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dir. resp. Fabio Bonacina
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  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
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  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
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Torna fra Zacosta
20 Mag 2011 01:12 - SMOM
Il gran maestro quattrocentesco già ricordato dalle Poste melitensi nel 1992 con il medesimo ritratto e nel 1989 con lo stemma
Il nuovo esemplare
Il nuovo esemplare

Cinque secoli e mezzo dopo la sua elezione, il Sovrano militare ordine ospedaliero di san Giovanni di Gerusalemme di Rodi e di Malta ricorda il catalano fra Piero Raimondo Zacosta attraverso un francobollo. Francobollo che riprende, rielaborandola, un’incisione con il ritratto del commemorato.

Fu il trentasettesimo gran maestro, in carica tra il 1461 ed il 1467. Almeno stando all’antica stampa utilizzata. Secondo il calcolo moderno, che considera anche il fondatore, cioè il beato fra Gerardo Sasso, risulta essere il trentottesimo.

L’esemplare arriverà il 30 maggio, dunque insieme alla “Maestri della pittura”. Ha nominale pari a 2,40 euro ed è tirato in dodicimila esemplari, mentre i fogli sono composti da dodici pezzi.

Non è la prima volta che viene citato tra i dentelli: la stessa immagine è presente nel 25 grani appartenente alla nona tappa della serie “Gran maestri”, uscita il 17 febbraio 1992. La riproduzione del suo emblema, invece, è ancora precedente: figura nel 125 grani della settima parte inquadrata nel percorso “Stemmi dei gran maestri”, risalente al 27 aprile 1989.

La serie “Maestri della pittura”
           


Marte e Schiaparelli secondo il filatelista
19 Mag 2011 18:38 - LIBRI E CATALOGHI
L’osservazione, lo studio e l’esplorazione del “pianeta rosso” raccontate da Renato Dicati e viste attraverso il materiale postale
Il racconto è edito dall'Asitaf
Il racconto è edito dall'Asitaf

Il centenario trascorso dalla scomparsa dell’astronomo Giovanni Virginio Schiaparelli ha generato, il 2 luglio 2010, un francobollo commemorativo da 65 centesimi. Ma non è stata l’unica iniziativa postale in suo onore.

Un’altra giunge dall’Associazione italiana di astrofilatelia, che ha pubblicato la ricerca di Renato Dicati “Schiaparelli e l’esplorazione di Marte”.

In 30 pagine illustrate a colori (12,00 euro), il collezionista con la passione per il cielo racconta l’avvicinamento da parte dell’uomo al “pianeta rosso”, partendo dalle osservazioni di tremila anni fa operate da babilonesi, egizi e cinesi, toccando il lavoro dello scienziato citato nel titolo e arrivando alle effettive esplorazioni registrate negli ultimi tempi.

Com’è nello stile dell’autore, la cronaca storica e scientifica è intervallata da illustrazioni che pescano nel settore tematico, proponendo quindi francobolli, interi, annulli, maximum.

“Schiaparelli e l'esplorazione di Marte” (acquista)
La scheda
Il francobollo emesso l'anno scorso
Sempre di Renato Dicati: “Storia dell'astronomia attraverso i francobolli”
           


Nel Cuneese i sindaci contro Poste
19 Mag 2011 13:11 - NOTIZIE DALL'ITALIA
I giornali parlano di tagli e ridimensionamenti, ma ai primi cittadini non viene detto nulla
Il sindaco di Bra, Bruna Sibille
Il sindaco di Bra, Bruna Sibille

Gli amministratori delle località in provincia di Cuneo interessate da tagli e ridimensionamenti agli uffici postali vogliono essere sentiti prima che la società titolare del servizio universale compia qualsiasi azione. È questo il messaggio che giunge dal municipio di Bra, dove ieri pomeriggio si sono riuniti i rappresentanti delle realtà coinvolte.

L’incontro era volto a fare il punto sulle notizie di riorganizzazione o rimodulazione alle prestazioni che toccherebbero Barbaresco, Bastia Mondovì, Cervere, Clavesana, Guarene, Monasterolo di Savigliano, Mondovì, Piozzo, Priero, San Benedetto Belbo e la frazione Pollenzo di Bra.

A nome del neo costituito comitato di coordinamento dei sindaci dei centri interessati, la prima cittadina braidese, Bruna Sibille, ha scritto alla direzione regionale di Poste italiane per lamentare come “con estremo rammarico abbiamo appreso da fonti giornalistiche di una possibile futura riorganizzazione e rimodulazione dei servizi postali nei comuni da noi amministrati, che determinerebbe la riduzione degli orari di apertura o la chiusura di alcuni sportelli. Rimarcando come nessuna delle amministrazioni civiche sia stata informata o interessata della questione, pur trattandosi di una pesante riduzione nella fruibilità dei servizi pubblici a disposizione delle nostre collettività, sono a chiedere formalmente, anche a nome dei colleghi sindaci coinvolti, un incontro nel quale ascoltare ragioni e opportunità di una scelta che andrà a privare i nostri concittadini di un importante servizio di prossimità. Ciò, ovviamente, domandando di differire eventuali decisioni in proposito dopo tale incontro”.

Nella missiva sono stati evidenziati, inoltre, la parte giocata dal servizio pubblico di spedizione e recapito della corrispondenza e l’importante ruolo sociale “che tradizionalmente l’azienda svolge a beneficio delle fasce meno giovani della popolazione, proprio quelle che maggiormente incontrerebbero difficoltà nel doversi spostare” per svolgere ordinarie operazioni postali o bancarie.

A questa mattina -viene precisato a “Vaccari news” da Poste italiane- “non è previsto alcun incontro”.

Tra i centri coinvolti, quello di Mondovì (qui l'ufficio di Mondovì Breo)
Tra i centri coinvolti, quello di Mondovì (qui l'ufficio di Mondovì Breo)
La situazione ad ottobre
           




Londra - Dal germano reale allo svasso maggiore
19 Mag 2011 08:16 - DALL'ESTERO
La serie è dedicata a sei uccelli che vivono vicino all’acqua. Come le precedenti, verrà messa in uso presso gli apparecchi “Post & go”

Passo dopo passo, gli uccelli della serie “Post & go” che il Regno Unito ha destinato alle apparecchiature automatiche stanno raggiungendo tutte le macchinette in funzione nel Paese. Ed oggi arriva la nuova infornata, la terza.

Questa volta nelle vignette autoadesive compaiono volatili, sempre illustrati dallo specialista Robert Gillmor, che apprezzano stagni, laghi, fiumi e ruscelli: sono il germano reale, l’oca selvatica, il martin pescatore europeo, la gallinella d’acqua, il cigno reale e lo svasso maggiore.

Le cartevalori, stampate sul momento con il nominale esatto ed il codice, saranno disponibili in 230 macchine dipendenti da 146 uffici, oltre ovviamente alla sede di Edimburgo del servizio filatelico (la serie con facciale standard di prima classe viene 2,76 sterline). Tali macchine permettono all’utente, in autonomia, di pesare il plico e spedirlo dopo aver acquistato e applicato il francobollo dal corretto valore.

La serie come viene presentata ai collezionisti
La serie come viene presentata ai collezionisti
Il debutto del percorso: era il 17 settembre 2010
Il secondo gruppo, giunto il 24 gennaio 2011
I distributori impiegati
           


Su Youtube il furto postale
18 Mag 2011 23:50 - NOTIZIE DALL'ITALIA
A diffondere le riprese è stata la Polizia di stato. Intanto, la Guardia di finanza documenta i volantinaggi con il collare elettronico

Estrae dal contenitore un pacco di lettere e le separa religiosamente. Non per farle recapitare ai rispettivi destinatari, ma per individuare quelle che -in base all’esperienza ventennale acquisita- potrebbero nascondere soldi o comunque oggetti di valore. Quindi, apre la missiva accantonata e ne trafuga il contenuto. Il filmato che incastra un dipendente di Poste italiane è stato registrato all’interno dell’impianto della società ubicato vicino all’aeroporto di Genova dalla Polizia di stato, che poi lo ha montato anche su Youtube. La scena rappresenta il passaggio decisivo; ha permesso, all’interno dell’operazione “Money gone” avviata dopo le denunce, di individuare ed arrestare i due responsabili dei furti, che -precisano le Forze dell’ordine- da tempo operavano nella struttura. “Erano arrivati -scrive «Il giornale»- ad aprire e «ripulire» cento lettere e pacchi al giorno. Con gioielli, soldi, macchine fotografiche, ipod e altri apparecchi elettronici. Che naturalmente non arrivavano mai agli interessati”.

Dalla Liguria al Veneto dove un altro servizio, questo fotografico e realizzato dalla Guarda di finanza, ha permesso -attraverso l’operazione “Ghost enterprises”- di seguire le attività di un’organizzazione del Vicentino diretta da indiani. La ditta, fra l’altro, effettuava volantinaggi nelle cassette di aziende e case sfruttando altri immigrati che si spostavano in bicicletta. Nelle immagini diffuse si notano gli addetti che operano con un apparecchio elettronico al collo per essere monitorati via satellite nei loro movimenti. “A bordo di furgoni, indiani, bengalesi e pakistani -documenta «Il giornale di Vicenza»- venivano smistati in ogni dove, dopo essere stati dotati di collarino gps. La giornata di lavoro era di circa 12 ore, per una paga che poteva andare dai 25 ai 35 euro”.

La tecnologia e la posta: da una parte microtelecamere documentano le attività di dipendenti infedeli in un impianto di Poste italiane; dall'altra collari elettronici (uno è visibile sulla persona in bicicletta) monitorano gli addetti alla consegna di volantini
La tecnologia e la posta: da una parte microtelecamere documentano le attività di dipendenti infedeli in un impianto di Poste italiane; dall'altra collari elettronici (uno è visibile sulla persona in bicicletta) monitorano gli addetti alla consegna di volantini
Genova, il filmato diffuso su Youtube dalla Polizia di stato
           




Modena passa dai film alle raccomandate
18 Mag 2011 20:36 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Nuova vita per l’edificio di via Modonella 8 che ha ospitato il cinema Splendor: da oggi accoglie le Poste centrali
Da sinistra, la direttrice dell'ufficio Rosalinda Montori, la direttrice provinciale Patrizia Zagnoli, il sindaco Giorgio Pighi, il prefetto Benedetto Basile
Da sinistra, la direttrice dell'ufficio Rosalinda Montori, la direttrice provinciale Patrizia Zagnoli, il sindaco Giorgio Pighi, il prefetto Benedetto Basile

Chissà se, quando il 18 dicembre 1915 si aprirono le serrande per la prima proiezione, gli spettatori pensarono ad un futuro diverso per lo stabile. Perché il cinema Splendor ha lasciato i locali ad un’attività completamente diversa: da oggi, sottolineata con una cerimonia pubblica alla quale hanno partecipato le autorità cittadine, l’edificio di Modena situato in via Modonella 8 accoglie le Poste centrali, che hanno abbandonato l’immobile di via Emilia Centro 86.

Completamente rinnovati gli ambienti, caratterizzati dalle decorazioni a pennello e stucco ed allestiti con gli arredi destinati alle strutture di interesse storico. La sede dispone di undici sportelli attrezzati (di cui uno ribassato per facilitare l’accesso ai diversamente abili), tre aree per informazioni riservate, un sistema elettronico di gestione e monitoraggio delle attese e un’area self esterna raggiungibile dai casellisti, con postamat operativo 24 ore su 24 dotato di un dispositivo anticlonazione e di sistemi a sicurezza passiva.

Tra gli interventi ormai diventati abituali prima del taglio del nastro, quelli per abbattere le barriere architettoniche e garantirsi da rapine e furti introducendo dispensatori di denaro a tempo, videocontrollo della sala rivolta al pubblico, blindature esterne e porte a norma.

Confermate tutte le attività del passato, postali e finanziarie, nonché l’orario di apertura: dalle 8 alle 18.30 (il sabato chiude alle 12.30).

Sul vecchio edificio, almeno per ora, resta fra l’altro il richiamo ai postelegrafonici caduti durante la Prima guerra mondiale, un bassorilievo bronzeo del concittadino Ubaldo Magnavacca (1885-1957).

L'ingresso della vecchia sede, in via Emilia Centro 86, e quello della nuova, in via Modonella 8
L'ingresso della vecchia sede, in via Emilia Centro 86, e quello della nuova, in via Modonella 8
Primavera, e Poste italiane inaugura: lo spazio filatelia di Torino (il 28 aprile)…
…la sede di Carrara (il 20)…
…e quella di Asti (il 15)
           


Il portalettere accetta i ccp
18 Mag 2011 16:56 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il nuovo test riguarda settanta operatori del Prato Datini, che possono lavorare direttamente dal cliente i moduli premarcati del tipo 896
Nuova applicazione per i portalettere dotati di palmare
Nuova applicazione per i portalettere dotati di palmare

Ancora una volta, l’impianto di Prato Datini protagonista di una sperimentazione, che rappresenta la tappa successiva del progetto “postino telematico”.

Dopo aver introdotto “Postamat” o “Postepay” come strumenti alternativi al contante, ora i suoi portalettere possono accettare i bollettini di conto corrente postale premarcati del tipo 896 con codice a barre. Evitando all’utente di recarsi allo sportello.

Il test riguarda settanta operatori (attivi nella rete universale e nell’articolazione servizi innovativi), almeno fino a giugno.

Se il modulo consegnato è di quelli accettabili, il fattorino acquisisce con il palmare il codice a barre, poi con il pos mobile legge la carta -per ora solo quelle firmate da Poste- e il cliente digita il codice segreto. Una volta effettuata la transazione, vengono stampate due copie della ricevuta, una per l’ufficio, l’altra per chi paga. A questo punto l’addetto riceve sul suo palmare la conferma, e la stampante può emettere le due prove -una da dare all’interlocutore- che riepilogano le transazioni avvenute.

L'esperimento con le carte nella città toscana
Il progetto “postino telematico”
La campagna per diminuire i pagamenti in contanti
           




Robespierre, Napoleone e gli altri: le lettere della Rivoluzione
18 Mag 2011 11:17 - DALL'ESTERO
Diversi i protagonisti (e i lotti) messi in vendita oggi a Parigi da Sotheby’s. E figura pure una missiva indirizzata al boia di Luigi XVI

C’è il lotto di corrispondenze di materiali originali appartenuti a Philippe Le Bas, noto come Conventionnel Le Bas e tra i collaboratori più stretti di Maximilien de Robespierre. Sono decine di pezzi scambiati in famiglia e con altri interlocutori tra il 4 novembre 1762 e il 28 luglio 1794, giorno in cui lui stesso finì ghigliottinato. Verranno messi in vendita oggi a Parigi da Sotheby’s; prezzo di partenza: 30-40mila euro per l’intero complesso, in grado di dare uno sguardo inconsueto al drammatico periodo vissuto dalla Francia due secoli fa.

Non è che uno degli insiemi con reperti postali offerti all’incanto. Sostanziosa è la proposta di documenti, soprattutto bozze relative a discorsi ed articoli per 113 pagine, che vede protagonista lo stesso “Incorruttibile”, con stima di avvio pari a 200-300mila euro. Nel gruppo spicca una lettera inedita sulla fortuna e la virtù, forse risalente al 1792 e rivolta ad un corrispondente rimasto sconosciuto.

L’ufficiale e boia Charles-Henri Sanson, che vide fra le sue vittime Luigi XVI, è il destinatario di una nota, inviata il 9 ottobre 1796; riguarda gli accordi operativi per ricevere nove condannati alla pena capitale ed è valutata 4-6mila euro.

Nel catalogo non mancano le comunicazioni di Napoleone Bonaparte. Una, in particolare, vergata a Saint-Cloud il 16 settembre 1805, presenta correzioni ed aggiunte autografe. È diretta ad Eugenio di Beauharnais: in sette pagine appuntate alla vigilia della battaglia d’Ulma, sulla strada d’Austerlitz, l’imperatore dà istruzioni al viceré d’Italia, suo figlio adottivo. Parte da una base di 10-15mila euro.

Più economica (2-3mila euro) è un’altra missiva del generale diretta al medesimo Eugenio. Datata Osterode 30 marzo 1807 e sviluppata in una sola pagina, chiede, fra l’altro, reclute per sostenere l’assedio a Colberg.

Due dei reperti postali, questi sottoscritti il 16 settembre 1805 (in secondo piano) e il 30 marzo 1807 da Napoleone Bonaparte. Foto: Sotheby's - Artdigital studio
Due dei reperti postali, questi sottoscritti il 16 settembre 1805 (in secondo piano) e il 30 marzo 1807 da Napoleone Bonaparte. Foto: Sotheby's - Artdigital studio
           


Verona, ma non solo
18 Mag 2011 01:19 - APPUNTAMENTI
Da venerdì la popolare manifestazione ospitata in Fiera. Tra le altre iniziative segnalate, quelle di Osimo e Trieste

È di certo “Veronafil” l’appuntamento più importante di questi giorni. Protagonista del convegno commerciale, grazie alla Scaligera, sarà principalmente la filatelia, cui si aggiungeranno numismatica, hobbistica, cartoline, telecarte, kinder, piccolo antiquariato. La manifestazione, giunta alla 116ª replica, è organizzata alla Fiera di Verona con ingresso, gratuito, da porta Re Teodorico, in viale dell’Industria. Tavoli e stand saranno raggiungibili venerdì 20 maggio dalle ore 10 alle 18, sabato 21 dalle 9 alle 18, domenica 22 dalle 9 alle 13.

Tra le iniziative collegate, il progetto filatelia (dove nell’elenco degli sponsor figura pure Vaccari srl) e l’assemblea dell’Associazione italiana collezionisti posta militare, in calendario per sabato alle 10. Assemblea che in coda presenterà il libro di Valter Astolfi “Il telegrafo in Italia 1847-1946” (352 pagine, 40,00 euro). Nelle bacheche, la nuova tappa della mostra per il centocinquantesimo dell’Unità voluta dal Centro studi internazionale di storia postale.

In calendario, naturalmente, figurano altre iniziative. Fino al 22 maggio, ad Osimo (Ancona) il Lions club cittadino cura una mostra di cartoline militari artistiche presso il Centro culturale san Silvestro, che si trova via Pompeiana (orario 18-20).

C’è tempo fino al 30 maggio, invece, per fare tappa a Trieste. Qui il Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa (piazza Vittorio Veneto 1, aperto dal lunedì al sabato fra le 9 e le 13) firma “Progetto Dante - La Divina commedia attraverso la filatelia tematica”. Sono le trentaquattro minicollezioni sull’Inferno realizzate dai soci del Cift, che hanno originato anche un libro edito da Poste italiane. L’ambientazione si avvale dell’adattamento particolare realizzato dal curatore museale Chiara Simon e dalla filologa e archivista specializzata nelle opere dell’Alighieri Valentina Petaros.

Da venerdì a domenica, con ingresso da viale dell'Industria, la 116ª “Veronafil”
Da venerdì a domenica, con ingresso da viale dell'Industria, la 116ª “Veronafil”
Anche Vaccari srl a Verona
L'iniziativa itinerante del Centro studi internazionale di storia postale
Il libro sull'Inferno dantesco visto attraverso la posta
           




Il turismo in un “francobollo”
17 Mag 2011 20:11 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Richiamo postale per la manifestazione che si aprirà il giorno 20 nell’abruzzese Roccaraso
L'esemplare (vero) del 1991
L'esemplare (vero) del 1991

Un secondo francobollo per Roccaraso dopo il 600 lire promozionale del 23 febbraio 1991? No, ma il richiamo postale è evidente nel formato, nello stile, nella dentellatura e persino nell’“annullo”, anche se il testo di quest’ultimo non presenta la disposizione abituale.

È il logo scelto per promuovere la prima edizione del “Tourism day”, iniziativa ospitata nella sala consiliare della località in provincia dell’Aquila dal 20 al 22 maggio secondo il filo conduttore “Il turismo nell’Italia di domani”.

È un evento a carattere annuale, organizzato dalla Regione e dedicato all’analisi e all’approfondimento di tematiche del comparto. “La competizione globale -spiega il coordinatore nazionale degli assessori regionali al turismo e a sua volta assessore a sviluppo del turismo, ambiente, energia e politiche legislative della Regione Abruzzo, Mauro Di Dalmazio- impone sempre più spesso un confronto continuo tra tutti gli attori del settore e la condivisione delle strategie per favorire il rilancio dell’economia turistica e recuperare la competitività della «destinazione Italia»”. Per questo “ritengo che il «Tourism day» sia un’ulteriore, preziosa occasione di incontro che faciliterà e continuerà la positiva sinergia tra tutti i soggetti protagonisti dello sviluppo turistico e dell’economia in una nuova e unica vision strategica”.

Sul palco, un turismo inteso come “fattore strategico che sia sempre in grado di competere con le sfide provenienti dai Paesi emergenti” e contrassegnato dall’offerta di nuove aree e servizi, sia su scala nazionale che internazionale.

La pubblicità per la nuova manifestazione
La pubblicità per la nuova manifestazione
I dettagli
           


Che fine ha fatto l’affrancatura on-line?
17 Mag 2011 14:05 - NOTIZIE DALL'ITALIA
A domandarlo ai ministri competenti è il leghista Rocco Girlanda. Il precedente del “postebollo”
Rocco Girlanda
Rocco Girlanda

“I servizi postali negli Stati Uniti e nei principali Paesi europei offrono da molti anni la possibilità di acquistare online le affrancature postali, da stampare ed applicare direttamente sulla corrispondenza senza doversi recare fisicamente presso un ufficio postale o un rivenditore; tale servizio è particolarmente utile in molte circostanze, a fronte ad esempio di rivenditori sprovvisti del taglio di francobolli necessario, nel caso di piccoli centri o quartieri cittadini sprovvisti di rivenditori o uffici postali, per le spedizioni da parte di piccole e medie imprese e così via”.

Esordisce così l’interrogazione a risposta scritta presentata dal deputato Rocco Girlanda (Lega Nord - Padania) e rivolta a due ministri, quello dello Sviluppo economico, ossia Paolo Romani, e il collega dell’Economia e delle finanze, Giulio Tremonti.

“Al di là -prosegue il documento- dei vantaggi specifici, si tratta di un servizio che comunque favorisce fortemente l’utente evitandogli inutili code agli sportelli e il vincolo dell’orario di apertura dei rivenditori; il servizio di affrancatura online, in considerazione dell’alto livello tecnologico dei sistemi adottati che predispongono per ogni affrancatura un codice univoco a lettura ottica che rende impossibili le frodi, le falsificazioni e gli usi multipli dell’affrancatura, garantisce sicurezza e affidabilità alle amministrazioni postali che lo hanno adottato”.

Da tali considerazioni, le domande: “quale sia il livello di meccanizzazione attuale presso i Cmp di Poste italiane e se gli impianti attualmente in uso consentano l’utilizzo di affrancature elettroniche; quali provvedimenti si intendano adottare per avviare quanto prima anche in Italia” tale servizio.

A dirla tutta, la società oggi guidata da Massimo Sarmi aveva sperimentato, tra il 2001 ed il 2004, quello che definiva “il primo servizio per acquistare e stampare online le affrancature per le tue spedizioni in Italia”. Chiamato “postebollo” è stato accantonato con l’1 gennaio 2005.

La schermata di presentazione dell’ormai defunto “postebollo”
La schermata di presentazione dell’ormai defunto “postebollo”
Affrancature alternative: la recente sperimentazione scandinava
L’esperienza italiana, citata nel 2006
           




Il made in Australia agricolo
17 Mag 2011 07:52 - DALL'ESTERO
Anche profumato il taglio per l’olio di eucalipto. Gli altri esemplari riguardano miele, noce di macadamia, olio dell’albero del tè
Uno dei quattro esemplari, dedicato alla noce di macadamia
Uno dei quattro esemplari, dedicato alla noce di macadamia

L’Australia punta oggi alle più note industrie agricole locali, dedicandovi quattro francobolli da 60 centesimi ciascuno in omaggio ad altrettanti àmbiti che registrano una significativa esportazione.

Riguardano l’olio di eucalipto (avviata nel 1852, è considerata la prima vera manifattura nazionale, che oggi copre il 10% del quantitativo planetario), il miele (vale 50 milioni di dollari e la metà del quantitativo oltrepassa i confini), la noce di macadamia (il Paese ne è il maggior produttore mondiale, per una quantità che lambisce i 111 milioni di valore e viene venduta all’estero per il 75%) e l’olio dell’albero del tè (il prodotto, con proprietà antibatteriche, antifungine, antinfiammatorie e antivirali, alimenta un settore da 30 milioni).

Gli esemplari sono prodotti se-tenant in fogli da cinquanta, in libretti da dieci autoadesivi ed in rotoli da cento. A evidenziarsi è il minifoglio da dieci per l’olio di eucalipto, contenuto in uno speciale pacchetto (6,45 dollari) che offre la sorpresa olfattiva: il profumo, coerente al soggetto.

Il valore per l'olio di eucalipto è proposto anche in minifogli da dieci pezzi; in questa versione si caratterizza per il profumo
Il valore per l'olio di eucalipto è proposto anche in minifogli da dieci pezzi; in questa versione si caratterizza per il profumo
           


Anche in Lussemburgo il personalizzabile perde la bandella
16 Mag 2011 23:24 - DALL'ESTERO
Semplificato il prodotto, che ora impiega un microtesto di sicurezza ed è autoadesivo

Tanto paventati da parte di certi collezionisti e da alcune amministrazioni postali, in realtà i personalizzabili hanno ormai un mercato consolidato. Ed anche gli operatori che hanno cominciato a proporli mantenendo distinta la carta valore dalla vignetta del cliente, magari con una dentellatura che trasformasse la seconda in bandella, ci hanno ripensato. Hanno visto, insomma, che si può andare oltre, compattando l’insieme. Come da tempo propongono, per esempio, Austria, Finlandia, Francia e Nuova Zelanda.

L’ultimo caso viene dal Lussemburgo, che per il suo servizio, chiamato “Meng.post.lu”, domani varerà la nuova versione. La parte postale è ridotta ad un rettangolo grigio con Paese emittente e valore nominale, lasciando il resto della superficie all’immagine.

La novità è la presenza della microscrittura, già utilizzata nella stampa dei biglietti di banca. Viene applicata attraverso una procedura digitale che sui francobolli -precisano dal Granducato- “è una prima mondiale”, permettendo di proteggerli da qualsiasi contraffazione.

Nell’ambito del rinnovamento, un’ulteriore sorpresa: gli esemplari, disponibili nel formato orizzontale o verticale, sono autoadesivi.

Il lancio verrà sottolineato, sempre domani, con due esemplari standard da 60 ed 85 eurocentesimi, disponibili per tutti al nominale.

I due francobolli standard che da domani promuoveranno la nuova versione dei personalizzabili
I due francobolli standard che da domani promuoveranno la nuova versione dei personalizzabili
Il servizio “Meng.post.lu” (in francese)
I prodotti “compatti” di Finlandia…
…e Nuova Zelanda
           




Nuvole sul palazzo del Governo
16 Mag 2011 16:43 - SAN MARINO
Composizione fotografica per l’annuncio dentellato della visita che Benedetto XVI effettuerà sul monte Titano
Il francobollo del 1982…
Il francobollo del 1982…

Ritratto fotografico per il pontefice, come pure per la basilica del Santo, i due soggetti che caratterizzano il francobollo da 1,00 euro. Ma anche il foglio d’insieme offre come sfondo un’istantanea, nella quale è ripreso il palazzo del Governo sotto ad un cielo nuvoloso, con tanto di turisti inconsapevoli di essere inseriti in un prodotto di Stato.

È l’omaggio dentellato che San Marino varerà il 4 giugno per annunciare la visita, in calendario il successivo giorno 19, di Benedetto XVI. In base al programma, Joseph Ratzinger sarà ricevuto dai capitani reggenti e in seguito concelebrerà la messa con tutti i vescovi dell’Emilia-Romagna. Nel pomeriggio, inoltre, incontrerà i giovani della Diocesi a Pennabilli (provincia di Pesaro e Urbino).

Dovuto a Davide Cheli, l’esemplare commemorativo dagli effetti anticati è prodotto in duecentomila pezzi, raccolti nelle confezioni da cinque.

In precedenza, era il 29 agosto 1982, l’antica Repubblica aveva emesso un 900 lire per sottolineare l’arrivo, contemporaneo all’emissione, di Giovanni Paolo II.

…e il minifoglio da cinque pronto ad uscire
…e il minifoglio da cinque pronto ad uscire
Attesi il 4 giugno
Il cambio della guardia al vertice dell'Azienda autonoma
           


A Modena tra arte e quotidianità
16 Mag 2011 10:31 - APPUNTAMENTI
Palazzo Santa Margherita ospita due mostre; una punta all’espressione artistica, l’altra al design. E le sorprese non mancano

Inconsuete tracce postali nei percorsi espositivi proposti a Modena nello stesso palazzo Santa Margherita che, in corso Canalgrande 103, accoglie il Museo della figurina.

Fino al 17 luglio, ecco “La collezione della Galleria civica di Modena: fotografie e disegni dalle raccolte”, che alterna una prima selezione di scatti e schizzi posseduti dall’istituzione culturale. È caratterizzata da istantanee, inerenti vedute e scorci locali realizzate nella seconda metà del Novecento da grandi fotografi contemporanei, e da opere su carta di artisti cittadini. Fra queste ultime figura “Il senso stesso delle cose”, una tecnica mista su cartone che Nicoletta Moncalieri ha creato nel 2005, dove compaiono citazioni postali d’antan: un indirizzo tratto da una busta, richiamante situazioni belliche, e un frammento della missiva che probabilmente conteneva.

Attigua, una seconda rassegna, intitolata “Dab3 Design per artshop e bookshop”. Presenta i prototipi selezionati nell’ambito del terzo concorso nazionale omonimo. Promossa dall’Associazione per il circuito dei giovani artisti italiani, offre le idee di trentotto designer ed artisti, tra singoli e gruppi, esito di una selezione cui hanno partecipato in 153. Secondo la commissione giudicante, “i progetti selezionati rispondono positivamente a tre obiettivi: confrontarsi con la ricerca contemporanea a livello di linguaggio del design; sottolineare o individuare usi, gesti e in generale relazioni nuove tra persone e oggetti; rinnovare la tipologia degli oggetti da commercializzare negli artshop e bookshop dei musei”. Fino al 19 giugno è esposto, fra l’altro, il lavoro del romano Matteo Di Ciommo “Mini letter”. Si tratta di un blocco di carta per appunti stile post-it; va oltre la semplice natura prettamente funzionale per essere usato in diverse occasioni. Richiama gli involucri di posta aerea, con le bande alternate azzurre, bianche e rosse, cui sono aggiunti, disegnati, il francobollo e l’annullo. Un’idea che dovrebbe presto arrivare sul mercato. Al fianco, un’ulteriore proposta, questa della novarese Martina Ferrara. È intitolata “Legàmi” e impiega cartoline fotografiche di persone lontane e vicine, elaborate digitalmente, montate in collage ed unite attraverso una cucitura a macchina.

Tra le opere presenti nelle due rassegne, “Il senso stesso delle cose” di Nicoletta Moncalieri e “Mini letter” di Matteo Di Ciommo
Tra le opere presenti nelle due rassegne, “Il senso stesso delle cose” di Nicoletta Moncalieri e “Mini letter” di Matteo Di Ciommo
Cinque anni fa l'apertura del Museo della figurina
“La collezione della Galleria civica di Modena: fotografie e disegni dalle raccolte”
“Dab3 Design per artshop e bookshop”
           




Da leggere in coda: i racconti di “Lineagialla”
16 Mag 2011 00:18 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Al debutto oggi il primo libricino tascabile che raccoglie cinque narrazioni a tempo. Viene distribuito gratuitamente in alcuni uffici postali e su internet
Il primo numero di “Lineagialla”
Il primo numero di “Lineagialla”

“L’espresso non esiste più. Il direttore dice che non si usa da una vita e quei francobolli ormai si collezionano. Una volta ha portato un album, ce n’era una pagina piena, con tagli da poche lire, datati dal 1944 al 1961”. È uno dei passaggi della vicenda -l’unica postale- firmata da Mario Pistacchio “Giovedì o al massimo venerdì mattina” (tempo di lettura, è la precisazione, sei minuti), compresa nel n°1 della raccolta “Lineagialla”, i racconti a tempo diffusi da oggi negli uffici principali di Poste italiane grazie ad un progetto fra la stessa società e 80144 Edizioni.

Cinque complessivamente le storie di altrettanti autori emergenti, raccolte in una minuscola pubblicazione (100x142 millimetri) in regalo da 32 pagine.

L’iniziativa -viene spiegato- “punta a suscitare e tener viva la passione per la lettura attraverso la diffusione di piccole opere letterarie inedite rivolte ad un pubblico molto ampio, assicurando così ai giovani narratori un’importante vetrina nazionale”. È, in più, “un’operazione di mecenatismo perché offre agli appassionati di scrittura l’occasione di partecipare alla selezione delle opere che verranno pubblicate nei successivi numeri della collana, inviando i loro racconti agli editor che ne valuteranno il pregio letterario”.

“Con «Lineagialla» -ha spiegato l’ad di Poste italiane, Massimo Sarmi- abbiamo realizzato un’operazione di promozione della lettura e della scrittura con un’idea semplice e popolare, in linea con la nostra storica missione di azienda di comunicazione. La collana offre ai giovani scrittori l’occasione di far conoscere la propria opera ad un pubblico molto ampio e la chance di essere valorizzati da una casa editrice. I volumetti sono tascabili e comodi da portare con sé e da leggere ovunque si abbia un po’ di tempo a disposizione”.

Prevista, inoltre, una versione elettronica, sempre gratuita, disponibile attraverso la pagina di Facebook firmata dall’operatore oppure il sito internet della casa editrice.

Oltre a quello di Pistacchio, la raccolta comprende “L’odore della Sila” di Simone Arminio, “Pasta al forno” di Ferdinando Esposito, “Il programma perfetto” di Luisa Sagripanti e “Pranzo sul mare” di Nadia Terranova. La seconda rassegna sarà disponibile entro il mese di settembre.

Negli uffici postali -ha detto, alla presentazione avvenuta al “Salone internazionale del libro di Torino”, il responsabile eventi e rappresentanza di Poste italiane Fabio Camerano- “ogni giorno entra un milione di clienti; per questo abbiamo voluto far incontrare le persone cui piace leggere con quelle cui piace scrivere” e al tempo stesso “avvicinare alla lettura quelle persone che per vari motivi si sono allontanate”.

Il direttore commerciale di Minimum fax, Marco Cassini, ha puntato sulla valorizzazione dei momenti morti: “invece di non sapere cosa fare in coda, ecco il librettino tascabile, da impiegare in luoghi dove non pensiamo di poter leggere”.

L'iniziativa ha avuto il lancio durante il “Salone internazionale del libro” di Torino, manifestazione che chiude oggi
L'iniziativa ha avuto il lancio durante il “Salone internazionale del libro” di Torino, manifestazione che chiude oggi
I dettagli del progetto
Il debutto su Facebook di Poste italiane
Il “Salone internazionale del libro” di Torino
           


Quando Mosca scrive in inglese
15 Mag 2011 01:20 - LIBRI E CATALOGHI
Versione internazionale del catalogo dedicato ai francobolli di Russia ed Urss

Da una parte quello che è stato, dall’altra quello che è. Due diversi cataloghi, acquistabili separatamente, dedicati alle produzioni giunte da Mosca.

Il primo, che conta 528 pagine (38,00 euro), considera i francobolli dell’Impero Russo dal 1857 alle Rivoluzioni del 1917 e poi quelle sovietiche, sino alla chiusura del capitolo, avvenuta alla chiusura del 1991. Contempla tutto quanto prodotto, ad eccezione delle emissioni riguardanti i territori ora polacchi e finlandesi ma un tempo controllati dal Cremlino.

Il secondo volume, invece, in 182 pagine (24,00 euro) analizza soltanto la Russia dal 1992 al 2010.

Se l’arco temporale è diverso, il resto è condiviso. L’autore è sempre Valery Zagorsky, che scrive completamente in inglese (fra i dati, la descrizione dei soggetti e il numero di pezzi per foglio), mentre per le immagini (comprese quelle dei minifogli) utilizza la quadricromia. Le valutazioni sono in rubli.

Di particolare utilità pratica risultano le tavole che facilitano l’individuazione di quegli esemplari, specie ordinari, usciti in più versioni; il secondo mercuriale elenca a parte e illustra pure i libretti.

In due volumi acquistabili separatamente, tutte le produzioni postali di Mosca
In due volumi acquistabili separatamente, tutte le produzioni postali di Mosca
“Catalogue of postage stamps 1857-1991 Russia” (acquista)
La scheda del primo…
…e del secondo volume
           




La rinascita postale di Torino. Era il 1961
14 Mag 2011 00:39 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Per il secolo dell’Unità e le manifestazioni collegate, diciannove uffici della zona cambiarono sede. E poi…
Diverse iniziative furono sottolineate da un annullo
Diverse iniziative furono sottolineate da un annullo

Torino, cinquant’anni fa, si fece bella per accogliere le manifestazioni dedicate all’Unità d’Italia. Ed anche la rete postale si adeguò. A cominciare dai diciannove uffici, in città e provincia, che cambiarono sede e quindi arredi. Altri, invece, vennero rinnovati negli interni e nelle apparecchiature, con un investimento pari a 46 milioni, di allora.

Perché -scrisse a bocce ferme la rivista “Poste e telecomunicazioni” nel numero del novembre-dicembre successivo- occorreva “far fronte, integrando adeguatamente i servizi d’istituto colà esistenti, alle maggiori esigenze dell’utenza”.

Bisognava, inoltre, aggiungere strutture provvisorie, ossia gli uffici postali e i posti telefonici pubblici istituti a carattere temporaneo, utilizzando gli ambienti messi a disposizione dalla gestione “Mostre Italia ‘61”. Erano sportelli avanzati, che facevano capo direttamente o meno agli uffici principali urbani (Sezioni riunite, Vaglia e risparmi, Telegrafo centrale). All’interno del comprensorio celebrativo, in corso Unità d’Italia, funzionarono l’ufficio postale e telegrafico (era l’ufficio “Italia ‘61”, il più importante con sette sportelli) ed il posto telefonico pubblico attiguo (dodici cabine, due per le chiamate dirette verso Genova e Roma, le altre per il traffico locale e internazionale; tre apparecchi utilizzavano un sistema di prepagamento).

Vanno aggiunti, poi, gli impianti collocati al palazzo Esposizione internazionale del lavoro (sportello postale, telegrafico abilitato anche per le telefoto e i telex, posto telefonico pubblico da otto cabine), a palazzo Carignano (in piazza Carlo Alberto, ufficio postale per la mostra storica e posto telefonico da cinque cabine), al villaggio Italia (alle Vallette, dove vennero installate sei cassette per l’impostazione).

In più le presenze richieste da enti e comitati e dalla durata più breve, presso il padiglione Onu dello stesso palazzo Eil (sportello postale), il padiglione Torino esposizioni (al parco del Valentino, per la mostra internazionale di fiori e piante “Flor ‘61”), il palazzo dello Sport (al parco Ruffini, per i Campionati mondiali di scherma, la IV Mostra internazionale arti sanitarie e la V Mostra medici filatelisti), lo Sporting club (in corso Agnelli 25, per i Campionati internazionali di tennis), la Camera di commercio industria agricoltura (in via Alfieri, per il Congresso nazionale seniores dei giovani esploratori italiani), la Cassa di risparmio (in via XX Settembre, per la mostra filatelica del Risorgimento), palazzo Madama (in piazza Castello, per il Raduno nazionale delle forze della Resistenza) e per i Campionati europei di hockey su pista.

Tutto ciò per un ulteriore costo equivalente a 6,4 milioni; di questi, 5,8 servirono per il personale, il resto per partecipare alle opere di sistemazione degli ambienti. E la cifra non comprende gli oneri per le prestazioni commissionate da terzi.

Tra le curiosità offerte -lo ricorda nel settembre dello stesso anno “Rassegna postelegrafonica”- il padiglione italiano delle telecomunicazioni ospitato a palazzo Eil offriva “due apparecchiature sperimentali per telescrittura che permettono di riprodurre la grafia di qualunque persona fino a dieci chilometri di distanza”…

Tra le immagini che accompagnano l'articolo, quella dell'ufficio al padiglione dell'Onu e di un distributore automatico
Tra le immagini che accompagnano l'articolo, quella dell'ufficio al padiglione dell'Onu e di un distributore automatico
           


Il Risorgimento apre alle donne (ma solo a metà)
13 Mag 2011 23:03 - EMISSIONI ITALIA
Nove personaggi, alcuni al loro debutto nel mondo dei dentelli, per otto cartevalori, a sorpresa tornate ad essere foglietti

Protagonisti vecchi e nuovi del Risorgimento, quelli ripresi nella serie che sarà emessa il 2 giugno. Nel senso che accanto ai gettonatissimi come Giuseppe Garibaldi (sarà citato, ancora una volta, due giorni dopo nella congiunta con San Marino), il mondo della filatelia apre ad altri personaggi. Vi sono persino due donne, pure se -come “Vaccari news” aveva ipotizzato il 2 maggio- richiamate insieme nella stessa carta valore, nonostante la recente valorizzazione storica della componente femminile. Una sorpresa, invece, il ritorno ai foglietti, dettaglio presente al lancio del programma, cioè il 13 dicembre, e dal 3 febbraio scomparso.

Ogni esemplare vale 60 centesimi ed è tirato in due milioni e cinquecentomila pezzi; condivisa è la presentazione, dovuta a Gaetano Ieluzzo, in cui il patriota è ambientato in un contesto tratto da opere d’arte o foto. Il ritratto è ripetuto in trasparenza sul margine di sinistra del blocco, mentre in quello opposto prosegue il soggetto principale presente nella vignetta.

Lo statista Camillo Benso conte di Cavour è ricordato con un particolare del dipinto risalente alla seconda metà del XIX secolo dal titolo “Camillo Benso conte di Cavour” (conservato al Museo del Risorgimento di Torino), affiancato dalla litografia del 1856 di Jacques Lemercier “Les Congrès de Paris” (Museo centrale del Risorgimento di Roma).

Lo storico Carlo Cattaneo viene commemorato attraverso due litografie (entrambe al Museo centrale del Risorgimento di Roma). Quella scelta per il viso risale alla fine del XIX secolo ed è dovuta a N.Amiotti; l’altra, della quale è stato impiegato un particolare, è di M.Dovera, “Ricordo delle cinque giornate 1848 a porta Vittoria”.

Il generale Giuseppe Garibaldi è richiamato grazie ad un dettaglio di un ritratto fotografico del 1860, abbinato ad un particolare dell’opera di Antonio Licata “L’entrata di Garibaldi a Napoli il 7 settembre 1860” (Museo nazionale di san Martino a Napoli).

Pure per il sacerdote, filosofo e politico Vincenzo Gioberti sono state scelte due litografie (sempre conservate al Museo centrale del Risorgimento di Roma). Una lo raffigura ed è di Vincenzo Roscioni; l’altra, di cui viene proposto un elemento, è dovuta a Franz Wenzel e si intitola “Manifestazione di gioia dei napoletani per festeggiare Pio IX e Gioberti”.

La letterata Clara Maffei e la scrittrice Cristina Trivulzio Belgiojoso sono rappresentate dal pennello di Francesco Hayez con altrettanti quadri, il primo del 1845 (Museo di Riva del Garda), l’altro del 1832 (collezione privata); nel blocco le immagini sono affiancate, bizzarramente, da un dettaglio del dipinto eseguito nel 1850 da Filippo Vittori “I bersaglieri lombardi e i lancieri della morte trasportano Luciano Manara gravemente ferito a villa Spada” (Museo del Risorgimento di Milano).

Con il politico ed il filosofo Giuseppe Mazzini si torna alla foto, questa realizzata nel 1870 da Brogi; accanto, ecco la prima pagina della rivista “La giovine Italia” in evidenza sulla bandiera dell’omonima associazione (Biblioteca di storia moderna e contemporanea di Roma). Su essa campeggia la scritta “Unione, forza e libertà!!” (Museo del Risorgimento di Genova).

Anche per il rivoluzionario Carlo Pisacane è stata impiegata un’istantanea, scattata nella seconda metà del XIX secolo (Museo centrale del Risorgimento di Roma) ed abbinata al dipinto di Giuseppe Sciuti “La morte di Carlo Pisacane” (palazzo Municipale di Catania).

Infine, ecco Vittorio Emanuele II, del quale è ripreso un ritratto a mezzo busto realizzato dal fotografo Montabone e un particolare del dipinto di P.Litta “Ritratto di Vittorio Emanuele II re di Sardegna e d’Italia” (ministero della Difesa - service historique de l’Armée de terre di Parigi).

Ancora una volta, il testo del bollettino illustrativo è stato affidato al sottosegretario di stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Gianni Letta.

Per gli annulli fdc sono coinvolti gli spazi filatelia di Torino con Cavour e Gioberti, quello di Milano con Cattaneo e il duo Maffei-Trivulzio Belgiojoso, l’ufficio postale della Maddalena (Olbia-Tempio) con Garibaldi, lo sportello filatelico del Genova Centro con Mazzini, lo spazio filatelia di Napoli con Pisacane e quello di Roma con Vittorio Emanuele II.

Testo aggiornato il 25 luglio 2011.

Gli otto foglietti per i nove personaggi, nell'ordine: Camillo Benso conte di Cavour, Carlo Cattaneo, Giuseppe Garibaldi, Vincenzo Gioberti, Clara Maffei insieme a Cristina Trivulzio Belgiojoso, Giuseppe Mazzini, Carlo Pisacane e Vittorio Emanuele II
Gli otto foglietti per i nove personaggi, nell'ordine: Camillo Benso conte di Cavour, Carlo Cattaneo, Giuseppe Garibaldi, Vincenzo Gioberti, Clara Maffei insieme a Cristina Trivulzio Belgiojoso, Giuseppe Mazzini, Carlo Pisacane e Vittorio Emanuele II
Protagonisti: l'anticipazione del 2 maggio
Foglietti sì (il 13 dicembre)…
…foglietti no (il 3 febbraio)
           




Raffaello e il Louvre
13 Mag 2011 16:35 - SMOM
Tre francobolli ed un foglietto contenente altri due esemplari per il dipinto “Madonna con il Bambino e san Giovannino”

Nuovo appuntamento con gli autori famosi proposto dallo Smom e nuovo appuntamento con i tesori custoditi al Louvre.

Questa volta la scelta è caduta sulla “Madonna con il Bambino e san Giovannino”, opera realizzata da Raffaello tra il 1507 ed il 1508 e di cui non sono noti né il committente né le circostanze in cui fu eseguita. È definita anche “La bella giardiniera” per via dei fiori minuziosamente descritti, tra i quali si evidenziano le violette (simbolo dell’umiltà della Vergine) e quelli dell’aquilegia (richiamo alla Passione di Cristo).

Appartenente alla pluriennale “Maestri della pittura”, la serie arriverà il 30 maggio; è organizzata in tre francobolli prodotti in dodicimila esemplari raccolti in fogli da dodici e in altri due inclusi nell’immancabile foglietto, questo stampato in seimila copie.

I tagli sciolti hanno nominali da 1,40, 1,60 e 4,00 euro; valorizzano i tre personaggi del dipinto, nell’ordine Gesù, Maria e Giovannino. Il blocco riprende il dipinto completo ed i due dentelli inseriti costano 2,50 e 5,20 euro. Il primo è dedicato alla madre, il secondo ai piccoli.

Dalle Poste melitensi omaggio a Raffaello
Dalle Poste melitensi omaggio a Raffaello
L'opera presentata dal Louvre (in francese)
“Maestri della pittura”: leonardesca la precedente tappa
Le emissioni dell'Ordine definite finora per il 2011
           


I sistemi alternativi canadesi
13 Mag 2011 10:52 - DALL'ESTERO
Ricordati oggi il trasporto postale d’emergenza via botte e quello, un tempo abituale, con le slitte

Tra le tante specializzazioni possibili del collezionismo postale, una valorizza i diversi mezzi di consegna del corriere, che naturalmente vanno oltre a quelli quotidiani.

Due sono citati oggi dal Canada attraverso altrettanti esemplari da 59 centesimi uniti in coppia, che mettono in luce la natura in alcuni frangenti selvaggia del grande Paese.

Il primo ricorda un episodio accaduto nell’inverno del 1910 quando, a causa di un cavo telegrafico interrotto, gli abitanti dell’isola della Maddalena, collocata tra le coste del Nuovo Brunswick e Terranova, si trovarono isolati. Così, utilizzarono una botte, cui aggiunsero vela, timone e indicazione “Winter Magdalen mail” (“Posta invernale di Maddalena”), per inserirci i plichi, uno dei quali chiedeva a chi avrebbe trovato lo strano contenitore di imbucare le missive. Lasciato in mare il 2 febbraio, fu trovato oltre una settimana dopo a Port Hastings, in Nuova Scozia, da Murdoch Mclssac, il quale rispettò la richiesta.

L’esemplare restante testimonia un’altra situazione difficile, quella dei trasporti nel nord durante la stagione fredda. Prima dei voli aerei, l’unico sistema esistente era rappresentato dalle slitte trainate con i cani, pratica che ha resistito fino agli inizi degli anni Sessanta. Ad ogni gennaio l’esperienza è ripetuta, trasportando lettere poi consegnate dall’operatore ufficiale.

I due francobolli che richiamano altrettanti, inconsueti, metodi di trasporto della posta
I due francobolli che richiamano altrettanti, inconsueti, metodi di trasporto della posta
           



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