quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
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Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
- i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
- l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
- i comunicati diramati alla stampa;
- l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
Buona lettura
Lo staff di "Vaccari news"
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Meno di un mese per la vendita del 18 aprile. Intanto, l’azienda ha messo a disposizione i due cataloghi sfogliabili: uno riguarda il collezionismo filatelico, l’altro la biblioteca dannunziana
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Appuntamento al 18 aprile, quando la società Vaccari firmerà -presso la propria sede in via Buonarroti 46 a Vignola (Modena)- un’asta doppia. Nel senso che ci saranno due vendite distinte: una (inizierà alle ore 9.30) verrà incentrata sulla biblioteca che fu di Vito Salierno e riguardante Gabriele D’Annunzio. Cui (dalle 11.30 e fino a tardo pomeriggio) si aggiungerà quella tradizionale di filatelia e storia postale. Per ognuna è stato realizzato uno specifico catalogo, distribuito gratuitamente e già disponibile sulla piattaforma Issuu. “Con questo sistema -spiega la responsabile editoriale Valeria Vaccari- offriamo agli interessati un’anteprima di quanto sarà a breve on-line nella pagina dedicata sul nostro sito aziendale. È possibile sfogliarli come se li avessimo in mano, ma anche compiere ricerche, ingrandire e stampare singole parti, scaricare il file pdf sul proprio computer”. “A fianco della consueta sezione dedicata a francobolli, buste, lettere e documenti postali, quella incentrata sulla letteratura. Ma questa volta, data l’importanza delle biblioteca dannunziana «Vito Salierno», è stato creato un apposito catalogo «prestige»”. “In entrambi i settori -conclude la rappresentante dell’azienda- l’acquirente non pagherà commissioni rispetto alla cifra aggiudicata: una nostra tradizione apprezzata dai clienti e che confermiamo”.
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I due lavori |
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Per la “Giornata mondiale della poesia”, che si svolge ad ogni 21 marzo, domani arriveranno ben trentasei francobolli. Decisamente troppi…
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Un tema inconsueto, ma declinato in modo esagerato. Domani le Nazioni Unite ricorderanno la “Giornata mondiale della poesia” emettendo ben trentasei (!) francobolli, dodici per valuta (0,49 ed 1,20 dollari statunitensi, 1,00 ed 1,40 franchi svizzeri, 0,68 e 0,80 euro). Sono raccolti in fogli da sei differenti. Il lavoro è dovuto a Sergio Baradat e cita sei autori di livello planetario: William Wordsworth (Regno Unito, 1770-1850), José Martí (Cuba, 1853-1895), Li Bai (Cina, 701-762), Anaïs Nin (Francia, 1903-1977), Alekséj Tolstoj (Russia, 1817-1875) e Rumi (Iran, 1207-1273). Per ognuno propone un pezzo scritto nel rispettivo idioma. Ha scelto tali versi -ha detto- basandosi sulle sue conoscenze e sul suo amore per il genere letterario. Ogni titolo esemplifica una verità universale: la fuggevolezza del tempo, il perdono, il desiderio, l’amore, la natura e la saggezza. Quanto alla ricorrenza, così come l’Unesco decise nel 1999, si tiene ad ogni 21 marzo. Riconoscendo la capacità unica in capo a questa forma espressiva “di cogliere lo spirito creativo della mente umana”. Uno degli obiettivi principali è promuovere la diversità linguistica ed offrire alle lingue a rischio di estinzione l’opportunità di essere ascoltate all’interno delle proprie comunità di appartenenza. È intesa, inoltre, ad incoraggiare il ritorno alla tradizione orale nei recital di poesia, a promuovere il suo insegnamento, a restaurare un dialogo con le restanti arti, a sostenere i piccoli editori ed a trasmettere un’immagine affascinante ai media, così che non sia più considerata una forma antiquata ma in grado, al contrario, di fare in modo che la società nel suo insieme possa riconquistare e riaffermare la propria identità.
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Uno dei sei minifogli, questo dedicato al cinese Li Bai. Ognuno contiene sei francobolli differenti |
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Poste italiane - Il “kit del turista”, avviato un anno fa a Matera, presentato in un libro dal responsabile dello stesso progetto, Bruno Francesconi
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Il settore letto nel 2015 |
Partito alla chetichella da Matera un anno fa, il “kit del turista” è divenuto un “case history”. “Sta avendo grande successo nelle varie declinazioni applicative”, sostiene Gennaro Colangelo, professore della Libera università “Maria Santissima Assunta” e prefatore del libro “Turismo e territori - La valorizzazione del patrimonio culturale: nuovi servizi per lo sviluppo locale e le startup”. Libro realizzato dalla casa editrice collegata, Humanitas (78 pagine con immagini a colori, informazioni: gennacol@yahoo.it). Il saggio è dedicato principalmente all’idea lanciata da Poste italiane. A firmarlo, Bruno Francesconi, ingegnere e dirigente di azienda, ora nella società diretta da Francesco Caio e soprattutto responsabile della stessa iniziativa. Iniziativa volta a sviluppare -scrive- uno strumento “che si inserisce nell’ambito delle attività a supporto del turismo, con un approccio integrato fra servizi di ricettività, beni culturali, Ict e imprenditorialità italiana, attraverso la «messa a disposizione» di asset già disponibili tecnologici, finanziari e logistici del gruppo e anche attraverso partnership”. Obiettivo è realizzare prestazioni multicanale, che seguano il turista fin dal suo “progetto di viaggio” (portale/mobile multilingua), poi durante il soggiorno (carta/voucher), per prolungare l’esperienza anche dopo il ritorno a casa (piattaforma di commercio elettronico). In tal modo, si intende assistere l’interlocutore “sia nella fruizione dei diversi servizi durante il suo soggiorno, che a «trasformarlo» in un consumatore nel tempo dei prodotti del made in Italy (enogastronomici, oggettistica, beni culturali, media di eventi) con cui è venuto a contatto durante la sua permanenza”.
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Il progetto riguardante Matera è veicolato da Poste italiane |
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Esito particolarmente positivo dell’operazione firmata da Cassa depositi e prestiti. I titoli saranno emessi il 20 marzo
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L’amministratore delegato, Giovanni Gorno Tempini |
Anche il lotto suppletivo di obbligazioni, pari a 500 milioni di euro, è andato via in tempi rapidissimi. Chiudendo definitivamente, e con congruo anticipo, l’operazione voluta da Cassa depositi e prestiti. L’ammontare nominale complessivo ammonta dunque ad 1,5 miliardi di euro, suddiviso in 1,5 milioni di titoli. Quello che si fa notare è la domanda pervenuta, coinvolgendo 70mila risparmiatori. È stata equivalente a circa 4 miliardi, ossia a quattro volte l’offerta iniziale. A ciascun richiedente verrà assegnato il quantitativo minimo, 1.000 euro. Quanto all’eccedenza, per ogni sottoscrittore si procederà -lo prevedono le condizioni- ad un riparto proporzionale, equivalente in media a circa il 40%. “Il successo del collocamento testimonia la fiducia dei risparmiatori nei confronti della Cassa”, ha commentato l’amministratore delegato, Giovanni Gorno Tempini. “Rappresenta per gli italiani un’occasione per contribuire alla crescita del proprio Paese, fornendo a Cdp un’ulteriore fonte di raccolta per sostenere i compiti sempre più rilevanti che è chiamata a svolgere”. Il prodotto, a tasso misto, matura interessi trimestrali in misura fissa (1,75% lordo annuo sul nominale) per i primi due anni e variabile (indicizzati all’Euribor a tre mesi, aumentato di un margine dello 0,50%) per i successivi cinque. La data di emissione, godimento e regolamento è il 20 marzo, quando le obbligazioni saranno negoziate sul mercato.
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Il fatto, accaduto durante la Prima guerra mondiale, è citato in un francobollo congiunto. La Francia lo inserisce in una serie da due esemplari, il Belgio nel foglietto da cinque
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Uno dei due francobolli francesi, quello congiunto
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Congiunta tra Francia e Belgio per commemorare il centenario della Prima guerra mondiale, ricordando un fatto specifico e di grande valore simbolico. Quando il Governo di Bruxelles, davanti ad un territorio invaso dai tedeschi, si rifugiò presso l’alleato, a Sainte-Adresse, località dell’Alta Normandia. Parigi ricorderà il capitolo con due francobolli. Arriveranno in prevendita oggi nel contesto del “Salon philatélique de printemps”, mentre la distribuzione generale è fissata al 23 marzo. Sono da 76 e 95 centesimi, dovuti nell’ordine a Sandy Coffinet e Kris Demey. Giocano su foto d’epoca e sono anche stampati insieme in un “souvenir philatélique” a 3,20 euro. Più sobrio il partner, che cita la vicenda in uno dei cinque dentelli di classe “1” per l’Europa, raccolti in foglietto (costo complessivo: 5,50 euro). Gli altri riguardano sempre il conflitto, focalizzandosi sulla cura dei bambini, le forniture alimentari, il ruolo della donna ed il suo impegno filantropico, la fame. Vi ha lavorato ancora Kris Demey. Pure in questo caso, la disponibilità al pubblico avverrà in due fasi, il 21 ed il 23 di questo mese. Un ufficio postale belga funzionò dal 18 ottobre 1914 al 22 novembre 1918 nel paesino dove l’Esecutivo sfollò; ancora adesso una cassetta rossa per le lettere ricorda la presenza di allora. È citata nelle due cartevalori coordinate.
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Il foglietto del Belgio. Riguarda il centenario del conflitto in genere, mentre solo un dentello cita il capitolo |
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Solo dopo -dice una nota diffusa questa sera- si procederà nel piano di razionalizzazione. Intanto, l’Agcom si appresterebbe ad esaminare il relativo faldone
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“Poste italiane procederà all’attuazione del piano di razionalizzazione dopo aver completato il dialogo avviato con le Regioni” per l’analisi di dettaglio, seguendo le indicazioni del ministero allo Sviluppo economico atte al coinvolgimento delle istituzioni locali. È quanto l’operatore ha annunciato questa sera, confermando che “la presenza territoriale è elemento fondante del piano industriale”. L’obiettivo principale della società è “includere tutti i cittadini nella trasformazione digitale”, al tempo stesso migliorando continuamente la qualità del servizio. Si mira, insomma, a conciliare le esigenze economiche con le istanze e le possibili eccezioni rappresentate dalle comunità, ma poi “daremo attuazione alla trasformazione”. Intanto, fonti bene informate (in particolare, “Il sole 24 ore”) darebbero come prossimo l’esame da parte dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni del faldone intitolato all’azienda diretta da Francesco Caio e riguardante i tagli. Forse già nella seduta del 25 marzo.
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Piano chiusure - Poste propone una… tregua |
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Il ricordo delle spedizioni all’antrace. Il plico sospetto è arrivato lunedì nella struttura di controllo dedicata ed aveva superato i test biologici. Però…
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Il plico era destinato alla Casa bianca |
Nonostante siano passati quattordici anni, l’incubo delle buste contenenti antrace si rinnova periodicamente. L’ultimo caso in Italia è stato registrato ieri nei locali di lavorazione attigui al Perugia 5, l’ufficio postale di via Angeloni 72/c. L’allarme, qualche brivido di paura, il blocco delle attività, l’arrivo degli specialisti. Poi l’annuncio liberatorio (giunto da “Perugia today”): era polvere per topi; in altri frangenti si è trattato di borotalco o di qualche sostanza diversa ma innocua. Perlomeno, da tutti gli episodi registrati non risulta siano emersi elementi di pericolo effettivi. L’attuale notizia è differente: alla Casa bianca -dicono ancora gli organi di informazione- è stata individuata una busta sospetta; potrebbe contenere cianuro. Il plico -scrive ad esempio “The New York times”- è stato bloccato in una struttura specializzata dove avvengono le verifiche per questo tipo di destinatari “sensibili”. Era arrivato lunedì, passando indenne i controlli per minacce biologiche, ma i sospetti non erano stati fugati. E martedì la riprova, salvo poi decidere una terza verifica in laboratorio. Nessun ulteriore dettaglio è arrivato dai servizi segreti, in quanto le indagini sono in corso.
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È il quarantanovenne Christophe Boustouller. Da un quarto di secolo si occupa del settore trasporto, logistica e distribuzione alimentare
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Il nuovo ad, Christophe Boustouller |
Novità in casa di Tnt Italy: il nuovo amministratore delegato è francese. Si chiama Christophe Boustouller, ha quarantanove anni e vanta -spiega l’operatore- un quarto di secolo di esperienza nel settore del trasporto, della logistica e della distribuzione alimentare. Durante la sua carriera ha ricoperto incarichi di crescente responsabilità, maturando tra l’altro una comprovata conoscenza nel mondo delle vendite. In passato ha lavorato presso Dhl e Tnt France. Dal 2002 ha ricoperto il ruolo di direttore generale in diverse realtà di medie e grandi dimensioni proiettate sullo scenario internazionale. Prima dell’ingresso in Tnt, il suo ultimo incarico è stato di direttore generale alla Cryo express (gruppo Air liquide), specializzata nel trasporto espresso a temperatura controllata. Nel suo nuovo ruolo avrà la responsabilità sia del comparto domestico che di quello internationale, e dovrà assicurare una crescita profittevole posizionando stabilmente l’azienda ai vertici del mercato espresso tricolore. Tnt Italy ha la sede centrale a Torino; dispone di oltre cento filiali e strutture per la lavorazione, di una flotta di 2.750 mezzi e di 5 aerei in grado di assicurare la copertura del territorio nazionale in ventiquattro ore. Boustouller ha madre italiana ed è sposato con due figli; succede a Tony Jakobsen. La società -ha detto- “può contare su 7.000 persone la cui passione è un valore riconosciuto dal mercato. Ci troviamo in un momento di svolta e siamo una grande squadra che ha il dovere di saper cogliere le opportunità che si presenteranno”.
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L’operatore conta su 2.750 mezzi (e 5 aerei) |
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Un avviso nella cassetta delle lettere con la richiesta di pagare 19,80 euro per sbloccare un plico in giacenza. Diversi i casi segnalati a Matera
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Il documento recapitato |
Il fatto è stato rilevato dalla Polizia di Matera, ma questo non toglie che possa essere perpetrato anche in altre zone, recuperando la dinamica di un vecchio tranello ora reso più credibile dalla ridda di aziende presenti nel settore. Sono stati gli agenti di quartiere -spiegano dalla città lucana- a scoprire l’esistenza del fenomeno. Una signora aveva trovato un avviso nella propria cassetta delle lettere; era intestato “Poste private” e chiedeva 19,80 euro per il recapito di un plico in giacenza, con tanto di codice Iban e gli estremi di una carta “Postepay” su cui effettuare il versamento. Però, il codice di protocollo della spedizione appariva illeggibile ed il numero di cellulare indicato risultava inesistente, per cui la donna si era recata personalmente agli sportelli dell’operatore. Scoprendo che la ditta in questione era estranea alla richiesta. Al commissariato risultano pervenute altre segnalazioni simili, che hanno fatto scattare l’allarme. “Si tratta chiaramente di tentativi di carpire la buona fede delle persone per indurle a versare del denaro a false agenzie per plichi inesistenti”, spiegano dalla sede. “In realtà dietro si nasconde il truffatore che spera così di ottenere facili e lauti guadagni speculando sulla ingenuità o sulla disattenzione della gente”. Avviate le indagini. “Si raccomanda -ricordano i tutori dell’ordine- di fare sempre attenzione a chi chiede del danaro e in caso di sospetta truffa di chiamare subito il 113”.
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Il celebre lavoro di Leonardo da Vinci citato nel foglietto che la Repubblica Ceca ha previsto per oggi al costo di 25,00 corone
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L’Expo che verrà inaugurata il prossimo 1 maggio? Per la Repubblica Ceca richiama immediatamente uno dei tesori di Milano, ossia l’“Ultima cena” di Leonardo da Vinci. Il celebre dipinto figura nel francobollo da 25,00 corone in foglietto (forse appesantito dal logo ufficiale e dalle… macchie di colore che riprendono le tinte dell’emblema stesso e caratterizzano il bordo). Uscirà oggi; il bozzettista è Adam Hoffmeister. La manifestazione -ricordano da Praga- avrà come tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, quindi il pasto di Gesù con gli apostoli non è stato scelto a caso. Si focalizzerà sulle questioni chiave dello sviluppo sostenibile; intende rappresentare un’opportunità globale per presentare e comparare gli approcci tradizionali ed innovativi nella produzione alimentare. L’idea base è come garantire qualità sufficiente nonché risorse bastevoli per l’intera popolazione mondiale. Il Paese centroeuropeo parteciperà attraverso un padiglione modulare; una volta conclusa l’esperienza espositiva, verrà smontato ed il materiale destinato ad un nuovo impiego: un giardino dedicato ai bambini.
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Foglietto leonardesco dalla Repubblica Ceca |
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I tre francobolli sono attesi il 21 marzo, come previsto. Anche in questo caso, la tiratura è pari ad ottocentomila unità a soggetto
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È ancora Gaetano Ieluzzo l’artefice della nuova tappa che l’Italia dedica al percorso “Le eccellenze del sapere” (la data di emissione è stata convalidata al 21 marzo). Confermando, quindi, una certa continuità stilistica con la precedente uscita, datata 31 maggio 2014. I nuovi protagonisti sono la Biblioteca lucchesiana di Agrigento (nella vignetta figura la sala II con la statua del donatore, Andrea Lucchesi Palli), la Biblioteca nazionale “Vittorio Emanuele III” di Napoli (l’ambiente monumentale), l’Istituto “Guglielmo Tagliacarne” per la promozione della cultura economica di Roma (il cosiddetto “parlamentino”, che tuttavia -anche perché il nome dell’istituzione nella carta valore è stato sintetizzato- non riesce a spiegare cosa si faccia). I tre esemplari hanno valore nominale pari ad 80 centesimi ciascuno, sono autoadesivi e raccolti in fogli da quarantacinque, quindici per tipo. Quanto alla tiratura, viene ribadita quella reintrodotta con l’omaggio ad Alberto Burri, ossia ottocentomila unità a soggetto. Indirettamente confermando che qualcosa… bolle in pentola. Accompagna l’emissione, al solito, il bollettino illustrativo; porta le firme dei rispettivi direttori (per la struttura presente nella capitale del presidente e del direttore). Risultano: Angelo Chillura, Simonetta Buttò, Luciano Pasquale e Domenico Mauriello. Gli annulli commemorativi per le buste del primo giorno saranno disponibili alle Poste centrali della città sicula, agli spazi filatelia nei restanti casi.
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Le tre strutture si trovano ad Agrigento, Napoli e Roma |
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Il nuovo “sistema economy” è rivolto ai pacchetti entro i due chili di peso, spediti da un’azienda venditrice al consumatore
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“Orfana” della gestione pacchi dopo la separazione da Tnt express (adesso Tnt Italy), l’ex Tnt post, ora Nexive, ha preso in mano le redini anche per questo comparto, che sta vivendo momenti di gloria per via del commercio elettronico. È in tale contesto che ha lanciato “sistema economy”, non a caso rivolto alle aziende che si interfacciano con il consumatore. Riguarda i colli fino ai due chili di peso (utili ad esempio con documenti, libri, dvd, accessori per cellulari, abbigliamento poco voluminoso) ed offre sia la tracciatura elettronica, sia l’sms che avverte il destinatario della consegna ormai prossima, sia la certificazione del recapito. Questo avviene nei cinque giorni successivi a quello della spedizione (tre se il viaggio si svolge nello stesso comune e sette per Basilicata, Calabria, Sardegna e Sicilia). Non sono previsti assicurazione, contrassegno e secondo passaggio; significativo è il costo con località definite disagiate: 10,00 euro. Si aggiunge a “sistema completo” (prevede cinque taglie nelle opzioni per volume o peso) e “sistema espresso” (con tempistiche più ristrette ed oneri di conseguenza).
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Nexive recapita pure i pacchi |
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Comunicati ora, riguardano Anthony Virvilis (Grecia) e Frank Walton (Regno Unito). Si aggiungono tre associazioni, di Danimarca, Repubblica Ceca e Polonia
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Italia questa volta a bocca asciutta per gli annuali riconoscimenti firmati dalla Federation of european philatelic associations. Quelli 2014 -resi noti solo ora- sono andati ad Anthony Virvilis (Grecia) per i suoi servizi eccezionali riguardanti molti aspetti e rivolti alla filatelia organizzata, nonché a Frank Walton (Regno Unito) per l’opera -articolata in addirittura sei volumi e caratterizzata da studi e ricerche fuori dal comune- “The De La Rue collection”. Certificati di apprezzamento pure a tre realtà associative, particolarmente impegnate nelle attività promozionali in favore del settore. Sono la danese Djurslands filatelistiske höjskole, il ceco Klub filatelistů 00-15 Praha ed il polacco Klub zainteresowań pzf swięty Gabriel.
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Anthony Virvilis e Frank Walton |
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La sperimentazione durerà fino al 31 ottobre. Per accedere, occorre aderire ad “Affrancaposta”, ossia impiegare le affrancature meccaniche di nuova generazione
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Fino al 31 ottobre 2015 sarà disponibile, in via sperimentale, il nuovo prodotto di corrispondenza indescritta entro i cento grammi “posta light”, con recapito in tre (nel 94% dei casi) o cinque (98%) giorni lavorativi dopo quello di spedizione. Così annuncia l’azienda guidata da Francesco Caio, tralasciando un elemento: il prezzo, che -per una spedizione normalizzata ed inferiore ai venti grammi- costa, iva esclusa, 75 centesimi se entro la scadenza del test il mittente consegnerà meno di mille plichi, 55 oltre tale quantitativo, 70 se supererà quota centocinquantamila. Le cifre diventano più interessanti per i porti successivi, dove con il quantitativo compreso tra i mille ed i centocinquantamila pezzi si arriva ad 1,05 euro (entro i cinquanta grammi, contro i 2,15 per… i comuni mortali) ed 1,20 (fino ai cento, 2,40). Non a caso, una fra le aziende attive nel settore di quelle che una volta erano “rosse” promuove la pubblicità annunciando tagli fino al 51% rispetto al tariffario normale. Naturalmente, la formula non è aperta a tutti, ma ai clienti che già hanno aderito (o intendono aderire) ad “Affrancaposta”, cioè decidono di avvalersi di affrancatrici meccaniche digitali, quindi con ricarica da remoto; sono installate presso lo speditore, che così può pagare invii propri o di terzi. Le impronte si caratterizzano -oltre che per l’indicazione della tipologia di prodotto- per la presenza del codice a barre bidimensionale “datamatrix” (cioè la sequenza di quadratini neri); esso consente di ottimizzare i processi interni di smistamento della corrispondenza ed eventualmente di usufruire di ulteriori prestazioni che l’azienda starebbe sviluppando. Quanto all’immissione nella rete, la consegna può avvenire presso l’operatore (centri meccanizzati, centri provinciali o centri di distribuzione abilitati), la sede del mittente o, a determinate condizioni, utilizzando le normali cassette postali.
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L’importo di 67 centesimi è costituito dalla tariffa standard di 55, cui si aggiunge l’iva ordinaria |
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Oggi l’emissione dell’Australia, che valorizza le foto di Kimbal Baker. Ma c’è di più: il taglio da 0,70 dollari è realizzato sia su carta, sia su legno
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Uno dei tagli da 2,10 dollari |
Le foto di Kimbal Baker sono state trasformate dall’Australia in francobolli lavorati da Mary Callahan, attesi per oggi. Tuttavia, non rendono giustizia della maestosità raggiunta dagli alberi immortalati, perché mancano termini comparativi, capaci di dare un’idea delle grandezze assunte. In ogni caso, si fanno notare. Si tratta di quattro tagli, da 0,70, 1,40 e 2,10 dollari (in quest’ultimo frangente, vengono proposti due soggetti diversi se-tenant). Riprendono l’eucalipto citrato (l’esemplare riprodotto, dal caratteristico odore, si trova vicino a Tocumwal, Nuovo Galles del Sud, e conta centotrenta anni), il brachychiton rupestris (è collocato nella regione di Burnett, Queensland, e si evidenzia per le dimensioni: 23 metri di altezza e 9,5 di circonferenza), la melaleuca lanceolata (la pianta è sull’isola Churchill, Victoria; ha superato i tre secoli e mezzo di età) ed il fico bianco (altipiani di Atherton, ancora Queensland: si parla di mezzo millennio!). L’emissione costituisce un omaggio al mondo naturale e all’importante ruolo che i vegetali locali giocano per assicurare la biodiversità. Sapendo -ammettono dagli uffici dell’operatore- che la flora nativa continua a rappresentare un tema popolare, specialmente tra i collezionisti. I dentelli sono raccolti in fogli da cinquanta o nel foglietto con la serie. Lo “special stamp pack”, in vendita a 14,95 dollari, comprende venti pezzi del valore più economico, dieci su carta gommata ed i restanti, autoadesivi, su legno.
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Lo “special stamp pack” propone il taglio da 0,70 nelle due versioni: dieci pezzi gommati su carta ed altrettanti, autoadesivi, che impiegano il legno
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Rappresenta la base per l’ingresso e l’operatività nel mercato dei servizi postali. Un provvedimento necessario, visti la liberalizzazione ed il boom del commercio elettronico
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Un quadro per tutti gli operatori |
Approvato, dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, il regolamento in materia di titoli abilitativi per l’offerta al pubblico di servizi postali. Il provvedimento è stato adottato al termine di un’articolata istruttoria che ha visto coinvolti, a più riprese, tutti i soggetti interessati. Stabilisce le condizioni cui il ministero dello Sviluppo economico dovrà attenersi nel rilasciare i titoli abilitativi (licenze individuali o autorizzazioni generali), differenziati in base alle attività svolte dalle imprese. In linea con la disciplina europea e nazionale, individua gli elementi essenziali per riconoscere qualità e serietà delle aziende fornitrici e, contemporaneamente, garantire agli utenti informazioni e requisiti minimi di tutela. Rappresenta -sottolineano dalla stessa Agcom- “la nuova cornice di riferimento per l’ingresso e l’operatività nel mercato”. Rispondendo, da un lato, alla varietà di operatori sorta per effetto della liberalizzazione e, dall’altro, alla crescente mobilità delle merci quale conseguenza del commercio elettronico.
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In Italia, mezzo secolo fa, era prematuro ancora, ma in alcuni Paesi europei il codice di avviamento postale appariva già operativo, o quasi
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Le Amministrazioni di Austria, Belgio, Francia, Germania Federale e Svizzera, allo scopo di semplificare le operazioni di carteggio delle lettere dirette all’estero, hanno introdotto o stanno per introdurre il codice di avviamento postale, che consiste nel contraddistinguere con un numero i singoli luoghi. È quanto annotava il foglio ministeriale, italiano, delle disposizioni di servizio, datato 15 marzo 1965. Mezzo secolo fa, dunque. In applicazione al disposto -prosegue il documento- “l’utenza è stata invitata a completare gli indirizzi facendo precedere la località di destino del numero”. Così, ad esempio: “53 Laval (Francia)”; “8000 Monaco (Germania)”; “5400 Baden (Svizzera)”. C’era un potenziale inconveniente, e gli specialisti lo evidenziarono. “Potrebbe verificarsi però qualche disguido per le corrispondenze dirette a località di diversi Paesi” ed aventi lo stesso cap. Per evitarlo, si invitarono gli interlocutori a far precedere il punto di arrivo, oltre che dalla stringa numerica, anche dalla sigla automobilistica dello Stato, e ciò in conformità agli accordi internazionali intercorsi. Quindi, “A” per Austria, “B” per Belgio, “F” per Francia, “D” per Germania, “FL” per Liechtenstein e “CH” per Svizzera. Possibile la formula breve, cioè senza ulteriori indicazioni nazionali. Per citare i casi di prima, ecco “F-33 Laval”, “D-8000 Monaco”, “CH-5400 Baden”.
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Un annullo meccanico svizzero di mezzo secolo fa con l’invito ad impiegare il cap |
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La mostra è accolta agli Uffizi e sarà raggiungibile fino al 24 maggio. Tra i dipinti, due di quelli danneggiati dall’attentato mafioso del 27 maggio 1993
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L’“Adorazione del bambino” interpretata dal Vaticano nel 1960 |
“Gherardo delle Notti - Quadri bizzarrissimi e cene allegre”. S’intitola così la mostra monografica aperta agli Uffizi di Firenze sino al 24 maggio. È dedicata al pittore, nato ad Utrecht nel 1592, Gerrit van Honthorst. Era specializzato nel ritrarre scene notturne (da qui l’appellativo), caratterizzate per i suggestivi effetti luministici, generati dall’intenso chiarore della luce di candela, contrapposti alle ombre. Secondo gli specialisti, il periodo in cui rimase in Italia, all’incirca tra il 1610 ed il 1620 (sarebbe morto nel 1656), è quello qualitativamente più ricco e denso di novità stilistiche. Il suo accostamento alla rivoluzione caravaggesca fu pressoché immediato e già i primi quadri attestano la forza e la crudezza della mano di un giovane nordico folgorato dal naturalismo del Merisi. Tra gli estimatori, il granduca di Toscana Cosimo II: è anche grazie a lui se oggi la città possiede cinque tele dell’autore; tre sono dedicate a soggetti conviviali. Ma ci sono anche quelle, realizzate tra il 1619 ed il 1620, danneggiate dall’attentato mafioso del 27 maggio 1993 (complessivamente i reperti colpiti furono un’ottantina): l’“Adorazione del bambino” e l’“Adorazione dei pastori”. La prima venne scelta oltre mezzo secolo fa dal Vaticano postale. Fu protagonista di tre francobolli, tagli da 10, 15 e 70 lire, emessi in vista del Natale il 6 dicembre 1960. Più mirata la scelta compiuta da San Marino, che il 12 novembre 1993, quindi pochi mesi dopo l’atto terroristico, firmò una serie augurale composta da altri tre dentelli. Il primo, da 600 lire, presenta il minuscolo Paese innevato, mentre i rimanenti, da 750 ed 850, propongono le opere prima che venissero sfregiate. La decisione aveva un fine preciso: utilizzando una parte del ricavato dalla vendita, l’allora Azienda autonoma di stato filatelica e numismatica contribuì al restauro, “rispondendo -annotò Maria Antonietta Bonelli in «Una montagna di francobolli»- con un gesto di solidarietà e di profondo rispetto per l’arte alla follia di chi crede si possa costruire con la distruzione e la morte”. In realtà, solo la prima scena poté essere oggetto di restauro, l’altra è fra quelle perdute: i visitatori trovano quanto resta nel percorso.
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L’“Adorazione dei pastori”: la tela come appariva prima dell’attentato, ripresa nel francobollo sammarinese del 1993, e quanto ne rimane oggi |
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Lo sottintende il francobollo augurale pronto ad uscire oggi in Croazia. Vale 3,10 kune
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Devozione e turismo |
In vista della Pasqua, la Croazia postale sceglie -al contrario di altri Paesi come Finlandia, Germania e Polonia- l’iconografia della tradizione religiosa, quindi al pari di Serbia, Slovacchia e Vaticano. Agganciandovi, però, un subliminale messaggio a taglio turistico. È stato annunciato per oggi il francobollo da applicare sugli invii augurali. Nominale da 3,10 kune, propone -raffigurato da Ariana Noršić- il calice e Gesù in croce. Si tratta -anche se nella vignetta non è esplicitato- del particolare di una scultura in legno risalente al XVIII secolo, impiegata per le processioni. La fotografia è di Damir Fabijanić. Il reperto scelto come soggetto proviene dalla chiesa intitolata a sant’Eufemia, caratterizzata da un campanile che ricorda quello che a Venezia porta il nome di san Marco. È ubicata a Rovigno e rappresenta una tra le mete preferite dai viaggiatori che si recano in visita nella cittadina istriana.
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Nuovo saggio del docente in Letteratura italiana contemporanea Francesco Giuliani. Dopo aver esaminato le cartevalori domestiche, si occupa delle altre
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Da Dante Alighieri a Dario Fo |
Francesco Giuliani e le Edizioni del rosone concedono il bis. Dopo “Il canone dei francobolli”, ecco “Sulle rotte dell’aquila - Gli scrittori italiani nella filatelia mondiale”. Se nel primo volume il professore in Letteratura italiana contemporanea aveva esaminato i connazionali citati nei dentelli emessi lungo lo Stivale, ora ha esteso lo sguardo a quanto realizzato nel resto del pianeta. Il filo conduttore, affrontato in 252 pagine (le illustrazioni sono a colori, mentre il prezzo di vendita ammonta a 18,00 euro), si concentra principalmente su Dante Alighieri, confermando indirettamente la sua caratura planetaria, anche a livello di cartevalori postali (il rapace del titolo -scrive lo specialista- “rappresenta il nostro massimo scrittore”). Ma lo spazio è lasciato anche a numerosi altri “colleghi”, ad esempio Giovanni Boccaccio, Giordano Bruno, Dino Buzzati, Giosuè Carducci, Grazia Deledda, Dario Fo, Ugo Foscolo, Carlo Goldoni, Carlo Lorenzini (Collodi), Niccolò Machiavelli, Francesco Petrarca, Luigi Pirandello. “Non sono mancate, così, le storie da raccontare (anche utilizzando e citando correttamente «Vaccari news», ndr), le analisi del contesto storico-letterario e più propriamente filatelico dei singoli esemplari, le vere e proprie indagini filologiche su vignette tanto piccole quanto dense e insidiose, che possono trasportare facilmente fuori strada o far cadere le mani di fronte a dei veri e propri misteri interpretativi”. A dare una mano -aggiungono dalla casa che ha prodotto il lavoro- ecco “i dati ricavati dalla storia, dalla storia dell’arte e, in generale, dall’universo della comunicazione”, offrendo un taglio “apertamente e deliberatamente italianistico”. Alla base dell’analisi “c’è, ancora una volta, la consapevolezza che il francobollo non è solo un pezzo di carta utile per spedire una lettera, ma è anche, se non soprattutto, un prezioso strumento che diffonde informazioni e cultura”.
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Grazie alla sua medaglia d’oro a “Mosca ‘80”, finì citata in alcune cartevalori. Oggi e domani, invece, è ospite della mostra filatelica e meccanofila di Sasso Marconi (Bologna)
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Uno dei francobolli celebrativi |
Sui francobolli finì a suo tempo, in particolare nel 250 franchi aereo emesso dalla Repubblica popolare del Congo il 14 novembre 1980 e nell’80 franchi (realizzato in due versioni) voluto dalla Repubblica Centrafricana del 31 marzo 1981. Entrambi dentelli promozionali riguardanti “Mosca ‘80” e poi sovrastampati, perché si trattò di celebrare le grandi vittorie alle Olimpiadi di allora. Dove Sara Simeoni conquistò la medaglia d’oro nel salto in alto. Oggi (e domani), invece, insieme al marito Erminio Azzaro, anch’egli ex atleta, è tra i francobolli, le affrancature meccaniche ed i collezionisti. Ospite della manifestazione firmata dal Circolo filatelico “Guglielmo Marconi” con il supporto tecnico di Associazione italiana collezionisti di affrancature meccaniche ed Unione italiana collezionisti olimpici e sportivi, che hanno fornito una ventina di raccolte a tema sportivo e memorabilia riguardanti la manifestazione di trentacinque anni fa.
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Sara Simeoni oggi pomeriggio con i collezionisti. Da sinistra, Renato Morandi, Pierangelo Brivio, Angelo Salvioni, Paolo Padova e Manlio De Min (foto: Alessandro Di Tucci) |
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La sta ponendo il responsabile al settore di Poste italiane, Pietro La Bruna. Che due giorni fa ha partecipato ad un nuovo lancio, riguardante il francobollo per Alberto Burri
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Da poco più di due mesi al vertice della filatelia di Poste italiane, e sempre in giro lungo lo Stivale per conoscere più da vicino il settore ed anche per partecipare alle presentazioni dei nuovi francobolli. L’ultima, due giorni fa: la cerimonia si è svolta a Città di Castello (Perugia), così da valorizzare l’80 centesimi dedicato ad Alberto Burri. Qual è l’impressione generale sul mondo collezionistico? “Ho iniziato -dice in questa intervista a «Vaccari news»- da subito ad incontrare i principali attori, istituzionali e non, e devo dire che con tutti ho trovato subito un buon feeling. Abbiamo iniziato a confrontarci, in modo molto costruttivo, sulle varie cose da fare. E le assicuro che sono molte”. Questo impegno nell’enfatizzare le singole emissioni attraverso la sua presenza fisica è stato notato ed apprezzato; è una formula che continuerà in futuro? “Certo. Sicuramente sarò presente ad ogni emissione. La mia è una presenza che vuole sottolineare, se ce ne fosse necessità, quanto sia importante il valore del francobollo per Poste italiane”. Nella stessa ottica, cosa si dovrebbe fare in più? “Molto si sta facendo e non possiamo certo dire che non ci siano attenzione e cura nel processo di emissione da parte del ministero allo Sviluppo economico, nella stampa da parte dell’Istituto poligrafico e zecca dello stato e nella distribuzione da parte di Poste italiane”. Si sta lavorando a “Milanofil”. Rispetto al passato, ci saranno novità, organizzative o di contenuto? “Proveremo a rendere «Milanofil» una manifestazione con qualche contenuto più accattivante e che porti quante più persone in fiera, e cominceremo dal format comunicazionale. Ma non posso al momento anticipare nulla”. Avete valutato qualcosa su “Romafil”? “L’idea -risponde Pietro La Bruna- di passare da una manifestazione legata a Roma ad una manifestazione itinerante è all’attenzione di tutti i protagonisti. Ci stiamo lavorando”. Nel caso decidiate di sostituirla con un’iniziativa mobile: gli esperti dicono che per darle possibilità di riuscita occorrerebbe garantirle una continuità, ossia realizzarla per un po’ di anni di fila nello stesso luogo e più o meno negli stessi giorni... “Non credo sia così -precisa- ma sono pronto a discuterne per trovare la migliore soluzione”. Spazi filatelia: si è letto che le prossime aperture saranno a Bari, Catania e Palermo (la Sicilia diverrebbe quindi l’unica regione ad averne due). Ci sono delle tempistiche? “L’idea è allargare il numero degli spazi filatelia, ma non è detto che siano queste le città; i tempi li definiremo prima dell’estate”. Parlando in generale di tali negozi: vi sono idee per migliorarne ed ampliarne l’offerta e quindi renderli più appetibili da parte del pubblico? “Bisogna pensarli in maniera diversa, più moderna. Ci stiamo studiando”. Poste filatelia finora ha solo una presenza formale sul sito aziendale; si è accennato ad esempio ai social. È possibile anticipare qualcosa su scelte e scadenze? E per la “app”? “Anche qui ci stiamo lavorando, sono tante le cose che stiamo pensando. L’«app» è una di queste”. Con le ultime emissioni si è migliorata la tempistica della comunicazione. Conoscendo il complesso iter burocratico, ci sono margini per implementarla ulteriormente, tornando a dare alla stampa dettagli ed immagini almeno due settimane prima? “Con il Mise abbiamo trovato una splendida intesa e devo dire che stiamo lavorando a quattro mani su molte cose. Anche su questo fronte”. Nuovi emissioni puntuali a tutti gli uffici postali, sportelli filatelici attrezzati e personale formato: quando (e come) ci potremo arrivare? “La strada intrapresa è quella giusta, ne sono certo. Ma sono passati solo due mesi…”.
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Il responsabile per la filatelia di Poste italiane, Pietro La Bruna, due giorni fa al lancio del francobollo per Alberto Burri. È il secondo da sinistra, intento ad impiegare l’annullo speciale |
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In cinque giorni collocate tutte le obbligazioni, pari ad un valore in euro di un miliardo. Ed ora se ne è aggiunto un altro mezzo, l’ultimo
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“Grazie agli italiani che hanno investito nell’Italia”. È in questo modo che Cassa depositi e prestiti ha annunciato la collocazione, avvenuta in soli cinque giorni, del miliardo di euro in obbligazioni. Il periodo di offerta, inizialmente previsto dal 9 al 27 marzo, “è stato chiuso -hanno commentato dalla sede- con largo anticipo in data odierna”. Le richieste sono andate oltre, tanto è vero che sul mercato verrà destinata la quota residua prevista, portando la quantità complessiva fino al massimo di un milione e mezzo, sempre in titoli analoghi. Quindi, da mille euro ciascuno e riservati ai risparmiatori. Tra i fattori che hanno contribuito al successo, “oltre alla solidità dell’emittente e la distribuzione ramificata sul territorio da parte delle banche collocatrici” (Banca Imi, Bnp Paribas - London branch, Unicredit bank succursale di Milano), vi è la struttura finanziaria dell’obbligazione, che garantisce un rendimento fisso per i primi due anni e consente di beneficiare di un eventuale rialzo dei tassi di mercato nel medio periodo, a fronte di un’auspicabile crescita dell’economia europea. Il collocamento è avvenuto attraverso oltre settanta istituti; significativo l’apporto on-line. La manovra si inserisce nel piano di diversificazione deciso da Cdp, aggiungendo così al canale postale quello bancario per la clientela individuale, e senza dimenticare gli investitori istituzionali esteri.
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“Grazie agli italiani che hanno investito nell’Italia” |
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I numeri dei tagli, il contesto in cui l’azienda sta operando, le attese per il futuro
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La profittabilità attesa per il gruppo con e senza interventi |
Risultano 455 le chiusure e 609 i tagli agli orari di apertura, per un totale di 1.064 interventi, che Poste italiane ha chiesto -in settembre- all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Ad ufficializzare i dati è la stessa azienda che, a valle di questi interventi, potrà contare su circa 13mila uffici postali. Il 90% dei comuni coinvolti nel progetto ha già oggi il postino telematico (nel 2016 si ultimerà la copertura del Paese). Inoltre, nelle stesse zone solo l’8% delle pensioni viene pagato allo sportello (il 9% in tutto lo Stivale). La razionalizzazione della rete -è la nota- “serve ad allineare domanda ed offerta di servizi e a liberare risorse per sviluppare gli uffici postali dove c’è maggiore necessità”. Contemporaneamente, “tra 2013 e 2014 si è registrata una significativa riduzione dei tempi di attesa”. Finora la manovra ha richiesto 481 incontri con delegati regionali, provinciali e comunali, prefetti, nonché con i rappresentanti di Associazione nazionale comuni italiani ed Unione nazionale comuni comunità enti montani. Si aggiungono le riunioni con 19 associazioni dei consumatori e “centinaia di articoli stampa” (questi, però, ben difficilmente a favore). Sono alcuni dei concetti definiti per rispondere a quanti protestano contro gli esiti sul territorio del piano industriale. Concetti ripresi dall’amministratore delegato, Francesco Caio, l’altro giorno durante l’audizione davanti alla commissione che, al Senato, si occupa di lavori pubblici e comunicazioni. Fra gli altri elementi d’interesse, il confronto a livello europeo: Poste è l’unico tra i principali operatori ad avere la gestione diretta di tutti gli sportelli. Secondo le valutazioni, occorre intervenire affinché la profittabilità del gruppo non decada: il reddito operativo aziendale (Ebit) per il settore postale e commerciale ammontava a 0,8 miliardi nel 2011 ed è sceso a 0,3 nel 2013; le stime per gli anni successivi -in assenza di azioni correttive- lo vedono piombare sotto lo zero. Alcuni provvedimenti, inoltre, non fanno che peggiorare la situazione: l’apertura del mercato inerente la consegna delle multe e degli altri atti giudiziari, prevista dal disegno di legge sulla concorrenza, “avrà un impatto negativo sulla redditività”; le compensazioni pubbliche per il servizio universale sono diminuite dai 701 milioni del 2005 ai 262 del 2015; ora i concorrenti non hanno vincoli. Per affrontare il contesto, sono stati ribaditi, fra l’altro, il recapito a giorni alterni nelle aree a bassa densità abitativa e la reintroduzione del corriere a due velocità (consegne in un giorno, o in quattro, dopo quello della spedizione). Senza dimenticare il supporto al commercio elettronico per via dei pacchi che genera e la focalizzazione sulle attività strategiche, ossia redditizie.
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I tagli agli uffici postali suddivisi per aree territoriali. Complessivamente sono state richieste 455 chiusure e 609 riduzioni nelle aperture |
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Sono i personaggi dell’opera teatrale “Senza francobollo”, diretta da Riccardo Colombini. Sul palco, Valerio Bongiorno e Sara Cicenia
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I due attori in scena |
I protagonisti (gli attori Valerio Bongiorno e Sara Cicenia nonché il regista Riccardo Colombini, di Schedía teatro) precisano che è uno spettacolo rivolto principalmente ai ragazzi tra la quinta elementare e la terza media; in questo modo vengono stimolati e si pongono domande. Ma il tema e l’approccio non possono essere disdegnati dagli adulti. Soprattutto se filatelisti, perché il soggetto è postale, sin dal titolo: “Senza francobollo”. In scena, due addetti allo smistamento della corrispondenza, con tanto di mezze maniche d’antan. E numerose missive da inoltrare meccanicamente a destino. A lei -emerge nei dialoghi con il collega- piace lo sporco attaccaticcio che il francobollo lascia. Poi, quella busta azzurra, su cui una mano infantile ha scritto con biro blu (e si vede appena): “Da Mario a Dio”. È senza carta valore perciò -recita la direttiva 7 (anche se “nessuno segue i regolamenti alla lettera”)- bisognerebbe rispedirla al mittente. Ma questo manca, come manca l’indicazione del destinatario. Dunque? Le norme vanno in tilt. Si può uscire dal vicolo cieco solo aprendo il plico. “Io però voglio sapere perché Mario ha scritto a Dio”, dice la donna, cui spettano tutte le iniziative. Letto il foglio, si scopre la verità: il bimbo è un malato terminale. “Mario -continua l’addetta, rivolgendosi al tentennante uomo- ha bisogno d’aiuto e tu ti attacchi al francobollo?”. Vista l’impossibilità di raggiungere il destinatario, i due decidono di sostituirsi a lui. Insomma, scrivono al piccolo “come se fossimo Dio”. Gli propongono un gioco: vivere dieci anni in un giorno; il piccolo accetta e cresce fino a diventare centenario. Ma chiede insistentemente che il Creatore vada a trovarlo e gli interlocutori non sanno come comportarsi. Fino all’epilogo: “Visto che non sei venuto a farmi visita, vengo io da te”, annota nell’ultima comunicazione. Lo spettacolo, liberamente ispirato a “Oscar e la dama in rosa” di Eric-Emmanuel Schmitt, è stato messo in scena ieri sera al teatro milanese La scala della vita. Il 18 marzo sarà a Magenta per un altro appuntamento con i giovanissimi. “Sono postini un po’ particolari”, ammette Colombini. E le epistole costituiscono “il veicolo, rappresentano un po’ le persone”. Permettono di affrontare un argomento difficile. Non a caso, ha richiesto un anno di elaborazione.
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La… lettera invito |
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L’esposizione mondiale si svolgerà dal 28 maggio al 4 giugno dell’anno prossimo, ma già ora (ed entro il 31 luglio) gli interessati devono pensare alla candidatura
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Preparativi |
Si terrà solo dal 28 maggio al 4 giugno dell’anno prossimo. Però, gli organizzatori dell’esposizione mondiale “New York 2016” già sono all’opera. E per iscriversi c’è tempo sino al 31 luglio. La manifestazione comprende tutte le classi definite dalla Fédération internationale de philatélie, ossia campioni, aerofilatelia, astrofilatelia, fiscali, giovanile, interofilia, letteratura, maximafilia, storia postale, tematica e tradizionale. In più, si aggiungono filatelia moderna (riguarda materiale dell’ultimo ventennio), classe aperta, un quadro e la sperimentale dedicata alle buste del primo giorno. I quadri sono da sedici fogli, e per candidarsi è necessario avere alle spalle una manifestazione Fip o almeno 75 punti nazionali. La quota d’iscrizione è, espressa in dollari statunitensi, 95,00 a pannello, 100,00 con i libri, 150,00 per la un quadro. Il riferimento italiano è il commissario Bruno Crevato-Selvaggi (bruno.crevatoselvaggi@tin.it, telefono 338.29.26.572), cui occorre inviare nome, cognome, indirizzo, titolo e breve descrizione in inglese, classe, numero quadri (cinque o otto, salvo la moderna), risultati ottenuti. E poi bisogna solo concentrarsi per dare il meglio…
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