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editor Fabio Bonacina

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Maria Teresa la volle
15 Set 2025 13:17 - FROM ABROAD
Nell’ambito del progetto per trasformare il castello di Schönbrunn in sua residenza estiva, fece costruire la “gloriette”, che ora ha raggiunto i due secoli e mezzo. Il francobollo

Tra le mete austriache
Tra le mete austriache

L’attrazione turistica più visitata dell’Austria? Da Vienna non hanno dubbi: è il castello di Schönbrunn, con i giardini e la sua “gloriette”, che ha raggiunto i due secoli e mezzo, puntualmente sottolineati da un francobollo. Fotografico, vi ha lavorato Theresa Radlingmaier; costa 1,20 euro ed è disponibile dal 10 settembre (il 5 la prevendita),

L’imperatrice Maria Teresa trasformò Schönbrunn nella sua residenza estiva e la fece ampliare notevolmente. La struttura ora festeggiata, posizionata in cima alla collina, fu costruita nel 1775 come una delle ultime aggiunte al complesso, costituendo il punto di arrivo visivo dell’asse che si snoda dal palazzo attraverso il grande parterre e la fontana del Nettuno. Progettato da Johann Ferdinand Hetzendorf von Hohenberg, il colonnato neoclassico commemora le vittorie degli eserciti asburgici. In cima si staglia un’aquila imperiale appollaiata su un globo, mentre le scalinate laterali sono adornate da sculture-trofeo di Johann Baptist Hagenauer, raffiguranti leoni, armature e scudi. Un tempo utilizzato come sala da pranzo, l’interno vetrato ospita oggi una caffetteria.


La mostra, ospitata all’Archivio di stato cittadino, racconta il periodo che parte dalla ricostruzione postbellica, concentrandosi soprattutto sugli anni Cinquanta

Il curioso annullo che ora trova una spiegazione
Il curioso annullo che ora trova una spiegazione

Una mostra all’Archivio di stato di Prato (è disponibile fino al 12 ottobre) fa conoscere il contesto per il quale, tra il luglio del 1959 e il marzo del 1960, venne impiegato un curioso annullo meccanico volto a festeggiare il centomillesimo abitante. S’intitola “Prato 50. Un futuro da costruire”.

Il percorso -viene spiegato dalla sede- ricostruisce l’immagine cittadina di quel periodo attingendo al patrimonio documentario conservato dalla struttura, in particolare utilizzando il materiale del senatore locale Guido Bisori, figura chiave nel tradurre istanze e bisogni del territorio in azioni politiche concrete; la raccolta di articoli pubblicati da Alighiero Ceri, principale interprete delle aspirazioni pratesi all’autonomia amministrativa; le carte di Rolando Caciolli, che documentano l’infaticabile attività del Comitato per la costituzione della Provincia di Prato, sorto nel 1955 dall’esperienza della Pro Prato di Ceri; l’archivio dell’Azienda di promozione turistica; quello della società Lavatura e pettinatura lane, esempio di fabbrica legata a un particolare segmento produttivo.

Giornali, cartoline, corrispondenze, etichette, fotografie raccontano il periodo postbellico, dalla ricostruzione dopo la Seconda guerra mondiale fino, appunto, alle richieste per diventare una provincia a se stante, obiettivo tuttavia raggiunto solo nel 1992.

Da notare i richiami alla coppia Mauro Bellandi e Loriana Nunziati, che nel 1958 si sposarono in Comune con il solo rito civile; il fatto fece molto scalpore, obbligando l’uomo a citare in giudizio il parroco Danilo Aiazzi e il vescovo Pietro Fiordelli. La testimonianza venne fra l’altro raccolta da “Il paese” sotto al titolo “Lettere a un peccatore”.

L’esposizione, con ingresso libero e gratuito da via Ser Lapo Mazzei 41, è aperta lunedì e mercoledì con orario 8.30-17.15, martedì, giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 13.30.

Nelle bacheche pure il richiamo alla vicenda di Mauro Bellandi e Loriana Nunziati, che nel 1958 si sposarono in Comune con il solo rito civile
Nelle bacheche pure il richiamo alla vicenda di Mauro Bellandi e Loriana Nunziati, che nel 1958 si sposarono in Comune con il solo rito civile

Dopo la prova con cinque cassette, ora la volontà di Royal mail di aggiungerne 3.500: avranno un vano, alimentato tramite pannello solare, per accogliere i piccoli pacchi da spedire

Il dettaglio del pannello solare
Il dettaglio del pannello solare

Il progetto pare abbia ottenuto esiti positivi, tanto che Royal mail ha deciso di concretizzare quello che viene presentato come “il più grande cambiamento di design degli ultimi 175 anni” inerente ai “pillar box”. Passando dai cinque introdotti come prova in aprile a quota 3.500: hanno, oltre alla tradizionale fessura per le lettere, un vano in cui le persone possono introdurre pacchi grandi anche una scatola da scarpe.

L’utente, quindi, ha facoltà di inviare o restituire colli etichettati senza andare allo sportello, potendo richiedere inoltre la prova d’inoltro e tracciare l’oggetto tramite un’applicazione. Uno scanner per codici a barre apre il contenitore; l’alimentazione è garantita dal pannello solare posizionato in cima.

“Nel Regno Unito ci sono 115mila cassette postali situate entro 800 metri dal 98% degli indirizzi, il che le rende di gran lunga la rete di punti di consegna pacchi più comoda”, spiega l’operatore. “Il nostro messaggio è chiaro: se avete un’etichetta Royal mail e se l’oggetto entra nella cassetta postale, mettetelo lì e al resto penseremo noi”.


Come si arrivò ai “pillar box”

Negli anni Cinquanta dell’Ottocento, lo scrittore Anthony Trollope lavorava come impiegato presso la struttura postale. Propose l’introduzione delle cassette, probabilmente dopo averle viste lungo le strade in Belgio e Francia. L’idea venne sperimentata nelle isole del Canale: il 23 novembre 1852 quattro elementi in ghisa furono installati a Jersey, con un’estensione a Guernsey l’anno successivo. Nel 1853 vennero posizionati pure in Gran Bretagna. Ancora non erano standardizzati, poiché la progettazione, la fabbricazione e l’installazione risultavano locali. Nel 1859 furono uniformati in due tipi: uno grande per le aree ad alto traffico e uno più stretto per le altre, di forma cilindrica e dipinti di verde. Erano così poco appariscenti che si ricevevano lamentele perché le persone avevano difficoltà a trovarli. L’iconico colore rosso fu introdotto nel 1874, sebbene ci vollero dieci anni per completare il programma di riverniciatura.

Tra le eccezioni, i riferimenti blu (poi eliminati) in uso degli anni Trenta del Novecento per il corriere aereo e i dorati in onore dei connazionali che alle Olimpiadi “London 2012” sono saliti in cima al podio.

Il “pillar box” con il vano per i pacchi di piccole dimensioni
Il “pillar box” con il vano per i pacchi di piccole dimensioni

Nuova edizione della guida dedicata a Repubblica, Venezia Giulia e Trieste firmata da Massimo Giuliani e Mario Stefanucci

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Di Massimo Giuliani e Mario Stefanucci
Di Massimo Giuliani e Mario Stefanucci

Rivolto a chi considera le cartevalori postali dal punto di vista tecnico. È il “Catalogo dei francobolli con filigrana lettere della Repubblica italiana, Venezia Giulia e Trieste”. Firmato da Massimo Giuliani e Mario Stefanucci, è arrivato alla XIV edizione, come i precedenti edito dall’Associazione filatelia italiana specializzata. Conta 76 pagine di tabelle e richiede 30,00 euro.

Non molti i nuovi ingressi, una decina in tutto, ma un paio vengono definiti dagli autori “di assoluto rilievo”; riguardano il 5 lire della “Democratica” e il 25 emesso il 3 novembre 1952 per la “Giornata delle Forze armate”.

Comprende le valutazioni economiche, spiegate nella prefazione. “Sentendoci obbligati a rispecchiare il più fedelmente possibile l’andamento del mercato, abbiamo ancora una volta ritoccato sensibilmente al rialzo i prezzi degli esemplari più rari, mantenendo sostanzialmente stabili quelli dei pezzi mediamente pregiati e riducendo ponderatamente le quotazioni dei più comuni, arrivando contestualmente a dimezzare il prezzo minimo di un francobollo con filigrana lettere 10/10, che passa da 5,00 a 2,50 euro”.


Interofili sul podio
13 Set 2025 23:12 - APPOINTMENTS
Rivelato questa sera l’esito della gara accolta a “Latinphil”. È stata anche l’occasione per iscrivere il Circolo filatelico “Tres tabernae” nell’Albo d’oro

Uno degli annulli in uso
Uno degli annulli in uso

Quattro gli ori grandi attribuiti a “Latinphil 2025” dalla giuria, composta da Franco Giannini (presidente), Massimiliano Bruno e Claudio Magro (componenti), cui va aggiunto Luca Lavagnino in qualità di commissario della Federazione fra le società filateliche italiane.

Tre riconoscimenti apicali sono andati nella sezione campioni a Flavio Pini (presente con “Le cartoline postali della Democratica”, che ha ottenuto 96 punti e il gran premio campioni), Giuseppe Di Padova (“1935-1945 Dieci anni di interi postali nella posta militare”, 95), Eva Cesaretti (“Cartoline postali emesse durante il Regno di Umberto I per insolite destinazioni estere”, 94). Va aggiunto, nella competizione nazionale, Jonathan Cesaretti (“Dai biglietti postali aerei agli aerogrammi”, 90, gran premio competizione). Occorre notare che sono tutti studi interofili.

Seguono, fra l’altro, cinque ori, di cui tre in tematica e due di nuovo negli interi. In tale contesto si sono evidenziati Gabriella De Zanchi (sua è “Puer natus est nobis”, 89) e ancora Giuseppe Di Padova (“Umberto I - Impronta di valore ovale”, 86) come migliori partecipazioni rispettivamente in tematica e interofilia.

Nell’Albo d’oro - L’occasione è stata utile per inserire il Circolo filatelico “Tres tabernae”, con sede a Cisterna di Latina, nell’Albo d’oro della filatelia italiana, classe società. Questa la motivazione: “La federata, che prende il nome da un’antica «mutatio», ovvero una stazione di posta romana i cui resti archeologici si trovano nei pressi, è attiva da più di cinquant’anni e ha sempre realizzato i propri scopi sociali con un’intensa attività di produzione filatelica, cartofila e marcofila e soprattutto con l’organizzazione di esposizioni nazionali ed altri eventi filatelici d’importanza ben più che locale. Competente e appassionato è il presidente, attivissimo organizzatore”; si chiama Maurizio Prosperi.

La manifestazione, accolta al Museo Piana delle Orme (via Migliara 43,5 a Borgo Faiti, frazione di Latina), resterà aperta anche il 14 settembre, dalle ore 9 alle 13; l’ingresso è gratuito.


Guerra/3 Macao
13 Set 2025 14:32 - FROM ABROAD
I due francobolli emessi offrono il destro per scoprire il ruolo svolto allora dal territorio, colonia portoghese e quindi dichiarato neutrale

Non poteva mancare Macao che, con Cina Popolare e Hong Kong, il 3 settembre ha ricordato gli ottant’anni trascorsi dalla fine della Guerra di resistenza del popolo cinese contro l’aggressione giapponese e della Guerra mondiale antifascista. Ovvero, della Seconda guerra mondiale.

L’autore dei due francobolli, simbolici e dai nominali pari a 2,50 e 4,00 patacas, si chiama Fong Pak Kin.

L’emissione permette di ricordare che l’area, essendo allora colonia del Portogallo, rimase formalmente neutrale fin dal 18 settembre 1931, momento del cosiddetto “incidente di Mukden”, che giustificò l’invasione nipponica della Manciuria. L’Esercito di Tokyo non occupò il territorio controllato da Lisbona e lì non si svolse alcuna battaglia. Eppure -viene spiegato- i cittadini “non furono mai neutrali e mai assenti”. Sfruttando la posizione internazionale unica, assicurarono “sforzi patriottici duraturi e diversificati, scrivendo un magnifico capitolo di resistenza”, mostrando “apparente neutralità” ma “partecipazione sostanziale”. E dando rifugio a centinaia di migliaia di persone (fine).

Macao ha contribuito alla celebrazione con due francobolli
Macao ha contribuito alla celebrazione con due francobolli


Guerra/2 Hong Kong
13 Set 2025 11:14 - FROM ABROAD
La conclusione della Seconda guerra mondiale sintetizzata in un foglietto, datato 3 settembre. Il nominale è pari a 10,00 dollari locali

Rispetto a Pechino, il ricordo -sempre datato 3 settembre- appare più contenuto: un solo foglietto da 10,00 dollari locali. Riguarda la fine della Seconda guerra mondiale, ufficialmente Guerra di resistenza del popolo cinese contro l’aggressione giapponese e Guerra mondiale antifascista.

Il soggetto è incentrato sul tema dell’ottantesimo anniversario: “Ricordare la storia e commemorare i martiri, amare la pace, aprire la strada al futuro”. Nell’immagine, lavorata da Bon Kwan, i richiami al monumento ubicato nel Parco commemorativo degli eroi di Wu Kau Tang e al memoriale di Sha Tau Kok (continua).

Solo un foglietto simbolico da Hong Kong
Solo un foglietto simbolico da Hong Kong

Guerra/1 Cina Popolare
13 Set 2025 00:50 - FROM ABROAD
I quattordici anni passati tra l’invasione giapponese e la vittoria finale raccontati da Pechino in due foglietti, uno simbolico e l’altro narrante gli episodi chiave

Il foglietto simbolico
Il foglietto simbolico

Gli ottant’anni trascorsi dalla fine della Seconda guerra mondiale (localmente definiti Guerra di resistenza del popolo cinese contro l’aggressione giapponese e Guerra mondiale antifascista) ricordati, il 3 settembre, dalla Cina Popolare -ma anche da Hong Kong e Macao- con tre serie graficamente diverse.

Pechino ha firmato l’emissione più impegnativa, articolata in due foglietti: uno, da 6,00 yuan, propone il logo scelto per la commemorazione, associandovi il motto “Amare la pace, aprire la strada al futuro”. L’altro blocco contiene tredici unità da 1,20; affronta i quattordici anni di lotta, concentrandosi sulle battaglie e i momenti chiave. Le cartevalori esprimono principalmente il tema “Ricordare la storia e commemorare i martiri”, con monumenti in primo piano e citazioni soprattutto fotografiche sullo sfondo. Non mancano l’immagine di Mao Zedong mentre scrive l’opera “Sulla guerra protratta” nella casa-grotta di Yan’an (è nel nono dentello) e la sua frase “Celebrate la vittoria della guerra anti-giapponese, lunga vita alla liberazione della nazione cinese”, pubblicata sul quotidiano “Xinhua” il 3 settembre 1945 (nel tredicesimo esemplare).

Le immagini sono state lavorate dalla Beijing stamp factory con Gan Zhige quale coordinatore (continua).

I tredici francobolli che sintetizzano i quattordici anni di lotta antigiapponese
I tredici francobolli che sintetizzano i quattordici anni di lotta antigiapponese

La procedura avviata dall’Inps riguarda la carta “Dedicata a te”. Gli Enti locali devono controllare le liste dei potenziali beneficiari. Poi il ritiro della stessa negli uffici postali

Le informazioni giungono dall’Inps
Le informazioni giungono dall’Inps

Anche quest’anno passa da Poste italiane la consegna della carta “Dedicata a te”. Il beneficio -spiegano dall’Istituto nazionale della previdenza sociale- è destinato alle famiglie con un Indicatore della situazione economica equivalente non superiore a 15mila euro; serve per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità (esclusi gli alcolici). La misura è riservata ai cittadini residenti in Italia.

Vale 500,00 euro per nucleo familiare, escludendo quelli che già percepiscono assegno di inclusione, reddito di cittadinanza, carta acquisti, indennità di mobilità, cassa integrazione guadagni o altre forme di sostegno per la disoccupazione. Permette inoltre di ottenere sconti presso gli esercizi convenzionati.

Non occorre presentare la domanda. L’Inps ha messo a disposizione dei Comuni le liste di quanti sono in possesso dei requisiti, dando la priorità alle famiglie più numerose. Gli Enti locali hanno trenta giorni per verificare e consolidare gli elenchi; quelli definitivi saranno pubblicati sui rispettivi siti.

Poi il compito passerà alla società diretta da Matteo Del Fante: il sostegno verrà erogato presso gli sportelli abilitati attraverso carte elettroniche prepagate. Ne sono previste complessivamente 1.157.179: il primo utilizzo dovrà avvenire entro il 16 dicembre; la somma caricata andrà spesa interamente entro il 28 febbraio.



Hasselt vi attende
12 Set 2025 16:18 - FROM ABROAD
La città del Limburgo protagonista del nuovo foglietto, il quindicesimo, che il Belgio dedica alle località nazionali più significative

Ancora una tappa, a essere precisi la quindicesima, che il Belgio postale dedica alle località nazionali. È toccato ad Hasselt, nel Limburgo.

Il foglietto, emesso nel generoso gruppo del 25 agosto (il 23 la prevendita) contiene cinque francobolli di classe “1” nazionale incisi da Martin Mörck (l’impaginazione è dovuta a Myriam Voz); sono capaci di presentare il luogo. Propongono la struttura delle cerimonie presente nel giardino Giapponese progettato dall’architetto nipponico Inoue Takuyuki; il moderno municipio “t Scheep”, inaugurato nel 2018; la “Borrelmanneke”, scultura a fontana da cui sgorga per un’ora all’anno del vero ginepro; la Cattedrale di san Quintino con l’organo più antico del Paese; la casa a graticcio “Het sweer”, tra gli edifici più vecchi.

Il costo della confezione è pari a 14,90 euro, sovrapprezzo in favore di Bephila (è un’organizzazione che promuove la filatelia) compreso.

La quindicesima tappa del percorso punta ad Hasselt
La quindicesima tappa del percorso punta ad Hasselt


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