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quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
  • i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
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Letteratura e Svezia a “Monacophil”
21 Dic 2012 02:07 - APPUNTAMENTI
Sono i filoni principali che caratterizzeranno la manifestazione, fissata dal 5 al 7 dicembre prossimi
Il fascicolo dovuto a Jean-Baptiste Moëns
Il fascicolo dovuto a Jean-Baptiste Moëns

Manca quasi un anno, ma il Club de Monte-Carlo de l’élite de la philatélie si è già mosso. Annunciando l’edizione 2013 di “Monacophil”. Si svolgerà, naturalmente alle terrasses de Fontvieille, da giovedì 5 a sabato 7 dicembre.

I fili conduttori scelti saranno due: da una parte la letteratura filatelica come tema (non a caso, avrà il patrocinio dell’Association internationale des journalistes philatéliques), dall’altra la Svezia come Paese. Non mancherà l’allestimento dei “100 francobolli e documenti filatelici fra i più rari del mondo”, cui collaboreranno con prestiti il principe Alberto II, la regina Elisabetta II, alcuni musei postali ed i membri dello stesso Club, fra cui Paolo Vaccari.

Già decisa la presenza di due gioielli. Uno è il fascicolo “On the falsification of postage stamps”, che il commerciante Jean-Baptiste Moëns editò nel 1862, un secolo e mezzo fa! Riguarda -lo suggerisce il sottotitolo- le imitazioni e le falsificazioni note allora, così come le diverse prove arrivate dai Paesi di tutto il mondo.

L’altra perla è la lettera “Roosevelt” di Svezia, dal nome del popolare presidente statunitense che fu anche filatelista e la possedette. Viaggiata nel 1858 da Carlskrona a Berlino, offre un’affrancatura quadricolore per 21 skilling banco, ricavata dalla prima emissione nazionale, serie uscita a partire dall’1 luglio 1855 in cinque esemplari.

Testo aggiornato il 24 gennaio 2013.

La busta viaggiata nel 1858 con l'affrancatura quadricolore tratta dalla prima emissione di Svezia. Appartenne alla collezione di Franklin Delano Roosevelt
La busta viaggiata nel 1858 con l'affrancatura quadricolore tratta dalla prima emissione di Svezia. Appartenne alla collezione di Franklin Delano Roosevelt
L'edizione precedente, svoltasi dal 2 al 4 dicembre 2011
Il Club de Monte-Carlo de l'élite de la philatélie (in francese)
L'Association internationale des journalistes philatéliques
           


Il buono-risposta internazionale? Farà… acqua
20 Dic 2012 22:19 - DALL'ESTERO
La nuova versione, dovuta all’artista e grafico ceco Michal Sindelar, cita il prezioso liquido. Arriverà il prossimo 1 luglio

Verso il rinnovamento per il buono-risposta internazionale. La versione attuale, intitolata a Nairobi quale omaggio alla città che avrebbe dovuto ospitare il 24° Congresso postale universale (poi, invece, organizzato a Ginevra), venne introdotta l’1 luglio 2009 ed sarà valida sino al 31 dicembre 2013. Ed ora ci si appresta a sostituirla.

Il nuovo modello è dovuto all’artista e grafico della Repubblica Ceca Michal Sindelar. È stato lui a vincere il concorso indetto dall’Unione postale universale secondo il tema “L’acqua, fonte di vita”. Evidente riferimento all’“Anno internazionale della cooperazione nel settore idrico” proclamato dalle Nazioni Unite (è in calendario per il 2013) ed al “Decennio internazionale dell’acqua «Water for life»” (in corso tra il 2005 ed il 2015). Non a caso, lo stesso soggetto è stato suggerito dall’Upu alle scuole per la gara epistolare tra i giovanissimi.

Il coupon-réponse international -come si chiama ufficialmente- debutterà l’1 luglio 2013 e resterà valido sino al 31 dicembre 2017.

Non tutti i Paesi lo vendono, ma tutti devono accettarlo e cambiarlo con l’equivalente in francobolli valido per spedire una lettera prioritaria o aerea diretta all’estero. Nonostante sia poco conosciuto al grande pubblico, fino al 31 ottobre scorso del “Nairobi” ne sono stati venduti oltre quattro milioni di esemplari in 120 Stati, per una cifra che si avvicina ai 5 milioni di dollari. Definito a Roma nel 1906 ed introdotto nel 1907, secondo la stessa Unione è utilizzato soprattutto dagli studenti che si rivolgono, pagando la replica, a grandi scuole o università situate all’estero.

Il nuovo buono, con il motto “L’acqua, fonte di vita”; debutterà l’1 luglio 2013
Il nuovo buono, con il motto “L’acqua, fonte di vita”; debutterà l’1 luglio 2013
Anche il concorso epistolare dell'Upu richiamerà il tema ecologico
La versione italiana del modello “Nairobi”
Il catalogo di riferimento
           


Controversie - L’Agcom studia il regolamento
20 Dic 2012 20:12 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Riguarda il modo con cui ricorrere all’Autorità se l’operatore non ha dato risposte ritenute soddisfacenti. La bozza è a disposizione pubblica per quarantacinque giorni

Conta undici articoli, e resterà disponibile al pubblico (in particolare alle associazioni dei consumatori e degli utenti nonché alle imprese del settore), al fine di raccogliere le osservazioni, per quarantacinque giorni dall’inserimento in “Gazzetta ufficiale”, avvenuto ieri. È lo schema di regolamento per le controversie derivanti dai reclami nel settore postale, definito dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.

Il punto di partenza sono le normative comunitarie, in particolare la direttiva 97/67/Ce. Essa, all’articolo 19, stabilisce che “devono essere garantite procedure per la gestione dei reclami innanzi ai fornitori di servizi postali, che consentano di risolvere le controversie in maniera equa e celere e che sia incoraggiato da parte degli Stati membri «lo sviluppo di sistemi extragiudiziali indipendenti per la soluzione delle controversie fra fornitori di servizi postali e utenti»”. Inoltre -a prevederlo è l’articolo 14 del decreto legislativo 22 luglio 1999, n°261- “i fornitori dei servizi postali sono tenuti ad adottare procedure trasparenti, semplici e poco onerose per la gestione dei reclami degli utenti, in particolare in caso di smarrimento, furto, danneggiamento o mancato rispetto delle norme di qualità del servizio, ivi comprese le procedure per determinare di chi sia la responsabilità, qualora sia coinvolto più di un operatore, nonché le procedure conciliative in sede locale uniformate ai principi comunitari”. Anche la fase successiva dell’iter è nero su bianco, prevista dalle stesse disposizioni citate: deve essere fissato un termine per la trattazione dei reclami e per la comunicazione del relativo esito all’utente, prevedendo -se del caso- un sistema di rimborso o di compensazione. Se poi le giustificazioni non fossero ritenute soddisfacenti, l’interessato potrà ricorrere al garante, nel caso italiano proprio all’Agcom.

Il nuovo documento da perfezionare prevede quest’ultima fase, cercando di definire “una procedura efficace, celere, semplice e poco onerosa”.

Quanto ai processi a monte, cioè previsti dal singolo operatore, “potranno essere oggetto di interventi dell’Autorità finalizzati alla tutela degli utenti e dei consumatori”.

Il cliente, in ogni caso, può saltare la fase iniziale, ricorrendo direttamente all’Agcom oppure attivando meccanismi di risoluzione extragiudiziale.

Qualche giorno fa era stato annunciato, inoltre, un tavolo tecnico per raccogliere i dati relativi alle movimentazioni.

L'invito è rivolto principalmente alle associazioni dei consumatori e degli utenti nonché alle imprese attive nel settore postale
L'invito è rivolto principalmente alle associazioni dei consumatori e degli utenti nonché alle imprese attive nel settore postale
Agcom - L'attuale composizione del Consiglio
Un anno fa l'attribuzione del settore postale…
…e la conseguente riorganizzazione interna
           


Questa gemma filatelica è anche tua. Non lasciarla gettar via!
20 Dic 2012 17:42 - PUBBLICITÀ REDAZIONALE
Proteggiamo la cultura sostenendo l’Istituto di studi storici postali: un piccolo sforzo per il bene di tutti

L’Istituto di studi storici postali si occupa dello studio della posta, della filatelia e della comunicazione organizzata fino ai giorni nostri con un approccio scientifico e multidisciplinare.

È l’unica istituzione privata del genere esistente in Europa e costituisce un polo nazionale ed internazionale di riferimento per quanti sono interessati a queste discipline. Offre una ricchissima biblioteca -in parte disponibile on-line (www.issp.po.it)- cui si aggiungono progetti di ricerca, convegni, seminari, mostre, una rivista semestrale e i prestigiosi Quaderni. L’Istituto è tra le poche realtà scientifiche nel settore culturale con la qualifica di onlus.

I soci che lo sostengono sono un centinaio, italiani ed esteri, tra docenti, collezionisti, enti culturali, archivi di stato, biblioteche, università. Tanti, ma troppo pochi ora che la crisi ha fatto scomparire i pur ridotti finanziamenti pubblici.

Difendi la cultura. Diventa socio!

Con soli 40 euro di quota sociale annuale non solo aiuterai a evitare la chiusura di un Istituto che dà prestigio alla filatelia, ma riceverai i due numeri annuali della sua rivista. E potrai aiutarne l’attività anche con una donazione, fiscalmente detraibile, o indicandolo come beneficiario del 5 per mille nella dichiarazione dei redditi (codice fiscale: 01877640480)

È possibile effettuare il pagamento con versamento sul conto corrente postale n.13731500 
intestato all’Istituto di studi storico postali (Via Ser Lapo Mazzei, 37 - 59100 Prato), IBAN IT13Q0760102800000013731500, o con bonifico bancario sul c/c dell’Istituto, Banca popolare di Vicenza, sede di Prato,
IBAN IT90D0572821501490570098025.

Lo storico palazzo Datini, sede dell'Istituto
Lo storico palazzo Datini, sede dell'Istituto
Il sito di riferimento (promo)
La struttura in sintesi (file pdf)
           


Le feste a Chiari (Brescia) e Modena
20 Dic 2012 14:45 - APPUNTAMENTI
Una mostra per sottolineare le ormai imminenti ricorrenze? È l’idea condotta da due associazioni di collezionisti
L'annullo di Chiari (Brescia)…
L'annullo di Chiari (Brescia)…

Chiari (Brescia) sarà mobilitata dal 22 dicembre al 6 gennaio. Modena comincerà sempre dopodomani ma resterà attiva sino al 13. Due centri, due associazioni di appassionati, due mostre improntate al tema del momento. E tanta voglia di fare.

Nella località lombarda l’iniziativa è stata presa dal Circolo collezionisti, che proporrà “Il santo Natale nei francobolli e nelle cartoline”. La sede espositiva è al museo della Città, in piazza Zanardelli, aperto nelle fasce orarie 10-12 e 15-17.30, anche nei giorni festivi. Previsti un annullo speciale ed una medaglia per ricordare il secolo e mezzo della comunità.

Più articolato il progetto del Circolo filatelico culturale “Alessandro Tassoni”. Si intitola “È bello stare insieme” e coinvolgerà ben novantasei collezioni. Almeno fino al 26 saranno esaminabili presso la sede sociale, sita in viale Monte Kosica 91. Nei giorni seguenti, il numero delle raccolte verrà ridotto. Previsto un ulteriore allestimento durante il convegno commerciale “Mutina”, in calendario dal 12 al 13 gennaio. Questi gli orari del percorso: 22, 23 e 26 dicembre 9-12; dopo il 26 e sino al 13 gennaio giovedì 14.30-17.30, sabato e domenica 9-12.

Entrambe le iniziative non prevedono un biglietto d’ingresso.

…e la locandina di Modena
…e la locandina di Modena
Mostre appena inaugurate: a Trieste…
…ed a Palermo
Ancora aperte: a Torino ed a Vignola (Modena)
           




Regali postali al supermercato. O allo sala consulenza
20 Dic 2012 12:04 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Le festività quale occasione per vendere prodotti e servizi. Magari, richiamando o basandosi sul settore

Corsa agli ultimi regali: fra le numerosissime idee, ci sono quelle che schiacciano l’occhio al comparto postale.

La catena Auchan, ad esempio, ha inserito nel proprio catalogo delle decorazioni murali “vintage” in metallo, munite di catenella. Realizzate da Cro, offrono varie immagini. Fra esse spicca la riproduzione di una cartolina francese spedita nel 1928 da Parigi a Marsiglia. È dotata di tutti gli elementi necessari, francobollo ed annullo meccanico (l’allora comune pubblicità in favore degli assegni postali) compresi. Si fa notare, tuttavia, per i disegni: sopra l’indirizzo e la comunicazione del mittente sono state aggiunte delle delicate immagini che richiamo fiori ed insetti. Il prezzo? Ammonta a 7,50 euro.

Ben più articolato (e naturalmente costoso) è il suggerimento di Poste vita, società del gruppo Poste italiane. La quale approfitta delle feste per promuovere -dice la pubblicità- “un regalo che vale”. Dietro al cartoncino pubblicitario, il consiglio a rivolgersi presso la sala consulenza di un ufficio postale e chiedere i dettagli sulla promozione “Natale che vale”, in essere sino al 31 dicembre. Coloro che sottoscriveranno il prodotto “Postafuturo certo 2011” per un importo di almeno 5mila euro e successivamente acquisteranno “Postaprotezione infortuni”, avranno diritto a ricevere uno sconto su quest’ultimo.

La decorazione in vendita da Auchan e la promozione natalizia di Poste vita
La decorazione in vendita da Auchan e la promozione natalizia di Poste vita
           


La Provincia di Mantova valuta l’azione legale
20 Dic 2012 09:57 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il motivo del contendere si chiama, ancora una volta, razionalizzazione. Ieri l’incontro con gli amministratori dei Comuni coinvolti
Il presidente della Provincia, Alessandro Pastacci
Il presidente della Provincia, Alessandro Pastacci

Stesura di un documento unitario da inviare a Poste italiane, contatti con le rappresentanze sindacali dei pensionati (cioè la categoria più penalizzata dalla razionalizzazione) e, soprattutto, “valutazione dell’esistenza delle condizioni per intraprendere un’azione legale”.

Sono le decisioni scaturite ieri a conclusione dell’incontro promosso dal presidente della Provincia di Mantova, Alessandro Pastacci, con sindaci ed amministratori dei Comuni interessati da chiusure o da riduzioni negli orari.

“Noi -ha spiegato l’assessore di Moglia, Rossella Capitani- siamo un Comune terremotato che sta sopportando tutta una serie di disagi: per questo abbiamo chiesto una proroga del servizio almeno per tutto il 2013. L’ufficio di Bondanello in questi mesi è stato un punto di riferimento non solo per la frazione e per Moglia, ma anche per i territori confinanti dell’Emilia”. A nulla sembrano essere servite le seicento firme raccolte e consegnate alla società.

“Ci saremmo accontentati delle aperture ridotte come nel periodo estivo”, hanno rimarcato il sindaco di Motteggiana, Fabrizio Nosari, ed il collega di Roverbella, Giuseppe Amadori.

Lamentele da parte dei primi cittadini sono arrivate anche per la poca trasparenza e la scarsità di informazioni fornite da Poste. “Abbiamo saputo della riorganizzazione dai giornali”, hanno aggiunto Wainer Melli di Suzzara e lo stesso Amadori.

“È vero che Mosio è un paese di appena 500 abitanti ma l’ufficio rispondeva all’utenza anche di Acquanegra. Come Comune -ha annunciato il sindaco della medesima Acquanegra sul Chiese, Erminio Minuti- mi sto battendo per l’attivazione almeno di uno sportello leggero”.

“Chiudere gli uffici è contraddittorio rispetto alla filosofia dell’azienda. E contesto il modo che hanno avuto di rapportarsi con gli Enti locali”, ha concluso il sindaco di Marcarla, Carlo Orlandini.

Secondo l’elenco fornito da Poste, dal 19 dicembre sono chiusi gli sportelli di Bellaguarda e Buzzoletto (Viadana), Bondanello (Moglia), Breda Cisoni e Villa Pasquali (Sabbioneta), Canedole (Roverbella), Correggio Verde (Dosolo), Fontanella Grazioli (Casalromano), Gabbiana e San Michele in Bosco (Marcaria), Grazie (Curtatone), Mosio (Acquanegra), Motteggiana, Pontemerlano (Roncoferraro), Sailetto (Suzzara), San Nicolò Po (Bagnolo), Sarginesco (Castellucchio) e Solarolo (Goito). Modifiche agli orari di apertura, invece, per Casalromano, Casatico di Marcarla, Moglia di Sermide e Borgofranco sul Po.

Un momento dell'incontro svoltosi ieri nel capoluogo
Un momento dell'incontro svoltosi ieri nel capoluogo
Il cambio di registro in Basilicata
Umbria tra proteste ed intese
Le accuse di fonte sindacale in Friuli-Venezia Giulia
           


Più che un quotidiano, un’agenzia di stampa
20 Dic 2012 00:24 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
È quanto si legge in un articolo riguardante “Vaccari news”, proposto nel numero di dicembre del periodico firmato dalla Fepa
L'intervento è nel numero di dicembre
L'intervento è nel numero di dicembre

L’eco del riconoscimento registrato da “Vaccari news” ad “Iphla”, in Germania (93 punti, equivalenti alla medaglia d’oro grande, e premio speciale), raggiunge le pagine del periodico edito dalla Federation of european philatelic associations, “Fepa news”. Il quale, nel numero di dicembre, dedica al quotidiano on-line dell’azienda Vaccari un’intera pagina. Non firmata, ma dovuta al giurato internazionale Giancarlo Morolli.

Il testo ne sintetizza, in inglese, le caratteristiche principali, presentandolo come una testata che si concentra sulle vicende filateliche e postali dell’area italiana ma che, al tempo stesso, seleziona le novità più significative provenienti dal resto del mondo. Accanto alla notizia, quando necessario, ecco gli approfondimenti possibili, per un servizio attivo ormai da quasi dieci anni e sempre rimasto gratuito. Sia nella fruizione tramite internet, dov’è operativo il motore di ricerca che attinge all’intero archivio di oltre 9.600 “lanci”, sia ricevendo la newsletter settimanale. L’obiettivo di sempre è associare la rapidità alla precisione nei contenuti. Ed anticipando le risposte ai quesiti che il lettore potrebbe porsi.

“«Vaccari news» -chiude l’articolo- non è una tradizionale pubblicazione filatelica, ma può essere considerata come un’agenzia di stampa che divulga informazioni relative al mondo filatelico”.

L'esito di “Iphla”
Il sito della Fepa (in inglese)
L'articolo, anch'esso in inglese (file pdf)
           


Sulla Basilicata tornano le nubi
19 Dic 2012 22:21 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Sono 28 i centri ancora coinvolti nella razionalizzazione di Poste italiane. Il 14 gennaio il nuovo confronto
Anche in Basilicata ritorna il problema
Anche in Basilicata ritorna il problema

Anche in Basilicata ci si pente dell’accordo sottoscritto con Poste italiane in modo da evitare, con la riorganizzazione, il peggio. A prendere la parola oggi è stato il presidente per la sede regionale dell’Associazione nazionale comuni italiani, Vito Santarsiero. La scelta comunque adottata dalla società interessa 28 centri, fra sedi chiuse completamente ed altre tagliate nei giorni di operatività.

“I Comuni lucani -sono le sue parole- hanno messo in campo nelle ultime settimane una significativa azione amministrativa tesa a rafforzare le relazioni con Poste italiane nella profonda consapevolezza della qualità del servizio offerto e della missione pubblica dell’azienda”. Ma le cose sono andate in modo diverso.

“La cecità di chi governa i processi nel compartimento Sud 1 -ha aggiunto dopo che stamane si è avuta la conferma che il provvedimento non è stato cambiato- ha vanificato ogni sforzo”. Inutile pure lo sforzo della dirigenza romana rispetto alla peculiarità della situazione lucana e annullati gli impegni presi dallo stesso amministratore delegato, Massimo Sarmi. “Appare evidente che decisioni prese in ordine a razionalizzazioni e chiusure penalizzano in maniera molto forte le comunità interessate, fino a privare in interi territori comunali la continuità del servizio. Chiediamo -ha concluso- ovviamente con forza che si torni indietro”.

Il 14 gennaio è previsto un incontro presso gli uffici della Regione. “Avremo modo di dimostrare l’incoerenza e l’inadeguatezza dei comportamenti di Poste italiane rispetto ad esigenze del territorio e atti amministrativi avviati dai Comuni. Aspettiamo quella data per decidere ogni ulteriore azione nei confronti di tale assurdo provvedimento”.

Ottobre, quando Vito Santarsiero parlava di “confronto molto utile con Poste”
Il provvedimento ad altre latitudini: Umbria…
…e Toscana
           




La nuova tecnologia comincia da Milano e Monza
19 Dic 2012 20:29 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Cinque, in altrettanti uffici postali, i punti dove la sim Nfc è in vendita. Le potenzialità dello strumento
Tra i primi cinque uffici coinvolti, quello di Sesto San Giovanni (Milano)
Tra i primi cinque uffici coinvolti, quello di Sesto San Giovanni (Milano)

Due mesi fa l’annuncio ed il contesto, oggi la prima applicazione. Cominciando dalla Lombardia, dove Poste mobile ha cominciato a vendere la nuova sim Nfc abilitata ai pagamenti in prossimità. Per ora è disponibile in cinque uffici postali: Milano Centro in piazza Cordusio 1, Milano 65 in via Gozzoli 51, Sesto San Giovanni in viale Marelli 165, Monza in corso Milano 56 e Cologno Monzese in viale Emilia 64.

Attraverso di essa -ricordano dalla compagnia telefonica- i clienti che possiedono un cellulare Nfc potranno fare acquisti in tutti i punti vendita collegati al circuito Mastercard paypass. Moltissimi sono presenti nella metropoli settentrionale, prima città italiana ad accogliere in maniera più ampia e diffusa questa tecnologia.

Il meccanismo è semplice: nella scheda è integrata una carta prepagata “Postepay new gift” smaterializzata, ed il cellulare dialoga con i pos che accettano pagamenti “contactless”. È sufficiente attivare e caricare la “Postepay”, abilitare il pagamento tramite l’“app” Nfc Poste mobile e quindi avvicinare il cellulare al lettore per eseguire la transazione. Per gli importi fino a 25,00 euro non è necessario digitare il pin della carta, che resta invece obbligatorio con le cifre superiori.

La disponibilità della sim verrà estesa su scala nazionale, gradualmente, nel corso del 2013, ma l’aspetto più interessante è un altro: “a breve” Poste adotterà il sistema nei propri uffici e sui palmari dei portalettere telematici, per consentire ai clienti di saldare bollettini, raccomandate o pacchi tramite cellulare.

Ancora più avanti -almeno secondo gli auspici dell’operatore- dovrebbero aggiungersi servizi di e-government della Pubblica amministrazione per l’identificazione e il riconoscimento digitale, smaterializzando e trasferendo direttamente sulla memoria la carta d’identità, il passaporto, la tessera sanitaria, la patente e la firma elettronica.

La nuova tecnologia è stata resa disponibile da Poste mobile; lungo il 2013 l'estensione al resto del Paese
La nuova tecnologia è stata resa disponibile da Poste mobile; lungo il 2013 l'estensione al resto del Paese
L'annuncio, avvenuto due mesi fa
           


In azione i “postini di Babbo Natale”
19 Dic 2012 19:06 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’omonimo progetto è entrato nel rush finale. Le allegre testimonianze vissute in questi giorni a Ferrara, Parma, Piacenza e Ravenna

Giornate intense per i giovanissimi, e quelli più… fortunati hanno già avuto un primo incontro con Santa Claus. Magari all’ufficio postale, grazie al progetto “Postini di Babbo Natale”. È il caso di numeri piccoli dell’Emilia-Romagna.

L’obiettivo -spiega Poste italiane- è “portare ai bambini la gioia di ricevere una risposta personalizzata ed un piccolo dono che sarà consegnato dal portalettere del proprio quartiere”. Cui si aggiunge il richiamo al gioco on-line riguardante il cappello di Babbo Natale.

Protagonisti, in particolare, 47 scolari che frequentano la seconda classe alla primaria “Giacomo Matteotti” di Ferrara, 50 della prima alla “Don Lorenzo Milani” di Parma, 75 della seconda alla “Pietro Giordani” di Piacenza, 11 della seconda alla “San Vincenzo de’ Paoli” di Ravenna. Tutti hanno affidato le loro letterine, contenenti disegni, pensieri o poesie, ad un… incaricato del vecchio barbuto. “Sorvegliato” a vista da insegnanti e dirigenti dell’azienda.

All’iniziativa parmense, in particolare, hanno collaborato i membri dell’Associazione radioamatori italiani; grazie a loro è stato allestito e curato un collegamento radio con Rovaniemi, il paese dove il generoso protagonista abita.


Da Ferrara a Piacenza, passando per Parma e Ravenna, le tappe dei “postini di Babbo Natale” in Emilia-Romagna
Da Ferrara a Piacenza, passando per Parma e Ravenna, le tappe dei “postini di Babbo Natale” in Emilia-Romagna
Il cappello di Santa Claus ed il gioco on-line
           


Due secoli di servizio a Trieste
19 Dic 2012 17:13 - APPUNTAMENTI
La mostra aprirà domani e sarà raggiungibile sino all’11 febbraio. Realizzato un catalogo che la racconta
Il primo ufficio in città
Il primo ufficio in città

Non solo Palermo, dove questa mattina ha aperto “I mezzi di trasporto e il servizio postale in Sicilia dal I al XX secolo”. Anche a Trieste si parlerà di posta. Anzi, di “Storie di posta 1719-1918”.

Punto di riferimento è il Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa, che si trova in piazza Vittorio Veneto 1 (orari: da lunedì a sabato 9-13, giovedì anche 15-18, escluse le festività; ingresso libero). La rassegna aprirà domani -l’inaugurazione è annunciata per le 11- e potrà essere raggiunta fino all’11 febbraio.

Prende in esame la nascita e l’evoluzione del servizio in città, dalla proclamazione del porto franco nel 1719 alla fine della Prima guerra mondiale nel 1918, attraverso documenti postali (cartoline, annulli, lettere) e medaglie coniate per speciali ricorrenze.

Per l’occasione la curatrice, Chiara Simon, ha realizzato un catalogo di 75 pagine, articolato in dodici capitoli. Immagini e contenuti tratteggiano una struttura che si pose al supporto della comunità e del suo sviluppo.

Il racconto inizia ai primi del XVIII secolo, quando il trasporto veniva garantito dalle diligenze e, all’interno del lazzaretto di Santa Teresa, c’era il “casino del profumo”, dove avveniva la disinfezione delle corrispondenze. Specifico e ricco di novità fu il periodo napoleonico, documentato da timbrature in lingua francese. Avendo il porto, si utilizzava pure la via di mare: con la nascita del Lloyd austriaco, si consolidò la trasmissione di comunicazioni verso la Dalmazia attraverso il vapore postale. Nel 1836 salpò dal molo San Carlo (l’attuale Audace) il piroscafo “Arciduca Lodovico” alla volta della Turchia, aprendo l’ennesima tratta. E più tardi, nel 1878, le navi del Lloyd arrivarono sino in India, a Calcutta.

Ulteriori capitoli esaminano lo sviluppo degli uffici triestini e la costruzione dell’imponente palazzo delle Poste nel borgo Teresiano. Un capitolo intero del catalogo è dedicato all’attivazione dello sportello telegrafico (la prima sede era al palazzo della Luogotenenza, l’odierna Prefettura). Un servizio, quello dei telegrammi, che verrà da subito utilizzato con intensità dai triestini: nel 1859 partiranno circa 100mila dispacci; nel 1871 saranno oltre 500mila.

Infine, le “storie di quotidianità postale”, dove vengono illustrati alcuni aspetti particolari. Come le cartoline d’amore, la distribuzione dei calendarietti e così via.

Aggiornamento del 9 febbraio 2013: la mostra è stata prorogata fino al 30 marzo.

La mostra si svilupperà da domani all'11 febbraio presso il Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa
La mostra si svilupperà da domani all'11 febbraio presso il Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa
La rassegna di Palermo
           


Pagamenti elettronici, oro, succursali all’estero, Cdp
19 Dic 2012 14:52 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Sono alcuni dei temi richiamati nella legge 221, pubblicata ieri dalla “Gazzetta ufficiale”

Con la pubblicazione, avvenuta nella “Gazzetta ufficiale” di ieri, il decreto-legge 179 “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese”, approvato il 18 ottobre, modificato e convertito dal Parlamento nella legge 221 del 17 dicembre, ha completato il proprio iter. Ora il testo definitivo, che entrare in vigore il 2 gennaio, si compone di 39 lunghissimi articoli, fra cui vi sono alcuni elementi postali.

Il 15, ad esempio, si occupa di pagamenti elettronici: dall’1 giugno 2013, il comparto pubblico dovrà accettarli, indicando sui rispettivi siti istituzionali e sulle comunicazioni i codici Iban dei conti tramite i quali i debitori potranno saldare “mediante bonifico bancario o postale, ovvero gli identificativi del conto corrente postale”. Su questo argomento, il mese scorso era intervenuta l’Autorità garante della concorrenza e del mercato.

Più specifico è il 24bis, laddove permette a Poste l’attività di riscossione crediti e soprattutto l’“esercizio in via professionale del commercio di oro, per conto proprio o per conto terzi”. Una scelta che nei giorni scorsi ha fatto scalpore. Ma il significato attribuito dagli esperti è un altro: l’azienda -scriveva ad esempio “La stampa”- “non diventerà una sorta di «compro oro», come tanti negozi presenti sul mercato”. Semplicemente, è stato esteso all’operatore quanto è già previsto per le banche, “cioè la possibilità di trattare «anche» la compravendita dell’oro”. In teoria, Poste potrà comprare la catenina della nonna, ma di fatto tratterà l’oro solo come titolo sul mercato.

Lo stesso disposto concede alla società di “stabilire succursali negli altri Stati comunitari ed extracomunitari nonché esercitare le attività di bancoposta ammesse al mutuo riconoscimento in uno Stato comunitario senza stabilirvi succursali ed operare in uno Stato extracomunitario senza stabilirvi succursali”. Un sostegno alla “politica estera” dell’amministratore delegato Massimo Sarmi, che sta girando il mondo per proporre le piattaforme aziendali, soprattutto, ma non solo, per quel che concerne carte prepagate e trasferimento fondi: l’ultimo esempio è con China post e China union pay.

Di Cassa depositi e prestiti si parla all’articolo 36. Fra i temi, la faccenda della conversione in ordinarie delle azioni privilegiate: il rapporto per la trasformazione dovrà essere determinato dalla stessa Cdp entro il 31 gennaio, seguendo i criteri indicati dalla nuova legge. Proprio questa mattina, l’assemblea straordinaria della stessa Cassa ha aggiornato lo statuto.

Tra le misure che nei giorni scorsi hanno suscitato dubbi, figura la possibilità di Poste italiane di acquistare oro
Tra le misure che nei giorni scorsi hanno suscitato dubbi, figura la possibilità di Poste italiane di acquistare oro
Pagamenti - L'intervento, il mese scorso, dell'Agcm
Gli accordi di Poste italiane con i cinesi
Cdp: il nodo delle fondazioni di origine bancaria
           




L’Umbria protesta ma, al tempo stesso, firma
19 Dic 2012 10:47 - NOTIZIE DALL'ITALIA
La presidente, Catiuscia Marini, scrive a Poste. La difficile situazione rappresentata “da numerosissimi sindaci”
La presidente della Regione, Catiuscia Marini
La presidente della Regione, Catiuscia Marini

La riorganizzazione e la razionalizzazione degli uffici postali “rischiano di compromettere un fondamentale e primario servizio per i cittadini, soprattutto quelli residenti nelle aree periferiche dei grandi centri urbani, oppure nelle zone rurali e di montagna”.

È quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in una lettera inviata alla responsabile per l’area di Poste italiane, Tiziana Morandi. Chiedendo, al tempo stesso, un incontro urgente per affrontare il momento e cercare alternative.

La difficile situazione “mi è stata rappresentata da numerosissimi sindaci”; manifestano grande preoccupazione per il grave disagio che si creerebbe con le chiusure, costringendo i cittadini a recarsi in località distanti anche diversi chilometri. Per questo, la presidente ritiene “sia fondamentale ed essenziale la permanenza dell’attuale numero e locazione degli uffici postali”. Tale richiesta nasce da alcune considerazioni, prima fra tutte la peculiarità montana del territorio, che non consente di accorpare o sopprimere tali importanti presìdi, in molti casi unici erogatori di servizi pubblici.

Per sostenere la richiesta, la Regione ha deciso di sottoscrivere con l’Associazione nazionale comuni italiani e Poste stessa il solito protocollo d’intesa per potenziare l’offerta di supporti alla Pa impiegando, in particolare, la rete degli “sportello amico”.

Il confronto si sposta in Umbria. Nella foto, l'ufficio di Spello (Perugia)
Il confronto si sposta in Umbria. Nella foto, l'ufficio di Spello (Perugia)
I tentativi di incontro dell'estate scorsa
Gli sviluppi in Friuli-Venezia Giulia
Il “sequestro” avvenuto sabato a Castelsangimignano
           


“I pacchetti”, testimonianze da chiudere, affrancare e spedire
19 Dic 2012 06:35 - LIBRI E CATALOGHI
Proposti da L’orma editore, per ora offrono scritti di Baudelaire, Gramsci, Leopardi e Nietzsche
Non mancano le istruzioni per l'uso
Non mancano le istruzioni per l'uso

Tre anni fa, firmati da Schiaffo edizioni, arrivarono i racconti inediti contenuti nelle 5.000 battute, illustrati e soprattutto materialmente confezionati affinché fossero recapitati al destinatario dal postino.

Un’idea simile è sostenuta ora da L’orma editore, con una sostanziale differenza: il campionario degli autori scelti attinge dai classici.

Sono “I pacchetti”, presentati come primi libri da chiudere, affrancare e spedire al pari di una normale missiva. E, naturalmente, da scoprire, perché conservano “le più originali, sconosciute, umane e quotidiane lettere dei massimi pensatori, artisti e uomini politici di tutti i tempi”. Un modo per avvicinarsi a Charles Baudelaire aristocraticamente e cronicamente in bolletta (il titolo è “Come non pagare i debiti”), Antonio Gramsci intento a trasmettere l’amore per lo studio e per la lettura a figli e nipoti (“Come va il tuo cervellino?”), Giacomo Leopardi ostinatamente attaccato alla vita e alla ricerca della felicità (“Con pieno spargimento di cuore”), Friedrich Wilhelm Nietzsche innamorato che si lascia andare ad imprevedibili slanci di tenerezza (“Mia venerata”)…

Si tratta di fascicoli leggeri nella forma (64 pagine) e nel prezzo (5,00 euro), ma particolari nell’estetica -il progetto grafico è stato curato da Maurizio Ceccato- e nel contenuto. Al loro interno, offrono un apparato di immagini coerente allo spirito adottato. Permettono di riscoprire “il gusto del dono implicito in ogni lettera di carta e a rischio estinzione in questi anni digitali”. Perché, in un’epoca di fatture e default, è bello trovare un libro nella cassetta della posta.

La versione, pronta ad essere postalizzata, degli scritti di Charles Baudelaire
La versione, pronta ad essere postalizzata, degli scritti di Charles Baudelaire
Tre anni fa l'esperienza varata da Schiaffo edizioni
           


Sito di Poste italiane/2 Babbo Natale trova il cappello…
18 Dic 2012 22:59 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’obiettivo è aiutare il vecchio generoso a coprirsi la testa. Ma, se si è davvero fortunati, si scopre l’indirizzo cui spedire la propria letterina

I lavori dl rinnovamento al sito di Poste italiane (news precedente) hanno permesso, inoltre, di mettere a punto il programma riguardante Babbo Natale ed il suo cappello scomparso.

Nonostante gli annunci della società e l’impiego di browser diversi, infatti, non è semplice capire la logica del programma. Come se fosse stato inserito un fattore di casualità, che permette, o meno, di raggiungere l’epilogo.

Al navigatore -giovanissimo per l’anagrafe o semplicemente tale nel cuore- viene chiesto di attivare l’animazione e seguire, per la consegna dei doni, Santa Claus, il quale smarrisce il berretto. Questi chiede aiuto, suggerendo di aprire le missive spedite dai bambini (“La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili”, dice l’articolo 15 della Costituzione!) per cercare un’alternativa. Il copricapo d’ordinanza, comunque, non si trova, ma -se si è fortunati- si individua la lettera che permette di recuperarne un altro e passare allo stadio successivo. Infine, il suggerimento: scrivere al vecchio generoso (indirizzo: Babbo Natale, polo Nord), che si impegna a rispondere “al più presto”. Avvertendo l’interlocutore che “il valore dei regali che mi chiederai a Natale non è la cosa più importante”.

Con queste iniziative -spiega una nota- l’operatore “promuove il piacere della scrittura e la gioia di comunicare emozioni”. Garantendo che “tutti i desideri e le speranze affidati a scritti di carta vengono recuperati, raccolti e letti dai «postini di Babbo Natale»”. Saranno proprio loro a recapitare ai mittenti la risposta, accompagnandola con un piccolo dono. Dall’edizione del 1999, con 40mila repliche inviate, si è arrivati nel 2011 ad oltre 100mila letterine spedite dai bimbi.

Le due videate conclusive, con il monito sul valore dei regali ed il consiglio di scrivere a Santa Claus
Le due videate conclusive, con il monito sul valore dei regali ed il consiglio di scrivere a Santa Claus
Il rinnovamento avviato dalla “home page”
Il gioco
La precedente visita di “Vaccari news” al programma natalizio
           


Sito di Poste italiane/1 Rinnovata la “home page”
18 Dic 2012 19:21 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’obiettivo è rendere la navigazione più agevole per quanti raggiungono la pagina web in condizioni di mobilità
Più visibilità per i canali social
Più visibilità per i canali social

Un “hub” di accesso unificato. Così è presentato, dall’azienda titolare, il sito internet di Poste italiane, da questa mattina rinnovato nella grafica (non a caso, nei giorni scorsi erano stati segnalati dei lavori di ristrutturazione e possibili inconvenienti).

Nasce -è la spiegazione- con l’idea di offrire agli utenti un’interfaccia semplice e intuitiva che, in linea con le tendenze derivate dall’impiego di tablet e smartphone, si adatti ai diversi dispositivi di ultima generazione e favorisca l’accesso più semplice e veloce alle informazioni ed ai servizi anche in mobilità.

La “home page”, in particolare, diventa un punto interattivo “in grado di offrire agli utenti la possibilità di individuare con immediatezza i contenuti e gli strumenti di cui hanno bisogno”. Ogni area è caratterizzata da un colore di accompagnamento: giallo per i privati, azzurro per professionisti nonché piccole e medie imprese, rosso per aziende di grandi dimensioni e pubblica amministrazione. E, soprattutto, ha a disposizione un sito dedicato. Una barra comune e trasversale consente di navigare fra un comparto e l’altro.

La pagina di ingresso resta destinata ai privati, ma acquisisce una nuova modalità di interazione (non piacevole per la vista!) con cui raggiungere i differenti supporti. Seguendo percorsi basati sulle necessità, oppure secondo le diverse famiglie di prodotto: on-line, postali, finanziari, assicurativi, telefonici, filatelici.

Indicati con particolare risalto i supporti offerti via internet, sfogliabili già dalla “home”. Tra le aggiunte, la possibilità di fissare dal sito un appuntamento in un ufficio postale e di acquistare prestazioni direttamente via web. Il design offre, inoltre, uno spazio più ampio agli strumenti di contatto e scambio, sia in funzione alle esigenze di assistenza, sia attraverso i canali social (Facebook, Youtube, Twitter e Pinterest).

Ridisegnati i siti verticali dedicati alla clientela d’affari ed alla Pa con l’intento di semplificare la consultazione delle proposte commerciali. In evidenza le offerte e le soluzioni per l’e-commerce, la gestione di pagamenti ed incassi, la pianificazione delle comunicazioni, l’organizzazione delle spedizioni.

Rinnovata l'impostazione della “home page”, mentre all'interno i comandi sono stati ridisegnati
Rinnovata l'impostazione della “home page”, mentre all'interno i comandi sono stati ridisegnati
Il sito ora
Il precedente rinnovamento
           




Dopo Aidone, è la volta di Palermo
18 Dic 2012 17:13 - APPUNTAMENTI
Cinquanta pannelli e centosessanta vetrine per raccontare lo sviluppo del servizio postale, cominciando dal “cursus publicus” ed arrivando al XX secolo
Uno dei due annulli impiegati
Uno dei due annulli impiegati

Un anno fa la rassegna di Aidone (Enna) con il titolo “Trasporto postale via terra in Sicilia: dal messaggere alla diligenza”. Ora la replica, direttamente a Palermo, questa notte ferita dal crollo di due palazzine. Sotto al nome “I mezzi di trasporto e il servizio postale in Sicilia dal I al XX secolo”, l’Associazione di storia postale siciliana compie il bis. Così da contribuire alle iniziative per ricordare il centocinquantesimo anniversario trascorso dalla riforma postale.

La mostra verrà ospitata tra il 19 dicembre ed il 9 gennaio nel luogo più adatto dal punto di vista simbolico: il palazzo delle Poste centrali, situato in via Roma 320; sarà aperto dal lunedì al venerdì nelle fasce orarie 10-13 e 16-19; il sabato fra le 9 e le 13 (chiuso le domeniche, il 25 dicembre e l’1 gennaio; ingresso libero).

Il percorso, documentario e storico-postale, si sviluppa in una cinquantina di pannelli esplicativi di grande formato, cui si aggiungono alcune collezioni dei soci, raccolte in centosessanta vetrine. Illustra l’evoluzione del servizio, dal “cursus publicus romanorum” alle Poste tassiane, sino all’Amministrazione borbonica, dittatoriale garibaldina e sardo-italiana.

Più vasta, e più facilmente raggiungibile rispetto alla precedente, permette di scoprire un’ampia panoramica degli itinerari e delle prestazioni, sia terrestri che marittimi, attivati nell’isola.

Il 20 dicembre si terrà l’assemblea del sodalizio organizzatore, con il rinnovo degli organi statutari. Due gli annulli impiegati, domani e dopodomani.

A proposito della legislazione sabauda, chiusa ormai la mostra di Venezia, l’allestimento “150 Anni dedicati al futuro” dovrebbe trovare un’ulteriore sosta a Napoli, in febbraio.

Lo stato delle strade carrozzabili e delle altre vie di comunicazione nel 1859 (dal catalogo della mostra: “Trasporto postale via terra in Sicilia: dal messaggere alla diligenza”)
Lo stato delle strade carrozzabili e delle altre vie di comunicazione nel 1859 (dal catalogo della mostra: “Trasporto postale via terra in Sicilia: dal messaggere alla diligenza”)
L'allestimento di Aidone
“150 Anni dedicati al futuro”: l'appuntamento di Venezia
           


Cift - Il cd conferma Luciano Calenda
18 Dic 2012 15:55 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Anche vice e segretario tesoriere non cambiano: sono Adolfo Franchi e Alviero Batistini. Cento le minicollezioni inedite che si intende proporre a Vasto (Chieti)
Cift, tutti gli eletti del 13 ottobre
Cift, tutti gli eletti del 13 ottobre

È ancora Luciano Calenda -cinque giorni fa nominato delegato federale per il medesimo settore- a presiedere il Centro italiano di filatelia tematica, così da condurlo nel mandato del cinquantenario.

È stata la decisione presa dal consiglio direttivo emerso dalle elezioni del 13 ottobre e riunitosi il 15 dicembre. Confermati anche vicepresidente e segretario tesoriere, nelle persone di Adolfo Franchi ed Alviero Batistini. Tra gli altri consiglieri (l’elenco completo è stato pubblicato a ridosso della votazione), Marco Occhipinti seguirà il sito. Scelti coloro che presiederanno i collegi dei revisori e dei probiviri: risultano Enrico Musso e Nino Aquila.

Ed ora si lavora alla festa del mezzo secolo, per la quale interverrà persino San Marino con un’emissione commemorativa. Il punto di riferimento principale sarà Vasto (Chieti), che si è prenotata dal 31 maggio al 2 giugno. La cittadina abruzzese, grazie al Circolo filatelico numismatico Vastophil “Rino Piccirilli”, ospiterà la mostra “Tutti insieme”, caratterizzata da minicollezioni inedite di qualsiasi genere. “Finora -ammette Calenda- il nostro obiettivo era raggiungere quota cinquanta, come gli anni del Centro. Ci siamo resi conto, però, che possiamo mirare più in alto: quaranta titoli, per un totale di circa settecento fogli, sono già stati inseriti nella lista”. Da qui la decisione di puntare a cento! Contestualmente, verrà dato spazio al lavoro sul Paradiso, tappa finale del progetto dedicato alla “Divina commedia”, anche perché è prevista una performance culturale, recitativa e musicale su alcuni passi del poema.

Definiti, poi, i riconoscimenti da attribuire a soci e personalità che si sono distinti per il loro contributo. Risorse economiche permettendo, alla festa verranno invitati alcune associazioni tematiche estere ed alcuni soci stranieri di lunga data.

Al tempo stesso, si opera su altri fronti. I maggiori riguardano l’editoria, la presenza a mostre, la riattivazione della procedura elettronica per lo scambio di materiale tra soci.

Oggi il Cift conta all’incirca 420 soci, ed è fra le società filateliche più corpose del Paese. La quota annua per il 2013 è rimasta immutata: 35,00 euro.

I delegati della Federazione fra le società filateliche italiane
Cift - Tutti gli eletti del 13 ottobre
Nel programma 2013 di San Marino, anche il francobollo per il Centro
           


Si comincia con Fano. Il 12 gennaio
18 Dic 2012 12:35 - EMISSIONI ITALIA
Trentadue, per ora, le emissioni messe in calendario: mancano quelle decise dopo l’ultima Consulta. Quattro i foglietti

La lista delle aggiunte varate dopo la seduta della Consulta per l’emissione delle cartevalori postali e la filatelia svoltasi il 5 dicembre manca ancora, ma Poste italiane, giustamente, procede. Anche perché il 2013 è ormai alle porte. L’operatore, dunque, ha messo nero su bianco il programma, completo di nominali e date, con tutte le voci già definite prima delle vacanze estive.

L’elenco comprende trentadue titoli, con una particolare concentrazione lungo i primi mesi dell’anno; si comincerà il 12 gennaio con l’omaggio al Carnevale di Fano (Pesaro e Urbino), di cui “Vaccari news” ha svelato già i contenuti. Cinque uscite arriveranno tra il 5 ed il 7 aprile, in occasione di “Milanofil”. Altre tre sono state fissate fra il 18 ed il 20 ottobre, scelta che dovrebbe sottintendere il contemporaneo svolgimento di “Romafil”.

Quanto ai costi, pochi i tagli che si discostano dal 60 centesimi, autoadesivo o meno. L’unico particolarmente impegnativo è il tributo all’elettrice palatina Anna Maria Luisa de’ Medici, stabilito al 18 febbraio contro 3,30 euro. Non mancano, tuttavia, le serie particolarmente… affollate: l’arte orafa (annunciata per il 19 gennaio) si compone di cinque esemplari da 0,60, così come la “Uccelli delle Alpi” (7 maggio) e la “Turistica” (13 giugno). Ben quindici i dentelli per il vino a denominazione di origine controllata e garantita (5 aprile): esattamente come accaduto lungo il 2012.

I foglietti, almeno per ora, sono quattro: riguardano il Festival lirico dell’Arena di Verona (1,40 euro, deciso al 15 marzo), l’editto di Milano (1,40 del 5 aprile in congiunta con il Vaticano), la serie ornitologica (come scritto, i cinque da 60 centesimi del 7 aprile), i confini con San Marino (1,50 in giorno non precisato; rappresenta la seconda ed ultima emissione condivisa).

Per quel che concerne gli interi, svelate le categorie: saranno buste per l’ufficio postale Roma Quirinale (1 marzo) ed il compositore Arcangelo Corelli (5 aprile); cartolina per la società di album Ernesto Marini (ancora 5 aprile). Tutte con facciale pari a 60 eurocentesimi.

Un primo quadro del 2013 che attende i filatelisti
Un primo quadro del 2013 che attende i filatelisti
Consulta: la seduta del 5 dicembre
L'esito di quella tenutasi il 5 luglio
Il richiamo al Carnevale di Fano
L'elenco presentato da “Vaccari news” (file pdf)
           


Valorizzate 81 cartoline di Thomas Mann al fratello Heinrich
18 Dic 2012 09:34 - DALL'ESTERO
Giacevano dimenticate tra i documenti di famiglia ed ora sono state acquisite dal Museo di Lubecca
Thomas Mann nel 1926
Thomas Mann nel 1926

“Una fortuna rara per la scienza ed un aumento eccezionale della raccolta”. Così si esprime con “Vaccari news” la rappresentante del Lübecker museen, Kathrin Schröder.

I nipoti dello scrittore tedesco Heinrich Mann (1871-1950), Jindrich e Ludvik, hanno trovato fra i vecchi documenti della madre Leonie un fagotto di 81 manoscritti. Sono cartoline di vario tipo che il futuro premio Nobel Thomas (1875-1955) scrisse al fratello maggiore tra il 1901 ed il 1914 e -dopo una fase di allontanamento dovuta a contrasti- tra il 1922 ed il 1928. L’acquisizione è stata possibile grazie al supporto economico della Fondazione culturale dei länder, del ministero federale a Cultura e media e della Fondazione Possehl e Dräger.

“Dopo una prima classificazione, possiamo dire che esse danno una visione intima della comunicazione tra i congiunti. Parlano, tra l’altro, di loro sentimenti personali, appuntamenti, congratulazioni, piani comuni, e questo con grande familiarità ed apertura. Dal punto di vista scientifico, i materiali sono interessanti anche per la nuova luce che danno: l’interazione tra Thomas e Heinrich Mann è molto più personale e profonda di quanto si supponesse. Finora il rapporto sembrava esser stato difficoltoso e labile; tali carte danno una visione differente”.

Al Museo di Lubecca fa capo la Buddenbrookhaus, casa di famiglia il cui nome si ispira al romanzo “I Buddenbrook”. Ora è stata trasformata in allestimento permanente dedicato ai due letterati; una selezione dei reperti è qui in mostra fino al 4 gennaio.

Consegnata agli studiosi la corrispondenza scambiata tra i due fratelli scrittori (tutte le immagini: © Lübecker museen - Buddenbrookhaus)
Consegnata agli studiosi la corrispondenza scambiata tra i due fratelli scrittori (tutte le immagini: © Lübecker museen - Buddenbrookhaus)
La Buddenbrookhaus (sito in tedesco)
           




Ecco i plichi... antiscasso
18 Dic 2012 00:46 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Vengono impiegati per spedire agli uffici postali le cartevalori da vendere al pubblico. Ma queste si trovano sempre a fatica

Togliere la prima striscia protettiva, passare sopra la mano per dieci secondi così da attivare la sostanza presente; asportare la seconda e chiudere. Infine, trattare l’area per altri dieci secondi. In modo da garantire la sigillatura del plico, rendendolo a prova di aperture… moleste.

Sono i bustoni di servizio che Poste italiane ha introdotto di recente per spedire agli uffici postali, con maggiore sicurezza, le cartevalori da vendere al pubblico.

Cartevalori sempre più difficili da trovare, persino agli sportelli. Specie quelle diverse dal più comune 60 centesimi (per non parlare, ora, della serie natalizia).

Nell’agosto scorso, ad esempio, Roma aveva dato indicazioni agli stessi uffici di inoltrare ai depositi territoriali gli esemplari di diverso taglio non a tariffa. Anche se possono sempre essere forniti a qualsiasi sede su richiesta, occorre formulare una domanda specifica ed attendere. Magari diverse settimane, com’è capitato di recente agli organizzatori di una mostra filatelica in Lombardia con gli esemplari ordinari da 23 centesimi, utili per avere l’annullo speciale di rito.

L’argomento è ricorrente, ed il presidente della Federazione fra le società filateliche italiane, Piero Macrelli, ne ha parlato anche il 12 ottobre scorso, durante l’inaugurazione di “Romafil”. Sul palco dei relatori c’era lo stesso presidente di Poste, Giovanni Ialongo, che, a ruota, aveva annunciato un incontro da organizzare “immediatamente”. Sono passati oltre due mesi, ma esso non si è ancora tenuto.

I due lati del plico adottato ora per far avere agli uffici postali le cartevalori. Da notare, le istruzioni per la chiusura corretta situate al retro (archivio Mario Pozzati)
I due lati del plico adottato ora per far avere agli uffici postali le cartevalori. Da notare, le istruzioni per la chiusura corretta situate al retro (archivio Mario Pozzati)
Francobolli introvabili: la lamentela del presidente federale, Piero Macrelli
           


Una cartolina per inviare gli auguri
17 Dic 2012 21:21 - NOTIZIE DALL'ITALIA
La regala, da oggi, il Comune di Milano: un modo per promuovere le iniziative organizzate in vista delle festività
Lo slogan è nel riquadro
Lo slogan è nel riquadro

Una cartolina in perfetta regola, con lo spazio per l’indirizzo e, dentro al riquadro ove applicare il francobollo, il suggerimento “Invita i tuoi amici a Milano per Natale!”. Nello spazio previsto per il messaggio, una sintesi delle iniziative che il Comune della metropoli ha definito per questi giorni, tra eventi e spettacoli, mercatini e gesti di solidarietà, sport invernali, campus ed altro ancora. Il lato immagine, invece, è destinato ad accogliere il logo di “Bianco inverno”, appunto il programma che raccoglie gli appuntamenti.

È l’omaggio disponibile da oggi e rivolto soprattutto ai visitatori del Museo del Novecento e della mostra “Amore e Psiche” allestita a palazzo Marino, ma anche per coloro che faranno acquisti o si presenteranno presso il Milano store di piazza San Babila (non a caso, viene donata pure la carta da imballo).

“Abbiamo voluto fare questo regalo -ha dichiarato l’assessora al tempo libero, Chiara Bisconti- che spero risulterà gradito. Un pensiero, un’attenzione in più rivolta a chi vive a Milano ma anche ai turisti per queste festività in arrivo”.

La cartolina augurale e la carta da regalo, doni del Comune di Milano
La cartolina augurale e la carta da regalo, doni del Comune di Milano
Il sito con tutte le iniziative
“Amore e Psiche” - I reperti appartenuti ad Arturo Toscanini
           


Torna la “open class”
17 Dic 2012 18:45 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Tradotte le linee guida della Fip. A “Milanofil” un seminario, a Noale (Venezia) una mostra dedicata

Dopo anni di oblio, l’apogeo fu con “Italia ‘98”, torna la classe aperta. La Fédération internationale de philatélie -spiegano dalla Federazione fra le società filateliche italiane- ha emanato pochi mesi fa delle nuove linee guida per giudicarla, definendo “un quadro chiaro per lo sviluppo e la valutazione” e ponendo fine agli esperimenti con modalità non sempre omogenee nei vari Paesi.

Tali collezioni puntano ad allargare il campo, inserendo, accanto al materiale propriamente filatelico, quello riguardante altri settori, purché in una percentuale inferiore al 50%. Lo spessore massimo degli oggetti ammessi è di 5 millimetri, per consentire l’uso dei normali pannelli.

Ad altre latitudini la “open class” ha avuto un grande successo, sia in termini di allargamento nel numero dei partecipanti, sia di attrattiva per il pubblico.

La Fsfi, ora, ha deciso di reintrodurla a titolo di prova. Per il 2013 ed il 2014 verrà proposta solo a livello di esposizione nazionale, e non sarà necessario un preventivo passaggio per la fase di qualificazione. Se il risultato sarà positivo, si pensa di confermarne la presenza in tutte le mostre a concorso, ivi compreso il Campionato cadetti, dal 2015. Ripristinando il normale iter selettivo come per le altre classi.

Quattro giorni fa è stato nominato il delegato al settore: è Marco Occhipinti (telefono 338.75.05.757, e-mail occhipinti.m@tiscali.it), a disposizione di chi vuole saperne di più.

Intanto, si progetta il futuro. Il 6 aprile, in occasione di “Milanofil”, si terrà il seminario “Come sviluppare una collezione della classe aperta”, rivolto a tutti gli interessati (relatori: Paolo Guglielminetti, Giancarlo Morolli ed ancora Marco Occhipinti); nella stessa occasione verranno esibiti alcuni studi italiani ed esteri già sviluppati secondo tali criteri. Per chi non potrà essere presente a Milano, la documentazione verrà pubblicata anche on-line.

Tra il 14 ed il 16 giugno, a Noale (Venezia), si terrà la prima esposizione nazionale della classe aperta.

Reintegrata, nelle mostre, la “open class”
Reintegrata, nelle mostre, la “open class”
La nomina del delegato alla classe aperta
Le linee guida (file pdf)
           


Il risparmio postale al servizio delle comunicazioni
17 Dic 2012 16:03 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Da Cassa depositi e prestiti 2 miliardi di euro in cinque sostegni finanziari per facilitare la mobilità
Impiegato il denaro depositato presso gli uffici postali
Impiegato il denaro depositato presso gli uffici postali

Cassa depositi e prestiti. Da una parte sta definendo il nuovo ruolo che le fondazioni di origine bancaria, presenti per il 30% delle quote azionarie, dovrebbero avere in futuro. Dall’altra, destina 2 miliardi del risparmio postale alla voce comunicazioni.

L’assegno è stato staccato dal consiglio di amministrazione della società, riunitosi sotto la presidenza di Franco Bassanini. Cinque gli obiettivi individuati.

Ad Autostrade per l’Italia spa sono stati riconosciuti 500 milioni per realizzare la terza corsia nella tratta da 17,6 chilometri dell’“A1” compresa fra Barberino e Firenze Nord. Roma capitale ne avrà 295, di cui circa 207 sono destinati alla costruzione della linea metropolitana C ed alle opere di ampliamento e potenziamento delle A, B e B1. Al Comune di Milano ne giungeranno 274; buona parte, per l’esattezza 194, servirà alla linea 4 della sotterranea, il cui percorso riguarderà l’itinerario Lorenteggio-Linate. Alla Tram di Firenze spa ne spettano 16, utili al sistema integrato di tranvia nel territorio di Firenze e Scandicci. La fetta più grossa, pari a 760 milioni, permetterà di rispettare gli impegni assunti da Brebemi spa, in particolare per il collegamento autostradale a pedaggio di 62 chilometri fra Brescia, Bergamo e Milano.

Gli interventi nelle aree terremotate
Le recenti iniziative con i giovanissimi
Roma: il palazzo di piazza Dante nella cronaca di un secolo fa
           




Il nuovo anno del Titano
17 Dic 2012 12:56 - PUBBLICITÀ REDAZIONALE
L’AASFN si prepara ad affrontare una nuova avventura

Siamo in dirittura d’arrivo. Manca poco alla chiusura del 2012 e l’AASFN si sta già preparando al nuovo anno. Così dopo centotrentacinque anni di storia, primati, innovazione, capacità di attrarre l’interesse e la sensibilità dei collezionisti e delle cittadinanze ben più vaste di tutta Europa, anche per il 2013 la Repubblica di San Marino si appresta a lasciare la sua traccia “dentellata”.

Il francobollo ancora una volta, a conferma del fatto che neppure la modernità è in grado di soppiantare percorsi identitari e culturali, si accinge a raccontare la storia, ricorrenze e istanze sociali. La scelta dei temi e la capacità di tradurre, in pochissimi centimetri, abilità artistica e pensiero concettuale costituiscono la rappresentazione del grado di progresso sociale di un Paese. Ogni nazione, quando emette un francobollo, opera un gesto di reminiscenza attraverso il quale intende ricordare personaggi, monumenti, o avvenimenti che hanno segnato il percorso della società. Nel campo filatelico il Titano ha dato vita ad una serie di primati che ancora oggi sono rimasti senza uguali.

E così l’AASFN, rinnovando la propria capacità di incidere nel mondo del collezionismo e più in generale nei meccanismi della società civile, si prepara ad affrontare una nuova avventura. Arte, sport, storia, accordi internazionali ed istituzionali, grandi compositori, imprenditoria e avvenimenti di interesse collettivo. Questo e molto altro nel programma filatelico del nuovo anno.

Il sito dell'Azienda Autonoma di Stato Filatelica e Numismatica di San Marino (promo)
Il programma filatelico del 2013 (file pdf)
           


La donna tra presenze ed assenze
17 Dic 2012 09:26 - APPUNTAMENTI
L’allestimento verrà inaugurato domani al Museo storico della comunicazione. Aprirà al pubblico dall’8 gennaio all’8 marzo
L’inaugurazione avverrà domani
L’inaugurazione avverrà domani

L’inaugurazione si terrà domani alle ore 11, ma il pubblico -stranamente- dovrà attendere l’8 gennaio. Sapendo che, in ogni caso, resterà a disposizione degli interessati (su appuntamento, prenotandosi alla e-mail museo.comunicazioni@mise.gov.it) sino alla data fatidica dell’8 marzo.

È la mostra “Tracce di donna: lavoratrici muse ispiratrici”, ospitata a Roma presso il Museo storico della comunicazione, ubicato in viale Europa angolo via Cristoforo Colombo.

Viene dedicata -precisano dal ministero allo Sviluppo economico- alla presenza femminile nella storia delle comunicazioni. Attraverso una visita guidata, si potrà seguire un allestimento che la rappresenta nelle fotografie, nei dipinti e nelle sculture allegoriche, a testimonianza della sua presenza. Nel settore, la donna è portalettere, telegrafista e centralinista. Ispira importanti scoperte, ma appunto anche statue e quadri, com’è il caso di Elettra Marconi, figlia dello scienziato Guglielmo. È rappresentata nei francobolli, come serie tematica, ordinaria o momento commemorativo della sua eccellenza in vari campi.

La rassegna registra persino la sua mancanza. L’assenza tra i pesanti macchinari delle prime meccanizzazioni della posta, del telegrafo e telefono, “intende suggerire al visitatore il ricordo del grande sforzo per l’emancipazione della donna in ambito lavorativo”.

Il pubblico avrà due mesi, tra l'8 gennaio e l'8 marzo, per visitare la mostra
Il pubblico avrà due mesi, tra l'8 gennaio e l'8 marzo, per visitare la mostra
Il Museo storico della comunicazione
I precedenti: la rassegna, itinerante, “Donne di Poste”
           


Kim Jong Il un anno dopo
17 Dic 2012 01:26 - DALL'ESTERO
Due i foglietti che Pyongyang emetterà oggi in suo ricordo, all’insegna del motto “Sarà sempre con noi”

Se da un lato la Corea del Nord si fa notare per l’ennesima sfida missilistica, dall’altro ricorda la morte di Kim Jong Il.

Il “caro leader”, come la propaganda di regime l’aveva etichettato, è scomparso il 17 dicembre 2011, fatto sottolineato da un’emissione postale di cordoglio arrivata subito, già il 30 dello stesso mese. Altre citazioni, naturalmente, sono pervenute in seguito, ad esempio il 16 febbraio, giorno della sua nascita.

All’insegna dello slogan “Il grande leader camerata Kim Jong Il sarà sempre con noi”, per il primo anniversario dalla morte, Pyongyang ha annunciato due foglietti. Hanno nominale pari a 50 won ciascuno, sono dovuti a Kim Hae Yong e Pak Chol ed arriveranno oggi. Il primo propone il dittatore associato ad un’immagine simbolica: l’alba sul monte Kumgang. Il secondo lo ritrae in visita ad una fabbrica; è la Huichon Ryonha general machine factory, tra le aziende nazionali che si presentano come interlocutori anche all’estero.

Uno dei due foglietti, quello con la foto della visita alla Huichon Ryonha general machine factory
Uno dei due foglietti, quello con la foto della visita alla Huichon Ryonha general machine factory
L'annuncio della morte
L'emissione del cordoglio…
…e quella per il compleanno
           


Dopo gli interi russi, il francobollo algerino
16 Dic 2012 20:12 - DALL'ESTERO
Le cartevalori ricordano il mezzo secolo trascorso da quando Mosca riconobbe il Governo provvisorio di Mohammed Ahmed Ben Bella
Il francobollo algerino uscito oggi
Il francobollo algerino uscito oggi

Fuori programma, oggi, da parte dell’Algeria. Che ha ritenuto opportuno celebrare con un francobollo da 15,00 dinari il mezzo secolo trascorso dalle relazioni con l’allora Unione Sovietica.

La vignetta è dovuta a Kamardine Krim; propone la bandiera della Russia (considerata, anche dal punto di vista formale, l’erede dell’Urss) e quella del Paese nordafricano.

“Peccato -commenta lo specialista locale Med Achour Ali Ahmed- che l’iniziativa non darà lo spunto ad una congiunta”. Mosca si è fermata a due interi postali: una cartolina (venduta a 21,60 rubli) ed una busta (18,00), uscite il 4 giugno ed il 19 marzo ed anch’esse caratterizzate da soggetti allegorici: le mani che si stringono con, sullo sfondo, i colori nazionali e i due drappi.

Il significato della ricorrenza è importante: la superpotenza orientale riconobbe la realtà rappresentata da Mohammed Ahmed Ben Bella, uscita dagli Accordi di Évian con la Francia, pochissimi giorni dopo la loro sottoscrizione. Allacciando così relazioni diplomatiche con il Governo provvisorio della Repubblica algerina.

I due interi proposti dalla Russia
I due interi proposti dalla Russia
Da cinquant'anni indipendente: il richiamo all'“1+9”…
…ed il foglietto celebrativo
           




Trattativa fallita in Friuli-Venezia Giulia?
16 Dic 2012 16:33 - NOTIZIE DALL'ITALIA
I sindacati accusano la Regione di essersi disinteressata alle chiusure. L’ultimo termine dato da Poste italiane per non procedere alla razionalizzazione è il 29 dicembre

Se in Toscana l’intesa con Poste italiane non ha evitato il sorgere di proteste (un esempio che si fa notare è stato richiamato nella news precedente), in Friuli-Venezia Giulia le cose pare siano precipitate.

Il documento sottoscritto in novembre aveva sospeso il provvedimento di chiusura degli uffici, per consentire che i Comuni o la Regione trovassero soluzioni capaci di garantire la sostenibilità economica e superare il programma di razionalizzazione.

Però -spiega una nota di fonte sindacale- l’azienda “ha sostenuto l’esisto negativo delle trattative con le istituzioni”. Prendendo atto di ciò, le organizzazioni dei lavoratori non hanno potuto far altro che agire per ricollocare il personale. Definito, inoltre, un rafforzamento degli sportelli, prevedendo tre addetti in più per la provincia di Pordenone e due per quella di Udine. Saranno scelti tra i dipendenti applicati al recapito e alla logistica che hanno superato i colloqui di selezione.

Gli stessi sindacati, unitariamente, “contestano il disinteressamento da parte della Regione”. I tagli toccano in gran parte la montagna, “che in questo modo continua a depauperarsi di servizi. Altre regioni, come ad esempio la Toscana, hanno saputo fare accordi”.

La società, comunque, si è dichiarata disponibile a valutare eventuali proposte che dovessero venire presentate entro il 29 dicembre. A partire da tale data, è prevista la chiusura delle sedi di Andreis, Bulfons, Campagna di Maniago, Fagnigola, Fusine Valromana, Giais, Piano d’Arta, Piedimonte Calvario, San Martino di Campagna, Sanguarzo, Taiedo e Timau.

Per… bilanciare le chiusure, nella provincia di Pordenone saranno aggiunte tre persone ed in quella di Udine (qui un dettaglio architettonico dell'Udine Centro) due
Per… bilanciare le chiusure, nella provincia di Pordenone saranno aggiunte tre persone ed in quella di Udine (qui un dettaglio architettonico dell'Udine Centro) due
Ieri il “sequestro” dell'ufficio di Castelsangimignano (San Gimignano, Siena)
Friuli-Venezia Giulia: la trattativa avviata un mese fa
           


“Sequestrato” ufficio postale. Chiesto il “riscatto”
16 Dic 2012 13:57 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Ieri la protesta per la chiusura della sede di Castelsangimignano. Protagonisti, i sindaci di San Gimignano e Colle di Val d’Elsa
Nel recente passato, è stato il Comune di Colle di Val d'Elsa a sostenere diversi costi
Nel recente passato, è stato il Comune di Colle di Val d'Elsa a sostenere diversi costi

“Sequestrato” un altro ufficio postale. Mentre a Padova, un mese fa, intervennero i vigili per bloccare l’attività priva di autorizzazioni, questa volta sono stati coinvolti direttamente i sindaci. Il motivo, però, è un altro: protestare contro la razionalizzazione.

Il fatto è accaduto ieri a Castelsangimignano, frazione del Comune di San Gimignano (Siena). Dove i primi cittadini della stessa località e di Colle di Val d’Elsa, Giacomo Bassi e Paolo Brogioni, hanno simbolicamente bloccato l’impiegata dello sportello finito nella lista nera in quanto diseconomico, sigillando la porta con il nastro tricolore.

“Usiamo il nastro tricolore non per un’inaugurazione, come accade di solito -hanno detto i due amministratori- ma per sigillare una chiusura che altri soggetti stanno imponendo a noi e alla comunità locale, in maniera unilaterale e senza spiegazioni plausibili. Il riscatto che chiediamo a Poste italiane è il mantenimento del servizio nella frazione di Castelsangimignano, evitando di penalizzare il territorio e i cittadini”.

L’operatore ancora “non ci ha comunicato ufficialmente la data definitiva della chiusura”, ma il silenzio “ci spinge a credere che oggi potrebbe essere l’ultimo giorno... Noi non vogliamo che questo accada e chiediamo ancora una volta di conoscere chiaramente i criteri e le motivazioni”.

Nel caso non si intendesse fare marcia indietro, viene chiesto di rinviare di almeno tre mesi la serrata, così da permettere agli Enti locali di organizzare supporti alternativi. Pure su tale richiesta, avanzata nei giorni scorsi insieme alla Provincia e agli altri Comuni interessati dalla ristrutturazione coinvolgendo il prefetto, “non abbiamo ricevuto ancora nessuna risposta”.

Nel recente passato, il Comune di Colle di Val d’Elsa si era fatto totale carico delle spese per la struttura, le utenze e le manutenzioni; l’azienda doveva soltanto garantire una persona, messa a disposizione dalla sede centrale colligiana per alcuni giorni la settimana e per un numero di ore limitato. “Oggi, di fronte al comportamento della società, i cittadini che hanno annunciato la volontà di togliere i propri risparmi dai conti correnti postali sono già molti. Comprendiamo la loro scelta, come forma di protesta a cui ci uniamo ribadendo la nostra contrarietà al modo parziale e lacunoso con cui gli Enti locali sono stati coinvolti”.

I sindaci di San Gimignano e di Colle di Val d’Elsa (Siena), Giacomo Bassi e Paolo Brogioni, durante la protesta
I sindaci di San Gimignano e di Colle di Val d’Elsa (Siena), Giacomo Bassi e Paolo Brogioni, durante la protesta
Il caso di Padova
L'accordo per la Toscana…
…ed il servizio “Ecco fatto”
           


I francobolli dietro alle apparenze
16 Dic 2012 01:06 - LIBRI E CATALOGHI
Sono approfonditi dagli studi che valorizzano gli aspetti tecnici; tre i lavori giunti sul mercato
Una passione per l'approfondimento
Una passione per l'approfondimento

È proprio il caso di scriverlo: la lente sui dettagli delle cartevalori tricolori. Perché la lente è uno degli strumenti che più frequentemente impiegano gli autori, da una parte Marcello Manelli, dall’altra Massimo Giuliani e Mario Stefanucci. Tutti che gravitano attorno all’Associazione italiana filatelia specializzata.

Nel primo caso si tratta dell’edizione 2013 riguardante il “Prontuario delle specializzazioni - Francobolli della Repubblica italiana” (38 pagine in bianco e nero, 7,00 euro). Che, rispetto alla precedente uscita, “contiene -scrive Manelli- alcune correzioni, pochi aggiornamenti nelle valutazioni” e nuove immagini. A proposito delle stime, soprattutto per gli esemplari di fascia alta o medio-alta, l’esperto precisa che “dovrebbero essere considerate punto di riferimento e indice di rarità”, in quanto “solo il mercato e il collezionismo reale potranno confermare e semmai ulteriormente apprezzare”. Oltre ad approfondire ordinarie e servizi, non manca qualche commemorativo meritevole di attenzione, come le serie per Giuseppe Verdi del 1951, i Giochi olimpici invernali del 1956, la “Salviamo Venezia” del 1973, la “Campioni del mondo di calcio” del 2002.

Dello stesso autore è il “Catalogo delle specializzazioni - Francobolli di Trieste Amg-Vg e Amg-Ftt e Somalia (Afis)”, sviluppato in 36 pagine (7,00 euro). Rivede studi risalenti al 1997 ed al 1999: da allora, “numerosi sono stati i ritrovamenti e le precisazioni”, che Manelli ha riunito nel presente manuale. Per certi aspetti -annota- si confermano classificazioni risalenti ai primi anni Cinquanta, diverse da quelle sottoscritte in seguito da terzi. Per il Paese africano ha collaborato con molte informazioni Riccardo Bodo.

Il terzo tascabile è il “Catalogo dei francobolli con filigrana lettere della Repubblica italiana, Venezia Giulia e Trieste” (80 pagine in bianco e nero, 9,00 euro). Il lavoro dedica la copertina al “ritrovamento più importante degli ultimi anni”, ossia al 25 lire “Forze armate” del 1952 con filigrana solo lettere in doppia fila “larga”. Arriva, per quel che concerne il Bel Paese, al 1955, comprendendo posta aerea, segnatasse ed il resto del comparto. Gli artefici hanno ridotto quotazioni “non più sostenibili sul mercato”, al tempo stesso “contenendo prudentemente gli aumenti relativi agli esemplari più rari, per i quali attualmente l’offerta è comunque minima rispetto alla domanda”.

I tre tascabili nascono in seno all'Associazione italiana filatelia specializzata
I tre tascabili nascono in seno all'Associazione italiana filatelia specializzata
“Prontuario delle specializzazioni - Francobolli della Repubblica italiana” (acquista)
La scheda
           


A Roma una domenica di… carta
15 Dic 2012 19:03 - APPUNTAMENTI
Tra le iniziative volute per domani dal Mibac, quella dell’Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario
Una giornata per scoprire l'Icrcpal
Una giornata per scoprire l'Icrcpal

Ci sarà anche un mastro cartaio di Fabriano proveniente dal Museo della carta e della filigrana: mostrerà la nascita di un foglio, riproponendo la manifattura tradizionale e spiegando i segreti di una produzione praticata ininterrottamente dal XIII secolo. Tutti potranno cimentarsi nel realizzare l’importante supporto, ed ai giovanissimi ospiti ne sarà consegnato un foglio insieme al diploma di mastro cartaio.

È solo una delle iniziative che verranno firmate domani per “Carte di Natale 2012”, iniziativa nata nel contesto del ministero per i Beni e le attività culturali. Questa è organizzata a Roma presso l’Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario (via Milano 76, 9.30-19.30, ingresso libero).

La struttura resterà aperta eccezionalmente per favorire l’incontro con studiosi, studenti e visitatori. Organizzate, nella medesima sede, numerose attività. Si aggiungono diverse visite guidate: al Museo dedicato alla storia e alla conservazione del libro, all’antica collezione entomologica costituita dall’entomofauna dannosa per i materiali cartacei e da specie non dannose, al giardino storico (primo orto botanico cittadino) in cui vegetano specie rare ed interessanti.

Nel corso dell’evento, gli allievi della Scuola di alta formazione per restauratori saranno a disposizione del pubblico simulando un percorso operativo di restauro librario e presentando piccoli lavori. Ancora, verranno proposti libri e filmati d’epoca e sarà illustrato il restauro dei due busti lignei danneggiati dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale e provenienti dalla Biblioteca del monumento nazionale di Montecassino.

Il progetto -viene spiegato- “si pone come una preziosa occasione di conoscenza e di approfondimento: i tradizionali strumenti di comunicazione saranno amplificati dalle proiezioni su supporto digitale per facilitarne la circolazione e la comprensione”.

L'Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario
Tutti gli appuntamenti per “Carte di Natale 2012”
           




Documenti pubblici/3 “Ha prevalso il buon senso”
15 Dic 2012 11:39 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Due, secondo il senatore Carlo Giovanardi, le letture del documento proveniente dal Mibac
Il senatore Carlo Giovanardi
Il senatore Carlo Giovanardi

Il documento sottoscritto dall’ufficio legislativo presso il ministero per i Beni e le attività culturali, che questa testata ha presentato e sintetizzato ieri, comincia a far parlare di sé. E ad esprimersi è anche il senatore Carlo Giovanardi, fra i maggiori sostenitori dell’iniziativa.

“La lettura -spiega a «Vaccari news» - va fatta su due piani. Il primo è quello del buon senso. Come abbiamo rappresentato al ministro Lorenzo Ornaghi qualche tempo fa in occasione di un incontro, non si capisce bene che cosa potrebbero portare agli archivi centinaia di migliaia di buste e di lettere disperse nell’ultimo secolo e mezzo, che cosa potrebbero servire accatastate nei loro scantinati. I collezionisti, invece, hanno salvato questo patrimonio nel corso dei decenni, ne hanno garantita la conservazione e lo valorizzano. Alimentando un mercato fatto di commercianti, di case d’asta e di esperti”. Un’interpretazione diversa delle cose, che nel passato ha dilagato, “avrebbe messo a rischio tutto questo, e in cambio di che cosa? Di una visione ideologica che non ha senso”.

Dal punto di vista giuridico, l’intervento “ha giustamente separato beni” come quelli archeologici, gli oggetti di valore, quelli che hanno un significato storico e naturalmente quelli che sono stati trafugati dagli archivi: “sono fattispecie ben precise”. Evitando, in una lettura decisamente allargata, “che qualsiasi cosa avesse a che fare con il pubblico potesse essere automaticamente passibile di sequestro”.

Stando così la situazione, in base all’intervento del Mibac, a chi compete l’onere della prova davanti ad una contestazione? “Al settore pubblico”, per esempio mostrando la denuncia del furto.

I principali contenuti del documento
Il commento di Paolo Vaccari
           


Da centotrenta anni al servizio di Cesenatico
15 Dic 2012 01:32 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’ufficio postale di piazza Pisacane 5 è il più antico dell’intera regione. Oggi l’annullo; prevista una mostra fotografica
L'annullo annunciato per oggi
L'annullo annunciato per oggi

Se il tema (postale) di questi giorni è la chiusura di numerosi uffici, Cesenatico (Forlì-Cesena) festeggia il proprio. Perché da centotrenta anni serve l’utenza in piazza Pisacane 5 ed oggi, dalle 15 alle 19, verrà ricordato con un annullo speciale presso il Museo della marineria, sito in via Armellini 18.

Sarà l’occasione per parlare delle trasformazioni urbanistiche locali (l’intervento verrà tenuto da Davide Gnola), della Romagna e del suo servizio postale (Giovanni Albertazzi), della posta e del telegrafo a Cesenatico (Riccardo Braschi).

Contemporaneamente, grazie al supporto di Architetturapostale.it e del Circolo culturale filatelico numismatico “Ennio Giunchi”, la medesima struttura museale ospiterà la rassegna fotografica “La posta a Cesenatico - Architettura postale in Emilia-Romagna”, visitabile anche domani, il 22 ed il 23 dicembre dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19 (ingresso per la sola mostra gratuito).

Si tratta -spiega per i promotori lo stesso Braschi- della più antica sede postale ancora operativa nella regione e, nonostante le rilevanti trasformazioni subite, conserva l’involucro originario risalente al 1882. L’edificio fu realizzato nell’ambito delle ricostruzioni seguite al devastante terremoto che colpì la cittadina nel 1875. Il pericolante municipio venne abbattuto, sostituito da un fabbricato che avrebbe dovuto contenere, oltre agli sportelli postelegrafici, delle botteghe da affittare.

Il progetto venne redatto nel 1877 dall’ingegnere Antonio Amaducci; egli indicò un solo piano, allo scopo di armonizzare l’immobile al resto della piazza e diminuirne le spese. In realtà, vennero creati due livelli, per un’altezza leggermente superiore alla precedente.

La facciata occupa tutto il lato a levante della piazza e comprende un portico architravato che si congiunge a sud al loggiato confinante. Il prospetto laterale si affaccia sulla via pubblica e quello posteriore sulla corte privata.

Il portico è certamente l’elemento più caratterizzante. È formato da sei campate scandite con coppie di colonne toscane di laterizio, decorate con basi e capitelli di pietra bianca del Furlo. La trabeazione separa i due livelli, accentuandone lo squilibrio volumetrico. Questo è ulteriormente evidenziato dalla tipologia delle finestre: al piano terreno sono piccole, ad arco ribassato e contornate da una cornice, non originaria, in mattoni di laterizio; al livello superiore appaiono molto grandi, a tutto sesto e con ampia cornice cementizia.

Le modanature e le decorazioni plastiche -prosegue l’esperto- sono in gran parte di cemento verniciato ad imitazione della pietra naturale; alcuni elementi risultano in laterizio ed i paramenti sono intonacati e verniciati di colore rosso. Il cornicione è decorato con mensolotti di cemento sagomati a voluta e la copertura a falde è in tegole di laterizio.

Fra le finestre, al piano superiore della facciata, vi sono tre lapidi. Al centro si trova la targa del 1884 dedicata a Giuseppe Mazzini; a sinistra è collocata quella datata 28 maggio 1911 per commemorare Andrea Costa; l’ultima celebra il ventesimo anniversario della Resistenza.

A partire dal 1917, il palazzo ospitò anche l’ufficio telefonico e per un quarto di secolo tutti i servizi di comunicazione si trovarono riuniti. Nel 1926 la Cassa di risparmio di Cesena ne acquisì la proprietà di una parte per destinarla alla locale succursale e nel 1954 il Comune, ritornato in possesso dell’intero stabile, adibì il piano superiore ed una porzione del terreno a sede della scuola media. La duplice funzione comunicazioni e didattica venne mantenuta fino al 1972, quando la proprietà passò al ministero delle Poste e delle telecomunicazioni. Di recente è stato restaurato da Poste italiane.

Testo aggiornato il 17 dicembre 2012.

Una delle due cartoline che saranno rese disponibili
Una delle due cartoline che saranno rese disponibili
Razionalizzazione e proteste: l'accordo tra Poste e sindacati
La mostra ospitata al Museo della marineria
           


A Fano si lavora al Carnevale
14 Dic 2012 23:02 - EMISSIONI ITALIA
I principali dati sull’emissione. Nei bordi laterali, lo stemma del Comune, stelle filanti e coriandoli

A pochi giorni dal Natale si parla del… Carnevale. Non uno qualunque, ma quello di Fano (Pesaro e Urbino). L’Italia lo ricorderà l’anno prossimo con un francobollo da 60 centesimi inserito nella serie “Folclore”. È ancora ignota la data di uscita, ma non sarà troppo in là nel tempo: la manifestazione, infatti, verrà celebrata tra il 27 gennaio ed il 10 febbraio.

Si conosce, però, il contenuto della vignetta, che porta la firma di Maria Carmela Perrini. Propone alcune maschere legate alla ricorrenza ed il “prendi getto”, un caratteristico contenitore che viene usato per le caramelle lanciate sulla folla durante la festa, ritenuta la più popolare ed importante delle Marche e la più antica del Paese.

Prodotto in carta tradizionale, conta su una tiratura pari a due milioni e cinquecentomila esemplari; i fogli sono da cinquanta. Lungo i margini laterali, la sorpresa: si alternano lo stemma cittadino, stelle filanti e coriandoli.

Testo aggiornato il 27 dicembre 2012.

Fra poche settimane al via: è il Carnevale di Fano
Fra poche settimane al via: è il Carnevale di Fano
La manifestazione presentata dal Comune
           


La “lettera” che mai giunse alla figlia
14 Dic 2012 21:10 - APPUNTAMENTI
La scrisse Luigi Salvatori e parla delle sofferenze patite durante la prigionia dei tedeschi. È stata ripresa dal nipote e trasformata in un libro che verrà presentato domani a Rieti

Mio nonno era uno di quei 650mila militari italiani che, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, vennero deportati nei campi di internamento del Reich e che, nonostante le durissime condizioni di vita, “seppero dire di no alla collaborazione con i tedeschi dando vita ad una particolarissima forma di resistenza non armata”.

Inizia così la presentazione sottoscritta da Stefano Marci. Dirigente medico e pediatra, per l’occasione ha messo da parte pratiche e malattie infantili in modo da dedicarsi ad “Una gavetta piena di fame”. Il libro (336 pagine, 16,00 euro), verrà presentato domani a Rieti alle 18 presso la sala conferenze del teatro “Flavio Vespasiano”.

A scriverlo fu il protagonista, Luigi Salvatori (L’Aquila 1911 - Rieti 1989). “Per quanto posso ricordare, mio nonno non ha mai fatto parola con nessuno di questa sua triste esperienza, tranne in un’occasione, quando nel 1987 una commissione di inchiesta del ministero della Difesa si attivò per fare luce su presunte stragi di militari italiani nei pressi di Leopoli (oggi Lvov in Ucraina). Scrisse allora una memoria indirizzata all’autorità militare e alcune interviste che rilasciò comparvero anche su quotidiani e periodici di interesse nazionale”.

“Fu allora che mi mostrò la sua gavetta ed il suo memoriale scritto sotto forma di lettera indirizzata a mia madre che all’epoca dei fatti aveva cinque anni: mi disse che avrebbe voluto consegnarlo a lei al compimento della maggiore età, ma che non ne aveva avuto il coraggio per risparmiarle il dolore provocato dalla conoscenza di quanto suo padre aveva sofferto. E così la piccola valigia contenente tutti i ricordi di prigionia ed il memoriale tornò al suo posto, nel fondo di un armadio”.

Da lì è riemersa dopo la scomparsa dell’autore… “Ho letto -prosegue il nipote- le sue memorie e le ho trascritte temendo che il supporto cartaceo potesse deteriorarsi con il passare del tempo ed ho rispettato nel corso di tutti questi anni il suo desiderio di mantenere il silenzio”. Nel 2010 poi, in seguito alla cerimonia per il conferimento alla memoria della medaglia d’onore istituita dalla Presidenza del Consiglio per i reduci dai campi di internamento tedeschi, “mi sono reso conto che non era giusto tenere solo per me la vicenda di un uomo che per il suo altissimo senso del dovere, pur tra tante sofferenze, non era venuto meno al giuramento prestato alla Patria”.

La missiva inizia il 4 dicembre 1944 nel campo di Sandbostel, nella Bassa Sassonia, e prosegue con annotazioni pressoché quotidiane dal 23 febbraio fino al 14 settembre 1945, giorno dell’arrivo a Roma. La sua -aggiungono dalla casa editrice, la Marlin- è una cronaca straordinaria dall’interno dei lager sulle condizioni degli internati militari e sul trattamento subito, oltre che sulle ragioni della loro scelta. Di eccezionale valore storico è la testimonianza riguardante il periodo dell’occupazione in Grecia, caratterizzata da ruberie, facili costumi e violenze efferate da parte dei soldati italiani nei confronti dei ribelli e della popolazione.

La presentazione avverrà domani a Rieti, città in cui l'autore é scomparso nel 1989
La presentazione avverrà domani a Rieti, città in cui l'autore é scomparso nel 1989
           




Dopo tre anni vince. È Fabio Finocchiaro
14 Dic 2012 18:33 - DALL'ESTERO
Ha conquistato la venticinquesima edizione del Campionato del mondo di scacchi per corrispondenza

La posta quale strumento ludico. E, una volta tanto, non ci si riferisce alle burle di coloro che mettono indirizzi inesistenti per avere indietro i plichi dopo un lungo e complesso viaggio, creano “cartevalori” di fantasia od applicano, al posto della corretta affrancatura, gadget magari in argento.

Un classico uso -questo serio- che sopravvive all’incedere del tempo è il gioco degli scacchi per corrispondenza, attività che, addirittura, ha suggerito ad alcune Amministrazioni postali (è il caso dell’Unione Sovietica) la realizzazione di cartoline specifiche a beneficio dei contendenti. Contendenti che ora -per comunicare le proprie mosse- possono impiegare anche le e-mail. Ci si confronta a livello amatoriale o in veri e proprio tornei. Il più importante dei quali, il mondiale, è stato vinto ieri da un italiano, Fabio Finocchiaro.

L’edizione attuale della sfida, la venticinquesima, non è ancora terminata (pensare che è stata avviata nel 2009!), ma i dati parlano chiaro ed il riconoscimento da parte della Federazione internazionale scacchi per corrispondenza è già avvenuto. Tabella alla mano, pure i concorrenti che si sono classificati per secondo e per terzo parlano la lingua di Dante: risultano Elio Vassia e Sante Giuliani.

Un intero postale per giocare a distanza emesso dall'Unione Sovietica
Un intero postale per giocare a distanza emesso dall'Unione Sovietica
Il sito della Federazione internazionale scacchi per corrispondenza (in inglese)
           


Documenti pubblici/2 Le reazioni
14 Dic 2012 14:45 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il commento di Paolo Vaccari: “Tutti i filatelisti speravano in questa definitiva soluzione”
L'esperto Paolo Vaccari
L'esperto Paolo Vaccari

“Ci speravo, tutti i filatelisti speravano in questa definitiva soluzione che, grazie anche all’interessamento del senatore Carlo Giovanardi, ha portato tranquillità nell’ambiente”.

Così, a botta calda, si esprime il presidente della società Vaccari, Paolo Vaccari. Si riferisce al testo, proveniente dal ministero per i Beni e le attività culturali (Mibac) riguardante i documenti indirizzati a strutture pubbliche oggi nelle collezioni degli appassionati e sintetizzato nella news precedente.

“Le sovraccoperte e le buste che circolano -prosegue l’esperto- non sono state rinvenute in questi ultimi anni ma, perlomeno, dalla fine del 1928 o dagli inizi del 1929, quando divenne operativo il decreto-legge 2034, convertito in legge nella seduta del Senato del Regno il 12 dicembre 1928. Lo prova quanto ho presentato durante un incontro al Mibac il 12 giugno scorso. Vi era, fra l’altro, una lettera d’epoca della Croce rossa italiana, che dava la disponibilità a ritirare tutto il materiale cartaceo -definito di scarto- ceduto dagli Enti pubblici per aiutarla”.

“Se, come spero, non ci saranno altre complicazioni burocratiche e, fatte salve quelle testimonianze ritenute di rilevante interesse storico, o su cui gravano, da anni, denunce di furto o sottrazione, direi che la filatelia storico-postale si onora di ringraziare il ministro Lorenzo Ornaghi e chi, nello stesso dicastero, ha collaborato per giungere a tale conclusione. Non dimenticando certamente Carlo Giovanardi, che ne è stato il promotore. Proprio il senatore, nell’ultimo numero di «Vaccari magazine», ha trattato l’argomento, così da comprendere meglio tale l’attività della Croce rossa ed a collocarla nel tempo”.

Il documento emesso dal Mibac
L'articolo di Carlo Giovanardi pubblicato da “Vaccari magazine” (file pdf)
           


Documenti pubblici/1 L’interpretazione del Mibac
14 Dic 2012 13:15 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Dall’ufficio legislativo del dicastero per i Beni e le attività culturali, luce su un problema annoso che interessa direttamente i collezionisti

La mera circostanza che un documento sia indirizzato ad una Pubblica amministrazione, non può “per sé sola considerata, fondare una presunzione di attuale proprietà pubblica della cosa” e, ancora prima, non può neppure “far presumere che la cosa sia effettivamente stata inclusa in una pubblica raccolta archivistica alla quale sia stata illecitamente sottratta”. Occorre “il concorso di ulteriori elementi concordanti, idonei a dimostrare l’effettiva e attuale appartenenza allo Stato”.

Cinque lunghe e fitte pagine, scritte in un linguaggio tecnico, per contribuire a chiarire una situazione annosa, che si trascina da decenni. Portano la data del 22 novembre e provengono dall’ufficio legislativo, che fa capo al ministero per i Beni e le attività culturali, firmate dal suo responsabile, Paolo Carpentieri. Il punto di partenza è il quesito, sottoposto dalla Federazione fra le società filateliche italiane, “concernente la possibilità di presumere l’appartenenza alle pubbliche raccolte dei documenti indirizzati ai soggetti pubblici”.

Nel testo viene spiegato, fra l’altro, che “i documenti presenti negli archivi dello Stato e degli Enti territoriali hanno acquisito natura demaniale soltanto a seguito dell’entrata in vigore del Codice civile del 1942”.

Ogni registro o singolo fascicolo attraversa tre fasi, la cui durata specifica è variabile: in una il materiale rimane attivo, ossia “disponibile per l’ordinario e quotidiano svolgimento della «vita» stessa dell’istituzione”. Vi è poi un periodo di semiattività, nel corso del quale l’accesso presenta carattere più o meno sporadico. Infine, vi è la “storicizzazione”, con la quale l’oggetto è destinato -“previa effettuazione delle indefettibili operazioni di scarto”- alla conservazione. Le alienazioni, regolari, potrebbero incorrere già nella fase di vita ordinaria: trascurando i casi di sottrazione o soppressione di pubblici documenti, che presentano rilevanza penale, vi sono ipotesi del tutto normali, “come la non inclusione negli stessi fascicoli delle buste con le quali gli atti sono stati trasmessi”.

Non è quindi possibile trarre un principio generale, ma bisogna valutare il caso concreto, “alla luce della conoscenza della storia di ciascun archivio e della sua formazione”. Perché -conclude l’ufficio legislativo del Mibac- “deve ritenersi possibile l’esistenza di carte e documenti indirizzati a soggetti pubblici, sia risalenti all’epoca del Regno d’Italia che a quella degli Stati italiani preunitari, legittimamente possedute da soggetti privati, poiché è astrattamente plausibile: a) che tali carte siano state ritenute irrilevanti già al momento del loro utilizzo per l’attività corrente (circostanza certamente non inverosimile, ad esempio, con riguardo alle buste); b) che, ove ritenute irrilevanti in momenti successivi, a seguito di operazioni più o meno accorte di selezione e di scarto, non siano state destinate alla distruzione; c) che siano state disperse o sottratte in un momento diverso, ma antecedente all’entrata in vigore del Codice civile (quindi 1942, ndr), che ha attribuito alle raccolte archivistiche degli enti territoriali carattere demaniale, così sottraendole all’ordinario regime dell’usucapione”.

Il documento proviene dall'ufficio legislativo del ministero
Il documento proviene dall'ufficio legislativo del ministero
           


Quando i calendari risultano dentellati
14 Dic 2012 10:25 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Da tavolo e da muro, i lunari sono stati ideati da Cifo e “Don Pietro Ceresa”. Come fili conduttori, ecco i 100 lire ordinari e le Madonne tra francobolli ed annulli

Si avvicina la fine dell’anno, è tempo anche di calendari da sostituire. Gli attuali sistemi di stampa in digitale permettono tirature compatibili con il numero degli iscritti ad una associazione. Da qui le iniziative provenienti, tra l’altro, dal mondo filatelico.

La Collezioni italiani francobolli ordinari, ad esempio, ha raddoppiato. Se dodici mesi fa aveva proposto una versione elettronica del lunario, stampabile con il proprio computer, ora ha messo a punto pure quella cartacea da tavolo. Protagonisti, gli esemplari definitivi del 100 lire, a cominciare con quello della “Democratica”. Costa 15,00 euro, spese di spedizioni comprese (dettagli: segreteria@cifo.eu).

Da muro ed a tema mariano è il lavoro realizzato dal Gruppo di filatelia religiosa “Don Pietro Ceresa”, anch’esso sodalizio non nuovo a tali idee. Mese dopo mese, vengono evidenziate le Madonne venerate in tutto il mondo e ricordate con un francobollo o un annullo. È in omaggio ai soci ed ai salesiani, mentre agli altri interessati è richiesta un’offerta libera (hertel@hotmail.it).

Le iniziative provengono da Cifo e “Don Pietro Ceresa”
Le iniziative provengono da Cifo e “Don Pietro Ceresa”
           



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