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dir. resp. Fabio Bonacina
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  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
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Il conflitto visto nel 1968
02 Nov 2018 00:54 - EMISSIONI ITALIA
Mezzo secolo fa oggi l’Italia emise la serie per la Grande guerra. Fu illustrata dallo xilografo Tranquillo Marangoni

“Le virtù patriottiche e civili che il popolo italiano espresse in quell’epico momento della nostra storia non devono essere solo motivo di orgoglioso ricordo, bensì punto luminoso per un impegno civile di progresso che deve valere a costruire nel nostro Paese una più salda società democratica”.

È attraverso queste parole che l’allora presidente del Consiglio, Giovanni Leone, concluse il suo intervento per presentare i francobolli con cui venne commemorato il mezzo secolo trascorso dalla fine del Primo conflitto mondiale. Era il 2 novembre 1968, mezzo secolo fa oggi.

Contrariamente alle abitudini di allora, la serie appare generosa, organizzata in sei esemplari. Il lavoro fu affidato al noto xilografo Tranquillo Marangoni, ma l’esito non risultò entusiasmante. Troppo moderno per l’epoca e forse troppo piccolo lo spazio a disposizione per valorizzare i dettagli.

Il 20 lire racconta la trasformazione del cittadino in combattente attraverso la mobilitazione, l’arruolamento e la partenza verso il fronte, rappresentato dalle montagne con lo Stelvio, le Tofane ed il monte Nero. Il 25 propone la guerra di posizione: vi figurano fanti fucilieri e mitraglieri in trincea, l’artiglieria, il traliccio del genio, le munizioni, i servizi logistici, la Croce rossa, la cavalleria, il bersagliere, l’alpino, il granatiere. Con il 40, ecco le forze di mare: la corazzata “Andrea Doria”, il cacciatorpediniere “Zeffiro”, il mas di Luigi Rizzo, il Battaglione “San Marco”, una batteria costiera, il “Grillo” che supera gli sbarramenti, il sommergibile “Pullino”. Il 50 è dedicato all’Aeronautica, citando il dirigibile tipo “M”, il caccia Spad con il cavallino di Francesco Baracca, il Caproni “Ca 42”, l’idrovolante Macchi, l’antiaerea, le fotoelettriche e gli aerostati di sbarramento. Il 90 testimonia la riscossa: i combattenti che balzano dai ripari del Montello o per l’offensiva del Piave, così da condurli a Vittorio Veneto ed a villa Giusti, dove venne firmato l’armistizio; si aggiungono i ponti di barche, il muro con la scritta “Tutti eroi -o il Piave- o tutti accoppati”, la stella d’Italia con un tronco da cui spunta un nuovo germoglio. Infine, il 180, incentrato sul milite ignoto: compaiono cimiteri bellici (fra cui quello di Aquileia con la tomba dei dieci soldati sconosciuti), l’albero sul monte Santo, la dea Roma associata alle madri e alle vedove, un ragazzo che reca l’omaggio delle nuove generazioni.

I sei francobolli di mezzo secolo fa
I sei francobolli di mezzo secolo fa
Tranquillo Marangoni (servizio in due parti)
Le emissioni italiane del centenario: il foglietto del 2015…
…e il taglio in arrivo domani
           


Papi e santi
01 Nov 2018 19:13 - VATICANO
Con due francobolli, il Vaticano ricorda altrettanti pontefici morti quattordici e sedici secoli fa; si chiamavano Adeodato I e Zosimo
Uno solo il manuale
Uno solo il manuale

Due papi che furono proclamati santi, due francobolli che il 9 novembre saranno emessi dal Vaticano.

Il taglio da 1,10 euro rammenta Adeodato I. Nacque a Roma e trascorse la giovinezza nel monastero di sant’Erasmo al Celio. Il periodo del suo pontificato, avviato nel 615, fu per la città tra i più difficili della storia: alle turbolenze politiche e alle dispute dottrinali si aggiunsero infatti la peste, un’epidemia di lebbra ed il terremoto. In assenza dell’autorità civica, soccorse e consolò gli abitanti, ma ebbe modo di farlo per poco tempo, in quanto nel 618, quindi millequattrocento anni fa precisi, sopraggiunse la morte.

Il greco Zosimo -citato attraverso il taglio da 1,15- venne eletto nel 417. Convinto dal vescovo della città di Arles, si inserì da subito in alcune dispute religiose in Francia. Dopo un approccio più tollerante ma soprattutto dopo il Concilio generale di Cartagine con i vescovi africani, firmò un documento, l’“Epistula tractoria”, per condannare il Pelagianesimo, divenendo così uno strenuo oppositore di tale eresia. Ammalatosi, scomparve nel 418 (sono passati sedici secoli); le sue spoglie vennero deposte a San Lorenzo fuori le Mura, nella Città Eterna.

Alle immagini ha lavorato Marina Richterova; la tiratura conta su un limite di sessantamila esemplari per tipo, raccolti in fogli da dieci.

I bozzetti dei due francobolli
I bozzetti dei due francobolli
Sempre il 9 novembre, la Dichiarazione dei diritti dell’uomo…
…ed i viaggi di papa Francesco lungo il 2017
           


Auguri/2 L’elfo e non solo
01 Nov 2018 17:20 - DALL'ESTERO
L’Eire annuncia il Natale con ben due titoli per complessivi otto francobolli. Con il primo, griffato, cerca di coinvolgere i più piccoli
Il famoso elfo
Il famoso elfo

Se l’Islanda (news precedente) è andata sul laico con il pan di zenzero, l’Eire, in vista del Natale, ha fatto di più, varando -sempre oggi- due differenti serie, entrambe autoadesive.

Una, griffata, propone l’elfo, proprio quello della storia che lo vede sullo scaffale, destinato ad attrarre l’attenzione dei più piccoli. Dal punto di vista tecnico, la carta valore porta il nome di Javelin Diretct e costa 1,00 euro. Viene proposta la confezione da sei, che comprende altrettante cartoline, per una cifra complessiva di 9,95 euro.

L’alternativa è più articolata, composta da ben sette dentelli, uno da 0,50 con la stella e gli altri da 1,00 che propongono il presepe, paesaggi innevati ed interni con tanto di albero decorato. In questo frangente hanno operato Sally Caulfield e l’azienda Detail. Vi è il libretto con sei esemplari (due da 0,50 e quattro da 1,00) e quello con ventidue (quattro da 0,50 e diciotto da 1,00), in tale caso scontato: richiede 19,00 euro in luogo di 20,00 (fine).

Auguri per tutti i gusti
Auguri per tutti i gusti
Così l’Islanda (news precedente)
           


Auguri/1 Il pan di zenzero
01 Nov 2018 14:30 - DALL'ESTERO
Le immagini, ma anche l’aroma, evocano i dolcetti che la tradizione vuole si preparino per Natale. La serie emessa oggi dall’Islanda

Il pan di zenzero protagonista della serie che oggi l’Islanda ha dedicato al Natale. È un tipico prodotto che si prepara attendendo la ricorrenza, spiegano dagli sportelli. Ha forme e dimensioni varie ed altrettanto particolari risultano le decorazioni che lo caratterizzano.

I preparati che figurano nelle due cartevalori, invece, non si possono mangiare. Solo odorare, visto che sono stati riprodotti con un inchiostro aromatizzato capace di evocare i dolcetti. Realizzata da Elsa Nielsen, la serie risulta autoadesiva; un taglio serve per gli invii nazionali compresi nei cinquanta grammi, servizio che attualmente richiede 180 corone. L’altro, con le medesime caratteristiche tecniche, viene destinato alle corrispondenze verso l’Europa e ne esige 225 (continua).

I due francobolli
I due francobolli
Il pan di zenzero anche per i vecchi francobolli di Aland
Tra gli auguri 2018 già segnalati: Francia…
…e Repubblica Ceca
           


Superate e durature
01 Nov 2018 10:45 - LIBRI E CATALOGHI
Rispetto alle vetture passeggeri, quelle per bagagli e posta rimasero in servizio molto più tempo. Lo spiega il libro “Carrozze Fs a cassa in legno”, di Luigi Voltan
In legno
In legno

Un libro che apparentemente si rivolge a tutt’altro settore, ma che serba una sorpresa. Scritto da Luigi Voltan, s’intitola “Carrozze Fs a cassa in legno - Le carrozze progettate ed ordinate dalle Fs dopo il 1905 e la loro evoluzione”. All’interno delle 180 pagine in bianco e nero (42,00 euro), parla anche dei vagoni postali.

“Rappresentano il primo nucleo storico di veicoli adibiti al trasporto dei passeggeri costruito espressamente dalle Ferrovie dello stato italiane” per sostituire il vetusto e disomogeneo parco ereditato nel 1905 dalle precedenti reti concessionarie, spiegano, parlando in generale, dalle fiorentine Edizioni Pegaso.

Si tratta di quasi ottomila elementi programmati dall’ufficio studi del servizio materiale e trazione. Una fase durata poco in quanto, agli inizi degli anni Venti, arrivarono le strutture in metallo. Le costruzioni in legno finirono associate ai treni meno importanti e solo in parte risultarono protagoniste di rinnovamenti e riclassificazioni. Il capitolo si chiude di fatto nei Sessanta, ma non per bagagliai e postali, che sarebbero sopravvissuti lungo un altro ventennio almeno, seppur in quantitativi sempre più esigui.

Il volume traccia le principali caratteristiche, l’evoluzione, i numerosi cambi di marcatura, indicando anche qualche impiego particolare e talvolta sconosciuto.

Ferrovie dello stato, il francobollo del centenario
Le carrozze postali considerate nel libro (file rtf)
           


Biblioteca da mezzo secolo
01 Nov 2018 01:04 - APPUNTAMENTI
Oltre tre chilometri di libri, cataloghi, listini commerciali, giornali, documenti ufficiali ed altro sono conservati all’American philatelic research library. La festa del cinquantenario
Da domani la festa
Da domani la festa

Il sogno di tanti collezionisti che desiderano andare oltre al semplice accumulo di francobolli e lettere è approfondire. Ed è dedicata a loro la festa in programma tra il 2 ed il 3 novembre a Bellefonte (Pennsylvania), negli Stati Uniti. Qui, in 100 Match Factory place, ha sede l’American philatelic research library, che compie mezzo secolo e si presenta -probabilmente non a torto- come la più grande biblioteca specializzata al mondo.

Dipende dall’American philatelic society, fondata nel 1886 e che adesso conta oltre 28mila membri, i quali -se residenti negli Usa- pagano 45,00 dollari di quota annua e ricevono il mensile “The american philatelist”. Fra le prestazioni disponibili, possono attingere a tre chilometri di libri, cataloghi, listini commerciali, giornali, documenti ufficiali ed altro ancora della Aprl, incorporata il 28 ottobre 1968.

Domani sera è previsto un incontro informale; il grosso delle commemorazioni si svolgerà sabato, con interventi, mostre di oggetti rari, visite, una cerimonia per ricordare chi vi ha lavorato lungo i decenni…

“Attendiamo di condividere questo evento speciale con i nostri soci e con tutta la comunità filatelica, che hanno reso tale programma possibile”, dice per la struttura Scott Tiffney. “Grazie al loro tempo e alle loro risorse, possiamo guardare orgogliosamente indietro al mezzo secolo trascorso, e con fiducia scrutare i prossimi cinquant’anni ed oltre”.

La sede si trova a Bellefonte, in Pennsylvania
La sede si trova a Bellefonte, in Pennsylvania
Il sito dell’American philatelic research library
Il programma del 2-3 novembre (entrambi i link in inglese)
           


Viaggi sintetizzati
31 Ott 2018 19:51 - VATICANO
Invece di cinque francobolli per Bangladesh, Colombia, Egitto, Myanmar e Portogallo, un foglietto da 1,15 euro. Così si documentano le visite compiute dal papa lungo il 2017
L’annullo fdc
L’annullo fdc

Forse per evitare troppi francobolli, l’Ufficio filatelico e numismatico vaticano ha sintetizzato, saggiamente, le visite compiute all’estero da papa Francesco lungo il 2017.

Quindi, invece dei cinque dentelli ragionevolmente attesi, il 9 novembre arriverà un foglietto da 1,15 euro, stampato in sessantamila unità.

Per mano di Gabriella Titotto, ecco al centro la colomba con il ramoscello d’ulivo e fasci di luce (i colori richiamano le bandiere dei Paesi toccati) che si irradiano su Bangladesh (il riferimento è al National martyr’s memorial di Savar), Colombia (il Cristo Rotto di Bojayá), Egitto (la croce copta indossata dall’ospite nella visita di cortesia a Tawadros II), Portogallo (la statua con la Madonna di Fatima).

La carta valore effettiva propone Jorge Mario Bergoglio mentre stringe le mani ai fedeli, evocando la messa celebrata nella cattedrale di Yangon, in Myanmar.

I cinque Paesi visitati sono stati sintetizzati in un foglietto
I cinque Paesi visitati sono stati sintetizzati in un foglietto
Tutte le emissioni attese
La stessa serie, un anno fa
           




Montecassino svela i suoi tesori
31 Ott 2018 17:13 - APPUNTAMENTI
Tesori, questa volta, filatelici e postali. Dal 3 novembre al 10 marzo la mostra “Dagli albori del francobollo”
L’annullo per l’apertura
L’annullo per l’apertura

“Una lettera o una cartolina scritte di proprio pugno e la bellezza del francobollo utilizzato per spedirle sono certamente veicolo di emozioni difficilmente eguagliabili da una email o da un messaggio sul cellulare”. È la premessa alla base della mostra che, tra il 3 novembre ed il 10 marzo, l’Abbazia di Montecassino (Frosinone) ospiterà sotto il titolo “Dagli albori del francobollo”. Verrà inaugurata sabato prossimo alle ore 10.30.

L’allestimento è stato curato da Marco Occhipinti ed attinge al patrimonio conservato nella stessa struttura ospite, frutto di donazioni o di raccolte effettuate dai religiosi. Tra il materiale esposto, il Regno Unito a partire dal “Penny black”, il Regno d’Italia, il Vaticano nonché documentazione storico-postale e cartofila relativa a san Benedetto e al complesso, che nel tempo è stato citato da non poche cartevalori. Predisposto un catalogo da 12 pagine.

La sede sarà raggiungibile tutti i giorni dalle 9 alle 16.45. Il costo per accedere al percorso monumentale, e quindi all’esposizione, è di 3,00 euro (5,00 la domenica ed i festivi).

Alla scoperta del patrimonio filatelico e postale conservato all’Abbazia di Montecassino (Frosinone)
Alla scoperta del patrimonio filatelico e postale conservato all’Abbazia di Montecassino (Frosinone)
Il sito di riferimento
Nel 2012 l’ultimo francobollo italiano che cita il complesso
In questi giorni pure le mostre “belliche”
           


Priorità alle tossicodipendenze
31 Ott 2018 15:16 - EMISSIONI ITALIA
È l’obiettivo principale della onlus di Civitavecchia Il ponte centro di solidarietà, che oggi è stata ricordata con un francobollo nel quarantesimo anniversario dalla fondazione
Il francobollo
Il francobollo

Il ponte centro di solidarietà onlus di Civitavecchia? È “aperto a tutti, apartitico, aconfessionale, senza scopo di lucro, che si pone come finalità prioritaria il «prevenire e risolvere problemi legati a situazioni di malessere a rilevanza sociale umanitaria, in modo particolare le tossicodipendenze»”. Così, nel bollettino illustrativo, lo descrivono il presidente Pietro Messina ed il referente Pasquale Maldera. Fondato nel 1978 (un altro quarantesimo!) da don Egidio Smacchia, punta a riabilitare e prevenire in favore di adolescenti e minori, interessando la famiglia, la scuola, le parrocchie, il mondo dello sport, l’associazionismo, il volontariato. Senza trascurare, tra l’altro, percorsi specifici dedicati alle donne drogate e disagiate con figli minori al seguito.

Quanto al francobollo, è arrivato oggi a 1,10 euro; si tratta di un “B” (risulta valido per gli invii ordinari domestici compresi nei venti grammi). Inserito nella serie “Il senso civico”, si mostra autoadesivo, stampato in un milione di esemplari con fogli da quarantacinque. Il bozzetto viene dal sodalizio, poi ottimizzato all’Istituto poligrafico e zecca dello stato. Riproduce la mano protesa per aiutare un uomo a raggiungere il ponte, collocato nel paesaggio arido e ostile. Si aggiunge la frase “Anche la tua mano è necessaria...”.

L’annullo per le buste del primo giorno è in uso presso l’ufficio postale del centro collocato in Lazio.

L’anticipazione
           




Due tradizioni, un foglietto
31 Ott 2018 12:25 - DALL'ESTERO
Lo sforzo di Aland per annunciare l’“Anno del maiale”: fondere nella scena del blocco lo spirito cinese e quello nordeuropeo

Come tradizione vuole, Aland non si farà sfuggire il richiamo al calendario orientale. Ecco quindi (arriverà domani) il tributo fogliettato per l’“Anno del maiale”.

Contenente una coppia di francobolli diversi da 2,00 euro ciascuno, è dovuto a Martin Mörck, uno specialista della materia che per lungo tempo ha soggiornato in Cina. Suoi, ad esempio, sono gli analoghi tributi emessi nell’arcipelago scandinavo l’11 novembre 2016 per il gallo e il 10 novembre 2017 per il cane; unico lo sforzo: cercare di condensare nel disegno lo spirito caratteristico dell’Estremo Oriente con quello nordeuropeo. Senza trascurare, ovviamente, il proprio stile.

Lo sfondo del nuovo lavoro è ispirato ad una reale fattoria di Mångstekta.

Il richiamo è a foglietto
Il richiamo è a foglietto
I precedenti del 2016…
…e del 2017
           


Palermo Capitale della cultura e l’“Avvenire”
31 Ott 2018 10:13 - PUBBLICITÀ REDAZIONALE
Da Poste Italiane due folder filatelici dedicati alla città e ai 50 anni del quotidiano

Il 6 ottobre è stato emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico un francobollo celebrativo di Palermo Capitale Italiana della Cultura.

Il contest legato alla campagna di comunicazione di Palermo Capitale Italiana della cultura #SiamoNoi racconta il vero volto di Palermo Capitale: la sua gente, protagonista del cambiamento culturale che le ha permesso di ottenere questo riconoscimento.

Il folder filatelico realizzato ha tutti i colori e le immagini identificative della città. In formato A4 a due ante contiene il francobollo, la cartolina affrancata e annullata e la busta primo giorno di emissione al costo di 12€. Disponibili 4.000 esemplari. In copertina, sono stati riprodotti i monumenti simbolo della multiculturalità di Palermo, raffigurati nel francobollo, nella parte alta il logo di Palermo arabo-normanna, e in quarta di copertina un’immagine dei “pupi siciliani”.

L’11 ottobre il Ministero dello Sviluppo Economico ha emesso un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “le Eccellenze del sistema produttivo ed economico” dedicato al quotidiano “Avvenire” relativo alla tariffa B pari a 1,10€. Papa Paolo VI volle fortemente la nascita di un quotidiano nazionale rivolto a tutti i cattolici italiani, un punto di incontro vivo tra le loro molteplici voci e insieme luogo di dialogo con le diverse anime della società.

Il folder ha una tiratura di 5.000 esemplari, in formato A4 a tre ante contiene il francobollo, una cartolina obliterata e affrancata con annullo speciale Spazio Filatelia Roma, e una busta primo giorno di emissione affrancata e annullata con annullo Spazio Filatelia Milano, costo di € 15,00. In copertina l’immagine dell’artista Armando Orfeo, in quinta di copertina cenni storici e informazioni relative al quotidiano, in sesta di copertina l’immagine di quattro uscite del giornale, durante i 50 anni di attività.

I folder possono essere acquistati in tutti gli Uffici postali con sportello filatelico, negli Spazio Filatelia e on-line sul sito poste.it.

Poste italiane e la filatelia (promo)
           




Assegni postali da cent’anni
31 Ott 2018 00:40 - DALL'ESTERO
A celebrare con un francobollo il giro di boa è la Francia, ma non è la prima volta. Già lo fece mezzo secolo fa

Dopo cinquant’anni, ritorna. È l’omaggio che la Francia dedica agli assegni postali, ricordati il 6 gennaio 1968 con un francobollo da 0,40 franchi e ripresi ora per il secolo. Taglio da 0,80 euro firmato Youz, il nuovo tributo è simbolico, nei colori giallo e blu che evocano l’operatore. Sarà in prevendita da oggi, mentre il 2 novembre si completerà la distribuzione.

Il servizio dei conti correnti e degli assegni postali venne istituito con legge il 7 gennaio 1918, nonostante una lunga opposizione da parte dell’Assemblea nazionale. Le cose cambiarono dopo il Primo conflitto mondiale, con la rarefazione delle monete metalliche. Restato per decenni qualcosa di simile al vaglia, solo nel 1955 l’assegno postale venne assimilato interamente al “fratello” bancario, diventando uno strumento di pagamento quotidiano. Tra i servizi, la consegna a domicilio del denaro tramite postino, cosa che in Italia venne sperimentata con le pensioni ed accantonata. Adesso la sfida è nella monetica.

A mezzo secolo di distanza
A mezzo secolo di distanza
Italia - L’esperimento per la consegna delle pensioni a domicilio
           


In chiusura il programma
30 Ott 2018 19:06 - VATICANO
Il 9 novembre l’ultima, robusta, infornata con sette titoli. Eliminato il tributo alla Pontificia accademia di teologia
Diritti dell’uomo: l’annullo…
Diritti dell’uomo: l’annullo…

Maxi emissione dal Vaticano, che esaurisce i sospesi. Il 9 novembre arriveranno infatti le serie riguardanti la “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo” (tagli da 1,10 e 1,15 euro), i viaggi del papa (1,15 in foglietto), il Natale (1,10 e 1,15 in fogli e in libretto), Gioacchino Rossini (2,40), Adeodato I e Zosimo (1,10 e 1,15). Giungeranno anche gli interi postali, di cui solo ora si sono conosciuti i contenuti: le cartoline (1,10, 1,15, 2,40, 3,00) citeranno l’Abbazia di san Miniato al Monte a Firenze nel millenario dalla fondazione; l’aerogramma (2,30) il cardinale Marcelo González Martín per il secolo trascorso dalla nascita. Eliminato il tributo alla Pontificia accademia di teologia.

Il primo titolo rammenta la promulgazione, avvenuta il 10 dicembre 1948, del documento, composto da un preambolo e da trenta articoli; sancisce i diritti individuali, civili, politici, economici, sociali e culturali di ogni persona. I due tagli figurano prodotti in un massimo di sessantamila unità, raccolti in fogli da tre serie. Sono dovuti a Svetlana Milijaševič; riproducono una stilizzazione del globo terrestre, unitamente alla colomba della pace o alle figure di un uomo e di una donna. Completano il disegno alcune tra le parole più significative riprese dal testo, tradotte ciascuna in una lingua diversa: “vita” (è scritta in cinese), “uguaglianza” (francese), “giustizia” (spagnolo), “sicurezza” (inglese), “libertà” (russo), “istruzione” (arabo).

Aggiornamento del 4 giugno 2019: la tiratura autorizzata è stata corretta in centoventimila serie.

…ed il foglio contenente tre serie
…ed il foglio contenente tre serie
Il 6 settembre la precedente infornata
           




Lutto alla Filagrano. È scomparso Vidmer Sintoni
30 Ott 2018 14:03 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Avrebbe compiuto settant’anni il 21 marzo. La sua attività professionale, fra l’altro, tra viaggi papali e interi. Domani il funerale
Vidmer Sintoni
Vidmer Sintoni

È scomparso oggi, alle prime ore del giorno, Vidmer Sintoni, già titolare della Filagrano; era nato il 21 marzo 1949. Tra le attività in cui si impegnò, quella dei giri di buste realizzati in occasione dei viaggi, prima di Paolo VI e poi soprattutto di Karol Wojtyla, quando -tra il 1985 ed il 1990- si arrivava a produrre cinquantamila plichi. Non a caso, questa inconsueta testimonianza venne documentata nel libro “Giovanni Paolo II - Viaggi di speranza”, incentrato appunto sulle esperienze compiute dal pontefice nel mondo.

Ha rappresentato uno degli aspetti più significativi della sua vita professionale, avendo “raccolto” il compito filatelico-numismatico dal padre Sirio, compito passato poi al figlio Gabriele. “È stato l’autore del catalogo Filagrano dedicato agli interi postali”, aggiunge quest’ultimo. “Ha portato avanti la ditta fino al 2015; negli ultimi tempi mi aiutava comunque”.

Il funerale si svolgerà domani alle ore 15 presso la chiesa di santa Maria Lauretana a Forlì; si trova in via Campo di Marte al numero civico 150.

Nel 2012 la scomparsa del padre Sirio
           


Guerra/2 Colomba e filo spinato
30 Ott 2018 13:02 - DALL'ESTERO
È la scelta iconografica adottata dal Canada per rammentare i cent’anni trascorsi dalla fine del Primo conflitto mondiale

La colomba sul filo spinato, un chiaro simbolismo per celebrare i cent’anni trascorsi dalla fine della Prima guerra mondiale. È quanto rappresenta il francobollo portato dal Canada agli sportelli il 24 ottobre. Si tratta di un taglio permanente che ora richiede 0,85 dollari, sottoscritto da Larry Burke, Anna Stredulinsky, Jillian Ditner.

Due le alternative attraverso il quale è commercializzato: il foglio da cinque, che sullo sfondo mostra persone intente a festeggiare la conclusione del conflitto, e il libretto da dieci, questi autoadesivi. Un modo per ricordare gli oltre 650mila connazionali coinvolti, 175mila dei quali furono feriti e 66mila uccisi; tradizione vuole che ad ogni 11 novembre alle ore 11 il Paese si fermi per due minuti (fine).

La versione a foglio del francobollo
La versione a foglio del francobollo
I circoli filatelici italiani per la ricorrenza (news precedente)
           




Guerra/1 Tutti in trincea
30 Ott 2018 10:51 - APPUNTAMENTI
Numerose le manifestazioni filateliche che, nei prossimi giorni, ricorderanno, in modo più o meno diretto, il centenario trascorso dalla fine del Primo conflitto mondiale
L’annullo di Cantù (Como)
L’annullo di Cantù (Como)

Difficile trovare una “concentrazione” tale di iniziative contemporanee e di fatto sullo stesso argomento, ma evidentemente la ricorrenza ha solleticato l’interesse delle associazioni e forse di una parte del pubblico generico. Tutte commemorano il centenario inerente alla fine della Prima guerra mondiale proponendo francobolli, lettere, cartoline, materiale d’epoca o magari un annullo correlato. “Vaccari news” segnala sette allestimenti ad ingresso libero, ma di certo ve ne saranno altri. Vedono protagonisti i sodalizi dei collezionisti, talvolta in sinergia con altri organismi.

Dal 31 ottobre all’11 novembre il Circolo filatelico crociere atlantiche “Biagio Andreuccetti” proporrà ad Orbetello (Grosseto) la “Giornata della filatelia - 39ª Mostra filatelica, fotografica, documentaria”. Il riferimento è piazza della Repubblica 1, sede aperta dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 20, festivi compresi.

Tra l’1 ed il 4 novembre Cantù (Como), attraverso il Circolo filatelico canturium, firmerà una sociale alla corte San Rocco di via Matteotti (9.30-19).

Rovereto (Trento) si è prenotata fra il 2 ed il 17 con “Uomini in trincea 1914-1918”; dietro vi sono Circolo culturale numismatico filatelico e Biblioteca civica “Girolamo Tartarotti”. Presso quest’ultima, ubicata in corso Bettini 43 ed operativa da lunedì a sabato tra le 9 e le 22 (domenica nella fascia 9-13), i visitatori troveranno corrispondenze, divise, materiale sanitario ed altro di Ivan Donnini, sempre inerente al conflitto.

A Firenze si sono attivati Nucleo filatelico cittadino ed Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia. Dal 3 al 4 l’Unuci di piazza San Pancrazio 2 (apertura 9-18) e dal 3 al 10 lo spazio filatelia di via Pellicceria 3 (da lunedì a venerdì 8.20-13.35, sabato 8.20-12.35) metteranno sotto teca reperti postali e non.

Noale (Venezia) sarà in campo il 3, il 4, il 10 e l’11 per ricordare il ventennale passato dalla ricostituzione del Circolo filatelico numismatico; gli interessati dovranno recarsi al palazzo della Loggia, in piazza Castello 55, tra le 9 e le 19. Il giorno 3 alle 10.30 Luciano Minto, in collaborazione con l’Associazione italiana di storia postale, interverrà su “Documenti postali durante la Grande guerra 1918-2018”.

Cominciando il 3 e fino al 18 ci sarà pure Chivasso (Torino), dove Ognisko Polskie w Turynie e Circolo filatelico locale hanno inteso organizzare il percorso “Da prigionieri a uomini liberi. L’Armata polacca in Italia 1918-1919”. Verrà accolto all’ex biblioteca, in piazza Generale Dalla Chiesa, aperta al pomeriggio nel periodo temporale 14.30-18.30 (domenica esclusa).

Infine, ecco Viareggio (Lucca), mobilitata dal 4 al 25. A villa Paolina, in via Machiavelli 2 (da mercoledì a sabato 15.30-19.30, domenica 9.30-13.30 e 15.30-19.30), tramite il Circolo filatelico “Giacomo Puccini” verrà offerto “Viareggio nel centenario della Grande guerra”; saranno esibiti carteggi ed oggetti riguardanti la crocerossina Elvira Bonetti, decorata con la medaglia di bronzo al valor militare (continua).

Tra le altre proposte, quelle di Rovereto (Trento) e Firenze
Tra le altre proposte, quelle di Rovereto (Trento) e Firenze
Il francobollo italiano per la ricorrenza: i dati
Ancora in essere, le mostre a Trezzo sull’Adda (Milano)…
…e Castelfidardo (Ancona)
           


Senza nominali, ma senza ammattire
30 Ott 2018 01:19 - EMISSIONI ITALIA
In un elenco, tutte le sigle impiegate ora nei francobolli d’Italia: a cosa si riferiscono e quanto costano le cartevalori collegate

Chissà quando il ministero allo Sviluppo economico deciderà di cambiare le sigle che caratterizzano i francobolli senza nominale. Ovvero, renderle più comprensibili agli operatori postali e soprattutto agli utenti. Basterebbe guardare cosa si fa, ormai da tempo se non da decenni, all’estero, dalla Francia al Regno Unito, dal Canada agli Usa.

A complicare le cose, il doppio regime, ordinario (individuato con la lettera “B”) e prioritario (“A”). Più l’articolazione del listino secondo impostazioni geografiche forse superate. Parigi -già l’ha annunciato- da Capodanno avrà solo due modalità: interno e resto del mondo; l’Italia ne ha ancora quattro: 1) domestico, 2) Europa e Mediterraneo, 3) Africa, America, Asia, 4) Oceania.

Attendendo che una qualche semplificazione arrivi anche al di qua delle Alpi, “Vaccari news” -in assenza di auspicate iniziative istituzionali- ha pensato di sintetizzare le attuali alternative in un elenco di formato pdf. È possibile scaricarlo gratuitamente utilizzando il link collegato alla presente notizia.

“A”, “B”, “B-50g”, “Azona1”…
“A”, “B”, “B-50g”, “Azona1”…
Nel 2015 i primi francobolli senza nominale
La prossima semplificazione francese al tariffario
Tutte le sigle - La scheda completa di “Vaccari news” (file pdf)
           




“Scrivi a un condannato a morte”
29 Ott 2018 16:51 - NOTIZIE DALL'ITALIA
È una delle proposte firmate dalla Comunità di sant’Egidio, l’1 settembre scorso citata nel francobollo per il mezzo secolo dalla fondazione
Prigione
Prigione

Il francobollo, emesso l’1 settembre scorso per il cinquantesimo anniversario dalla fondazione, non è che uno degli aspetti per così dire postali che caratterizzano la Comunità di sant’Egidio. Ben più pregnante è la proposta -da essa sostenuta- “Scrivi a un condannato a morte”.

“Ricevere una lettera è il segno che qualcuno ha a cuore la tua vita”, viene spiegato. “È un legame con il mondo esterno. È la speranza che qualcuno si ricordi di te. Spesso può significare la possibilità di allacciare un’amicizia duratura e sincera, altrimenti impossibile”. Essa “ha un valore enorme sempre, per chi sta in carcere vuol dire collegarsi con il mondo che sta fuori”. Le missive, infatti, “malgrado la censura che spesso subiscono, sono il solo spazio libero nella vita di uomini e donne nei bracci della morte. Ricevere posta è un po’ come allargare le sbarre. Avere qualcuno a cui scrivere scandisce il tempo, che è tutto uguale, apre uno spazio di affetto, aiuta a non perdere la fiducia”.

Secondo i dati in mano al sodalizio, e grazie ad esso, migliaia di reclusi destinati alla pena capitale, ad esempio in Camerun, Stati Uniti, Trinidad e Tobago, Zambia, si interfacciano con altrettanti interlocutori in tutto il mondo.

Naturalmente, si è sempre in cerca di volontari interessati al progetto. Il riferimento cui rivolgersi è Stefania Tallei (info@santegidio.org), specificando in che lingua si preferisce corrispondere.

Il francobollo
Il sito della Comunità di sant’Egidio
In Italia - Il progetto “Filatelia nelle carceri”
           


Gli auguri. Ed anche la possibilità del premio
29 Ott 2018 13:29 - DALL'ESTERO
In Francia tornano i francobolli “gratta e vinci”. Dal soggetto laico, debutteranno l’8 novembre per il “72° Salone filatelico d’autunno”

“Inviate qualcosa di più degli auguri”. È il suggerimento predisposto dalla Francia per un’emissione che vedrà la luce l’8 novembre, nel contesto del “72° Salone filatelico d’autunno”. Salone che, purtroppo, si preannuncia troppo denso di novità dentellate. La manifestazione è in programma dallo stesso giorno all’11 presso l’espace Champerret di Parigi; vedrà come invitata d’onore la Croazia.

Tornando al titolo in arrivo, batte una strada già percorsa in passato: si guarda alle festività di Natale con approccio laico, proponendo delle immagini impaginate da Grenade & Sparks. La scelta è caduta su decorazioni, pacchetti, paesaggi innevati, renne, auspici di buon anno. L’esito -raccolto in libretto- sono dodici allegri autoadesivi per la lettera “verde” (0,80 euro), caratterizzati da una banda dorata da grattare. Sotto potrebbe esserci il regalo, da destinarsi o da destinare; in palio vi sono 2.160 premi immediati e dieci viaggi.

Quattro dei dodici esemplari
Quattro dei dodici esemplari
La stessa idea un anno fa
           




Secoli di percorsi e scoperte
29 Ott 2018 10:18 - APPUNTAMENTI
A Modena, fino al 6 gennaio, la mostra “Meravigliose avventure. Racconti di viaggiatori del passato”. Non mancano i reperti epistolari
Indiano che scrive su foglie di paglia, da “Voyage aux Indes Orientales et à la Chine…”, Modena, Biblioteca estense universitaria
Indiano che scrive su foglie di paglia, da “Voyage aux Indes Orientales et à la Chine…”, Modena, Biblioteca estense universitaria

C’è pure una rarissima prima edizione della lettera che Cristoforo Colombo scrisse ai reali di Spagna annunciando la scoperta di una terra fino a quel momento sconosciuta. Il documento -viene ricordato- è di “fondamentale importanza per capire le attitudini degli europei verso il Nuovo mondo”. Il mittente è affascinato dalla bellezza dei luoghi e dalle miti popolazioni che incontra, ma al tempo stesso “le sue parole lasciano intravedere le depredazioni” che l’Occidente apporterà.

Il reperto si trova alla mostra “Meravigliose avventure. Racconti di viaggiatori del passato”, accolta fino al 6 gennaio presso la Galleria estense di Modena. Curata da Martina Bagnoli ed Annalisa Battini, seleziona testi illustrati, appartenenti al patrimonio della Biblioteca estense universitaria, oltre a quadri, sculture, arti decorative e materiale etnografico provenienti da istituzioni terze; l’insieme è in grado di verificare come l’esperienza sia stata vissuta da esploratori, mercanti, fedeli tra il XV e il XIX secolo. Lontani dalle moderne guide turistiche, le relazioni annuali dei missionari (spesso epistolari) e i libri pubblicati da commercianti, ambasciatori, studiosi e curiosi, rappresentarono testimonianze di valore ineguagliabile per la conoscenza di popoli e società ancora poco noti in Occidente.

A colpire l’osservatore non erano soltanto la vita quotidiana e i costumi spesso inconsueti, i monumenti, le corti opulente dei sovrani, ma anche le caratteristiche naturali dei territori e la loro cultura. Numerosi sono infatti i lavori che riservano ampio spazio alla descrizione dei riti religiosi e alla lingua.

La rassegna riscopre inoltre alcune figure del passato, quali Francesco Cemelli Careri, Jean de Mandeville, Sybilla Merian, Giovan Battista Ramusio, Matteo Ricci che, con le loro attività, aiutarono i governi europei.

Sei le sezioni offerte dal percorso; riguardano i pellegrinaggi in Terrasanta (avviati già nel Trecento), il Vicino Oriente, l’Africa (in particolare le aree interne, per lungo tempo rimaste sconosciute), l’Estremo Oriente (soprattutto l’India), le Americhe. La chiusura è dedicata ad opere d’arte che rispecchiano lo scambio tra culture, tecniche e materiali.

La lettera di Cristoforo Colombo
La lettera di Cristoforo Colombo
Il navigatore e la missiva conservata a Firenze
Matteo Ricci: i francobolli italiani
I dettagli della mostra
           


C’è pure la ricetta
29 Ott 2018 01:02 - DALL'ESTERO
Omaggio alla fonduta da parte della Svizzera. I due francobolli propongono formaggio e pentola, ma sul foglio compaiono anche le modalità per preparare il piatto

Per chi volesse, sul foglio vi è anche la ricetta “ufficiale”, esplicitata addirittura in quattro lingue, italiano compreso. Foglio che contiene dodici francobolli da 1,00 franco ciascuno: sei mostrano il formaggio base del piatto ed i restanti la tipica pentola con fornellino in cui cuocerlo prima di servirlo. Si aggiunge un chiudilettera.

Al centro dell’attenzione per la serie svizzera è la fonduta, dalle diverse origini ma che solo negli anni Cinquanta del secolo scorso, quando entrò a far parte del ricettario seguito dall’Esercito, divenne uno dei simboli nazionali

Realizzate da Francisco Rojas, le due vignette e la confezione che le contiene si caratterizzano per evocare una baita alpina: montagne sullo sfondo, tavolo in legno, stoviglie ed ingredienti, il tutto “in una cornice rustica dalle calde tonalità”.

Le cartevalori saranno in prevendita dall’8 novembre; il giorno 15 raggiungeranno gli uffici postali.

Come si presenta il foglio
Come si presenta il foglio
Il formaggio nella serie elvetica di Laura Mangiavacchi
           




I segnatasse di Bolzano e dell’Alto Adige
28 Ott 2018 01:22 - LIBRI E CATALOGHI
Lo studio di Carlo Ciullo, edito in italiano e tedesco nel 1999, riporta alla fine della Prima guerra mondiale e all’incerta situazione sulle sorti del territorio
Dopo la Grande guerra
Dopo la Grande guerra

Un argomento specifico, che tuttavia ha richiesto 128 pagine per essere affrontato e spiegato addirittura in due lingue, italiano e tedesco. Di Carlo Ciullo, è il libro “I segnatasse provvisori di Bolzano e dell’Alto Adige alla fine della Prima guerra mondiale”. Testimonia indirettamente la situazione d’incertezza sulla sorte di detto territorio, che si riflesse anche nel servizio postale.

Edito nel 1999 dalla Verlag Pollischansky di Vienna, il volume risulta in vendita a 14,00 euro (il prezzo di copertina sarebbe 20,00). “Si tratta -annotava nella prefazione Enzo Diena- di un’opera approfondita e dettagliata, con una documentazione molto accurata che ha consentito di riunire notizie veramente complete”. Insomma, “ha colmato un vuoto nella letteratura”.

Buona parte del lavoro è destinata ad affrontare gli aspetti storici e giuridici su tale materiale (francobolli austriaci, italiani e della Venezia Tridentina adattati localmente con sovrastampa a mano o a macchina); di seguito vi è la relativa classificazione, suddivisa per luogo d’impiego. Numerosi gli invii riprodotti.

“I segnatasse provvisori di Bolzano e dell’Alto Adige” (acquista)
La scheda
           


Generali/3 Dalle lettere ai volumi
27 Ott 2018 12:53 - LIBRI E CATALOGHI
Anche le corrispondenze valorizzano l’iniziativa editoriale collegata. Racconta il XIX ed il XX secolo visti dalla compagnia assicurativa
I due volumi
I due volumi

Le corrispondenze e gli altri documenti conservati da Generali (news precedenti) hanno originato anche un’iniziativa editoriale, firmata Marsilio. È il cofanetto in due volumi da 600 pagine complessive, uno per il XIX secolo e l’altro per il XX, “Generali nella storia. Racconti d’archivio”. Curato dalla medesima compagnia, conta su immagini anche a colori; il prezzo di copertina ammonta a 90,00 euro.

Intende “valorizzare il prezioso patrimonio” dell’archivio storico interno, permettendo di ricostruire lo sviluppo dell’istituto assicurativo, internazionale fin dalle origini, e di raccontare decenni di storia, italiana e mondiale. Testimoniando così l’originario spirito pionieristico e di adattamento mostrato davanti alle contingenze.

Dentro, vicende piccole e grandi, come la già citata esperienza del dipendente Franz Kafka, l’incendio del teatro La fenice, la spedizione di Umberto Nobile al polo Nord, il lancio di un missile…

Con una prefazione del giornalista Paolo Mieli, offre profili ad ampio spettro e brevi notizie sulle varie epoche, che aiutano ad inquadrare le schede nel panorama economico-politico. Tra gli approfondimenti (le relazioni monografiche sono curate da Pietro Egidi, Sonia Galasso, Marco Marizza, Anna Millo, Diego Redivo, Roberto Rosasco, Roberta Spada e Silvia Stener), quelli dedicati all’evoluzione del marchio e della pubblicità, oltre ad un indice complessivo di tutte le cariche direttive registrate nei primi centocinquant’anni di vita, dal 1831 al 1982 (fine).

Una lettera di Marco Besso a Edmondo Richetti (Bologna, [maggio 1898], utilizzata nel libro ed anch’essa conservata presso l’archivio storico delle Assicurazioni generali (foto: Duccio Zennaro)
Una lettera di Marco Besso a Edmondo Richetti (Bologna, [maggio 1898], utilizzata nel libro ed anch’essa conservata presso l’archivio storico delle Assicurazioni generali (foto: Duccio Zennaro)
Da Marco Besso…
…a Franz Kafka (news precedenti)
La presentazione dell’iniziativa editoriale (video)
           




Generali/2 I documenti di Franz Kafka
27 Ott 2018 10:36 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il celebre letterato boemo, tra il 1907 ed il 1908, lavorò a Praga presso la compagnia assicurativa. Dai suoi scritti la vita in azienda
Parte dell’archivio aziendale con la corrispondenza
Parte dell’archivio aziendale con la corrispondenza

È dovuta di fatto a Marco Besso (news precedente) la creazione di quella che appare la memoria storica delle Generali. Il cospicuo fondo -spiegano dalla sede- si articola in quattro serie, rilegate nel XX secolo in volumi azzurri, in parte contrassegnati da un numero di corda progressivo anche se non continuo, con lacune che farebbero ipotizzare la dispersione di alcuni elementi. Contengono la corrispondenza inviata e ricevuta dal segretariato generale di Trieste e dall’amministrazione della direzione centrale cominciando con il 1878, il carteggio di Giuseppe Stefani, per lo più legato alla sua attività di pubblicista nell’ufficio stampa, quello dell’area che si occupava del personale e infine le veline delle missive inviate a partire dal 1959.

Come tutti gli archivi, può serbare delle sorprese, nel caso specifico persino riguardanti Franz Kafka: ha lavorato nella compagnia, dov’è conservata la sua cartella personale. Entrato l’1 ottobre 1907 come impiegato ausiliario nel ramo vita presso l’agenzia generale di Praga, si licenziò per motivi di salute il 15 luglio 1908. Nel fascicolo si trova la domanda di assunzione con i dati relativi a studi e competenze, la sottoscrizione ed il curriculum autografi.

Lo stile di vita ed i suoi pensieri di quel periodo trovano riscontro in altri documenti, come gli scritti autobiografici e “Lettera al padre”. “In ufficio. Sono alle Assicurazioni generali, nutro però la speranza di sedermi un giorno sulle sedie di Paesi molto lontani, di guardare dalle finestre dell’ufficio su campi di canna da zucchero o cimiteri musulmani, e il ramo assicurazioni mi interessa molto, anche se per il momento il mio lavoro è triste”. “Ora la mia vita è in pieno disordine. Ho, è vero, un posto con un minuscolo stipendio di 80 corone e 8-9 interminabili ore di lavoro, ma le ore fuori dell’ufficio le divoro come una bestia feroce”. Tali testimonianze vennero spedite da lui a Hedwig Weiler, con cui ebbe una breve relazione. Era l’8 ottobre 1907 (continua).

La lettera, datata 2 ottobre 1907, spedita dall’agenzia generale di Praga alla direzione centrale di Trieste per l’assunzione di Franz Kafka (entrambe le foto sono di Duccio Zennaro)
La lettera, datata 2 ottobre 1907, spedita dall’agenzia generale di Praga alla direzione centrale di Trieste per l’assunzione di Franz Kafka (entrambe le foto sono di Duccio Zennaro)
La figura di Marco Besso (news precedente)
L’inventario on-line
           


Generali/1 Fra Trieste e Roma
27 Ott 2018 01:02 - NOTIZIE DALL'ITALIA
La compagnia assicurativa ha valorizzato l’archivio del segretariato generale, che di fatto comincia da quando Marco Besso raggiunse i vertici dell’azienda. Un personaggio già noto…
Marco Besso
Marco Besso

Le Assicurazioni generali? “Avevano una doppia struttura direzionale, a Trieste e a Venezia, con competenze distinte, sancite da statuti e regolamenti. Dalla direzione veneta dipendevano le agenzie italiane, dalla centrale tutte le altre, cui spettava trattare inoltre gli affari generali, la riassicurazione, la pubblicità, la stipula di concordati, i rapporti con le autorità governative, l’acquisto e la vendita di beni immobili, fatte salve le prerogative del consiglio ristretto di Venezia sugli immobili italiani entro una determinata cifra”. Così dalla compagnia introducono il loro passato, riscoperto di recente grazie anche ad un’iniziativa editoriale.

La chiave di volta tra direzione ed amministrazione era il segretario generale, dal 1909 ridenominato direttore gerente. Risultava, fra l’altro, a capo del segretariato generale, una struttura con funzioni molto ampie: in seguito avrebbe dato origine a rilevanti servizi separati, come quello del personale, la direzione delle agenzie estere, l’ufficio banche della ragioneria, il supporto per la stampa. Rappresentava una figura importante e nell’Ottocento, vacante tra l’altro la carica di presidente dal 1835 al 1909, nel ruolo si susseguirono uomini che incisero in modo determinante sulla politica industriale interna. Furono, con un lungo mandato dal 1835 al 1877, Masino Levi e dal 1877 al 1885 Marco Besso.

Un nome, quest’ultimo, noto ai lettori di “Vaccari news”, poiché la fondazione di Roma intitolatagli si è contraddistinta per alcune iniziative postali. A lui è legata idealmente la corrispondenza che si conserva. La serie, infatti, in tutte le sue partizioni inizia dal 1878 e costituisce un corpus unico quasi completo che raggiunge il 1904. Grazie alla sua innovativa visione in campo tecnico e finanziario, per le Generali risultò una figura decisiva lungo oltre mezzo secolo: entrò in azienda a vent’anni, nel 1863, e ne percorse abbastanza rapidamente tutte le tappe, fino all’assunzione di incarichi direttivi: agente, ispettore, segretario generale, vicedirettore, direttore e in ultimo presidente, fino alla morte nel 1920 (continua).

Un suo telegramma al collega Edmondo Richetti; proviene -come l’altra immagine- dall’archivio storico delle Assicurazioni generali e risale al [27] dicembre 1898 (foto del documento: Duccio Zennaro)
Un suo telegramma al collega Edmondo Richetti; proviene -come l’altra immagine- dall’archivio storico delle Assicurazioni generali e risale al [27] dicembre 1898 (foto del documento: Duccio Zennaro)
L’ultima notizia pubblicata sulla Fondazione che ne porta il nome
           


Il Gis agli sportelli postali
26 Ott 2018 20:31 - EMISSIONI ITALIA
Omaggio, a quarant’anni dalla fondazione, per il Gruppo d’intervento speciale che fa capo all’Arma dei carabinieri. Il francobollo emesso oggi
Il francobollo
Il francobollo

È il generale di corpo d’armata Giovanni Nistri ad aver firmato, in qualità di comandante generale dell’Arma, il bollettino illustrativo. I lettori di “Vaccari news” lo conobbero ad esempio quando venne intervistato nel 2009, allora in qualità di responsabile del Comando carabinieri tutela patrimonio culturale.

Oggi l’attenzione è sul Gruppo d’intervento speciale, citato nel francobollo “B” (ossia utile per gli invii di primo porto ordinari e domestici) disponibile da stamani contro 1,10 euro.

Fondato quarant’anni fa, il 6 febbraio 1978, è il reparto -spiega il relatore- “specializzato nella pianificazione, organizzazione e condotta di operazioni a elevato rischio, rapide e decisive, unico in Italia ad avere responsabilità d’intervento sia nel contrasto alla criminalità sia nelle operazioni militari speciali”. Da sempre ha sede a Livorno (nonostante ciò, l’annullo speciale è stato appoggiato al Roma 153 ed al Roma Prati), occupandosi di liberare ostaggi, intervenire davanti a dirottamenti, riassumere il controllo di obiettivi ad interesse strategico. Senza trascurare le operazioni di polizia giudiziaria, come la cattura di latitanti pericolosi o i servizi di scorta e sicurezza. Fra gli addetti vi sono i “negoziatori”, in grado di avviare un primo tentativo di risoluzione delle crisi mediante persuasione e dissuasione.

Inserito nella serie “Il senso civico”, il dentello è autoadesivo, prodotto in ottocentomila esemplari con fogli da ventotto. Porta il nome di Maria Carmela Perrini e sa spiegarsi: raffigura tre differenti azioni eseguite rispettivamente in cielo, mare e terra: si aggiungono il globo terrestre, lo stemma del Gis ed il suo motto che, tradotto, suona “Nella virtù del singolo sta la forza del gruppo”.

Oggi alla presentazione: il comandante generale dell’Arma dei carabinieri Giovanni Nistri, la ministra alla Difesa Elisabetta Trenta, l’amministratore delegato di Poste italiane Matteo Del Fante
Oggi alla presentazione: il comandante generale dell’Arma dei carabinieri Giovanni Nistri, la ministra alla Difesa Elisabetta Trenta, l’amministratore delegato di Poste italiane Matteo Del Fante
L’anticipazione sul francobollo
L’intervista del 2009
Pochi mesi fa l’omaggio ai corazzieri
           


Conferenza con Adriano Cattani
26 Ott 2018 16:35 - APPUNTAMENTI
Il 30 ottobre nella città lagunare lo specialista interverrà su “Le comunicazioni postali al servizio del commercio tra Venezia e Costantinopoli”
A Venezia
A Venezia

È il suo… cavallo di battaglia, come dimostra ad esempio il libro, ancora fresco di stampa, “Le comunicazioni postali nella Repubblica di Venezia”. Protagonista risulta Adriano Cattani, al tempo stesso direttore della rivista “Storia veneta” nonché del Museo dei Tasso e della storia postale operativo a Camerata Cornello (Bergamo).

Il tema della Serenissima e delle antiche proiezioni nel Mediterraneo tornerà con un nuovo intervento dell’esperto. L’appuntamento è per le ore 17 del 30 ottobre all’Ateneo veneto, naturalmente nella città lagunare (si trova in campo San Fantin 1.897, di fianco al teatro La fenice). Nell’ambito delle iniziative firmate dall’Università popolare, firmerà la conferenza “Le comunicazioni postali al servizio del commercio tra Venezia e Costantinopoli”.

La partecipazione è libera.

Il suo ultimo libro
           


Oltre 22,5 milioni di euro
26 Ott 2018 14:28 - DALL'ESTERO
È quanto ha incassato la francese La poste dal 2006 in poi con i sovrapprezzi dei francobolli in favore della Croce rossa. Oggi la nuova emissione

Francia - Oggi in prevendita e dal 29 ottobre in distribuzione generale, torna l’omaggio alla Croce rossa. Omaggio che va oltre le parole, in quanto l’emissione mira a raccogliere concretamente fondi per aiutare la struttura nella sua azione, specificamente per i campi medico, sociale ed umanitario.

La confezione cita i sette principi che ispirano gli interventi: neutralità, indipendenza, imparzialità, universalità, volontarietà, unità, umanità. Contiene tre francobolli uguali per la lettera “rossa” -cioè quella prioritaria, che ora costa 0,95 euro- e l’insieme è venduto a 4,85. La differenza di 2,00 è devoluta al sostegno caritatevole: con questa cifra, ad esempio, si confezionano due pasti completi destinati a persone vulnerabili, si fornisce il cibo giornaliero ad un neonato o si acquistano sei coperte isotermiche di sopravvivenza. Dal 2006 ad oggi, La poste ha raccolto per l’obiettivo e versato alla destinataria oltre 22,5 milioni.

Diversi i professionisti che hanno lavorato all’emissione. La base è l’attuale ordinaria, ovvero la “Marianna impegnata” di Yseult Digan, poi incisa per mano di Elsa Catelin. La concezione grafica dell’insieme porta il nome di Patte & Besset.

Da oggi in prevendita la nuova emissione benefica
Da oggi in prevendita la nuova emissione benefica
Lo stesso titolo nel 2017
           


Ultimi giorni per i primi conti “dormienti”
26 Ott 2018 10:16 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Depositi bancari e postali, ma anche altri strumenti finanziari di fatto non movimentati da vent’anni, finiranno allo Stato. Si comincerà il mese prossimo

Dopo dieci anni di accantonamento, e in mancanza di richieste documentate dagli aventi diritto, il “tesoro” passerà definitivamente allo Stato.

A ricordarlo è il ministero dell’Economia e delle finanze, che sta per concretizzare quanto fissato nel 2008 a proposito dei conti “dormienti”. Allora l’ammontare complessivo era, espresso in euro, di 798.404.099,50; la quota detenuta da Poste italiane per i suoi clienti “scomparsi” ammontava al 41% della cifra totale.

Con il mese prossimo, inizieranno a scadere i termini per l’esigibilità delle somme relative alle prime risorse affluite nello speciale fondo. Ad esso giungono, fra l’altro, cifre pari ad almeno 100,00 euro, non più movimentate dal titolare del rapporto o da suoi delegati per un tempo ininterrotto di dieci anni decorrenti dalla data di libera disponibilità. Rientrano non solo depositi di denaro, conti correnti, libretti di risparmio (bancari e postali), ma anche azioni, obbligazioni, certificati di deposito e fondi d’investimento nonché assegni circolari non riscossi entro il termine di prescrizione.

Il passaggio di proprietà si applica trascorsi dieci anni da quando i montanti, precedentemente non movimentati per un analogo lasso temporale, sono stati trasferiti al fondo, fatta eccezione per gli assegni circolari, che hanno scadenze diverse.

L’interlocutore per le domande di rimborso è Consap.

Anche in posta i conti “dormienti”
Anche in posta i conti “dormienti”
La notizia di dieci anni fa
La banca dati riguardante il fondo
           



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