: Rozzano (Milano), Oristano Centro e Roma Tiburtino…
…Settimo Torinese (Torino)
Tre anni fa i primi murales agli sportelli del Bari 19
           


Carlo di Borbone tre secoli dopo
19 Dic 2016 10:07 - APPUNTAMENTI
Lo ricorda la mostra che Napoli gli ha dedicato. I documenti ricostruiscono i suoi venticinque anni di governo. Presenti anche lettere
A tre secoli dalla nascita
A tre secoli dalla nascita

Sono oltre novanta gli oggetti, tra lettere, stampe, mappe, relazioni ed atti ufficiali, inseriti nel percorso “Napoli e il suo proprio re”, allestito all’ex refettorio del Monastero dei santi Severino e Sossio (si trova nella città partenopea con ingresso da piazzetta del Grande Archivio 5). Ricordano Carlo di Borbone a tre secoli dalla sua nascita.

I documenti raccontano la nascita dei Regni indipendenti di Napoli e Sicilia, uniti dal 1734 attraverso appunto il monarca, che li guidò fino al 1759, quando si insediò sul trono di Spagna.

Ai venticinque anni del suo governo sono dedicate diciotto vetrine; presentano testimonianze sull’uomo, l’operato e le personalità che lo affiancarono. Cioè segretari di stato, intellettuali, ingegneri ed architetti, chiamati a collaborare in vari settori per costruire il nuovo Paese.

In successione tematica e cronologica -viene spiegato dall’Archivio di stato- si individuano alcune tappe significative: l’avvento al trono, le riforme istituzionali e politiche maggiori, gli interventi sul tessuto urbanistico ed architettonico della capitale e dell’intero territorio, che lasceranno tracce notevoli e durature fino ad oggi.

Le carte selezionate evidenziano il dibattito politico acceso dalle divergenze giurisdizionali con lo Stato pontificio e quello culturale stimolato dalle sensazionali scoperte archeologiche, le polemiche suscitate dall’istituzione del Catasto e le promettenti attese per il nuovo magistrato di commercio. Altri reperti rivelano il profondo legame con il figlio Ferdinando e con tutto il popolo, che lo ricorderà ancora per molto tempo come “il suo proprio re”.

La rassegna sarà visitabile, fino al 31 dicembre, il lunedì ed il giovedì alle ore 9.30 ed alle 11.30 (chiuso il giorno 26); prevista, per gennaio, una proroga ancora da definire nei dettagli. L’ingresso è libero.

Aggiornamento del 10 gennaio 2017: la chiusura è stata rinviata al 31 marzo.

La Reggia di Caserta (nel 2005 citata in un francobollo) fu voluta da Carlo di Borbone
           




Realismo e simbologia nella stessa serie
19 Dic 2016 00:52 - DALL'ESTERO
Le Filippine hanno annunciato l’“Anno del gallo” con due francobolli ed un foglietto. Nonostante siano attributi al medesimo autore, scontano un approccio molto diverso

Le Filippine hanno annunciato l’“Anno del gallo” attraverso una serie emessa il 16 dicembre. Nonostante sia attribuita ad un solo autore, Rodine Teodoro, sconta una forte diversità di approccio.

I due francobolli se-tenant in fogli da sedici esemplari, tagli da 18 e 45 pesos, rappresentano il pennuto quasi al naturale, come si è visto in numerose cartevalori nel tempo dedicate per esempio agli allevamenti.

Il terzo elemento, in blocco, comporta un nominale da 200 unità. È romboidale (il dentello inserito risulta tondo ed in rilievo) ed appare più vicino alla tradizione cinese. Sia come grafica, che dà spazio alla simbologia, sia nei colori impiegati, ritenuti benauguranti: il rosso e l’oro.

I bozzetti dei due francobolli e del foglietto
I bozzetti dei due francobolli e del foglietto
Già emesse le proposte di Aland, Liechtenstein…
…ed Ucraina
           


Vacanze in montagna. Ma con i francobolli
18 Dic 2016 01:32 - LIBRI E CATALOGHI
Le cartevalori dedicate alle alture, tratte dalla collezione di Enea Fiorentini, in un libro che opera a tutto tondo, dalla geologia agli sport rappresentati nelle vignette. Non mancano le segnalazioni di curiosità ed errori
In vetta, ma con le cartevalori
In vetta, ma con le cartevalori

Per numerose persone è tempo anche di vacanze, magari impegnate a sciare. Giunge così a fagiolo il libro di Enea Fiorentini “La montagna nei francobolli” (Conti editore). Attraverso 348 pagine affronta, in italiano ed in inglese, il tema in tutti i suoi aspetti, illustrandolo a colori con il materiale (i numeri sono dei cataloghi Yvert & Tellier) tratto dalla sua collezione, più volte esposta in contesti settoriali.

Si passa così dalla geologia alla geografia, dagli insediamenti nella storia alla vita vegetale, animale e dell’uomo, per poi concentrarsi sulle attività di quest’ultimo. Dunque, club, formazioni militari, sport, soccorso, turismo, film e così via. In questa parte le cartevalori sono impiegate come figure; più specifici appaiono i capitoli finali, dove esse sono citate per i richiami, gli aspetti inconsueti che rappresentano e persino gli errori.

Nel panorama dell’iconografia specializzata -conferma lungo la presentazione il direttore del Museo nazionale della montagna, Aldo Audisio- “un ruolo non secondario è rappresentato dai francobolli. Su piccoli pezzi di carta, dentellati come cornice, sono state riprodotte la maggior parte delle vette del pianeta. I francobolli sono un veicolo per comunicare, per far conoscere, per diffondere. Per consolidare l’immaginario collettivo”.

Il lavoro è venduto a 30,00 euro.

“La montagna nei francobolli” (acquista)
La scheda
           




2017/3 Gli italiani a Tampere
17 Dic 2016 13:20 - APPUNTAMENTI
La squadra azzurra per “Finlandia 2017” sarà costituita da ventisei presenze. La manifestazione programmata dal 24 al 28 maggio
Gli azzurri si preparano
Gli azzurri si preparano

Sono ventisei le partecipazioni, tra collezioni e letteratura, che l’Italia potrà esporre a Tampere nel corso della manifestazione “Finlandia 2017”, manifestazione patrocinata dalla Federation of european philatelic associations e con il riconoscimento della Fédération internationale de philatélie. Si svolgerà dal 24 al 28 maggio. Ad annunciarlo è stato il commissario nazionale, Claudio Ernesto Manzati.

Non mancherà l’azienda Vaccari, in campo con il semestrale “Vaccari magazine” edizione 2016 e due recenti libri: “Aerofilia italiana 1884-1920. Dai pionieri dell’Aviazione agli «assi» della Grande guerra” e “Umberto Nobile e il volo transpolare del «Norge»”.

Testo aggiornato il 19 dicembre 2016.

Il bando
Gli altri appuntamenti internazionali segnalati oggi: Monaco...
...e Stoccolma
La lista completa degli italiani presenti a Tampere (file pdf)
           


2017/2 A Stoccolma il summit
17 Dic 2016 09:45 - APPUNTAMENTI
Rivolto soprattutto a chi punta in alto, si svolgerà dal 7 al 9 aprile. Occorre prenotarsi, però, entro il 31 dicembre. Lingua di lavoro, l’inglese
Appuntamento a Stoccolma
Appuntamento a Stoccolma

Collezionisti, espositori, giurati e periti invitati a Stoccolma. Dove, dal 7 al 9 aprile presso il Waterfront congress centre, si svolgerà il “Philatelic summit 2017”. Al centro dell’interesse vi sarà la conoscenza, rispetto alla loro importanza secondo i canoni della Fédération internationale de philatélie, di francobolli, buste ed annulli. Verrà affrontata attraverso dieci lezioni e laboratori guidati da quattordici specialisti.

Alla regìa ci sarà Jonas Hällström, non nuovo a questi appuntamenti. Con un’innovazione rispetto al passato: ulteriori incontri rappresenteranno un’opportunità per esplorare e sviluppare in gruppo alcune specializzazioni, vale a dire la tradizionale, la storia postale, la tematica, l’interofilia, la classe aperta.

La partecipazione è aperta a tutti, sapendo che la lingua di lavoro sarà l’inglese. L’iniziativa è rivolta specialmente a coloro che desiderano esporre oppure a quanti mirano a sviluppare la propria collezione.

Per maggiori informazioni e per prenotarsi (occorre farlo entro il 31 dicembre) bisogna scrivere a info@heinrich-koehler.de.

Tornano i “Philatelic summit”
Tornano i “Philatelic summit”
“Monacophil” edizione 2017: i dati (news precedente)
           




2017/1 Tutto deciso per “Monacophil”
17 Dic 2016 01:05 - APPUNTAMENTI
La manifestazione biennale voluta dal Club de Monte-Carlo de l’élite de la philatélie si svolgerà dal 30 novembre al 2 dicembre. Ricorderà Philip Ferrari de La Renotière nel centenario della morte
Dal 30 novembre al 2 dicembre
Dal 30 novembre al 2 dicembre

È considerato il “re” dei filatelisti: si sta parlando del francese Philip Ferrari de La Renotière, morto il 20 maggio 1917 (era nato l’11 gennaio 1850). Un secolo dopo è ancora indimenticato tra gli appassionati, al punto da dedicargli la prossima edizione della biennale “Monacophil”, voluta dal Club de Monte-Carlo de l’élite de la philatélie. Nelle teche vi sarà una selezione di reperti che fece parte della sua collezione, nel tempo dispersa: chi ne avesse uno, potrebbe candidarsi ad esporlo scrivendo al presidente dell’associazione, Patrick Maselis (info@maselis.be).

L’appuntamento -già è stato deciso- si svolgerà dal 30 novembre al 2 dicembre dell’anno prossimo, sempre nelle abituali tre strutture di Fontvieille, ossia espace Léo Ferré, Musée des timbres et des monnaies, Monaco top cars collection.

Un ulteriore filo conduttore sarà rappresentato dalla filatelia dell’America Settentrionale e Meridionale: annunciate importanti collezioni (il riferimento per contribuire è, in questo caso, Wade Saadi, wade@pencom.com).

Si aggiungerà la mostra dedicata ai cento francobolli e documenti filatelici rari ed emblematici (da notare il cambio di titolo, rispetto al passato, quando veniva definita dei cento francobolli e documenti filatelici fra i più rari del mondo). In essa saranno esibiti, tra l’altro, oggetti prestati da Elisabetta II ed Alberto II, dieci musei postali nazionali, i membri del sodalizio organizzatore.

Confermato il convegno commerciale, che accoglierà un’ottantina di partecipanti.

“Monacophil”, la tappa del 2015
Il sito degli organizzatori (in francese ed inglese)
           


Gli ottant’anni di papa Francesco
16 Dic 2016 20:36 - VATICANO
Domani il giro di boa. Suggellato dal francobollo che il Vaticano ha emesso in minifogli da quattro esemplari il 17 novembre e dal collegato folder
L’annullo
L’annullo

Il francobollo del Vaticano è stato emesso il 17 novembre contro 1,00 euro, ma la ricorrenza effettiva scoccherà domani. Quando papa Francesco festeggerà gli ottant’anni, essendo nato come Jorge Mario Bergoglio il 17 dicembre 1936 a Buenos Aires.

Da quel che è dato sapere, oltre il fiume Tevere vi sarà un’ulteriore iniziativa: l’annullo (rivelato nei dettagli solo il 21 dicembre, ndr). Sarà disponibile fino al 21 gennaio.

Va aggiunto il folder, disponibile già da un mese. Contiene il minifoglio da quattro esemplari dello stesso dentello, venduto ad un prezzo certo non economico: 15,00 euro. Cui va sommato il contributo per le spese di spedizione via raccomandata, altri 2,50 al pezzo. A gestire gli ordini sono anche le Poste locali, collocate presso il Governatorato, 00120 Città del Vaticano. A distanza accettano soltanto vaglia postali internazionali o assegni bancari non trasferibili.

Quanto all’Argentina, secondo informazioni raccolte da “Vaccari news”, Correos non farà nulla.

Testo integrato ed immagine dell’annullo aggiunta il 21 dicembre 2016.

Il folder, disponibile già da un mese
Il folder, disponibile già da un mese
Il minifoglio che contiene
           


Casarano valorizza il suo francobollo
16 Dic 2016 17:09 - EMISSIONI ITALIA
Per domenica il centro pugliese ha organizzato un incontro pubblico dedicato alla carta valore, emessa il 25 novembre, riguardante la chiesa di santa Maria della Croce
L’annullo di domenica
L’annullo di domenica

Meglio tardi che mai. D’altro canto, il francobollo -a causa dei ritardi accumulati all’Istituto poligrafico e zecca dello stato- non sarebbe arrivato in tempo il giorno dell’emissione, ossia il 25 novembre. Da qui la scelta di spostare il convegno, ideato per valorizzarlo, in data… sicura. L’appuntamento è per il 18 dicembre alle ore 17 e sarà suggellato da un annullo “riparatore”.

L’iniziativa è stata voluta dall’associazione archeologica “Origini e futuro”, che da anni opera sul territorio pugliese con l’intento di promuoverne e valorizzarne i beni culturali. Riguarda il 95 centesimi appartenente alla serie “Il patrimonio artistico e culturale italiano” e dedicato alla chiesa di santa Maria della Croce a Casarano (Lecce).

La richiesta per la carta valore -spiega a “Vaccari news” il presidente del sodalizio, Alessandro De Marco- venne spedita il 4 febbraio 2015 al dicastero dello Sviluppo economico. “Dopo circa un anno fummo contattati, con nostra grande sorpresa, dal suddetto ministero”: la proposta era stata accolta. Di lì a poco, numerosi furono i contatti prima con il Mise per le liberatorie, poi con l’Ipzs ed infine con Poste italiane. “Segno che le più alte istituzioni nazionali non sono poi così lontane dai cittadini, e questo è di per sé un fatto positivo”.

“Inutile nascondere la gioia e l’orgoglio per questo grande traguardo, raggiunto da una piccola associazione di provincia. È stato possibile grazie al lavoro fatto in pieno accordo con l’amministrazione comunale della città”.

Il soggetto offre la facciata della chiesa medioevale; impiega un acquarello realizzato da Gaetano Ieluzzo del Poligrafico. Al suo interno il monumento custodisce dei mosaici parietali datati al V secolo dopo Cristo, visualizzati sul nuovo manuale e sulla relativa cartolina. Sono tra le più antiche attestazioni cristiane in Occidente e documentano la diffusione del Cristianesimo in Europa anche attraverso la via adriatica.

L’incontro verrà ospitato presso l’aula consiliare, a palazzo dei Domenicani, ubicato in piazza San Domenico. Saranno presenti il sindaco Giovanni Stefano, il direttore della filiale di Poste Giuseppe Erario, l’ex funzionario della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per le provincie di Brindisi, Lecce e Taranto Giovanni Giangreco. Ci saranno pure gli alunni del liceo scientifico “Giulio Cesare Vanini”, coinvolti nel progetto di alternanza scuola-lavoro denominato “Origini e futuro 2”; sono gli stessi che hanno collaborato al testo del bollettino illustrativo ed ai preparativi per la manifestazione di domenica.

L’appuntamento si terrà dopodomani. A lato, la cartolina realizzata da Poste italiane
L’appuntamento si terrà dopodomani. A lato, la cartolina realizzata da Poste italiane
Il lancio della serie, registrato il 25 novembre
           


Omaggio alla dama del tango
16 Dic 2016 14:48 - DALL'ESTERO
Nata il 12 luglio 1932, è stata ricordata ieri con un francobollo dal suo Paese, l’Uruguay. Il foglio da nove pezzi richiama un disco

L’Uruguay? È tra i Paesi che non si fanno troppi problemi nel rappresentare con i francobolli persone viventi. Lo dimostra l’ultima emissione, uscita il 15 dicembre.

È dedicata a colei che viene definita la dama del tango, Olga Delgrossi. Nata il 12 luglio 1932, dal 1957 è impegnata in questo settore, attraverso il quale ha raggiunto notorietà, ottenendo numerosi riconoscimenti.

La carta valore ha nominale pari a 20 pesos locali e propone il viso dell’artista durante un’esibizione. Si fa notare il foglio da nove esemplari: non accoglierà un’idea originale ma, con il disco, evoca immediatamente il lavoro della donna. Inoltre, vi aggiunge una breve biografia e ricorda che il genere è considerato dall’Unesco quale Patrimonio culturale immateriale dell’umanità. L’insieme è dovuto a Arq&diseño.

Il foglio da nove francobolli; il disco richiama il settore in cui la persona è impegnata. Si sommano la biografia e la qualifica data a tale genere artistico dall’Unesco
Il foglio da nove francobolli; il disco richiama il settore in cui la persona è impegnata. Si sommano la biografia e la qualifica data a tale genere artistico dall’Unesco
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Babbo Natale? Per Poste si fa in cinque
16 Dic 2016 12:26 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Tra oggi pomeriggio e domenica il vecchio generoso sarà a Genova, Milano, Roma, Bologna e Napoli. Verrà accompagnato da elfo e renna con l’intento di far scrivere i più piccoli

S’intitola “Caro Babbo Natale ti scrivo…” e vede coinvolta, accanto a Santa Claus, Poste italiane, in un obiettivo perfettamente coerente con la propria attività: solleticare i più giovani affinché, qualche volta, compongano a mano una vera lettera e la spediscano. L’ovvia contestualizzazione è la missiva in vista delle sempre più vicine festività.

Cinque le città scelte per l’iniziativa, in corso da questo pomeriggio al 18 dicembre. Sono: Genova (oggi al porto Antico, calata Cattaneo e calata Falcone e Borsellino), Milano (domani in piazza Argentina), Roma (sabato e domenica, galleria Alberto Sordi all’interno del gazebo preesistente), Bologna (domenica, galleria Camillo Benso conte di Cavour) e Napoli (domenica, piazza delle Vittorie). L’orario è unico, dalle 14 alle 20.

Ad accogliere i piccoli all’interno dello spazio allestito ci saranno il vecchio generoso, l’elfo e la renna. Una volta entrati nell’area, i partecipanti saranno invitati a mettere su carta i propri desideri. Dopo aver imbucato la corrispondenza, verrà scattata loro e consegnata una foto ricordo. Inoltre, potranno lasciare il loro saluto speciale su un tabellone.

Prevista, infine, la “app” per smartphone e tablet di Lino Freddolino.

Cinque le città coinvolte, tra oggi pomeriggio e domenica
Cinque le città coinvolte, tra oggi pomeriggio e domenica
Il sito collegato
La “app” Lino Freddolino
           


Il regalo di mezzo secolo fa
16 Dic 2016 10:12 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Seguendo la Camera, il 16 dicembre 1966 il Senato approvò l’incenerimento dello stock ministeriale, ossia dei vecchi francobolli rimasti invenduti. Il testo sarebbe divenuto legge otto giorni dopo

“Il Senato della Repubblica ha approvato oggi il decreto che prevede l’incenerimento dello «stock» ministeriale. A questo punto l’incenerimento è quindi cosa fatta”.

Così esordiva, nell’editoriale intitolato “Una vittoria del buon senso”, Luigi Raybaudi Massilia sulla rivista “Filatelia” del 25 dicembre 1966. Il testo, però, porta la data del 16, giorno in cui il provvedimento fu sottoscritto a palazzo Madama dalla commissione lavori pubblici, trasporti, poste e telecomunicazioni e marina mercantile. Seguiva l’analogo atto compiuto il 15 novembre da parte della commissione trasporti e aviazione civile, marina mercantile, poste e telecomunicazioni operativa alla Camera. Sarebbe divenuto la legge 1.258 del 24 dicembre, pubblicata in “Gazzetta ufficiale” il 4 febbraio seguente, dando il via alla distruzione degli ingenti avanzi di francobolli accumulatisi nei decenni precedenti.

“È una grande vittoria del buon senso, che -proseguiva il giornalista- non ha tradito le speranze di tutti i filatelisti, mai venute meno neppure nei momenti in cui è sembrato che la logica fosse stata smarrita. È una grande vittoria che va ad accrescere enormemente il prestigio del francobollo italiano nel mondo”. Costituisce “il miglior regalo che il ministro delle Poste (Giovanni Spagnolli, ndr) potesse fare ai filatelisti italiani: un regalo che avrà riflessi importantissimi, di cui se ne vedranno ben presto gli effetti, per quella ormai prossima ripresa prevista per il 1967”.

Il testo approvato mezzo secolo fa oggi dal Senato, poi divenuto legge
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