Austria. Sembrano “solo” cinque francobolli ma, cambiando lo sfondo, diventano dieci. Tagli (due per valore) da 0,10, 0,15, 0,27, 0,33 e 0,40 euro, utili come integrativi, vorrebbero rappresentare le quattro stagioni. Con un approccio molto minimalista, vi ha lavorato Theresa Radlingmaier. Da oggi sono in prevendita, mentre la data ufficiale d’emissione risulta il 14 febbraio.

A raccontare il soggetto è quanto appare in secondo piano. Il risveglio della natura in primavera è simboleggiato da fiori rigogliosi e l’estate dalle rose. Varie foglie rappresentano il periodo del raccolto e l’autunno, mentre l’inverno viene sintetizzato con pigne, rami di abete e bacche.

Attivo da tre decenni; da qui la scelta dell’Ucraina di rendere omaggio, con un foglietto, all’operatore postale e ai suoi lavoratori, da quasi due anni impegnati nel garantire il servizio nonostante la guerra.

Appartenente alla serie “Professioni eroiche”, s’intitola “Ukrposhta è sempre al tuo fianco”; risulta atteso per domani. Gli addetti -spiegano dalla sede- non lasciano le città in prima linea e sono pronti a fornire supporti anche sotto un fuoco costante; cercano di ritornare nei territori liberati il prima possibile per alleviare l’esperienza dell’isolamento dal mondo subita dagli abitanti; sono abituati alla mancanza di corrente e agli attacchi informatici; resistono agli allarmi aerei; ricordano ogni giorno la missione comune e non si tirano indietro.

Il titolo comprende due francobolli “M”, definiti “Ukrposhta consegna” e “Le Forze armate stanno vincendo”, per un costo complessivo di 60,00 grivnia. Portano il nome di Viktor Grudakov. La tiratura è di duecentomila blocchi, seimilacento dei quali non perforati e con la sovrastampa “Ukrposhta 30 anni”.

Anticipata ieri, per errore, l’immagine, poi ritirata: riguarda il francobollo odierno che apre il 2024 d’Italia, dedicato al mezzo secolo della manifestazione che adesso si chiama “Arte fiera”. La vignetta -dovuta a Leftloft- riproduce una nota foto d’epoca (e qui si spiega il bianco e nero), raffigurante gli stand della Fiera di Bologna in occasione della seconda edizione, svolta nel 1975. Si aggiunge l’attuale logo (che copre parzialmente un nudo di donna, per la serie: “non si sa mai”). Peccato che quel corridoio con persone di spalle non parli d’arte.

Inserito nel percorso “Le eccellenze del sistema produttivo ed economico”, è un “B”: costa 1,25 euro e permette di spedire una cartolina o una lettera ordinaria nei venti grammi in regime domestico. Conta su duecentocinquantamilaventi esemplari autoadesivi in fogli da quarantacinque. Giusto per smerciare qualche dentello in più, sui bordi compare, una sola volta, il logo del ministero delle Imprese e del made in Italy, realtà che attualmente si occupa delle emissioni. Sarà la norma anche per il futuro?

L’annullo fdc si trova all’ufficio postale Bologna 34, sito in via Pirandello 22. Altri tre manuali, richiesti da Bologna fiere, saranno impiegati dal 2 al 4 febbraio presso la struttura commerciale, in viale della Fiera 20, con ingresso a pagamento (solo per la bollatura e in orario 15-16 è possibile contattare il numero 377.16.14.928).

L’approfondimento

“È la più longeva fiera d’arte italiana e una delle prime ad aver aperto in Europa”, annota nel bollettino associato (il cui prezzo è sceso da 10,00 a 5,00 euro) il presidente di Bolognafiere, Gianpiero Calzolari. “Prese il via in sordina nel 1974, come una piccola sezione dedicata all’arte moderna e contemporanea all’interno della Fiera campionaria… Fu una grande intuizione”. Fin dagli esordi, la rassegna si è imposta come “punto di riferimento imprescindibile in Italia”. Non solo per chi vende e acquista, “ma anche per il grande pubblico degli appassionati, attirati da mostre, convegni, performance creati e proposti dalla Fiera stessa”.

Adesso l’esposizione (cinquantamila visitatori nel 2023) si inserisce in un ambito più ampio che, per alcuni giorni, coinvolge con molteplici iniziative il Comune, il Museo d’arte moderna cittadino, il territorio.

Poste italiane ingloberà Address software, dal 2003 controllata da Postel. L’ha deciso il consiglio di amministrazione della prima società. Società che detiene l’intero capitale.

La manovra -è l’approfondimento- intende “standardizzare, evolvere ed ingegnerizzare i processi di funzionamento delle piattaforme tecnologiche di gruppo”; al tempo stesso, vuole “efficientare e razionalizzare la struttura operativa; ciò anche allo scopo di conseguire una riduzione dei costi caratteristici di ogni struttura societaria nonché di realizzare il conseguente miglioramento dei risultati economici di gruppo”.

Dopo le approvazioni di rito, l’operazione verrà concretizzata nel corso dell’esercizio 2024, sapendo che “non comporterà alcuna emissione di nuove azioni né comunque assegnazione di azioni di Poste italiane”.

L’azienda, specializzata nel trattamento dei dati anagrafici e territoriali, è stata fondata a Verona nel 1999. Propone “soluzioni affidabili ed innovative per soddisfare tutte le esigenze” legate al mondo degli invii: normalizzazione degli indirizzi, eliminazione dei duplicati all’interno delle liste anagrafiche, geocodifica e georeferenziazione. Vanno aggiunti i supporti per gestire la stampa massiva e l’organizzazione elettronica dei documenti.

Le cartoline contribuiscono a recuperare e a far conoscere alle successive generazioni la storia e le peculiarità di un luogo. L’ultimo caso individuato riguarda una cittadina in provincia di Modena. Il libro, edito da Artioli, s’intitola “Bomporto in cartolina - Immagini in viaggio dal comune e dalle sue frazioni” (128 pagine, 24,00 euro). Considera materiale d’archivio di Marco Rebecchi coinvolgendo Claudio Pellacani; rivede un primo lavoro risalente al 1997 proponendo oltre duecento pezzi ed effettuando un viaggio nel Novecento, fino agli anni Settanta. Protagonisti sono il capoluogo, poi Solara e Sorbara.

Per scelta è stata valorizzata solo la veduta, non il testo eventualmente presente sul reperto. L’immagine -annota il curatore, Luca Verri- “nel riportare staticamente un luogo ed un tempo specifici, diviene essa stessa una fonte storica, un punto di oggettività che è possibile porre a raffronto con altre analoghe rappresentazioni per determinare le costanti e le trasformazioni intervenute in un dato periodo. La massa copiosa delle cosiddette «cartoline di saluto», che hanno cominciato a circolare con crescente intensità agli inizi del Ventesimo secolo ed in misura ancora maggiore nel secondo dopoguerra, costituisce in qualche modo un significativo «tesoro storiografico ed artistico», in grado di fornire, sebbene a corrente alternata e non sempre con la stessa intensità, l’evoluzione di un comune (sul fronte urbanistico, architettonico, paesaggistico, dei beni culturali) e della sua comunità, considerata in tutto il suo spettro (sociale, produttivo, economico, industriale, commerciale e così via)”.

Debutterà oggi ad Aland: è la nuova serie -denominata “Metamorfosi”- di etichette autoadesive per l’affrancatura con macchine Zebra; illustra quattro farfalle del territorio. Il compito di raccontare il loro complesso ciclo vitale, cioè da uovo a bruco, pupa e adulto, è stato affidato a Sofia Pusa; le immagini risultano lavorate coinvolgendo Johanna Finne.

Nella composizione pensata per i filatelisti sono quattro tagli da 3,00 euro ciascuno. Propongono, ad esempio, la comune vanessa dell’ortica; vola da luglio a settembre e di nuovo dopo il letargo, quando il sole primaverile fa capolino in aprile. La cavolaia maggiore ama i paesaggi aperti e i giardini; in Finlandia sverna allo stadio di pupa e volteggia da maggio a settembre con una pausa in luglio. La tecla del rovo si libra in primavera e all’inizio dell’estate; non più grande dell’unghia di un pollice, preferisce vivere nelle pinete e nei boschi misti; sverna come pupa. Anche la fritillaria è tipica dell’area: prospera nelle zone dominate da foreste e nei prati fioriti; aleggia da luglio a settembre e va in letargo come bruco.

Rinnovo in casa dell’Unione filatelisti interofili: Franco Giannini lascia la presidenza a Flavio Pini, che finora si era occupato della presenza internet. Tra i collezionisti attuali più specializzati nel settore, è anche delegato per la Federazione fra le società filateliche italiane.

L’associazione -spiega una nota- “continuerà il lavoro ben avviato da Franco Giannini, ora presidente onorario, in particolare: favorire la partecipazione dei soci alle esposizioni nazionali ed internazionali, potenziare il sito web, fidelizzare i soci e risultare attrattiva verso i collezionisti di interi postali non ancora iscritti”. Prevista, inoltre, la presenza ai principali convegni nazionali e la programmazione di incontri digitali riservati agli iscritti.

Nel rinnovato consiglio siedono inoltre il vicepresidente Daniele Cesaretti, il segretario e tesoriere Giancarlo Casòli (unico partecipe pure nel mandato precedente), i membri Giovanni Cutini e Fabio Petrini. Confermati come direttore della rivista interna “L’intero postale” Nicola Burdiat, per l’asta sociale e gli eventi Mauro Mirolli, i rapporti internazionali Enio Spurio. Nuovo è l’incarico per la formazione degli espositori, affidato a Franco Giannini. Restano immutati, infine, i probiviri, cioè Giovanni Fulcheris e Giuseppe Natoli Rivas, nonché i revisori, ovvero Enrico Bertazzoli e Nicolino Parlapiano.

Valorizzare le nuove emissioni in un contesto adeguato. È quanto ha scelto la Germania cominciando dal 2024. Dopo il Museo della comunicazione di Berlino, protagonista il 4 gennaio, ecco, atteso per domani, il turno di quello a Norimberga.

“Comunicazione: sperimentare, comprendere, creare. Partite per un viaggio e scoprite come funziona la comunicazione umana, come acquisiamo le conoscenze necessarie e come gli sviluppi tecnici ci aiutano: dal telefono alla fotografia e alla televisione, fino alla memorizzazione dei dati tramite la scrittura. Continuiamo con il tema della logistica”, invitano dalla sede. L’ultima sezione “si concentra sul mondo delle reti digitali. Pensare insieme alla comunicazione, al suo successo o fallimento in un ambiente personale o sociale, aiuta a sviluppare domande e a trovare risposte interessanti”.

Da qui l’invito a raggiungere la struttura in Lessingstrasse 6: “lì potrete scoprire la comunicazione, stupirvi della sua diversità e provare molte cose nella pratica. Inoltre, tante delle nostre offerte espandono lo spazio museale nel mondo digitale: sfogliate i nostri database delle collezioni comodamente da casa vostra, scoprite gli entusiasmanti contenuti delle nostre mostre o entrate virtualmente nella ricreata camera funeraria egizia di Sennedjem con una vista a 360 gradi”.

Unitamente alle analoghe strutture di Berlino e Francoforte, cui si aggiunge l’Archivio per la filatelia di Bonn, fa parte della Museumsstiftung post und telekommunikation. La Fondazione federale di diritto pubblico, creata nel 1995, è finanziata da Deutsche post e Deutsche telekom.

Da domani al 14 febbraio, festività dedicata a san Valentino, quattordici missive, una al giorno, esprimeranno sentimenti. È l’edizione 2024 di “Amore e lettere” che, grazie al supporto prestato dal “Tavolo dei «postali»”, coinvolge, oltre al Club di Giulietta e al Museo dei Tasso e della storia postale che già avevano concretizzato l’esperienza l’anno scorso, pure il “Festival delle lettere”. Ed è proprio quest’ultimo ad aver scelto, fra il ricco patrimonio epistolare conservato, le corrispondenze che verranno interpretate, secondo i casi, da Francesco Bellotto e Simonetta Freschi.

Ogni testimonianza è legata all’altra dal racconto dell’amore, ma ognuna è caratterizzata anche da un tema che invita donne e uomini a “condividere la propria storia, presente o passata, e trasformare le parole impresse su un foglio in uno strumento per riflettere e far riflettere, affrontare paure e colmare distanze”, perché -come ricorda il presidente del “Festival delle lettere”, Luca Carminati- “ogni lettera è un gesto d’amore”.

Le registrazioni si potranno scoprire liberamente sui social network delle realtà coinvolte.

Un elenco di diciannove uffici postali cui viene sostituito il frazionario per il cambio della provincia. Il provvedimento ha effetto quest’anno, eccetto per quello, considerato pilota, di Bosa (Oristano), aggiornato il 18 settembre scorso.

È una nota -titolo “Amenità di Poste italiane”- pubblicata sul numero 240 de “L’annullo”, organo dell’Associazione nazionale collezionisti annullamenti italiani.

“Non riusciamo a intuire il motivo del provvedimento: ci hanno detto e ridetto che con la centralizzazione amministrativa dovuta all’avvento dell’informatica, il frazionario non aveva più alcun legame con la provincia ed infatti gli uffici delle otto province create nel 1995 e delle tre del 2009 hanno conservato i frazionari di origine, compresi quelli bergamaschi passati alla nuova di Lecco e che tuttora conservano il «10»”.

Fa poi “sorridere il cambio dei tre uffici di Fermo che continuano a conservare lo «05» di Ascoli. E gli altri uffici della nuova provincia? Ma, come abbiamo detto più volte, a Poste italiane si è persa ogni memoria storica e si prendono di conseguenza decisioni contrastanti con usi e regole”.

È considerato uno dei pilastri del fumetto franco-belga durante il dopoguerra. Si distingue per la qualità del tratto, la resa dei movimenti, l’originalità dei personaggi e l’umorismo venato di poesia. Disegnando in un’epoca in cui i libri illustrati destinati ai giovani erano soggetti ai rigori della legge del 1949, l’artista si trova costretto a creare storie modellate su precisi criteri morali. È André Franquin (1924-1997), cui la Francia ha dedicato un francobollo.

Inizia la carriera nel 1944 presso le edizioni Dupuis, il cui settimanale “Le journal de Spirou” gareggiava con “Le journal de Tintin” di Hergé. Due anni dopo assume la direzione di “Spirou et Fantasio” sviluppando abilmente il loro universo. Inventa così alcuni personaggi essenziali: il Conte di Champignac, Zorglub e, infine, Marsupilami, che diventa molto presto la figura chiave della serie.

Al termine degli anni Cinquanta, arriva Gaston Lagaffe per una scenetta settimanale che poi occuperà un’intera pagina. Si aggiungono Mademoiselle Jeanne, il gatto pazzo, l’indescrivibile Gaffophone.

Successivamente si rivolge a un pubblico adulto; è impegnato pure nell’ecologia, nella protezione delle balene, contro gli armamenti e l’ingiustizia in generale. Nel 1991 è insignito con l’Ordre de Léopold, la più importante onorificenza belga. Torna alla ribalta nel 1996, quando esce il quindicesimo album di Gaston Lagaffe; sarà l’ultimo.

Da 1,29 euro, il dentello è agli sportelli dal 29 gennaio; la prevendita risulta avviata il 26. Propone il festeggiato attraverso una caricatura da lui stesso eseguita, poi impaginata da Bruno Ghiringhelli.

Passo in avanti per il progetto “Polis - Case dei servizi di cittadinanza digitale”. È stato pubblicato in “Gazzetta ufficiale” il comunicato circa l’erogazione, da parte degli uffici postali, del servizio per i certificati riguardanti l’Anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr). Alla base vi è un decreto ministeriale firmato dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, dal collega alla Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, e dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica, Alessio Butti. Acquisiti i pareri del Garante per la protezione dei dati personali nonché della Conferenza stato-città ed autonomie locali.

Il provvedimento -viene spiegato- consente a Poste italiane, mediante i suoi sportelli integrati nel progetto “Polis”, di erogare tali documenti. Quindi riguarda le sedi in comuni con meno di quindicimila abitanti già allineati dal punto di vista tecnico alla piattaforma. Complessivamente sono 6.933 con circa 16mila postazioni, pari al 43 % del totale.

I certificati possono essere richiesti in carta libera o in bollo, presentando codice fiscale e documento di riconoscimento valido, da una persona che opera per sé o per i componenti della propria famiglia anagrafica.

Nel dettaglio, risultano disponibili: certificato anagrafico di nascita, anagrafico di matrimonio, di cittadinanza, esistenza in vita, residenza, residenza Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire), stato civile, stato di famiglia, stato di famiglia e stato civile, residenza in convivenza, stato di famiglia Aire, stato di famiglia con rapporti di parentela, stato libero, anagrafico di unione civile, contratto di convivenza.

Garantiti il controllo e il tracciamento degli accessi all’archivio digitale.

Due francobolli per celebrare “la continua esplorazione dello Spazio profondo” da parte della National aeronautics and space administration, proponendo scatti straordinari catturati dal telescopio spaziale “James Webb” (a sua volta citato in un “Forever” dell’8 settembre 2022). Entrambi servono per la posta prioritaria e hanno valori nominali importanti: uno, che raffigura i “Pillars of creation”, richiede 9,85 dollari; l’altro con le “Cosmic cliffs” ne costa 30,45.

Lanciato dalla Nasa il 25 dicembre 2021, il telescopio spaziale risulta il più grande e sensibile mai schierato. Rivelando il Cosmo con dettagli vividi e a infrarossi, è stato progettato per fornire agli scienziati scene mozzafiato e nuovi dati.

Il primo taglio, quello per i “Pilastri della creazione”, mostra una formazione alta trilioni di miglia e ubicata a 6.500 anni luce dalla Terra, all’interno della vasta nebulosa Aquila. Rivestiti di gas e polvere, i pilastri avvolgono stelle che si stanno formando nel corso di molti millenni. Lo scatto risale al 2022. Le zone rosse in alto individuano astri in crescita che espellono materiali grezzi; quelle sempre rosse ma relativamente piccole sparse in tutta l’immagine si riferiscono a stelle appena nate. Parte dello stesso materiale potrebbe fondersi in ulteriori pianeti.

Quanto alle “Scogliere cosmiche” della nebulosa Carina, sono un vivaio, un luogo di nascita per stelle e pianeti. La vignetta rivela un’area di potente energia e attività all’interno della Via lattea. In tale, enorme, vortice, le radiazioni e i venti emessi dagli astri appena formati diffondono gas e polvere in una frenesia di creazione e distruzione. I bagliori presenti mostrano stelle appena nate o in via di sviluppo, mentre le nuvole arancioni e marroni sono turbinii di polvere e gas. Altri corpi, così come galassie distanti, appaiono nelle regioni blu e nere sopra e oltre la nebulosa.

Una vera e propria tournée quella che sta facendo Marco Occhipinti con il suo libro “Sfizi di posta”. Per i prossimi giorni, infatti, sono in agenda diversi appuntamenti, tutti a partecipazione libera (salvo indicazione contraria). In sintesi:

- 1 febbraio, ore 17, Isernia. Presso l’Archivio di stato, in corso Risorgimento nel palazzo ex Inpdap, per la rassegna “Chiacchiere in Archivio 2024”. Con l’autore ci saranno la direttrice Enza Zullo e Luisa Tashunke Iannelli;

- 1, 21.30, Cusano Italia tv, canale 122 del digitale terrestre, sarà intervistato da Cesare Biasini Selvaggi durante la trasmissione “Stato dell’arte”;

- 6, 20, Roma, conviviale del Rotary club “Roma Quirinale”, presso il Circolo ufficiali delle Forze armate, via XX Settembre 2; presenta: Giovanni Battista Gifuni (evento riservato ai soci);

- 14, 16.30, Rai 3, per la trasmissione “Geo” con Emanuele Biggi e Sveva Sagramola;

- 22, 18, Torino, allo spazio filatelia di Poste italiane, in via Alfieri 10, con il responsabile della macroarea Nord-Ovest di mercato privati Giovanni Accusani, la direttrice del negozio Colomba Giacomantonio, la giornalista Domitilla D’Angelo e il filatelista Paolo Guglielminetti. Contestualmente verrà presentata la mostra “45 Storie del nostro Paese dal 1811 al 1969”, che resterà esposta fino al 20 marzo, da lunedì a venerdì nella fascia temporale 8.20-15.30; l’ultima settimana completa del mese da lunedì a venerdì 8.20-13.35, sabato 8.20-12.35. Previsto l’annullo speciale (fine).

Tre le iniziative, sempre digitali via Zoom, proposte da diverse realtà per questi giorni. Tutte prevedono l’accesso gratuito tramite un link da richiedere ai rispettivi organizzatori.

Già stasera, alle ore 21.15, Associazione filatelia italiana specializzata e Unione filatelica subalpina proporranno “Il bollo sperimentale di Firenze e di Torino ovvero la sicurezza prima di tutto”; relatore, Giuseppe Cirneco. L’accesso va richiesto scrivendo a elisa.gardinazzi@gmail.com.

L’1 febbraio, allo stesso orario, saranno di turno i “Giovedì filatelici” di Associazione italiana collezionisti posta militare, Centro italiano filatelia tematica e Collezionisti italiani di francobolli ordinari. Paolo Morandotti, in quota Cift, parlerà di “Quale linguaggio per la filatelia tematica?”. Questo per consentire al settore “di esprimersi meglio e di ottenere presentazioni che siano più leggibili ed esaltino il valore delle storie quanto quello dei pezzi contenuti”. Occorre, però, un approccio semiotico e semantico (segreteria@cift.club).

Ecco poi, per lunedì 5 alle 21, la nuova tappa del ciclo “La posta mai immaginata”, firmato dal “Tavolo dei «postali»”, composto da Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” odv, Museo storico della comunicazione, Unione stampa filatelica italiana e “Vaccari news”. Giulio Perricone presenterà “A Palermo la cartolina d’epoca trova un museo”. Inaugurato di recente, il Museo della cartolina d’epoca è nato dalla cessione di circa ottomila pezzi riguardanti la città da parte del relatore; egli subordinò il donativo al requisito che almeno una parte fosse fruibile ed esposta permanentemente. La sede si trova a palazzo Tarallo, collocato in via delle Pergole (è aperto dal lunedì al venerdì tra le 9.30 e le 13.30, ingresso libero); accanto a un percorso introduttivo che racconta la storia di tale supporto, al momento sono esposti oltre mille esemplari. Per il link occorre contattare museo.comunicazioni@mise.gov.it.

A Berna per l’Upu, 1 e 2 febbraio

È anche italiano il convegno internazionale organizzato dall’Unione postale universale per i suoi centocinquant’anni. S’intitola “Fare del mondo «un solo territorio postale» - Storia e attualità di una promessa globale”. Si terrà a Berna dall’1 al 2 febbraio. A rappresentare il Bel Paese, unici connazionali, saranno il direttore dell’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” odv, Bruno Crevato-Selvaggi (il suo intervento, che si svilupperà in lingua francese, con Powerpoint in inglese, riguarderà “Gli uffici postali europei all’estero - L’Upu tra lamentele ottomane e politica di potenza”), e il consigliere dello stesso Issp Andrea Giuntini (presiederà una delle sessioni). I lavori potranno essere seguiti in streaming su https://tv.upu.int/ (continua).

Nuovo gruppo di titoli, dopodomani, dalla Germania. Fra essi, l’abituale serie benefica, formalmente definita “Per l’assistenza sociale”. È costituita da tre francobolli su cui ha lavorato Veit Grünert. Puntano ad altrettanti argomenti: sostegno (85+40 eurocentesimi, propone due mani protettive che forniscono supporto e sicurezza), aiuto ai rifugiati (100+45, mani che formano un tetto e un luogo sicuro), soccorsi per le alluvioni (160+55, mani che salvano dalle inondazioni e aiutano nella ricostruzione). Sono in fogli da dieci su carta tradizionale; il valore più economico è proposto anche in confezioni da dieci o in rotoli da cento autoadesivi.

Tale emissione -viene ricordato da Berlino- ha raggiunto i settantacinque anni, avendo debuttato il 4 dicembre 1949. Il sovrapprezzo viene utilizzato dalla Bundesarbeitsgemeinschaft der freien wohlfahrtspflege, che sostiene progetti e istituzioni sociali.

Le cartevalori sono dedicate a tutti coloro che si impegnano ad aiutare i malati e gli anziani, facilitano l’integrazione dei profughi e si adoperano per le persone colpite da catastrofi naturali.

Il Museum of philately diventa un’organizzazione svizzera senza scopo di lucro e nomina Simon Martin-Redman nuovo presidente. Finora sponsorizzato dall’azienda David Feldman international auctioneers, il cambio viene motivato “nell’interesse dello sviluppo e della promozione” del settore in tutto il mondo.

Fondato una quindicina di anni fa da un’idea di David Feldman e Marcus Orsi, si caratterizza per una piattaforma digitale che presenta molte fra le più importanti collezioni appartenenti a privati (di italiani figurano quelle di Valter Astolfi e Luca Restaino). Permette agli utenti e ai precedenti proprietari di vedere questi studi nella loro interezza e anche di saperne di più, ad esempio su rarità, protagonisti, esperti.

Nel novembre 2023 David Feldman è tornato come nuovo azionista di maggioranza nella società omonima, donando la struttura culturale agli appassionati, indipendente da qualsiasi impresa commerciale. L’attuale obiettivo è farla diventare un sito di riferimento a livello planetario.

Il neopresidente

Simon Martin-Redman è vicepresidente della Royal philatelic society di Londra, ex presidente della Sarawak specialists society, membro dell’Académie européenne de philatélie, del Collector’s club di New York e della Society of postal historians. Figura inoltre nel consiglio direttivo del Club de Monte-Carlo de l’élite de la philatélie e nel Grand prix club; nel 2022 ha vinto la Medaglia “Rowland Hill”.

Talvolta anche la Svizzera adotta scelte difficili da comprendere. Una, attuale, riguarda la nuova ordinaria, presentata nell’ultimo numero 2023 della rivista aziendale “La lente”. Solo ora, però, sono state messe a disposizione della stampa le immagini ad alta definizione. Peccato che la serie sia in prevendita da “fine novembre” (quale giorno?) e valida da Capodanno, contemporaneamente all’entrata in vigore del tariffario aggiornato. In tutto questo lasso di tempo è mancato qualsiasi supporto dall’ufficio dedicato.

Ed è un peccato, perché una serie definitiva, destinata a rimanere in uso per parecchio tempo, meriterebbe una valorizzazione adeguata. Prima della sua disponibilità agli sportelli e non, forse settimane dopo il debutto.

Comunque, i francobolli sono nove e autoadesivi, intitolati “Motivi naturali”; impiegano foto di Thomas Ruf e Martin Stünzi. Raffigurano ghiaccio (taglio da 1,00 franco, sfere di ghiaccio nel ruscello, Muttenz, Canton Basilea Campagna), farfalla (1,20, macaone, ancora Muttenz), infruttescenza (1,40, denti di leone, Visperterminen, Vallese), tela di ragno (1,70, palude di Uetzikon a Hombrechtikon, Zurigo), muschio (1,90, Muttenz), marmo (2,00, gola della Massa, Vallese), olio vegetale (2,50, menta d’acqua, palude di Auslikon sul lago di Pfäffikon, Zurigo), corteccia d’albero (3,10 platano, Niederuster, Zurigo), sabbia (4,30, gola del Reno, Versam, Grigioni).

I primi due valori sono in fogli da cinquanta o libretti da dieci; gli altri in fogli da dieci.

Ammonta a 22mila euro la sanzione comminata a Poste italiane dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Riguarda la violazione degli obblighi connessi all’espletamento del servizio universale per le procedure di notificazione degli atti giudiziari.

Il punto di partenza è una segnalazione del 26 settembre 2022 da parte di un avvocato del Foro di Roma, anche in rappresentanza di altri colleghi. La seguente verifica di Agcom con l’azienda ha rilevato “diverse fattispecie che si caratterizzavano quali mere irregolarità, laddove per altri casi la società non era riuscita a dimostrare la legittimità dell’operato”.

Il 20 e il 21 marzo successivi, un’ispezione al Roma Prati, cioè a uno degli uffici cittadini nel quale viene svolta maggiormente la lavorazione di questi invii particolari, ha fatto emergere altri episodi critici.

Da qui, il 20 giugno, la contestazione formale. Dopo un articolato confronto, comunque, Poste ha assunto delle misure “finalizzate a sanare le condotte violative”; inoltre, “sono stati previsti processi interni di revisione dell’organizzazione e della gestione operativa”.

Due mostre, aperte ieri a Venezia per il “Giorno della Memoria”, raccontano la Shoah e ciò che avvenne in città a ridosso della Seconda guerra mondiale attraverso gli oggetti, postali inclusi. A realizzarle, la Comunità ebraica locale, il Museo ebraico e Opera laboratori. Sono “Giochi e giocattoli, compagni di viaggio, 1943-1945” (allestita presso l’aula didattica) e “Venezia 1945 - Città rifugio” (da Ikona gallery).

Attraverso i balocchi e i racconti dei bambini tramandati fino a oggi, i visitatori possono avvicinarsi alle esperienze vissute da chi a quel tempo stava vivendo la propria infanzia o l’adolescenza. Spesso tali articoli hanno rappresentato l’unico legame con la casa da cui i piccoli sono stati strappati per i viaggi di salvezza o di sterminio. Le esperienze vengono narrate attraverso bambole, una trottola, una barca, un triciclo e un piattino scaldavivande.

Nell’altra rassegna sono visibili documenti originali inediti di profughi ebrei stranieri, provenienti dai campi di sterminio e accolti a Venezia. Il Veneto è stato, infatti, un luogo di transito, dove molti sopravvissuti hanno trovato alloggio. Numerose furono le organizzazioni che hanno contribuito a creare una rete di solidarietà, mettendo a disposizione case, alberghi, abiti e pasti gratuiti.

Entrambe le esposizioni si trovano nel sestiere di Cannaregio, nell’ordine in calle del Forno e in campo di Ghetto Novo. Sono visitabili su prenotazione tutti i giorni (sabato escluso) fino al 30 marzo dalle ore 10 alle 17. Questi i riferimenti: telefono 055.29.89.815; e-mail ghettovenezia@operalaboratori.com.

Trovare ulteriori motivi per far venire il pubblico allo sportello, proporre nuove prestazioni, contribuire allo sviluppo del commercio elettronico. Sono le ragioni alla base dell’esperimento che in Francia La poste sta concretizzando in sette uffici.

Qui è possibile controllare i beni acquistati via internet, persino i capi di vestiario: vi sono dei camerini, che per la forma evocano la cassetta dove imbucare il corriere. Di fatto, l’interessato ritira il pacco, lo apre, verifica il bene e, se non lo convince, ottiene i supporti per restituirlo subito, evitando di passare da casa e poi ritornare. L’operatore, inoltre, recupera gli imballaggi che non servono più per il loro smaltimento corretto.

Il termine “bordeline” -in base alle attuali linee guida definite dalla Fédération internationale de philatélie e riguardanti le collezioni tematiche a concorso- interessa quei reperti che le medesime istruzioni non considerano “appropriati” ma neanche “non appropriati”.

Insomma, “possono essere tollerati quando consentono di documentare passaggi tematici su cui non ci sono altre possibilità. Tali pezzi devono essere supportati da una accurata descrizione filatelica”. Lo precisa Paolo Guglielminetti nell’ultimo, il settimo, quaderno firmato dal Centro italiano filatelia tematica, intitolato “Gli elementi borderline nelle collezioni tematiche” (44 pagine con immagini a colori, senza indicazioni di prezzo).

Ma quali sono detti oggetti? Ancora le linee guida individuano cinque comparti: bolli e cachet privati, stampe aggiuntive private su interi postali, segni amministrativi di natura non postale, decorazioni e sovrastampe decorative su buste e cartoline, vignette erinnofile.

L’autore, però, con un approccio esemplificativo sviluppa l’argomento individuando ventidue categorie, dai contenitori per francobolli ai cachet. Per ognuna di esse la relativa scheda precisa cosa sono, quando e come si possono utilizzare, offrendo infine una bibliografia.

Due francobolli da 1,29 e 1,96 euro in fogli da cinque uguali come immagini (ma uno misura 33x40 millimetri, gli altri 29x35) o la serie nel “souvenir philatélique” al prezzo di 6,50. Dovuti a Chen Jiang Hong con il supporto per il secondo prodotto di Bruno Ghiringhelli, rappresentano il tributo che la Francia ha dedicato all’“Anno del drago”. In prevendita da ieri, completerà la distribuzione il 29 gennaio.

Da diverse settimane le strade e gli edifici dei Paesi e dei quartieri coinvolti nei festeggiamenti si vestono di rosso, simbolo di felicità e prosperità, approfondiscono da Parigi. Ovunque sono appese lanterne e alle porte d’ingresso compaiono i “duilian”, strisce di stoffa o di carta calligrafate che esprimono desideri. A Capodanno tutti si ritrovano in famiglia per il pranzo più importante: la composizione del menù non lascia nulla al caso, i cibi propiziatori sono al centro dell’attenzione. Le celebrazioni durano due settimane, scandite da fuochi d’artificio, iniziative pubbliche, visite ai familiari, scambi di doni, regali in denaro infilato nelle buste rosse (fine).

Dal 21 gennaio richiede 68 centesimi di dollaro, non più 66. È il francobollo di Stati Uniti classificato come “Forever”, utile per invii nazionali di prima classe pesanti fino a un’oncia. Un esempio risulta arrivato il 25 di questo mese: dovuto a Camille Chew e adattato da Antonio Alcalá, è dedicato all’“Anno del drago”.

“Sfilate, cibi tradizionali, lanterne rosse e dorate caratterizzano il Capodanno lunare vissuto da persone di tutto il mondo”, ricordano a Washington. Per festeggiare la nuova fase, la gente fa esplodere petardi allontanando gli spiriti maligni e pulisce la propria casa in modo da indicare il rinnovamento che anticipa la primavera. Scrive distici e fa regali.

Si dice che le persone nate in questo arco temporale abbiano successo, siano sagge e potenti. In effetti, molte considerano il mitologico bestione così favorevole che pianificano la nascita di bambini sotto il suo segno; lo dimostra, ogni dodici anni, la crescita demografica che si registra in tante comunità asiatiche (continua).

Pure Guernsey non si è fatta sfuggire l’emissione che si rivolge anche a un potenziale mercato molto più ampio, quello che segue il calendario orientale. La serie per l’“Anno del drago”, dunque, è arrivata agli sportelli locali il 25 gennaio, sviluppata in sei francobolli senza nominale esplicitato. Servono per la lettera interna di formato standard (0,65 sterline) o grande (0,88), la stessa alternativa per il Regno Unito (1,20 e 1,74), l’invio base diretto in Europa (1,36) e nel resto del pianeta (1,68).

Le scene rappresentate sono di Chrissy Lau; ogni volta l’animale assume una forma dal significato diverso. Nell’ordine: il numero otto e le fiamme rappresentano la buona fortuna; ancora il fuoco, mentre le peonie sottintendono ricchezza e prosperità; la lanterna con il simbolo “fu” evoca la sorte favorevole, è associata al motivo ispirato alle vesti degli imperatori; la madre che protegge il suo bambino, adornato con fiori di pruno a indicare resilienza e perseveranza di fronte alle avversità; il protagonista vola con la luna piena, cui si aggiungono nuvole di buon auspicio; bestioni che segnalano ricchezza e fortuna, decorati ispirandosi alla ceramica cinese.

Le cartevalori sono in confezioni da dieci uguali o nel foglietto con la serie (continua).

È di Jo Davies, che ha operato insieme a Ejc design, la serie con cui Man ha annunciato l’“Anno del drago”. Datata 22 gennaio, è composta da quattro francobolli, tagli da 1,00, 2,50, 3,25 e 3,50 sterline. Le immagini -commentano dall’isola- combinano il disegno e la pittura con i media digitali, catturando “la maestosa essenza e il significato culturale di questo venerato simbolo lunare”.

Nel ciclo dello zodiaco cinese, tale animale occupa un posto significativo ed evoca forza, potere e fortuna. Ogni dentello si evidenzia per il messaggio di buon auspicio e riflette l’antico patrimonio associato a questa maestosa creatura (continua).

Una situazione confusa, con un francobollo stampato piuttosto malamente, bloccato, riservato alla sola affrancatura allo sportello, messo in vendita come nuovo sottobanco e poi destinato a uscire normalmente senza ulteriori problemi.

Cronache che giungono dal martoriato Irak. Il quale -probabilmente il 10 gennaio (l’arrivo effettivo agli sportelli è atteso per il 28)- ha completato con un ulteriore dentello la serie di fatto in supporto ad Hamas, al debutto il 7 dicembre nel contesto della guerra che sta sconvolgendo Israele e la Striscia di Gaza.

Si tratta di un 1.000 dinari creato da Mohammed Asim. Vi compaiono -l’immagine non è chiarissima- la cupola della Roccia a Gerusalemme e il monumento della Libertà a Baghdad, insieme a bandiere palestinesi e irachene. Sopra volteggiano degli angeli, ovvero i martiri palestinesi.

Risulta disponibile negli uffici postali con sportello filatelico, nei dieci spazi filatelia oppure on-line sul sito di Poste italiane. È il “Libro dei francobolli 2023”, in vendita a 230,00 euro.

Comprende e approfondisce 114 cartevalori postali (per un facciale attuale di 160,50 euro), ma questa volta non sono tutte. Mancano il foglietto per il Carnevale (è presente la serie in fogli) e il singolo dedicato al Senato (c’è il foglietto). Una nota acclusa alla confezione, poi, segnala l’assenza delle due serie con sovrapprezzo, ovvero quelle per i rifugiati dell’Ucraina e gli alluvionati, per le quali vengono fornite “le immagini e le taschine”.

“Vaccari news” ha voluto saperne di più. “I tanti francobolli che si sono aggiunti nel corso dell’anno hanno comportato un continuo adattamento del prodotto e siamo stati costretti a non mettere i francobolli doppi, sia per una questione di numero di pagine che di valore nominale che avrebbe influito sul libro e sul suo prezzo”, dicono dall’area aziendale che si occupa di filatelia.

“I francobolli con sovraprezzo non li abbiamo potuti mettere per una serie di problematiche proprio dovute al sovrapprezzo, tra cui l’impossibilità di gestire la donazione al di fuori dello sportello postale e per le strenne, oltre al fatto che queste cartevalori dovranno essere tolte dalla vendita e ritirate dopo il 31 dicembre 2024. I nostri sportellisti hanno ricevuto istruzioni per informare gli acquirenti e proporre contestualmente al libro anche le cartevalori con sovrapprezzo ma a parte”.

È vero, Natale è passato, ma ciò non toglie che si possa fare un regalo per una qualsiasi altra ricorrenza, o anche solo per il gusto di farlo. Specie se il destinatario è filatelista, il lettore di “Vaccari news” Matteo Bottari segnala una carta adeguata con cui impacchettare il dono: raffigura gatti, ma anche “francobolli” con gli stessi felini, “annulli”, cartoline affrancate, testi manoscritti.

A proporla dal punto di vista commerciale è Tassotti di Bassano del Grappa (Vicenza). Tali produzioni -precisano dall’azienda- sono conosciute “in tutto il mondo per il loro molteplice uso”, stampate in litografia a foglio su supporto cartaceo avorio opaco da 85 grammi, ecologico, “acid free”, con l’uso di inchiostri rispettosi dell’ambiente ad alta resistenza alla luce.

Due fogli (è l’acquisto minimo) da 50x70 centimetri costano 3,05 euro.

Secondo le ultime notizie circa le azioni di Poste italiane da cedere, palazzo Chigi penserebbe -a fine operazione- di arrivare a detenere all’incirca il 51%, quindi comunque la maggioranza delle quote. Attualmente, considerando la controllata Cassa depositi e prestiti (che ne possiede il 35%) e il ministero dell’Economia e delle finanze (29,26%), si arriva al 64,26%.

Intanto i sindacati ribadiscono la loro posizione contraria. Una nota di Slp-Cisl, Slc-Cgil, Uil poste, Confsal comunicazioni, Failp-Cisal e Ugl-Fnc ha annunciato alcune iniziative che segnano “l’avvio di un articolato percorso di mobilitazione della categoria volto a scongiurare le attuali scelte”.

Le prime fasi prevedono iniziative territoriali, come incontri con politici e istituzioni locali, con i sindacati dei pensionati e le federazioni interessate a preservare la vocazione sociale dell’azienda; si aggiunge la sensibilizzazione della cittadinanza e delle stesse istituzioni. Altre attività, invece, si collocano su un piano diverso; contemplano la richiesta di incontrare i capigruppo di Camera e Senato nonché i presidenti delle commissioni parlamentari che saranno coinvolte nella procedura; senza trascurare i presìdi davanti alle sedi delle medesime commissioni e le lettere a vari interlocutori.

Ora si sta lavorando al calendario.

Intanto, a palazzo Chigi

Ieri, nel frattempo, il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame preliminare, un provvedimento che regolamenta l’alienazione di una quota detenuta dal Mef, “tale da mantenere una partecipazione dello Stato, anche indiretta, che assicuri il controllo pubblico”. Le modalità “tenderanno anche a favorire la tutela dell’azionariato diffuso e la stabilità dell’assetto proprietario”.