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quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
  • i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
Buona lettura
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Ultimi giorni prima delle vacanze
27 Lug 2012 00:23 - NOTIZIE DA VACCARI
Gli uffici resteranno chiusi dal 3 al 26 agosto compresi; le anticipazioni per settembre ed ottobre. Aggiornate le offerte presenti sul sito
Il presidente della società Paolo Vaccari
Il presidente della società Paolo Vaccari

Ultima settimana di lavoro per l’azienda Vaccari: giovedì 2 agosto sarà il giorno finale. “I nostri uffici -conferma il presidente della società, Paolo Vaccari- resteranno chiusi fino a domenica 26, il giusto tempo per riposarsi e mettere a punto le attività dei mesi successivi. Perché di progetti ne abbiamo tanti”.

“In settembre -è l’anticipazione- saranno pronte le versioni cartacee sia della «Libreria filatelica», che ha raggiunto la trentesima edizione confermando di volta in volta un servizio senza pari in Italia e con pochi raffronti pure all’estero. Sia la relativamente nuova, essendo arrivata alla quinta tappa, «Libreria storica». In ottobre, poi, seguirà il listino dei francobolli, aggiornato nel sito in tempo reale”.

“Nel frattempo, suggerisco di esaminare le nostre offerte di francobolli e storia postale presenti sul sito, in quanto abbiamo effettuato numerose aggiunte, ora evidenziate con il segnale giallo e rosso «new», così da renderle più evidenti. Addirittura, basta schiacciare il relativo pulsante per visualizzarle tutte in un attimo. Ricordo inoltre le proposte «last minute»: resteranno valide, come annunciato, sino al 10 settembre, proponendo oltre un migliaio di lotti scontati fino al venti per cento. Naturalmente, tutte le richieste che giungeranno in periodo di chiusura per ferie saranno lavorate alla riapertura in base alla data di arrivo”.

Tutti i servizi on-line rimarranno attivi, come di consueto. Oltre al sito e al quotidiano “Vaccari news”, quest’anno c’è la pagina aziendale su Facebook, dove è possibile seguire le iniziative, vedere le fotografie e le collezioni esposte, alcuni filmati.

La pagina aziendale di Fb
La pagina aziendale di Fb
“Libreria filatelica” e “Libreria storica”: le versioni on-line
Tutte le proposte di filatelia
La presenza su Facebook
           


Londra dà il benvenuto
26 Lug 2012 19:15 - DALL'ESTERO
Attesa per domani la cerimonia che aprirà le Olimpiadi. E atteso per domani il foglietto che ne annuncerà l’apertura
Uno degli annulli fdc impiegati all’Olympic park
Uno degli annulli fdc impiegati all’Olympic park

Poche, pochissime ore alla cerimonia che aprirà “London 2012”, in calendario domani sera ed alla quale interverrà anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. E ancora meno tempo per il debutto del foglietto celebrativo, che sarà disponibile già in mattinata a 3,76 sterline.

Contiene quattro francobolli, due di prima classe (cioè da 60 pence) e gli altri da 1,28 sterline, utili per un invio aereo fino a venti grammi nel resto del mondo. Le vignette giocano sulla grafica, associando con maestria -attraverso un inconsueto formato orizzontale- fotografie diverse dovute a Paul Grundy ed Andy Hooper. Citano, nell’ordine della composizione, il nuoto, la scherma, l’atletica leggera ed il ciclismo, abbinandoli a monumenti della città od impianti sportivi. Sempre nella stessa sequenza, ecco la Tate modern, il Tower bridge, l’Olympic stadium e la ruota London eye.

Un benvenuto dentellato non solo per i filatelisti ma per quanti, dal vivo o attraverso la tv, assisteranno alle performance di 10.500 atleti in gara per oltre 200 Paesi; dovranno disputarsi 302 medaglie d’oro (considerando tutti i metalli, queste supereranno quota 2.100) in 39 specialità riguardanti 26 sport.

Una serie analoga è attesa per il 29 agosto, all’apertura delle Paralimpiadi.


Il foglietto contiene due francobolli di prima classe ed altrettanti da 1,28 sterline. La composizione grafica delle foto punta a dei giochi ottici
Il foglietto contiene due francobolli di prima classe ed altrettanti da 1,28 sterline. La composizione grafica delle foto punta a dei giochi ottici
La novità di ieri: le cassette ridipinte in oro
           


Terremoto, Simoncelli e… trenino
26 Lug 2012 16:47 - SAN MARINO
Confermato che il primo esemplare uscirà il 30 agosto, mentre l’omaggio al pilota è stato accantonato. E ritorna la linea ferroviaria con Rimini

Il francobollo benefico sammarinese per sostenere lo sforzo dei terremotati dell’Emilia-Romagna -anche se il sisma ha toccato pure le province di Mantova e Rovigo- debutterà il 30 agosto durante il convegno commerciale di Riccione (Rimini). E già dal giorno 20 la scheda di acquisto sarà disponibile nel sito dell’Aasfn.

Alla conferma, si associano le novità. Ad esempio, l’omaggio al giovanissimo pilota motociclistico Marco Simoncelli, morto l’anno scorso: è stato accantonato, a causa di incomprensioni con la Fondazione che ne porta il nome.

Cancellata questa voce, se ne aggiungerà un’altra: un secondo richiamo al trenino biancoazzurro che cominciò a collegare l’antica Repubblica con Rimini nel 1932, per finire definitivamente rottamato con la Seconda guerra mondiale. Si tratta di un dentello, che da metà ottobre si aggiungerà alla busta postale realizzata in congiunta con l’Italia il 26 maggio scorso.

In questo periodo, il vecchio trenino biancoazzurro è protagonista di diverse iniziative
In questo periodo, il vecchio trenino biancoazzurro è protagonista di diverse iniziative
Emissioni, le ipotesi di un mese fa
La versione locale della busta per la linea ferroviaria…
…e la cerimonia di presentazione
           


La Regione Molise da Massimo Sarmi
26 Lug 2012 11:55 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L'incontro per affrontare il nodo delle razionalizzazioni e delle chiusure. Annunciato un protocollo d'intesa
Il presidente della Regione Molise, Michele Iorio
Il presidente della Regione Molise, Michele Iorio

Timori di razionalizzazioni e chiusure? Ed il presidente della Regione Molise, Michele Iorio, si reca a Roma per incontrare direttamente l’amministratore delegato Massimo Sarmi. La riunione si è svolta ieri, così da rappresentare “le problematiche che potrebbero essere determinate dall’attuazione di un piano di riorganizzazione di Poste italiane che non tenesse conto delle caratteristiche territoriali e demografiche”.

Gli uffici postali ed il personale che vi opera -ha detto Michele Iorio- “svolgono un ruolo importante non solo nella fornitura di servizi sostanziali ai cittadini, ma anche come elemento di presidio e di valorizzazione di ciascuna comunità e realtà locale. Ogni ipotesi di riduzione di questa presenza rappresenterebbe un danno enorme per la nostra regione che con Poste italiane vanta un «antico» e positivo rapporto”.

Il presidente, quindi, ha evidenziato all’ad le caratteristiche strutturali ed organizzative dell’azienda: specifici servizi, peraltro fondamentali, non sono governati da un organismo centrale in loco, ma dipendono da Napoli, Bari e Pescara. E ciò crea problematiche di vario genere.

Massimo Sarmi -annotano ancora fonti regionali- “si è detto assolutamente disponibile ad affrontare le problematiche sollevate” nell’ambito di un apposito protocollo d’intesa. Già dai prossimi giorni cominceranno gli approfondimenti tecnici per giungere alla sottoscrizione in tempi brevi del documento.

In questa prospettiva, Michele Iorio si è impegnato a ricercare soluzioni che consentano di trovare sinergie con l’operatore, al fine di rendere più sostenibile e difendibile la presenza degli uffici postali e del loro personale in ogni centro del Molise. L’amministratore delegato ha assicurato che, sino alla firma dell’accordo, la rete locale non subirà alcuna riduzione numerica.

Secondo l’elenco degli uffici diseconomici, quelli individuati nell’area sarebbero sette. Quattro dipendono dalla filiale di Campobasso (Campomarino Lido, Castellone di Bojano, Monteverde di Bojano e Santo Stefano di Campobasso), gli altri da quella di Isernia (Castelromano d’Isernia, Cerasuolo e Guasto).

Cosa dicono sull'argomento gli amministratori di Emilia-Romagna e Veneto…
…i sindacati di settore…
…ed i commercianti marchigiani
           


Tra Lombardo-Veneto e 2015
26 Lug 2012 06:56 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Al solito, “Storie di posta” spazia ad ampio raggio, permettendo di approfondire argomenti anche inconsueti
Copertina klimtiana per l'ultimo numero
Copertina klimtiana per l'ultimo numero

Lombardo-Veneto (di Clemente Fedele e Francesco Luraschi), dentellatura (Franco Filanci), galatei (Adalberto Peroni), mazzo etichettato (Luigi Ruggero Cataldi), interpretazione delle tariffe (Lorenzo Carra). Sono questi i principali argomenti trattati nell’ultimo numero del semestrale “Storie di posta”. Organizzato in 112 pagine di formato “A4” a colori, è prodotto dall’Accademia italiana di filatelia e storia postale con il supporto operativo dell’Unificato. Il prezzo di vendita ammonta a 14,00 euro.

Agli articoli, naturalmente, si associano le rubriche: in quella dedicata alle novità librarie, ecco ad esempio il volume, scritto da Vito Salierno (definita “una firma di garanzia”) e edito dall’azienda Vaccari, “Le relazioni postali dell’Italia nell'Ottocento - Italia-Francia”.

Più ampio è il tema con cui lo stesso Filanci apre la rivista, esortando i collezionisti: “bisogna -scrive- che la smettiamo di sentirci inferiori, di considerarci fruitori di un semplice hobby, e per di più di un hobby che una volta era considerato da ragazzini e oggi da vecchietti”. Dal canto suo, Paolo Deambrosi riprende un’idea avanzata ormai quasi un anno fa e per adesso rimasta al palo; si sofferma sull’Expo 2015, ipotizzando “una presenza nuova e diversa della filatelia all’evento clou di questo inizio secolo”.

“Storie di posta” n°5 (acquista)
La scheda con i dettagli e l'indice
La proposta per il 2015
           


Agcom, formalizzato il nuovo vertice
25 Lug 2012 23:48 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Due decreti firmati dal capo dello Stato individuano il presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ed i quattro membri del Consiglio
Rinnovato il vertice Agcom
Rinnovato il vertice Agcom

Sono stati necessari due decreti sottoscritti dal capo dello Stato, Giorgio Napolitano, per formalizzare il nuovo vertice dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che da quest’anno si occupa pure del settore postale.

Con il primo provvedimento si convalida la scelta, presentata dal Governo e suffragata dal parere positivo delle competenti commissioni parlamentari, di Angelo Marcello Cardani, che per sette anni fungerà da presidente dell’Agcom.

Il secondo documento, invece, individua ufficialmente i quattro componenti del Consiglio. Due, come prevede la normativa in vigore, sono stati scelti dal Senato, ed i restanti dalla Camera. Nell’ordine risultano: Francesco Posteraro ed Antonio Preto, Maurizio Decina ed Antonio Martusciello. Anche per loro, l’incarico scadrà solo nel 2019.

Contemporaneamente, oggi negli uffici di Napoli del Garante si è svolta la riunione per l’insediamento del Consiglio. Questo -spiega una nota- ha provveduto a definire le materie di propria competenza e quelle attribuite alla Commissione infrastrutture e reti (Cir) ed alla Commissione servizi e prodotti (Csp), stabilendone altresì la composizione. Componenti della Cir saranno, oltre al presidente, i commissari Maurizio Decina ed Antonio Preto; della Csp faranno parte ancora il presidente ed i commissari Antonio Martusciello e Francesco Posteraro.

L'anticipazione sulle nomine
La direzione servizi postali
           




Le cassette diventano d’oro!
25 Lug 2012 18:20 - DALL'ESTERO
Regno Unito - Verranno ridipinte quelle situate nei luoghi in cui vivono gli atleti nazionali che primeggeranno alle Olimpiadi
Uno dei francobolli usciti nel 2002
Uno dei francobolli usciti nel 2002

Un mito, ricordato persino in una serie di francobolli uscita l’8 ottobre 2002, è caduto. Perché le cassette postali di Royal mail non saranno più rosse come lo sono dal 1874 salvo poche eccezioni (ad esempio, quelle blu introdotte negli anni Trenta del secolo scorso per individuare la posta destinata oltremare). Saranno… d’oro. Certo, non tutte le 115mila esistenti, ma alcune: quelle delle città o dei paesi in cui abitano gli atleti nazionali che a “London 2012” saliranno sul podio più alto alle Olimpiadi o alle Paralimpiadi.

“Sarà un unico, immediatamente visibile e adatto modo per riconoscere i successi del team”, è il commento che accompagna la notizia. E, quello che più conta, sembra non ci siano precedenti. A scopo dimostrativo, una già ha cambiato tinta: si trova nella capitale, vicino alla Westminster abbey. Naturalmente, anche se rinnovate, si potranno usare come le altre ed il provvedimento risulterà temporaneo.

Il gruppo incaricato delle tinteggiature è stato definito e interverrà “entro pochi giorni dalla vittoria”. Se gli atleti della singola gara saranno uno o due si sceglieranno, se possibile, i contenitori delle località in cui vivono; nel caso la squadra sia più numerosa, verrà individuato un luogo rappresentativo.

I “pillar box”, come li chiamano oltre la Manica, servono a raccogliere la corrispondenza ordinaria in partenza e rappresentano un elemento caratteristico del panorama locale. Il Regno Unito fu tra i primi Paesi ad installarli, pare su suggerimento di Anthony Trollope; l’ottocentesco scrittore e funzionario postale li aveva visti in Francia e in Belgio. Nel 1852 venne fatta una prova a Jersey, e l’anno successivo sì cominciò ad sistemarli nel resto del territorio, all’inizio soprattutto in colore verde per meglio uniformarsi al paesaggio.

Il “pillar box” già ridipinto a titolo dimostrativo; si trova a Londra nei pressi della Westminster abbey
Il “pillar box” già ridipinto a titolo dimostrativo; si trova a Londra nei pressi della Westminster abbey
I francobolli per i campioni venduti il giorno dopo in oltre cinquecento uffici
La manifestazione filatelica alla British library
Il catalogo della Phildom
           


Tendi la tua mano per la rinascita
25 Lug 2012 14:12 - PUBBLICITÀ REDAZIONALE

“Tendi la tua mano per la rinascita”. Questa volta l’invito giunge direttamente dalla vignetta dell’emissione filatelica firmata da Fabio Ferrini, per l’Azienda Autonoma di Stato Filatelica e Numismatica di San Marino. Un francobollo realizzato con il decisivo apporto della Segreteria di Stato per le Finanze, pensato per dare un aiuto concreto alle popolazione emiliane colpite dall’evento sismico del maggio scorso.

La tiratura di 150.000 serie verrà presentata il 30 agosto in concomitanza con il convegno Filatelico Numismatico di Riccione. I ricavati delle vendite, detratte le spese di produzione, andranno a sostenere le opere di ricostruzione della vicina Regione italiana. Sarà possibile acquistare il foglietto contenente otto francobolli, a partire dal 20 agosto 2012, direttamente dal sito dell’AASFN, seguendo le indicazioni specificate nella pagina dedicata agli scambi commerciali.

“Tendiamo assieme le nostre mani, ridiamo linfa alle terre emiliane”, così recita il testo pensato per il francobollo. Una pianta che cresce accanto alla torre di Finale Emilia, e foglie che come dita si protendono al cielo sorreggendo il mattone della ricostruzione.

Un invito simbolico ed una necessità reale. Un’emissione che vuole costituire un aiuto materiale concreto e palesarsi come un evento capace, ancora una volta, di rendere esplicito il rapporto di amicizia e fratellanza tra i popoli delle due terre limitrofe.

L’emissione agostana, nata da una suggestione del direttore dell’Azienda Autonoma Filatelia e Numismatica, Marino Manuzzi, e dal Presidente, Pier Orazio Pignatta, si pone l’obbiettivo di creare una sintesi tra la passione per l’arte filatelica e la solidarietà. L’anelito del “tutto esaurito” questa volta s’iscrive nell’humus etico e morale dei collezionisti, e dell’intero mondo filatelico e numismatico.

Non c’è tempo da perdere, la ricostruzione ha bisogno di uomini operosi, di mani generose e di un gesto di solidarietà.

Il sito (promo)
           




Rischio amianto in alcuni uffici postali?
25 Lug 2012 10:45 - NOTIZIE DALL'ITALIA
La segnalazione riguarderebbe otto sedi in provincia di Benevento. Allertati i rispettivi sindaci. Poste attende l’incontro con il prefetto

A prendere carta e penna è stata l’associazione “Altrabenevento per la città sostenibile contro il malaffare”, che ha scritto ai sindaci di Amorosi (Giuseppe Di Cerbo), Ceppaloni (Claudio Cataudo), Cusano Mutri (Pasquale Frongillo), Guardia Sanframondi (Floriano Panza), Morcone (Costantino Fortunato), San Lupo (Carmine Mastrocinque), Solopaca (Antonio Santonastaso) e Vitulano (Raffaele Scarinzi). L’obiettivo è “segnalare la dispersione di fibre di amianto negli uffici postali ubicati nei territori comunali di rispettiva competenza”.

“Dopo diversi mesi di denunce a mezzo stampa e una segnalazione alla Prefettura -scrive il presidente del sodalizio, Gabriele Corona- la società Poste a totale capitale pubblico è costretta ad ammettere che nei prefabbricati utilizzati come uffici postali nei comuni da voi amministrati vi sono strutture che contengono amianto”, il pericoloso materiale cancerogeno. “Per l’esattezza si tratta delle pareti interne degli edifici quelle con le quali vengono a contatto direttamente i lavoratori e gli utenti che giornalmente utilizzano il servizio”. L’azienda “sostiene che quei pannelli di cemento-amianto sono stati incapsulati, cioè trattati con vernici inertizzanti capaci di evitare la dispersione di fibre”, ma recentemente ha richiesto alcuni esami che “hanno accertato la presenza di fibre di amianto nell’aria”.

“I dirigenti provinciali di Poste -continua Gabriele Corona- sapevano da tempo della presenza di amianto in quei prefabbricati e della dispersione di fibre nell’aria, ma i lavoratori non sono stati sottoposti ad esami specialistici per accertare il rischio per la salute e neppure sono stati affissi negli uffici gli appositi cartelli, previsti per legge”.

Secondo altre fonti locali, il problema non sarebbe così stringente. I controlli commissionati dalla società -scrive ad esempio il quotidiano irpino “Ottopagine”- “non hanno accertato la presenza di amianto bensì la presenza di fibre totali aerodisperse secondo il metodo Mocf (analisi in microscopia ottica contrasto di fase) che non distingue specificamente le fibre di amianto. I valori, peraltro, sono risultati tutti ampiamente nei limiti di legge. Pertanto, allo stato, non è possibile dire con certezza che nei locali indicati vi sia dispersione di fibre di amianto”. Sapendo che “la metodologia utilizzata, pur consentita dalla legge (decreto ministeriale 6 settembre 1994), appare però lacunosa”.

Dagli uffici di Poste italiane -contattati da “Vaccari news”- si preferisce attendere l’incontro con il prefetto, previsto a breve, per rilasciare dichiarazioni.

Tra le sedi segnalate dall’associazione Altrabenevento, quella di Cusano Mutri
Tra le sedi segnalate dall’associazione Altrabenevento, quella di Cusano Mutri
Il sodalizio che ha avvertito i sindaci
           


Franco Malerba vent’anni dopo
25 Lug 2012 01:32 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il primo astronauta italiano oggi a Roma per la festa. Festa suggellata anche da un annullo speciale
L’annullo in uso oggi
L’annullo in uso oggi

Era il 31 luglio 1992 quando sullo shuttle Atlantis salì il primo astronauta italiano, Franco Malerba. Partecipò alla missione Sts-46, così da testare il satellite tricolore Tethered. Tappa di un impegno ben più articolato: non tutti ricordano, ad esempio, che il Bel Paese fu il terzo, dopo Unione Sovietica e Stati Uniti, a mettere in orbita un satellite, il San Marco, già il 15 dicembre 1964.

Vent’anni dopo l’esperienza del cosmonauta ligure, le celebrazioni si fanno anche postali, grazie ad un annullo che cita l’operazione ma non il suo artefice, dato che è ancora vivente.

Il manuale è stato richiesto dall’Agenzia spaziale italiana e verrà impiegato oggi fra le ore 10 e le 13 presso la futura sede della struttura, situata a Roma in via del Politecnico. Disponibili anche tre cartoline, edite direttamente da Poste italiane e vendute a 60 centesimi ciascuna più l’eventuale affrancatura.

Sarà l’occasione, inoltre, per ricordare il mezzo secolo di collaborazione con la National aeronautics and space administration. A fare gli onori di casa -viene anticipato- ci sarà il presidente della stessa Asi Enrico Saggese che, insieme a Malerba, accoglierà gli altri sei astronauti nazionali: quindi, Maurizio Cheli, Umberto Guidoni, Paolo Nespoli e Roberto Vittori oltre ai prossimi, cioè a Samantha Cristoforetti ed a Luca Parmitano.

All’evento, la cui partecipazione è ad invito, prenderanno parte il ministro ad Istruzione, università e ricerca Francesco Profumo, il deputy administrator della Nasa Lori Garver e il direttore generale dell’Agenzia spaziale europea Jean-Jacques Dordain.

Il sito di Franco Malerba
L’Agenzia spaziale italiana
           




Pure Vernazza ha riaperto
24 Lug 2012 21:06 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Oggi la cerimonia; si aggiunge alle precedenti, registrate a Borghetto Vara e Monterosso il 13 luglio. In Lunigiana tutto tornato regolare
Scatto ricordo dopo la cerimonia odierna
Scatto ricordo dopo la cerimonia odierna

La Spezia - Dopo gli uffici postali di Borghetto Vara e Monterosso, riavviati il 13 luglio alla presenza di Giovanni Ialongo, oggi è toccato a Vernazza, ultimo centro delle Cinque Terre in cui risultava operativo il mezzo mobile. Era arrivato nel febbraio scorso, dopo l’alluvione registrata il 25 ottobre ed una prima riorganizzazione dell’area.

La cerimonia si è svolta nella sede storica di via Gavino 30. Foto scattate subito dopo il disastro l’avevano resa irriconoscibile: la montagna di fango nascondeva praticamente l’intero ingresso, ad eccezione della vecchia insegna “Poste e telecomunicazioni”. Ora essa è scomparsa, e gli interni sono stati sistemati secondo l’attuale standard.

Al taglio del nastro c’erano il sindaco Vincenzo Resasco ed il direttore della filiale spezzina di Poste italiane Maurizio Cianciarelli. Con la simbolica cerimonia, l’azienda “ha voluto sottolineare la vicinanza alle popolazioni colpite e il proprio impegno per assicurare con tempestività alle comunità locali infrastrutture d’avanguardia, rinnovate e riqualificate”.

L’ufficio accoglie i clienti con uno sportello informatizzato polivalente, utile per tutti i servizi postali e di bancoposta; si aggiunge il postamat esterno. L’orario al pubblico è 8.15-13.45 (sabato chiude un’ora prima).

Quanto alla Lunigiana, secondo la stessa azienda si è rientrati nella norma: l’ultimo presidio a ritornare operativo è stato quello di Aulla (Massa-Carrara), il 26 aprile scorso.

Sopra: i presìdi rinnovati di Borghetto Vara e Monterosso; sotto, il furgone finora attivo a Vernazza ed il cantiere di fronte alla sede di via Gavino 30
Sopra: i presìdi rinnovati di Borghetto Vara e Monterosso; sotto, il furgone finora attivo a Vernazza ed il cantiere di fronte alla sede di via Gavino 30
Le riaperture di undici giorni fa con il presidente Giovanni Ialongo
Vernazza, l'arrivo dell'ufficio mobile nel febbraio scorso
Aulla all'indomani dell'alluvione
           


L’esperienza di Giovanni Pontano
24 Lug 2012 17:27 - LIBRI E CATALOGHI
“Lettera sul «fuoco filosofico»” richiama le indagini effettuate dall’umanista e politico vissuto nel Quattrocento
Una missiva del XV secolo…
Una missiva del XV secolo…

“Ho percorso molti paesi per conoscere qualche cosa di sicuro intorno alla pietra filosofale, ma girando quasi tutto il mondo ho trovato soltanto degl’imbroglioni e non dei filosofi. Tuttavia studiando sempre e moltiplicando le prove ho trovato la verità; ma dopo essere riuscito a conoscere la materia, sbagliai infinite volte prima di trovare la vera operazione e la pratica”.

L’io narrante è l’umanista e politico Giovanni Pontano (Cerreto di Spoleto, 1429 - Napoli, 1503). Noto anche come Gioviano Pontano, fu il massimo rappresentante dell’Umanesimo partenopeo e di quella che poi sarebbe diventata l’Accademia pontaniana.

La sua esperienza è richiamata nel libro “Lettera sul «fuoco filosofico»”, ora riproposto da La vita felice (80 pagine, 8,50 euro). D’altro canto, la versione firmata da Mario Mazzoni nel 1930 è ormai introvabile, come introvabili sono le successive ristampe.

Nell’introduzione, a sua volta diventata un classico, il curatore offre tutti gli elementi che consentono al lettore di orientarsi intorno al manoscritto, si sofferma sulle segnalazioni presenti in altre opere ed affronta il tema dell’autenticità.

           




Tre francobolli per la Lira
24 Lug 2012 13:03 - PUBBLICITÀ REDAZIONALE
La Filatelia celebra i centocinquant’anni dell’Unità monetaria nazionale

Di sicuro sappiamo quando è andata fuori corso, ovvero quando è stata sostituita dall’Euro: il 2001 è stato l’ultimo anno di circolazione della cara, vecchia Lira; un paio d’anni più tardi le fu dedicato un monumento, sistemato nel centro geografico del nostro Paese (a Rieti) e realizzato a partire dalla fusione di oltre 2 milioni di monete da 200 lire; il decreto legge 201 del 2011, infine, ha definitivamente posto fine alla storia della nostra moneta nazionale stabilendo la prescrizione per tutte le monete e banconote, che fino ad allora potevano ancora essere cambiate con l’equivalente in euro presso le filiali della Banca d’Italia.

Un po’ più complicato individuare con precisione la data di nascita: le prime emissioni risalgono al periodo napoleonico, ma è con l’Unità d’Italia che la lira diventa davvero la valuta nazionale e a partire dal 1862, grazie alla legge 788 del 24 agosto che realizza l’unificazione del sistema monetario, la lira sostituisce definitivamente tutte le altre monete in uso nei diversi Stati preunitari.

Un anniversario importante che segue quello per i centocinquant’anni dell’Unità nazionale e coincide con il secolo e mezzo di vita di Poste Italiane.

Per l’occasione sono stati emessi, lo scorso 23 marzo 2012, tre francobolli celebrativi del valore di 0,60 euro per ciascun soggetto: l’Italia turrita, ispirata ad un busto tratto da una medaglia di Pio Tailetti degli anni ’30, che tiene in mano il rovescio della moneta da una lira d’argento emessa da Vittorio Emanuele II nel 1863; una composizione grafica del numero “150” dove lo zero è rappresentato dal rovescio della moneta da una lira del 1946, la prima emessa dalla Repubblica Italiana; una rappresentazione grafica del rovescio di una moneta da una lira in argento, emessa da Vittorio Emanuele II nel 1862.

Tre francobolli dedicati ai 150 anni dell'Unità monetaria nazionale
Tre francobolli dedicati ai 150 anni dell'Unità monetaria nazionale
Sito Poste Italiane (promo)
           


L’Uicos varca la Manica
24 Lug 2012 09:12 - APPUNTAMENTI
Domani, presso la British library di Londra, l’apertura di “Olympex 2012”. La squadra azzurra è la più numerosa
Il presidente dell'Uicos, Maurizio Tecardi
Il presidente dell'Uicos, Maurizio Tecardi

Pochissimi giorni all’apertura di “London 2012” (la fiamma olimpica sta ormai completando il proprio giro) ed anche le iniziative collaterali stanno per aprire. Come la manifestazione filatelica e di memorabilia “Olympex 2012”, che sarà raggiungibile nella capitale del Regno Unito da domani al 9 settembre, così da coprire l’intero periodo di svolgimento sia delle Olimpiadi (quindi dal 27 luglio al 12 agosto), sia delle Paralimpiadi (dal 29 agosto al 9 settembre).

Punto di riferimento è la British library, che si trova al 96 di Euston road. La manifestazione è ad invito e la spedizione azzurra dell’Unione italiana collezionisti olimpici e sportivi rappresenta la più numerosa. Questo -spiegano dallo stesso sodalizio- grazie al progetto di un percorso unico, in realtà formato da ventotto collezioni da sedici fogli ognuna, che illustra le discipline presto protagoniste, mentre un ulteriore studio è dedicato a Pierre de Coubertin. La rassegna, inoltre, presenta un approfondimento sui Giochi olimpici del 1896, uno sulle precedenti edizioni ospitate dalla metropoli nel 1908 e nel 1948, la sezione di oggettistica a tema.

L’itinerario -anticipa il presidente dell’Uicos, Maurizio Tecardi- sarà l’ultimo atto della Fédération internationale de philatélie olympique, perché la Fipo dovrebbe trasformarsi in una Federazione internazionale di collezionisti olimpici già nel prossimo ottobre.

Gli annulli per la fiamma olimpica
I dettagli sulla mostra ospitata dalla British library (in inglese)
Olimpiadi - Il nuovo catalogo della Phildom
La squadra italiana (file pdf)
           




“C’è posta per me?”
24 Lug 2012 00:45 - DALL'ESTERO
Australia - Per il secondo anno, cinque fotografie inviate dal pubblico vengono trasformate in francobolli
Il soggetto vincitore dal richiamo postale…
Il soggetto vincitore dal richiamo postale…

La sequenza di cassette postali, tutte di fattura artigianale e differenti, allineate al bordo di una strada. È il soggetto della fotografia “Is there a letter for me?” di Wanda Lach (Nuovo Galles del Sud), considerato il più significativo fra quelli presentati al concorso voluto dall’Australia day council of New South Wales. Giunta alla seconda edizione, la gara ha visto, al pari dell’anno scorso, trasformare le cinque istantanee migliori in altrettanti francobolli da 60 centesimi, usciti oggi. Come poi è in effetti avvenuto nel 2011, l’auspicio è che tali cartevalori risultino fra le più apprezzate sia fra i collezionisti, sia fra gli utenti.

Tema 2012 era “Rappresenta la tua Australia”, organizzato nelle categorie locale, globale, stile di vita ed umorismo. Dopo una selezione compiuta dai promotori sulle migliaia di proposte giunte, gli scatti rimasti in lizza sono stati esaminati da una giuria che ha coinvolto anche tecnici e personaggi televisivi.

Accanto alla foto postale, cui sono andati quattromila dollari, si sono evidenziate: “The godfathers” di Chevelle Williams (Victoria), “Little wonders” di Ann Clarke (Australia Meridionale), “Lunch on the harbour” di Damian Madden (ancora Nuovo Galles del Sud) e “Fuel ask at the store across the road” di Ronald Rockman (Victoria).

La serie è stata messa in pagina da Sonia Young, prodotta in fogli da cinquanta o in libretti da venti autoadesivi. Altre immagini hanno originato due raccolte di cartoline preaffrancate (“Our Australia” e “Beautiful Australia”), ognuna costituita da sei pezzi e venduta a 9,95 dollari.

…e gli altri quattro che completano la serie: “The godfathers”, “Little wonders”, “Lunch on the harbour” e “Fuel ask at the store across the road”
…e gli altri quattro che completano la serie: “The godfathers”, “Little wonders”, “Lunch on the harbour” e “Fuel ask at the store across the road”
L'esito della prima edizione, svoltasi l'anno scorso
Tutti i finalisti 2012 (sito in inglese)
           


E presto toccherà a Fermo
23 Lug 2012 22:06 - EMISSIONI ITALIA
Il duomo cittadino sarà ricordato nel francobollo atteso il 14 agosto. È dedicato all’Assunzione della Vergine Maria, che si celebra il giorno successivo

Dopo la cattedrale di Trani, francobollo uscito l’1 giugno, quello per il duomo di Fermo, annunciato per il 14 agosto, vigilia dell’Assunzione della Vergine Maria, cui il tempio è dedicato. Anche tale carta valore appartiene alla serie “Il patrimonio artistico e culturale italiano”, costa 60 centesimi, è monocromatica e non autoadesiva.

Le differenze riguardano l’artista che vi ha lavorato, prima Rita Morena ed ora Antonio Ciaburro, nonché la tiratura, scesa da due milioni e settecentomila esemplari a due milioni e cinquecentomila, sempre in fogli da venticinque.

Pure in questo caso, la scelta per la vignetta è caduta sul fronte principale della costruzione, la facciata “con le sue sottili lesene e il portale sormontato da un grandioso rosone, edificato in pietra d’Istria nel 1227 sui resti di un’antica basilica paleocristiana risalente al VI secolo”. Cui si associa, presente sulla sinistra, la torre monumentale con cella campanaria.

Il bollettino porta due firme, dell’arcivescovo metropolita Luigi Conti e del sindaco Nella Brambatti, mentre l’annullo per obliterare le buste fdc sarà disponibile allo sportello filatelico dell’ufficio postale cittadino.

Il monumento ed il francobollo, pronto ad uscire il 14 agosto
Il monumento ed il francobollo, pronto ad uscire il 14 agosto
Cattedrale di Trani: i dettagli
           




Anche Sarmi nella delegazione moscovita
23 Lug 2012 17:21 - DALL'ESTERO
Firmato oggi il nuovo memorandum che permetterà di proseguire le attività di consulenza presso Russian post

Non solo il presidente del Consiglio dei ministri Mario Monti ed i suoi collaboratori. Nella delegazione nazionale recatasi in Russia figura anche l’amministratore delegato di Poste italiane, Massimo Sarmi. Il quale -spiegano da palazzo Chigi- a nome della società che rappresenta oggi ha sottoscritto il nuovo memorandum con Selex Elsag (Finmeccanica) e Russian post, inteso a definire le linee guida della collaborazione fra i tre gruppi nei prossimi mesi ed in particolare il completamento delle nove sessioni di consulenza.

Gli obiettivi -è l’approfondimento diffuso dalla stessa azienda- sono l’ammodernamento della rete logistico-postale, il restyling tecnologico e l’introduzione di ulteriori servizi ad alto valore aggiunto. Da qui la firma, da parte del medesimo Sarmi e del direttore generale Alexander Kiselev, del documento che dà il via alla prossima fase della cooperazione.

L’accordo scandisce il calendario, in modo da adeguare dal punto di vista tecnologico le 42mila sedi postali diffuse sul territorio russo e l’innalzamento della loro efficienza, anche in considerazione delle peculiarità geografiche del Paese, che impongono lo studio e l’applicazione di soluzioni tecniche originali ed esclusive. Ma, soprattutto, pone le basi per creare una gamma di supporti a forte contenuto sociale in grado di semplificare le relazioni tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione e realizzare un modello innovativo di servizi alla persona (amministrativi, sanitari e di pagamento) forniti attraverso la rete degli uffici con l’obiettivo di ridurre virtualmente le distanze.

“Lo sviluppo tecnologico della rete di uffici e dei servizi di recapito -ha spiegato Massimo Sarmi a margine del suo incontro con i vertici di Russian post e con la delegazione ministeriale- permetterà di realizzare anche in Russia un’architettura di servizi a forte valenza sociale, che si ispirano ai progetti attuati in Italia per la Pa, resi possibili grazie alla tecnologia e all’infrastruttura fisica e tecnologica di Poste italiane. Subito dopo analizzeremo le esigenze di privati e imprese russe e coadiuveremo Russian post nella proposta di una vasta gamma di servizi commerciali, di e-commerce, di comunicazione digitale, di telefonia e di diffusione dei servizi via web”.

La firma tra amministratore delegato italiano e direttore generale russo: a sinistra Massimo Sarmi, a destra Alexander Kiselev. Dietro, i responsabili degli Esecutivi nazionali, Mario Monti e Dimitri Medvedev (foto: Presidenza del Consiglio dei ministri)
La firma tra amministratore delegato italiano e direttore generale russo: a sinistra Massimo Sarmi, a destra Alexander Kiselev. Dietro, i responsabili degli Esecutivi nazionali, Mario Monti e Dimitri Medvedev (foto: Presidenza del Consiglio dei ministri)
Russia, gli ultimi incontri di Massimo Sarmi: giugno 2011…
…dicembre 2010…
…e marzo 2010
           


Ipotesi chiusure - Le repliche dal territorio
23 Lug 2012 14:36 - NOTIZIE DALL'ITALIA
In Emilia-Romagna reagisce il presidente dell’Unione nazionale comuni comunità enti montani, Giovanni Battista Pasini; in Veneto, il capogruppo regionale Pdl Dario Bond

Una lettera spedita alla direzione regionale di Poste italiane dal presidente per l’Emilia-Romagna dell’Unione nazionale comuni comunità enti montani, Giovanni Battista Pasini. È servita ad esprimere, a nome dei sindaci, la “vibrata protesta per l’annunciata chiusura di numerosi uffici postali, soprattutto in montagna”. Carte alla mano, nella regione terremotata il provvedimento dovrebbe riguardare 104 sedi, 53 delle quali in quota. È stato definito -sottolinea Pasini- “senza alcuna preventiva comunicazione e confronto con le istituzioni locali, e nemmeno con la Regione, nonostante fosse un provvedimento così rilevante ed impattante”. Facendo notare che il piano “si aggiungerebbe a quello già attuato negli anni scorsi” e non trova “alcuna giustificazione nelle recenti misure legislative di natura economica e finanziaria adottate dal Governo”. Inoltre, “va a colpire, ancora una volta, le zone più periferiche e più deboli del nostro territorio”. “Con questo non si chiede a Poste italiane di fornire o fungere da «servizio sociale», ma di compensare i costi delle gestioni dei centri più deboli con quelli delle aree più forti e redditizie”, come le urbane. Giovanni Battista Pasini conclude la missiva chiedendo un incontro urgente con i rappresentanti dell’operatore.

Anche alla Regione Veneto -ma non è che un ulteriore esempio- si riflette sul progetto. “La situazione è insostenibile, non mi stupirei che in segno di protesta i cittadini alle prese con i tagli degli uffici postali ritirassero i loro risparmi una volta per tutte. Io sono pronto a farlo”, ha annunciato il capogruppo Pdl Dario Bond. “Per questo chiedo alla Giunta regionale di attivarsi su due fronti: da un lato dialogare con Poste italiane per trovare una soluzione e dall’altro studiare delle alternative”. Sul problema, il consigliere ha annunciato una mozione. “Solo in provincia di Belluno gli uffici postali destinati alla chiusura sono 18 per non parlare delle riduzioni di orario. Lo stesso copione si legge nelle altre realtà del Veneto, soprattutto quelle più fragili, dalla montagna di Vicenza e Verona, passando per la Valsugana e il Polesine. In tutto 73 uffici postali. Una strage che non possiamo permettere”. E ritorna il concetto firmato dal consigliere leghista trentino Claudio Civettini: “Se Poste italiane -dice Dario Bond- non vuole ritornare sui propri passi, spetta a noi trovare altre strade per garantire i servizi. Ci sono società che pian piano stanno crescendo e che potrebbero sostituirsi in buona parte alle Poste”.

Anche l'ufficio di Predappio-Alta (Forlì-Cesena), secondo gli annunci di Poste italiane, presenta un bilancio diseconomico
Anche l'ufficio di Predappio-Alta (Forlì-Cesena), secondo gli annunci di Poste italiane, presenta un bilancio diseconomico
Trentino, la proposta del consigliere Claudio Civettini
L'intervento dalla Confcommercio di Pesaro e Urbino
Le iniziative annunciate dai sindacati Slp-Cisl e Slc-Cgil
           




I mosaici di Severini riletti dai ragazzi
23 Lug 2012 10:12 - APPUNTAMENTI
La mostra è ospitata fino al 28 luglio all’Alessandria Centro, la sede il cui esterno è caratterizzato dall’opera del maestro futurista
Un dettaglio del mosaico esterno
Un dettaglio del mosaico esterno

Alessandria è nota anche per i mosaici futuristi di Gino Severini che caratterizzano, in particolare, l’esterno delle Poste centrali. Ed ora, fino al 28 luglio, l’atrio del medesimo immobile, situato in piazza Libertà 23/24, è diventato spazio espositivo.

Accoglie, infatti, le espressioni creative dei ragazzi che frequentano il Centro diurno socio terapeutico “Soleluna” ed il Centro diurno “La fenice”, protagonisti di un laboratorio di arti figurative ispirato al celebre lavoro.

Si tratta -viene spiegato- dell’atto finale di una collaborazione avviata negli scorsi mesi per sviluppare un progetto educativo promosso dagli operatori delle due strutture. Progetto che si inserisce nell’ambito delle attività firmate dal Consorzio servizi sociali, gestore delle prestazioni per ventidue Comuni del territorio e per l’Azienda sanitaria locale. L’iniziativa è patrocinata dalla Città di Alessandria.

I partecipanti hanno svolto ricerche sull’opera del maestro, l’hanno fotografata, filmata, sezionata e studiata, riprendendone alcune parti con la tecnica del collage. La mostra (visitabile dalle ore 8.25 alle 19.10, sabato chiusura alle 12.35) si articola in dieci tavole riguardanti l’evoluzione dei mezzi postali e telegrafici, mentre altre otto puntano a particolari dello stesso mosaico. La completano un “falso d’autore” che riproduce “Alfabeto” di Paul Klee ed un pannello che spiega il percorso.

“L’iniziativa -ha dichiarato dall’azienda il responsabile dell’area territoriale Nord Ovest, Pietro La Bruna- conferma l’attenzione di Poste italiane al proprio ruolo sociale e il suo radicamento nelle realtà in cui opera ogni giorno attraverso i propri servizi ed i propri uomini, rinsaldando un rapporto di fiducia che la lega da sempre a milioni di famiglie italiane”.

L'esposizione sarà raggiungibile fino al 28 luglio
L'esposizione sarà raggiungibile fino al 28 luglio
La sede, tre anni fa valorizzata dal Fondo ambiente italiano
           


Monaco sceglie Giotto e Padova
23 Lug 2012 00:21 - DALL'ESTERO
Il francobollo natalizio riprende un particolare tratto dal ciclo degli affreschi che caratterizza la cappella degli Scrovegni
La nuova carta valore…
La nuova carta valore…

Parlerà… padovano il prossimo Natale monegasco. Il francobollo dovrebbe avere un costo pari a 60 centesimi e debutterà solo il 2 novembre. Ma “Vaccari news” già è in grado di mostrarlo.

Riprende una classica Natività, nel caso specifico firmata da Giotto di Bondone (1266-1336). La scelta è caduta sul dettaglio centrale, con Gesù, Maria, Giuseppe e gli animali della tradizione.

Un soggetto che i filatelisti conoscono: conservato nella patavina cappella degli Scrovegni, è stato impiegato nell’impronta di affrancatura dell’aerogramma italiano da 550 lire uscito in vista delle feste di fine anno il 26 novembre 1984.

Nel tempo, il medesimo ciclo di affreschi ha ispirato, con altre scene, diverse cartevalori. Fra queste, sempre restando al Bel Paese, ecco il 600 lire augurale del 15 ottobre 1987, il 1.000 lire o 0,52 euro inserito nella serie “Celebrativi del Giubileo” del 10 marzo 2000, il 41 centesimi ideato quale omaggio alla struttura nel suo complesso e risalente al 20 marzo 2003. Di San Marino, invece, sono i tagli da 10, 40, 50, 100 e 500 lire proposti per l’“Anno santo” del 10 luglio 1975 nonché il 1.000 lire dedicato alla cometa di Halley del 6 marzo 1986.

….e la precedente: lo stesso dettaglio è stato ripreso nell'aerogramma italiano del 26 novembre 1984
….e la precedente: lo stesso dettaglio è stato ripreso nell'aerogramma italiano del 26 novembre 1984
La cappella degli Scrovegni
Natale 2012, la scelta di Aland
           




Tutte le Olimpiadi in formato dentello
22 Lug 2012 00:36 - LIBRI E CATALOGHI
Non solo i Paesi organizzatori: in cinque volumi, ecco, nella loro completezza, le edizioni estive, le invernali, le giovanili, le Paralimpiadi e diversi altri aspetti correlati
La catalogazione è organizzata in cinque volumi
La catalogazione è organizzata in cinque volumi

A pochissimi giorni dal debutto di “London 2012”, balza agli occhi il poderoso lavoro firmato dalla spagnola Phildom, nata -con… poca fantasia- sulle ceneri della Domfil. Suo è l’“Official Ioc catalogue of olympic stamps” che, in cinque volumi di formato “A4” illustrati a colori, raccoglie tutti i francobolli riguardanti le Olimpiadi.

Il lavoro è organizzato in ordine cronologico: il primo tomo (300 pagine, 57,00 euro) considera i Giochi svolti tra il 1896 ed il 1968, il secondo (314, 56,00) quelli tra il 1972 ed il 1988, il terzo (248, 46,00) la fascia 1992-2012, il quarto (266, 49,00) le edizioni invernali dal principio, cioè dal 1924, a “Sochi 2014”. Segnalando, quando è il caso, prodotti quali non dentellati, foglietti e carnet. Il quinto (232, 43,00), invece, si concentra, con maggiori dettagli, sui Paesi ospiti, cui si aggiungono altri capitoli come Giochi olimpici della gioventù, anniversari, mostre filateliche, Pierre de Coubertin, Paralimpiadi, Paesi rimasti candidati, Comitati olimpici.

Per ciascuna edizione elenca ogni voce nota, indipendentemente da quando ha visto la luce. La tappa del 1896, ad esempio, comprende sì la classica e preziosa serie coeva di Grecia, ma il capitolo, ordinato alfabeticamente per Stato, comincia con Aitutaki (che ha citato l’appuntamento sportivo nel 1996) e finisce con la Repubblica di Yemen (l’ultimo titolo della quale risale al 1972). Segnalando anche gli atleti: sempre nel caso del 1896, ecco, per dire, il maratoneta Spiridon Louis, ripreso pure dal Canada. Naturalmente, le serie che ricordano più edizioni vengono separate, mentre le singole cartevalori che ne richiamano più di una (come il foglietto di Belize del 1981 che offre la lista completa di quelle svolte fino al 1984) si trovano ripetute laddove necessario.

Il grado di approfondimento è significativo. Ad esempio, i dentelli italiani per la manifestazione di Roma non si fermano soltanto alle due uscite del 1959 e del 1960, ma comprendono anche la “Giornata del francobollo” del 1964 (la quale riprende tre dei soggetti precedenti) e il taglio del 2010 per il mezzo secolo.

In calce ad ogni volume, gli indici permettono di avere il quadro di quanto repertoriato, suddiviso per disciplina o per autorità emittente.

I testi sono in inglese e sicuramente potrebbero affinarsi in una prossima edizione; le quotazioni, in genere riferite all’intera serie, vengono espresse in euro e dollari. La numerazione, infine, è propria del catalogo, ma l’impostazione e le immagini sufficientemente grandi facilitano la ricerca.

Il lavoro comprende non solo le emissioni dei Paesi organizzatori ma tutte quelle esistenti, suddivise per singola manifestazione sportiva
Il lavoro comprende non solo le emissioni dei Paesi organizzatori ma tutte quelle esistenti, suddivise per singola manifestazione sportiva
“Official Ioc catalogue of olympic stamps” - volume I (acquista)
Le schede dell'intera serie
           


A settembre manifestazione in Emilia-Romagna, ad ottobre lo sciopero
21 Lug 2012 16:59 - NOTIZIE DALL'ITALIA
È quanto annunciano Slp-Cisl ed Slc-Cgil in merito al rifiuto di devolvere un’ora di lavoro in favore dei terremotati e alle razionalizzazioni degli uffici postali

Slp-Cisl ed Slc-Cgil sul piede di guerra. Per settembre, infatti, annunciano un’iniziativa nazionale in Emilia-Romagna. L’obiettivo è protestare “contro la cinica insensibilità aziendale che, a fronte di un dramma che sta scuotendo la coscienza del Paese, conferma chiusure e tagli anche nelle zone devastate dal terremoto e si rifiuta perfino di devolvere un’ora di lavoro da destinare alle popolazioni di quella regione”.

Il mese successivo si aggiungeranno uno sciopero generale della categoria ed una manifestazione a Roma riguardanti la razionalizzazione. Questo perché -spiega la nota- mentre Massimo Sarmi “afferma a mezzo stampa che gli uffici postali non verranno chiusi e saranno riconvertiti, i suoi dirigenti continuano a predisporne la chiusura”. Delle due l’una: o l’amministratore delegato “fa ricorso alla demagogia per coprire i tagli e tranquillizzare i sindaci o la sua azienda non lo tiene in considerazione”. Per questo motivo le organizzazioni dei lavoratori tornano a chiedere la sospensione delle decisioni ed un tavolo di confronto nazionale “per capire se le sue proposte di riconversione degli uffici in centri multiservizi sono qualcosa di più della pura propaganda. In ogni caso il sindacato interromperà tutti i tavoli di confronto sui tagli a livello locale”. “La nostra opposizione è dovuta innanzitutto al fatto che i tagli vengono operati lì dove Poste è un’azienda largamente monopolista e cioè nei suoi settori tradizionali del recapito e degli uffici decentrati”.

Sant’Agostino (Ferrara) - L’ufficio postale cittadino -nella foto a destra- chiuso perché troppo vicino al campanile della chiesa, a rischio dopo le scosse registrate con il 20 maggio
Sant’Agostino (Ferrara) - L’ufficio postale cittadino -nella foto a destra- chiuso perché troppo vicino al campanile della chiesa, a rischio dopo le scosse registrate con il 20 maggio
La richiesta di bloccare la riorganizzazione aziendale nella regione terremotata
La nota di Poste italiane sull'elenco delle sedi in perdita
           




Province/2 Così mezzo secolo fa
21 Lug 2012 11:28 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Il servizio postale letto attraverso la sua distribuzione nel territorio, in un’analisi realizzata allora da Armando Serra
L'esperto Armando Serra in una foto recente
L'esperto Armando Serra in una foto recente

A proposito di province (news precedente), questa volta intese come organizzazione territoriale: ma come funzionavano, naturalmente dal punto di vista postale, mezzo secolo fa? A spiegarlo dalle colonne della rivista “Poste e telecomunicazioni”, nel numero di luglio-agosto 1962, è stato Armando Serra, già allora in… pista.

L’obiettivo dello studio era individuare la concentrazione dei traffici in base alla provincia di appartenenza. All’epoca queste erano 92 (ora sono 110, comprendendo Aosta, Bolzano e Trento), mentre gli uffici si attestavano a quota 13mila, una cifra non molto differente dall’attuale, visto che al 31 dicembre scorso risultavano 13.945. I valori su cui ha lavorato, individuando diciannove prestazioni postali di allora, si riferiscono all’anno finanziario 1959-1960, comparato al 1956-1957.

Da essi emerge che le zone più attive erano, nell’ordine, quelle che dipendevano da Roma, Milano, Napoli, Torino e Genova. Contemporaneamente considerate, ad esempio, originavano oltre il 50% dei pacchi impostati in Italia (il solo capoluogo lombardo superava il 30%), e più o meno la stessa quota era raggiunta nella corrispondenza ordinaria a tassa (nel senso di affrancata; 18% Roma e 22% Milano), nei versamenti in conto corrente (soltanto Roma, il 24%), negli assegni di conto corrente pagati (Roma e Milano sommate: 33%). “Queste province raggruppano, inoltre, dei valori che si aggirano attorno al 40% delle raccomandate a tassa (Milano e Roma, insieme considerate, presentano oltre un quarto dei valori complessivi), delle assicurate a tassa (il numero delle stesse si avvicina anzi alla metà dei valori italiani, con Napoli che si aggira, da sola, intorno al quinto dei valori medesimi) e del traffico telegrafico degli uffici del capoluogo di provincia (Roma e Milano esprimono, in complesso, dei valori che superano un quarto di tutta Italia)”.

Il confronto con il 1956-1957 confermava l’andamento costante delle attività ed “emerge una più o meno accentuata tendenza generale all’accentramento che suscita al riguardo delle considerazioni di ordine pratico”. Tra esse, “l’esigenza di promuovere o di estendere il processo di meccanizzazione e automazione dei servizi”.

Diciannove indici scelti mezzo secolo fa per valutare i territori più attivi dal punto di vista postale: le province di Roma, Milano, Napoli, Torino e Genova. I dati si riferiscono all’anno finanziario 1959-1960 (fra parentesi, quelli del 1956-1957). Le percentuali esprimono la quantità dei servizi postali e telegrafici ed il valore monetario di assicurate e prestazioni a denaro
Diciannove indici scelti mezzo secolo fa per valutare i territori più attivi dal punto di vista postale: le province di Roma, Milano, Napoli, Torino e Genova. I dati si riferiscono all’anno finanziario 1959-1960 (fra parentesi, quelli del 1956-1957). Le percentuali esprimono la quantità dei servizi postali e telegrafici ed il valore monetario di assicurate e prestazioni a denaro
L'attualità - L'intervento di Carlo Giovanardi
Armando Serra, oggi: l'ingresso nell'Accademia italiana di filatelia e storia postale…
…la collaborazione alle attività dell’Istituto di studi storici postali
           


Province/1 In attesa delle applicazioni, le ipotesi
21 Lug 2012 00:19 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Ieri il Consiglio dei ministri ha fissato i criteri. Da filatelista, il senatore Carlo Giovanardi propone di guardare alla storia. Da qui, ad esempio, un’area “estense”
Il senatore Carlo Giovanardi
Il senatore Carlo Giovanardi

Il dossier dedicato alle Province è su tutti i tavoli che contano. E, in attesa delle decisioni finali (ieri il Consiglio dei ministri ha fissato le proprie scelte: “i nuovi Enti dovranno avere almeno 350mila abitanti ed estendersi su una superficie territoriale non inferiore ai 2.500 chilometri quadrati”), si intrecciano le idee, i timori, le trattative.

Se le Province più recenti della Regione autonoma Sardegna (Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Ogliastra ed Olbia-Tempio) sarebbero state eliminate con il referendum del 6 maggio scorso, tutto il resto è da giocare. Addio ad Imperia ed a Savona? Prato tornerà sotto Firenze? Benevento finirà con Caserta? Cosa sarà di Caltanissetta ed Enna? L’obiettivo sarebbe arrivare a circa 43 Enti, sui 107 attuali escludendo le situazioni specifiche di Aosta, Bolzano e Trento.

Tra le ipotesi, quella di Carlo Giovanardi. Essendo filatelista, ha le necessarie conoscenze del passato, ed ha proposto un’area unica che accorpi Ferrara, Modena e Reggio Emilia. Una Provincia “estense”, insomma. “Bisogna ricordare -ha detto il senatore a «Il resto del carlino»- che Modena era la capitale di un Ducato, un vero e proprio Stato con quattrocento anni di storia e la sua moneta. Quello Stato comprendeva anche i territori che adesso fanno parte delle Province di Reggio Emilia e Ferrara. Perché non accorparli?”. In maniera analoga, ecco ad esempio una struttura che coinvolga Parma e Piacenza, ed un’altra per la Romagna. Quanto a Bologna -è già deciso- entro l’1 gennaio 2014 costituirà una delle dieci Città metropolitane.

Da Vignola a Reggio, 9 ottobre 1856: i confini del vecchio Stato estense potrebbero ritornare sotto forma di unico territorio provinciale (da “1852 Modena 2002 - 150° Anniversario dei francobolli estensi”)
Da Vignola a Reggio, 9 ottobre 1856: i confini del vecchio Stato estense potrebbero ritornare sotto forma di unico territorio provinciale (da “1852 Modena 2002 - 150° Anniversario dei francobolli estensi”)
Il referendum in Sardegna del 6 maggio scorso
Il progetto varato ed accantonato un anno fa
           


Razionalizzazione, così la Confcommercio di Pesaro e Urbino
20 Lug 2012 17:44 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il direttore, Amerigo Varotti, commenta le conseguenze per le Marche nel momento in cui gli uffici citati da Poste dovessero davvero chiudere
Il direttore provinciale di Confcommercio Pesaro e Urbino, Amerigo Varotti
Il direttore provinciale di Confcommercio Pesaro e Urbino, Amerigo Varotti

“È finalmente scoppiata la generale protesta nei confronti di Poste”. Questo è il commento, da Pesaro, del direttore provinciale di Confcommercio Amerigo Varotti, che continua: “Finalmente, dico. Perché sono almeno due anni che la Confcommercio ha lanciato l’allarme pubblicamente”. Allarme che riguarda l’atteggiamento definito “arrogante” di Poste italiane, i disservizi, le chiusure di uffici o la riduzione negli orari di apertura. “Abbiamo scritto a tutti, amministrazioni e politici e all’amministratore di Poste… Massimo Sarmi, un signore che nell’epoca della spending review percepisce uno stipendio annuale di 1,4 milioni di euro. Ma nessuno si è mosso. Oggi finalmente la protesta dilaga e speriamo che porti a qualche risultato”.

“Il sottoscritto e il compianto presidente Pedinotti protestammo per il servizio di ritiro raccomandate a Fano e Pesaro, per le chiusure e riduzioni di orari in molti uffici e per la trasformazione degli stessi (vedi Pesaro) in bazar commerciali dove si vende di tutto, dai libri ai computer, dai dischi alla cancelleria e oggettistica, svolgendo concorrenza sleale alle imprese, peggiorando nel contempo l’erogazione dei tradizionali servizi postali. Oggi si parla di chiudere 15 uffici nel Pesarese, 14 a Macerata, 3 nel Fermano, 8 nell’Ascolano, 21 a Ancona. È inaccettabile! Soprattutto per i centri minori dell’entroterra il danno per i cittadini e i pensionati sarà enorme”.

Quanto alle aziende, “avranno più problemi, maggiori costi e tempi più lunghi per ottenere servizi a volte essenziali. Consideriamo improponibile questa razionalizzazione che penalizza fortemente i territori i cittadini e le imprese”. Poste italiane “non è una società privata (anche se stranamente iscritta a Confindustria di cui è il principale contribuente associativo). È di proprietà al 100% del ministero del Tesoro; è soggetto monopolista. Non può venire meno alla sua missione di ente erogatore di servizi di base. E invece nel silenzio della politica continua una programmazione tesa solo a salvaguardare ambiti e servizi più redditizi (bancoposta, investimenti, finanziamenti…), raggiungere utili da 800 milioni di euro come nel 2011 rinunciando nel contempo a garantire i servizi minimi e i territori più marginali. Ritengo, per i danni enormi che tale azione creerà alle imprese sul territorio, che anche la Camera di commercio -di cui sono vicepresidente- dovrà farsi carico di organizzare una manifestazione di protesta con tutti i sindaci, i consiglieri regionali e i parlamentari”.

Alcuni uffici -dice il rappresentante dei negozianti- sono stati trasformati “in bazar commerciali dove si vende di tutto, dai libri ai computer, dai dischi alla cancelleria e oggettistica, svolgendo concorrenza sleale alle imprese”
Alcuni uffici -dice il rappresentante dei negozianti- sono stati trasformati “in bazar commerciali dove si vende di tutto, dai libri ai computer, dai dischi alla cancelleria e oggettistica, svolgendo concorrenza sleale alle imprese”
Tra le iniziative segnalate, quella della Provincia di Pistoia
La precisazione di Poste italiane
           


Ed ora, tocca allo sport
20 Lug 2012 11:32 - APPUNTAMENTI
A Torino la collezione sulla Juventus; a Gemona del Friuli (Udine) la mostra dedicata alle Olimpiadi
L'annullo “olimpico” che verrà impiegato a Gemona
L'annullo “olimpico” che verrà impiegato a Gemona

Un’emissione -quella, ed è l’ottava, dedicata alla Juventus ed attesa per domani- senza particolari iniziative ufficiali. Almeno per quel che risulta. Si aggiungerà alle precedenti uscite, che già compongono una piccola raccolta nella raccolta. Sei riguardano gli scudetti vinti da quando l’Italia ha cominciato a produrre francobolli specifici; per la precisione sono stati emessi a 750 lire il 5 giugno 1995, ad 800 il 7 giugno 1997 ed il 18 maggio 1998, a 41 centesimi il 18 maggio 2002 ed il 30 agosto 2003, a 45 il 6 giugno 2005. L’ultimo, volto a festeggiare la conquista del titolo europeo, è un 750 lire che risale al 14 settembre 1996.

La nuova carta valore, che a 0,60 euro raffigura l’impianto sportivo posseduto dalla società, avrà l’annullo del primo giorno allo spazio filatelia di Torino, situato in via Alfieri 10. Lo stesso negozio, dal 21 luglio e fino al 31 agosto (aperture: da lunedì a venerdì 8.25-13.35, sabato 8.25-12.35), ospiterà un omaggio alla squadra reso disponibile dall’Associazione nazionale collezionisti annullamenti italiani. Si tratta di una selezione del lavoro “Forza Juve” dovuto a Roberto Gottardi.

Nel frattempo, l’attenzione si sta spostando su “London 2012”. Non a caso, a Gemona del Friuli (Udine) il Circolo filatelico numismatico locale, il Comune e la Comunità montana proporranno dal 27 luglio al 19 agosto una mostra sull’argomento. Sarà accolta a palazzo Elti, che si trova in via Bini 9. Potrà essere visitata, sempre gratuitamente, il sabato, la domenica ed i festivi nelle fasce orarie 10-12.30 e 14.30-18.

I precedenti francobolli italiani dedicati alla Juventus: sei per lo scudetto ed uno per il titolo europeo
I precedenti francobolli italiani dedicati alla Juventus: sei per lo scudetto ed uno per il titolo europeo
L'immagine e i dettagli dell'emissione bianconera attesa per domani
Come si presenta il foglio da nove
L'omaggio sammarinese
           



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