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dir. resp. Fabio Bonacina
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Due calendari e cent’anni di distanza
01 Gen 2021 00:01 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Del 1921 quello proposto dal portalettere con l’obiettivo di raggranellare qualche mancia. Un secolo dopo, il criticato lunario di Codacons con le “cartoline” di nudi e “francobolli”

Capodanno, auguri dalla società Vaccari e dalla redazione di “Vaccari news”. Tra le azioni da compiere oggi vi è il cambio del calendario. Fatto?

Nel contempo, l’occhio torna al passato, quando il postino distribuiva il lunario tascabile al proprio pubblico per ricavare una mancia. Quello del 1921, un secolo fa, propone l’addetto che sta per consegnare della corrispondenza a un elegante signore in strada, pratica allora consentita. Alle spalle, due grandi cassette blu per imbucare, in quel momento utilizzate da una dama. L’interno del pieghevole propone la pubblicità per un grande magazzino di Roma, Coen (lo stesso presente nei pubblicitari da 25 e 50 centesimi del 1924), più la nota operativa: “Per il puntuale e sicuro recapito delle corrispondenze dirette a: Napoli, Milano, Roma, Bologna, Firenze, Venezia, Genova, Torino e Palermo si deve aggiungere sull’indirizzo il numero del quartiere postale”, il cap dell’epoca. Ecco poi spiegazioni sui servizi accessori e immagini di trasporti (con aereo, treno, nave) e telecomunicazioni (la linea telegrafica).

Il salto di cent’anni per segnalarne un secondo che ha originato non poche proteste. Proteste (e persino una petizione on-line) non per i richiami postali in sé ma per l’uso del corpo femminile. Propone dei nudi fotografati da Tiziana Luxardo. Intitolato “Italienza” (sintesi di “italianità” e “resilienza”), cita indirettamente la lotta al coronavirus; è stato commissionato dal Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, il Codacons. E forse è stato proprio il fatto di provenire da un sodalizio impegnato ad aver scatenato le critiche. “Dopo aver denunciato, nelle edizioni precedenti, le piaghe del caporalato, della ludopatia ed esaltato i diritti civili delle categorie più deboli” -spiegano dalla sede- il tema “è il rilancio del turismo post covid partendo dai piccoli comuni italiani, pietre miliari delle nostre tradizioni e risorsa inesauribile di arte, storia e cultura”. Da qui l’ideale “cartolina” mensile con modella e mascherina dai colori nazionali, cui si aggiunge il “francobollo”, ovvero una foto dentellata per località, da Robbio (Pavia) a Roma.

Cent’anni separano i due calendari. La prima immagine proviene dall’Archivio storico di Poste italiane
Cent’anni separano i due calendari. La prima immagine proviene dall’Archivio storico di Poste italiane
Per Capodanno tovaglioli e tovaglia… da collezionista
           


Coronavirus, i canadesi ritornano a scrivere
31 Dic 2020 18:59 - DALL'ESTERO
Ritornano a scrivere auguri e a spedire pacchetti. Le evoluzioni, notate dall’operatore postale, si spiegano con la pandemia e le feste (poi c’è il commercio elettronico)

Una domanda senza precedenti di francobolli e servizi presso gli uffici. È quanto segnala Canada post a proposito delle feste di fine anno. “Cifre senza precedenti”, poiché -si ipotizza- gli abitanti “vogliono comunicare in modo sicuro con i propri cari”. C’è stato un aumento significativo nel numero di utenti che acquistano cartevalori per spedire biglietti di auguri o consegnano pacchi da inviare (quindi fuori dalla logica del commercio elettronico).

Con l’aumento delle richieste e le misure di sicurezza tra cui il distanziamento, “le code sono frequenti”, viene ammesso. I dipendenti “lavorano duramente per servire i clienti nel modo più rapido e sicuro possibile”, sia per le operazioni semplici, sia per quelle complesse, come potrebbe essere un collo da spedire all’estero.

Da qui i suggerimenti alla clientela: essere pazienti e gentili; indossare l’obbligatoria mascherina e osservare le indicazioni anti coronavirus; preferire i contenitori con affrancatura fissa (valgono fino ai cinque chili e possono essere imbucati direttamente); per gli invii oltre confine compilare in anticipo il modulo doganale presente sul sito.

Diverse le azioni concretizzate al fine di gestire i picchi stagionali: assunti con contratto a termine quattromila addetti, implementata di mille unità la flotta, installate ulteriori attrezzature chiave. Inoltre, in numerose località l’azienda consegna nei fine settimana, sono stati incrementati i punti di ritiro e prolungati gli orari di apertura di molti sportelli.

Le conseguenze di coronavirus e festività sul sistema postale canadese
Le conseguenze di coronavirus e festività sul sistema postale canadese
In Liguria le proteste per le riduzioni nel servizio
Emissioni sulla pandemia, l’ultima proviene dall’India
Spedizioni extra Ue: le novità anche in Italia
           


Addio all’hotel Post
31 Dic 2020 17:08 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Lo storico immobile di Dobbiaco (Bolzano) è stato abbattuto nonostante la petizione on-line, le proteste e le riserve. Sanzione, invece, per l’hôtel de la Poste di Cortina (Belluno)
Etichetta…
Etichetta…

Una questione balzata in cronaca tre anni fa e chiusa, negativamente, nei giorni scorsi. Perché, alla fine, l’hotel Post di Dobbiaco (Bolzano) è stato abbattuto, nonostante la petizione on-line, le proteste e le riserve formulate nel tempo.

Così lo descrivevano i sostenitori nell’ambito della campagna “I luoghi del cuore”, voluta dal Fondo ambiente italiano: “costruito sui ruderi di un antico albergo subito dopo la fine della Prima guerra mondiale, è una struttura alberghiera di notevole pregio storico ed estetico”. L’aspetto della piazza su cui insiste “possiede un’estetica ancora intatta e risalente ai canoni dell’ex Impero Austroungarico e questa va salvaguardata nella sua unitarietà. Il progetto presentato al Comune dalla società proprietaria prevede la totale demolizione e una ricostruzione che pone molti interrogativi”.

Tra gli obiettivi annunciati del progetto, garantire la sicurezza e ampliare l’area antistante. Secondo quanto si apprende, l’immobile verrà ricostruito, arretrandolo di alcuni metri anche per dare visibilità alla chiesa di san Giovanni Battista. Accoglierà dei negozi, mantenendo per l’accoglienza i piani superiori.

“Presumo che l’edificio sia stato adibito ad albergo negli anni Quaranta del Novecento”, precisa a “Vaccari news” lo specialista Enrico Bertazzoli. “Con certezza fin verso la fine degli anni Trenta non c’era un hotel Post o Posta a Dobbiaco; infatti, nelle mie guide alberghiere completissime del 1929 e 1938, non ce n’è traccia e sembrerebbe che nel 1998 non fosse più in esercizio”.

A proposito di alberghi di… categoria, pure l’hôtel de la Poste esistente a Cortina d’Ampezzo (Belluno) è ritornato sui giornali. Questa volta poiché è stato chiuso cinque giorni, sanzione per aver violato le norme contro il coronavirus.

…e cartolina con l’albergo di Dobbiaco (Bolzano); in quest’ultima si nota la posizione avanzata rispetto alla chiesa (entrambe le immagini provengono dall’archivio di Enrico Bertazzoli)
…e cartolina con l’albergo di Dobbiaco (Bolzano); in quest’ultima si nota la posizione avanzata rispetto alla chiesa (entrambe le immagini provengono dall’archivio di Enrico Bertazzoli)
La petizione del 2017…
…e le spiegazioni del sindaco di allora, Guido Bocher
L’analoga fine per l’hotel Posta di Campodolcino (Sondrio)
           


La cena del filatelista
31 Dic 2020 15:40 - NOTIZIE DALL'ITALIA
A tavola impiegando tovaglioli che riproducono affrancature meccaniche e tovaglia caratterizzata da francobolli e cartoline

Altri tovaglioli, questi non di carta ma in tessuto non tessuto, per il Capodanno del filatelista. Che, naturalmente, vanno accompagnati da una tovaglia coordinata.

Le salviette, usa e getta, sono state individuate in ristoranti toscani e si fanno notare per i testi manoscritti, gli autografi e soprattutto per le affrancature meccaniche, argentine, australiane, danesi, francesi, tedesco-orientali…

Quanto alla tovaglia, acquistata in un mercato ligure, propone soggetti più immediati anche per i non collezionisti: vi figurano ancora testi vergati a mano, questa volta associati, ad esempio, a cartoline, obliterazioni, francobolli classici francesi.

Non possono mancare le salviette e la tovaglia con soggetti postali (si ringrazia Elena Guglielmini)
Non possono mancare le salviette e la tovaglia con soggetti postali (si ringrazia Elena Guglielmini)
Tra le segnalazioni precedenti, tovaglioli…
…tovagliette griffate…
…e non (ma con cartoline)
           


I primi bilanci di Hrvatska pošta
31 Dic 2020 13:27 - DALL'ESTERO
Terremoto in Croazia - Chiusi temporaneamente tredici uffici postali collocati in dieci centri; altri dovranno essere controllati. Un postino ferito ma in condizioni stabili

“Abbiamo dovuto chiudere temporaneamente tredici uffici in un totale di dieci centri per motivi di sicurezza. La maggior parte di questi è danneggiata e altri sono in fase di esame per le condizioni strutturali”. Le attività risultano riorganizzate, assicurando sportellerie sostitutive. “I nostri dipendenti di tutto il Paese stanno raccogliendo forniture umanitarie, trasportandole nelle aree colpite”. Uno di loro è ricoverato in ospedale per le ferite riportate a causa del terremoto, ma le sue condizioni sono stabili.

Sono alcuni dei rilievi registrati da Hrvatska pošta dopo le scosse annotate il 28 dicembre e acutizzatesi il giorno seguente avendo come epicentro Petrinja.

Comunque -prosegue la testimonianza- il servizio “è regolare e continua a esserlo”. Nonostante sisma e pandemia da coronavirus, “i nostri addetti lavorano ogni giorno e continuano a collegare la Croazia”. Ricordando che lungo il 2020 c’è stato un precedente significativo il 22 marzo: allora venne colpita Zagabria, causando gravi danni alle proprietà dell’operatore, incluso l’edificio della sede centrale, reso inagibile.

Sul tavolo pure la già segnalata donazione pari a un milione di kune.

Anche le Poste croate, Hrvatska pošta, impegnate nel soccorrere le aree terremotate
Anche le Poste croate, Hrvatska pošta, impegnate nel soccorrere le aree terremotate
La donazione segnalata ieri
           


Il secolo e mezzo di porta Pia
31 Dic 2020 10:45 - LIBRI E CATALOGHI
Disponibili gli atti del convegno realizzato l’8 novembre dall’Associazione filatelica numismatica italiana “Alberto Diena”
Gli atti
Gli atti

L’emissione commemorativa è arrivata agli sportelli come previsto il 20 settembre, ma di fatto non ci sono state le attività ipotizzate per il secolo e mezzo trascorso dall’annessione al Regno d’Italia di quanto rimaneva dello Stato Pontificio. E, per questo, occorre “ringraziare” il coronavirus.

Tra le poche iniziative concretizzate, anche se “in tono minore”, come ammettono gli organizzatori che fanno capo all’Associazione filatelica numismatica italiana “Alberto Diena”, il convegno, svoltosi l’8 novembre, intitolato “Porta Pia: 150° anniversario”. Ora il sodalizio ha edito gli atti, contenuti in una pubblicazione da 104 pagine con immagini a colori (informazioni contattando il presidente, Angelo Piermattei, 339.49.82.126).

Dopo un’introduzione storica (dovuta a Simona Lanzi), ecco gli approfondimenti; riguardano l’assedio di Parigi (di Angelo Piermattei), l’ingresso dei soldati a Roma (Nunzio Paolucci), la posta militare italiana (Rocco Cassandri), la cronaca di allora (Giorgio Benvenuto), l’ultima convenzione postale (Thomas Mathà), il bollo muto a rombi (Emilio Simonazzi), la documentazione nel cinema (Gilda Gallerati). Il lavoro chiude proponendo i reperti più significativi, fra cui le uniche cinque lettere note scritte nella futura capitale proprio il 20 settembre.

L’emissione del 20 settembre scorso
           




Un mestiere difficile
31 Dic 2020 00:54 - DALL'ESTERO
È quello di far ridere la gente. Monaco ha voluto celebrare due storici pagliacci, lo spagnolo Charlie Rivel e il russo Yuri Nikulin

Appuntamento al 7 gennaio, quando Monaco ricorderà, con altrettanti francobolli da 4,00 euro a foglietto, due artisti particolari, passati alla storia per il difficile mestiere di far ridere la gente. Le cartevalori portano il nome di Elena Zaïka.

Il primo pagliaccio si chiamava Charlie Rivel e ora lo si commemora a centoventicinque anni dalla nascita, avvenuta a Cubelles, vicino a Barcellona. All’anagrafe faceva Josep Andreu i Lasserre. È stato uno dei pochi a raggiungere la fama: amato in tutta Europa, apprezzato dai reali e dal pubblico popolare. Cominciò la carriera a tre anni seguendo il padre, che suonava al circo. Durante una tournée in Belgio, l’incontro con Charlie Chaplin, decisivo. Non a caso, si fece conoscere imitando Charlot e raggiungendo il successo. Nel 1974 ha conquistato il “Primo festival internazionale del circo di Montecarlo”. Morì nel 1983.

Nato a Demidov lungo il 1921 (un secolo fa), Yuri Nikulin è il più famoso specialista della Russia. Smobilitato nel maggio 1946 con il grado di sergente e diverse decorazioni militari, non riuscì a entrare nelle scuole di recitazione. Alla fine si specializzò come clown all’interno del Circo di Mosca, diplomandosi nel 1950. Ha lavorato lì per oltre mezzo secolo e, dal 1982 fino alla scomparsa nel 1997, è stato il direttore della struttura, che ora porta il suo nome. Ha fatto anche l’interprete cinematografico per commedie e drammi, nonché l’uomo da televisione. Per lo stile naturale, la precisione e il senso del tempismo viene considerato tra i migliori attori nazionali.

Una carta valore per artista, lo spagnolo Charlie Rivel e il russo Yuri Nikulin
Una carta valore per artista, lo spagnolo Charlie Rivel e il russo Yuri Nikulin
Lo stesso argomento trattato da Cipro…
…e Stati Uniti
Ma c’è anche la clownterapia
           


Coronavirus - La levata di scudi da Anci Liguria
30 Dic 2020 18:23 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Numerosi centri, soprattutto paesi periferici e di piccole dimensioni dell’entroterra, stanno subendo “problemi insostenibili” per i tagli al servizio introdotti da Poste italiane

Ultimi aggiunti nella “lista nera”, ecco Busalla (si trova in provincia di Genova); Aquila d’Arroscia, Borgomaro, Ceriana, Chiusavecchia, Cipressa (Imperia); Borghetto Vara, Carro, Zignago (La Spezia); Altare, Bardineto, Bormida, Cairo Montenotte, Calizzano, Carcare, Celle, Cengio, Cosseria, Dego, Giusvalla, Mallare, Millesimo, Murialdo, Osiglia, Pallare, Piana Crixia, Roccavignale, Vado Ligure (Savona).

I relativi uffici postali sono stati segnalati dalla sede ligure dell’Associazione nazionale comuni italiani per le riduzioni negli orari di apertura al pubblico a causa del coronavirus e la carenza di postamat, “almeno laddove non siano presenti sportelli bancari”. Tali scelte assunte dall’operatore stanno diventando “problemi insostenibili”, soprattutto per i paesi periferici e di piccole dimensioni. “Sono ormai numerosi i sindaci sul piede di guerra a causa di situazioni che si vengono a generare quotidianamente nei comuni, come le code chilometriche nelle vie e piazze con continui assembramenti e rischi di malori nella popolazione più anziana esposta al freddo invernale”.

Ancora il 3 dicembre si è tenuto un tavolo con Poste italiane, convocato dal vicepresidente della Regione Alessandro Piana, per discutere delle problematiche. Poi lo stesso amministratore ha inviato ai vertici della macro area Nord-Ovest dell’azienda una lettera in cui si chiede un riscontro sulla “riorganizzazione degli orari” e sul “quadro dell’installazione futura di postamat”.

“Non è che non capiamo le difficoltà nell’erogazione del servizio da parte di Poste nell’emergenza covid, ma la gestione di un servizio pubblico deve necessariamente risolversi in una condizione accettabile, degna per la cittadinanza senza provocare le code al freddo, spesso tra la neve nell’entroterra, soprattutto per le persone più fragili, come ricaviamo dalle numerose foto che ci stanno mandando i sindaci”, ha detto il direttore generale di Anci Liguria, Pierluigi Vinai. “Per contrastare lo spopolamento dei piccoli comuni i servizi vanno mantenuti. Continuiamo ad avere rapporti negoziali con Poste ma pretendiamo risposte concrete”.

Tra gli uffici di Poste italiane citati quello di Piana Crixia, in provincia di Savona (foto: Beniamino Bordoni)
Tra gli uffici di Poste italiane citati quello di Piana Crixia, in provincia di Savona (foto: Beniamino Bordoni)
Il problema degli assembramenti agli sportelli
L’azienda ora impegnata nel monitorare i vaccini
Segnalata ieri l’emissione dell’India sul coronavirus
           




Un milione di kune per i terremotati
30 Dic 2020 16:14 - DALL'ESTERO
È la decisione di Hrvatska pošta che, al tempo stesso, invita le altre aziende a fare lo stesso. Introdotta la gratuità per i trasferimenti di denaro presso gli sportelli dell’operatore

È allarme, soprattutto in Croazia, per le continue scosse di terremoto. Secondo la stampa, oltre alle distruzioni materiali, dal 28 dicembre ci sarebbe già una dozzina di morti.

Dal punto di vista postale non vi sono ancora informazioni dettagliate, ma l’operatore nazionale, Hrvatska pošta, già si è mosso per una raccolta fondi. Ha destinato ai sopravvissuti un milione di kune (oltre 132mila euro), invitando le altre aziende a fare lo stesso.

Contemporaneamente ha introdotto la gratuità per i trasferimenti di denaro dai propri sportelli.

L’iniziativa delle Poste croate
L’iniziativa delle Poste croate
Anche il 22 marzo scorso il Paese balcanico fu colpito dal sisma
           


Tutti i numeri definitivi
30 Dic 2020 12:45 - SAN MARINO
Tra il 2019 e il 2020 San Marino ha firmato dieci serie dichiarando delle tirature massime ma riservandosi di tagliarle secondo necessità. Queste le voci

Non solo il Vaticano, che peraltro di recente avrebbe deciso di accantonare la pratica. Tra il 2019 e il 2020 anche San Marino talvolta ha dichiarato, in materia di tirature dei francobolli, un valore massimo che non obbligatoriamente sarebbe stato raggiunto. Insomma, la scelta definitiva in base alle richieste giunte dal mercato.

Secondo i dati registrati dall’Ufficio filatelico e numismatico, i titoli convolti risulterebbero complessivamente dieci, quattro dell’anno scorso e i restanti in questo. Solo in un caso è stato annotato davvero il limite stabilito; è capitato con l’1,10 euro dell’ultima tappa PostEurop, stampato in 60mila pezzi.

Andando nei dettagli, le cifre maggiori riguardano due serie, per l’adunata degli alpini e la sostenibilità ambientale, calate da 80mila a 60mila unità, molto probabilmente come conseguenza del coronavirus: l’incontro delle “penne nere” non si è tenuto e la maxi congiunta dedicata ad “Act now” di fatto è naufragata per l’annullamento di “Milanofil”.

Procedendo, ecco i 70mila divenuti 50mila del “San Marino comics festival”, i 60mila scesi a 50.004 per la PostEurop 2019, a 40.008 per il taglio da 1,15 dell’analoga serie successiva, a 30mila per Giovanni Paolo II. La lista prosegue: risultano diminuiti da 50.004 a 36mila i dentelli per il centenario dell’Associazione nazionale alpini; da 50mila a 30mila quelli inerenti al Premio internazionale Asiago d’arte filatelica e al “Pro Istituto per la sicurezza sociale di San Marino”. Infine, troncato da 40mila a 35mila il foglietto consacrato all’allunaggio.

Tirature - Dall’Ufficio filatelico e numismatico di San Marino gli unici dati mancanti
Tirature - Dall’Ufficio filatelico e numismatico di San Marino gli unici dati mancanti
La scelta del Vaticano di accantonare tale pratica…
…e le cifre relative al 2019
L’emissione di San Marino per “Act now”
L’elenco completo dal monte Titano (file pdf)
           




Tante storie (più le rubriche)
30 Dic 2020 10:23 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Disponibile il secondo e ultimo numero 2020 del semestrale firmato dall’Accademia italiana di storia postale. Cosa contengono, in sintesi, le 112 pagine
Oltre il semplice collezionismo
Oltre il semplice collezionismo

Nuovo appuntamento con “studi notizie approfondimenti su storia postale & comunicazioni”. Ovvero, con il semestrale, ultimo numero -è il 22- per l’anno in corso, firmato dall’Accademia italiana di filatelia e storia postale. Curato da Franco Filanci, risulta edito dall’Unificato; contro 18,00 euro offre una serie di articoli che spaziano a 360 gradi.

Si passa dalle prime manifestazioni aviatorie (con l’intervento “Saluti dal campo d’aviazione”, di Valter Astolfi) alla genesi dei francobolli pontifici (“Undici in un anno, un primato”, Thomas Mathà), dall’amministrazione telegrafica (“Telegrafia all’atto pratico”, Luigi Ruggero Cataldi), all’anticipazione di un libro (“Viaggi filatelici in profondità”, Francesco Giuliani), dall’evoluzione dei bolli postali (“Un’ora in posta”, Lorenzo Carra) alle cartevalori mai emesse e non firmate (“Alla scoperta di un autore”, Danilo Bogoni) e ai francobolli impiegati oltre i confini (“Annullati all’estero o messi in valigia”, Gianni Vitale).

Il periodico, che conta 112 pagine di formato “A4” con immagini a colori, si completa attraverso le rubriche. Accanto a quelle introduttive, ecco altre che toccano curiosità, aggiornamenti, dentelli creativi, libri e riviste.

“Storie di posta” 22 (acquista)
La scheda
           


“Anno del bue” e Pechino si prepara
30 Dic 2020 01:12 - DALL'ESTERO
Due i francobolli; debutteranno il 5 gennaio. Le immagini evidenziano nell’ordine le aspettative del Paese e quelle della famiglia

“Lavora sodo” e “Buona fortuna nell’«Anno del bue»,”. Rappresentano i messaggi che la Cina Popolare diffonderà dal 5 gennaio attraverso due francobolli, ciascuno da 1,20 yuan. Naturalmente, sono dedicati al nuovo protagonista del calendario asiatico che formalmente entrerà in scena il 12 febbraio.

I tagli portano i nomi del pittore Yao Zhonghua e dell’incisore Liu Bo, realizzati in fogli da sei o sedici uguali, più un libretto con cinque serie, questo sottoscritto da Wang Huming. Interpretano e mostrano lo spirito del bovino, “con le zampe per terra, il coraggio di combattere, pioniere, laborioso e impegnato”, attraverso la combinazione di movimento e staticità, forza e tenerezza. Nell’ordine, evidenziano le aspettative del Paese e della famiglia: nel primo dentello alza gli zoccoli e la testa, viene avanti e i suoi occhi brillano, esprimendo il significato implicito di puntare al grande ringiovanimento della nazione senza paura per difficoltà e pericoli; l’altro offre una calda immagine dell’amore tra l’esemplare adulto e il vitello.

Nel tempo -viene ricordato- questo animale è stato associato a diversi concetti, come buon auspicio, energia, duro impegno, fermezza, dedizione e prosperità. All’inizio della primavera i contadini ne costruiscono uno con la terra per simboleggiare l’avvio dell’aratura, auspicando il bel tempo, la ricchezza e la disponibilità futura di grano.

I due francobolli che il 5 gennaio la Cina Popolare dedicherà all’“Anno del bue”
I due francobolli che il 5 gennaio la Cina Popolare dedicherà all’“Anno del bue”
Lo stesso argomento visto da Formosa…
…e Aland
           




Coronavirus. Alla fine, l’India
29 Dic 2020 18:38 - DALL'ESTERO
Le immagini circolavano da mesi, ma i francobolli sono giunti agli sportelli solo il 24 dicembre. Si tratta di quattro esemplari, in fogli e foglietto

Come dire? Un altro tassello andato al suo posto. Al pari delle emissioni sul coronavirus realizzate da Cina Popolare e Filippine, quella dell’India circolava da mesi come immagine (qualche fonte parla di un’ipotizzata uscita per il 25 luglio, poi annullata forse a causa della difficile situazione interna a causa della pandemia). Alla fine, il titolo è giunto agli sportelli il 24 dicembre, anche se il sito ufficiale dell’operatore è stato aggiornato solo questa mattina.

Si tratta di quattro francobolli da 10,00 rupie, dovuti a Shri Kamleshwar Sing; sono allestiti in fogli da trentacinque uguali o nel solito foglietto con la serie completa. Titolo: “Combattenti contro il covid-19”.

Abituale il repertorio iconografico: ogni dentello cita uno o più settori professionali tra quelli maggiormente impegnati nell’affrontare l’emergenza; ecco dunque sanità e ricercatori, sicurezza e igiene, trasporti, posta. Riconoscibili inoltre i consigli presenti sui bordi del blocco: lavarsi le mani, salutare senza contatti fisici, restare a distanza, controllare la temperatura corporea.

La versione a foglietto; alla fine, il titolo data 24 dicembre
La versione a foglietto; alla fine, il titolo data 24 dicembre
Coronavirus, altre emissioni caratterizzate da… contrordini? Quelle di Filippine…
…e Cina Popolare
L’impegno di Poste italiane per gestire il vaccino
           


Il bilancio di Piero Macrelli
29 Dic 2020 16:42 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Secondo quanto annunciato, fra due giorni si dimetterà dalla presidenza della Federazione fra le società filateliche italiane, restando al vertice dell’Associazione italiana collezionisti posta militare
Piero Macrelli si commiata dalla Fsfi
Piero Macrelli si commiata dalla Fsfi

Federazione fra le società filateliche italiane, ultimi due giorni prima che la presidenza passi da Piero Macrelli a Bruno Crevato-Selvaggi. Chiudendo un capitolo avviato con la prima candidatura, nel febbraio 1995.

“Ventisei anni! Da allora ne ho fatte di cose”, scrive il diretto interessato nell’editoriale di “Qui filatelia” numero 102. “Per la filatelia italiana e per la Federazione. Un po’ alla rinfusa: il riordino completo dell’amministrazione; la ricostruzione del rapporto di fiducia tra le federate e la Federazione; i colloqui e i contatti quasi quotidiani con tutti coloro che avessero necessità; i rapporti con il ministero e con Poste italiane, gioie e dolori; le mostre a Montecitorio, al Quirinale e a San Marino; gli annulli per le federate; la «Giornata della filatelia»; gli annuari; i Campionati cadetti; le nazionali con il nuovo sistema delle fotocopie, poi dei cd, poi dei siti; questa rivista; la ripresa dell’Albo d’oro e del ruolo veterani; l’istituzione dell’Albo d’oro delle società e dell’Albo d’onore dei presidenti; la Federazione nel mondo; le agevolazioni per i soci delle federate; i rapporti con gli altri attori del mondo filatelico nazionale; i volumi. E tanto altro: insomma, un insieme di attività di ogni genere, di risultati ottenuti, di risultati a volte mancati, che potete trovare anche nel volume per i cent’anni della Federazione, uscito l’anno scorso”.

“C’è da essere soddisfatti, e lo sono senz’altro. La soddisfazione di aver portato la Federazione al suo centenario con questi risultati è tanta. Ma è naturale che sia subentrata anche un po’ di stanchezza. Tra l’età non più giovanissima e il senso di appagamento dato dal buon lavoro compiuto e dagli importanti risultati raggiunti, negli ultimi mesi ho quindi maturato la decisione di lasciare”. Il mandato scadrebbe alla fine del 2021, ma -come era stato annunciato il 30 novembre- si dimetterà dopodomani (resterà però al vertice dell’Associazione italiana collezionisti posta militare).

A norma di statuto, da Capodanno subentrerà il vicepresidente, Bruno Crevato-Selvaggi; è l’unico, con Macrelli stesso, ad essere nel consiglio direttivo da oltre un quarto di secolo. “Non vi saranno salti o discontinuità”, dice l’incaricato. “La Federazione continuerà il proprio lavoro e i rapporti di collaborazione per ottenere il meglio per la filatelia organizzata italiana e per le società federate”. Suo compito principale sarà indire le nuove le elezioni.

L’annuncio del 30 novembre
Il libro per il centenario della Federazione fra le società filateliche italiane
           




Da uno a cinque
29 Dic 2020 13:25 - EMISSIONI ITALIA
È la serie “Il patrimonio naturale e paesaggistico” dedicata ai tesori geologici dell’Alta Murgia e prevista per il primo semestre 2021

“Un refuso”. È in questo modo che dal Parco nazionale dell’Alta Murgia spiegano l’aggiornamento (al solito effettuato alla chetichella) compiuto dal ministero dello Sviluppo economico sul programma 2021. Rispetto all’elenco già diffuso il 15 dicembre, l’omaggio ai tesori geologici dell’Alta Murgia è passato da uno a… cinque francobolli. Inserito nel percorso “Il patrimonio naturale e paesaggistico”, è previsto nel primo semestre, ma ancora manca la data.

A quanto pare, le cartevalori serviranno per “dare lustro alle cave di bauxite, il canyon dalle accese sfumature del rosso, a cava Pontrelli per le oltre 25mila impronte di dinosauro scoperte nel ‘99, alla grotta di Lamalunga dove sono incastonati i resti completi di un Neanderthal, al pulo di Altamura e al pulicchio di Gravina, le due grandi doline da crollo che attraggono migliaia di visitatori”.

Senza nulla togliere all’importanza del sito, la mente va alla politica più equilibrata dei decenni scorsi. Ad esempio alla serie del 22 aprile 1967 che, con quattro esemplari, ricordò non uno ma ben quattro Parchi nazionali: del Gran paradiso (citato nel 20 lire), d’Abruzzo (40), dello Stelvio (90) e del Circeo (170).

La serie del 22 aprile 1967: quattro francobolli dedicati ad altrettanti Parchi nazionali
La serie del 22 aprile 1967: quattro francobolli dedicati ad altrettanti Parchi nazionali
Il programma 2021 al 15 dicembre
Il Parco nazionale dell’Alta Murgia
Emissioni - La lista aggiornata (file pdf)
           


Cift, Cifo e… Aisp
29 Dic 2020 11:00 - APPUNTAMENTI
Gli aggiornamenti sulle conferenze digitali, che resteranno separate anche l’anno prossimo. Chiusa la raccolta fondi in memoria di Fabio Vaccarezza: sono stati raccolti e devoluti 1.100,00 euro

Le festività hanno modificato provvisoriamente la programmazione de “I venerdì filatelici”, voluti da Centro italiano filatelia tematica e Collezionisti italiani di francobolli ordinari. Il prossimo incontro su Zoom è per stasera, quando alle ore 21 interverrà Luciano Calenda per approfondire l’argomento “Come si realizza un piccolo studio filatelico in una collezione tematica”. Il successivo è fissato per l’8 gennaio.

Intanto l’Associazione italiana di storia postale ha definito il proprio programma, che nonostante le attese resta autonomo (e ne sfugge il motivo). Ad ogni modo, l’elenco prevede sei incontri tra il 12 gennaio e l’8 giugno, dunque uno al mese.

Dal mondo collezionistico un’ultima notizia: la raccolta fondi, voluta da Rosalba Pigini e dalla moglie Roberta Mondino in memoria di Fabio Vaccarezza scomparso il 17 novembre, ha raggiunto i 1.100,00 euro; come previsto, la cifra è stata devoluta alla Lega del filo d’oro.

Il calendario dell’Associazione italiana di storia postale
Il calendario dell’Associazione italiana di storia postale
I dettagli sulla conferenza con Luciano Calenda
L’iniziativa per ricordare Fabio Vaccarezza
           




In volo sulla Francia
29 Dic 2020 01:09 - DALL'ESTERO
Il 2 gennaio da Parigi il libretto “Mosaico di paesaggi”: uno per regione, i dodici francobolli evocano altrettanti panorami curiosi
Quando i paesaggi formano dei mosaici
Quando i paesaggi formano dei mosaici

L’idea delle viste dall’alto, dopo ad esempio la Germania, raggiunge la Francia. Il 2 gennaio in prevendita, il 4 in distribuzione generale in tutti gli uffici postali, arriverà il libretto “Mosaico di paesaggi”; contiene dodici francobolli autoadesivi per la lettera prioritaria, servizio che da Capodanno costerà 1,28 euro. Artefice, Etienne Théry.

Le immagini illustrano scenari tipici delle dodici regioni metropolitane, esclusa la parigina. Ogni esemplare -fanno notare da La poste- “è come l’elemento di un mosaico con motivi e colori diversi; mostra l’abbondante ricchezza, naturale o lavorata”. Tali vedute “sono sorprendenti, assomigliano a dipinti di artisti che giocano tra realismo e astrazione”.

Ecco dunque vigneti (figurano nella carta valore per il dipartimento del Basso Reno, nella regione Grande Est), frutteti (Loiret, Centro-Valle della Loira), litorali (Morbihan, Bretagna), coltivazioni di ostriche (Charente Marittima, Nuova Aquitania), saline (Bocche del Rodano, Provenza-Alpi-Costa Azzurra), spiagge (Corsica del Sud, Corsica), paludi salmastre (Vandea, Paesi della Loira), orticolture (Senna Marittima, Normandia), pascoli (Lozère, Occitania), foreste e organi basaltici (Puy-de-Dôme, Alvernia-Rodano-Alpi), prati salati con pecore (Somme, Alta Francia), campi di grano e colza (Côte-d’Or, Borgogna-Franca Contea).

Quattro dei francobolli inseriti nella serie; complessivamente sono dodici
Quattro dei francobolli inseriti nella serie; complessivamente sono dodici
L’avvio del percorso “La Germania dall’alto”
Ma c’è anche la Georgia del Sud
           


Coronavirus, Poste ed Eni impegnate con le dosi
28 Dic 2020 19:13 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Le due aziende sono state incaricate di tracciare ogni singola fornitura del vaccino, dal momento dell’arrivo nel Paese alla somministrazione. L’impegno svolto a titolo gratuito

Qualche problema per le condizioni meteorologiche, ma intanto entro domani è attesa una seconda fornitura da parte della Pfizer. Anche lungo lo Stivale, dunque, ha preso avvio l’operazione di trasporto e consegna del rimedio -almeno così si spera- contro il coronavirus.

Operazione alla quale Poste italiane (si aggiunge Eni) non è aliena. “Dietro la piattaforma che traccia i vaccini, dal momento del loro arrivo in Italia a quello in cui viene iniettata la singola dose, ci sono le nostre competenze informatiche”, ha detto l’amministratore delegato Matteo Del Fante in un’intervista rilasciata a “La repubblica”. “Meglio e prima si traccia il percorso dei vaccini e prima si possono somministrare”. L’impegno -ha affermato il commissario straordinario per l’emergenza covid-19, Domenico Arcuri- è stato assunto a titolo gratuito; l’obiettivo è tenere aggiornato il sistema informativo del ministero della Salute.

Aggiornamento delle 23.21: è possibile che, proprio per il cattivo tempo, la nuova consegna debba slittare.

Vaccino - L’arrivo della prima fornitura documentato dal ministero della Salute
Vaccino - L’arrivo della prima fornitura documentato dal ministero della Salute
Agli sportelli: da oggi il pagamento in contanti delle pensioni
Estero, la cartolina postale russa
           




Isola delle Rose. La riscoperta
28 Dic 2020 16:45 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il film di Sydney Sibilia riprende la vicenda (vera) della piattaforma al largo di Rimini che nel 1968 aveva anche un “ufficio postale” dotato di “francobolli”
È su Netflix
È su Netflix

Una vicenda vera, riscoperta ora grazie al film disponibile su Netflix. S’intitola “L’incredibile storia dell’isola delle Rose”; vede alla regia Sydney Sibilia che, con Francesca Manieri, si è occupato pure di soggetto e sceneggiatura.

Risulta ambientata nella primavera del 1968: un ingegnere, Giorgio Rosa (morto a quasi novantadue anni il 2 marzo 2017, è interpretato da Elio Germano), ha un grande sogno e un genio visionario; decide di costruire un’isola al largo di Rimini, fuori dalle acque territoriali, e la proclama Stato indipendente. È una piattaforma di quattrocento metri quadrati in cemento, legno e acciaio, dove la libertà individuale è il valore assoluto e in cui vige una sola regola: niente regole. Con l’aiuto di altre persone, l’iniziativa viene trasformata in un mito per frotte di ragazzi, attira l’interesse della stampa, diventa un caso internazionale e un quasi insormontabile problema politico per il Governo italiano, che non può tollerarla. La base resiste “indipendente” per cinquantacinque giorni, prima di essere distrutta; aveva lingua (l’esperanto), inno, bandiera, stemma, “moneta”, “ufficio postale” e “francobolli”.

“Siamo partiti dagli aneddoti dell’ingegnere, dai giornali, dalle foto, dalle registrazioni del tempo per ricostruire lo spirito dell’epoca e le motivazioni che avevano portato alla realizzazione del progetto”, annota il produttore Matteo Rovere.

Tra i titoli di coda, il richiamo “postale” (si ringrazia Elena Guglielmini)
Tra i titoli di coda, il richiamo “postale” (si ringrazia Elena Guglielmini)
La mostra del 2014 e il catalogo collegato
La testimonianza dell’ideatore, Giorgio Rosa
Il romanzo di Walter Veltroni
           


Soldi per i soldati armeni
28 Dic 2020 13:13 - DALL'ESTERO
La raccolta fondi passa anche attraverso alcune iniziative che vedono protagonista Haypost, fra cui una serie di francobolli con sovrapprezzo

Attraverso l’operatore Haypost, l’Armenia ricorda il Nagorno-Karabakh con una serie dedicata all’indennità assicurativa per i militari ed inserita in un contesto più ampio di raccolta fondi (sono previste anche cartoline). È organizzata in sette francobolli allestiti in altrettanti fogli da dieci o nel foglietto che ne contiene uno per tipo. Dovuta a Domino production, ha raggiunto gli sportelli il 22 dicembre.

Le immagini propongono monumenti associati a paesaggi dell’Artsakh, come l’area contestata con l’Azerbaigian è identificata. Vi figurano l’eroe dell’epopea nazionale David di Sassun (compare nel 120 dram), il gruppo scultoreo “Danza di montagna” (220), l’artista circense Leonid Yengibaryan (230), l’archimandrita compositore, musicologo e cantante Soghomon Soghomonian detto Komitas (280), il pittore Martiros Sarian (330), il compositore Arno Babajanyan (380), il creatore dell’alfabeto locale Mesrop Mashtots (500). Tutte le cartevalori hanno una bandella che eleva di 500 dram il costo; inoltre, portano uno slogan in armeno sempre diverso però collegato al soggetto rappresentato.

Il blocco conta su una donazione pari a 5.000 dram; raffigura sul bordo l’artigliere diciannovenne Albert Havhannisyan durante le azioni militari delle settimane scorse. La foto divenne famosa ma lui perse la vita l’8 ottobre; ha ricevuto, in memoria, la medaglia destinata alle persone coraggiose. Si aggiunge, pure in inglese, il testo “Il mio nome è Artsakh - Vinceremo”.

Il foglietto con la serie e il sovrapprezzo di 5.000 dram
Il foglietto con la serie e il sovrapprezzo di 5.000 dram
La raccolta fondi attraverso le cartoline (pagina in inglese)
L’area contestata vista dallo studioso John Agnew
           




Capodanno a Bologna: senza Vecchione ma con cartolina
28 Dic 2020 10:36 - APPUNTAMENTI
Realizzato da Chiara Rapaccini (in arte Rap), il supporto postale è stato recapitato nelle cassette delle lettere cittadine. E poi, durante la notte del 31 dicembre…
Uno dei manifesti
Uno dei manifesti

Pronti a cambiare il calendario? Pensando alla ricorrenza in tempi di coronavirus, il Comune di Bologna ha ideato un’iniziativa a sfondo… postale.

“Per la prima volta dopo quasi un secolo il Vecchione non brucerà in piazza Maggiore”, anticipano dalla sede municipale: il rito scaramantico del rogo, che dal 1922 raduna nel cuore cittadino le persone per salutare il nuovo anno sulle ceneri del vecchio, è stato annullato, destinando “più risorse a chi, in questi lunghi mesi, ha subìto ingenti perdite economiche”. Ma la tradizione “è uno dei collanti più forti di una comunità”, per questo si è voluto portarla avanti, seppur rivisitata. È stata coinvolta la disegnatrice Chiara Rapaccini (in arte Rap, è lei a firmare, ad esempio, le tavole degli “Amori sfigati”). Porta un suo lavoro la cartolina distribuita tramite le “buchette delle lettere”, come le chiamano nell’area. Rappresenta il desiderio dell’Ente locale di raggiungere tutti gli abitanti “con un pensiero speciale che abbracci virtualmente l’intera città in un momento faticoso e, per molti, di solitudine e lontananza dalle persone care. Come si usava fare una volta con i biglietti di auguri scritti a mano e conservati con affetto prima dell’avvento degli smartphone, la cartolina d’autore è un piccolo gesto simbolico di vicinanza e condivisione”. L’illustrazione riprende uno dei simboli più iconici, le due torri; contemporaneamente, manifesti in linea sono stati destinati alle strade.

Elementi che “preparano” l’appuntamento fissato per le ore 23.45 del 31 dicembre, raggiungibile dal sito del Comune stesso. La sorpresa consiste in un corto d’autore (cui seguiranno altri contributi) dove l’autrice reinterpreta il Vecchione in chiave digitale: evidenzia l’auspicio di liberarsi dalle fatiche del 2020.

Si affianca (fino al 10 gennaio) la raccolta fondi “Capodanno del cuore” a favore di Ageop ricerca e Piccoli grandi cuori onlus, due realtà che da tempo si occupano rispettivamente dei piccoli pazienti oncologici e cardiopatici congeniti nonché delle loro famiglie.

La cartolina d’autore, anzi, d’autrice: artefice è sempre Chiara Rapaccini, in arte Rap
La cartolina d’autore, anzi, d’autrice: artefice è sempre Chiara Rapaccini, in arte Rap
L’appuntamento è sulla “home page” del Comune, alle 23.45 del 31 dicembre
La tradizione del Vecchione
La raccolta fondi collegata
           


Occhio alle produzioni illegali
28 Dic 2020 00:52 - DALL'ESTERO
Le ultime note diffuse dall’Unione postale universale segnalano “francobolli” che solo apparentemente riguardano Costa d’Avorio e Nigeria

L’Unione postale universale ha ricevuto altre due denunce e, a sua volta, le ha diffuse per avvertire anche i collezionisti. Riguardano “francobolli” apparentemente attribuiti a Costa d’Avorio e Nigeria ma dagli stessi Paesi disconosciuti.

Yamoussoukro ha segnalato tre foglietti che citano le Olimpiadi di Tokyo, previste per il 2021. Il primo contiene due tagli da 1.000 franchi, ciascuno degli altri uno da 1.600, in questi casi a forma di triangolo.

Più ampia la nota giunta da Abuja. Concerne le serie “500° Anniversario della Riforma” (si tratta di un foglietto con quattro esemplari), “Équipe «F1 2013»” (cinquantasette, ciascuno con nove), “Funghi” (uno da cinque), “Giovanni Paolo II” (idem), “Spazio” (trenta da uno, due o quattro), “Sport - Fifa e Giochi olimpici” (ventiquattro da uno, due o quattro).

Due esempi fra le produzioni citate e attribuite a Costa d’Avorio e Nigeria
Due esempi fra le produzioni citate e attribuite a Costa d’Avorio e Nigeria
L’ultima segnalazione concerne il Mali
           




Zumstein pronto per il 2021
27 Dic 2020 00:44 - LIBRI E CATALOGHI
Disponibile in Italia il catalogo che tratta la Svizzera, la sede elvetica delle Nazioni Unite, Liechtenstein e Campione. Significativo il livello di approfondimento
Pronta l’edizione 2021
Pronta l’edizione 2021

Oramai non può più essere presentato come un catalogo tascabile: lo sarebbe per altezza e larghezza, ma non per lo spessore; d’altro canto, le pagine, con immagini a colori, hanno raggiunto quota 1.056.

È il volume targato 2021 che la Zumstein dedica alla Svizzera, alla sede di Ginevra delle Nazioni Unite, al Liechtenstein, a Campione. I testi sono principalmente in tedesco e francese, le valutazioni economiche in franchi. Nel Bel Paese è venduto a 42,00 euro.

L’impianto è consolidato: di là dai francobolli, offre una serie di approfondimenti difficilmente riscontabili altrove con lo stesso dettaglio. Ecco ad esempio le produzioni in rotoli, gli automatici, i tête-bêche e i se-tenant, le coppie con il ponte, i libretti, i servizi (compresi, naturalmente, quelli per le agenzie internazionali), le tirature pensate per i turisti all’estero, le ferroviarie, le alberghiere. Tra le aggiunte rispetto alle edizioni passate, i riferimenti sinottici inerenti alle cartevalori degli hotel, come le ulteriori puntualizzazioni sugli annulli falsi o retrodatati.

Per chi usa l’Yvert & Tellier, non mancano le tavole attraverso le quali passare da una numerazione all’altra. Pensando invece ai più tecnologici, la casa editrice elvetica propone una specifica applicazione digitale.

Zumstein - Svizzera e Liechtenstein (acquista)
La scheda
           


Classe aperta/3 Al via la commissione Fip
26 Dic 2020 14:28 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Entro il 31 dicembre le singole federazioni dovranno nominare il proprio delegato internazionale; poi si comincerà a lavorare

Ultime domande per l’intervista sulla classe aperta con il delegato Marco Occhipinti. Quale potrebbe essere il futuro? “L’errore più grosso -ammette- sarebbe creare gabbie. I regolamenti vengono visti spesso come paletti insuperabili, sia materialmente che mentalmente. Occorrerà stilare delle norme, certo, ma non si dovrà chiudere troppo le maglie. Aperta è la classe, aperta deve essere anche la mente di chi scriverà le regole. In questi anni si è parlato di smembrarla e di includerla come sottoclasse di ogni singola classe tradizionale. Un po’ come è stato fatto con la storia postale, quando venne istituita la sottoclasse «2c» di storia postale sociale. È una strada più ardua e complessa, onestamente ho qualche riserva”.

Cosa implica essere, oltre che delegato nazionale per il settore, anche internazionale? “Una volta che tutte le federazioni nazionali (la scadenza sarebbe il 31 dicembre) nomineranno il proprio rappresentante, si riceverà dalla Fédération internationale de philatélie la chiamata per la prima riunione della commissione, durante la quale i delegati eleggeranno il «bureau», cioè un gruppo di lavoro costituito da presidente, segretario e un componente per ciascuna federazione continentale (oltre alla Federation of european philatelic associations, sono coinvolte Federación interamericana de filatelia e Federation of inter-asian philately). Compito del delegato è presenziare quindi a tutti gli incontri e fare da tramite delle istanze e delle sollecitazioni che provengono dalla nazione di appartenenza. Rispetto alle commissioni già esistenti, questa avrà il compito/stimolo di dover scrivere per la prima volta le «regulations» della classe, dal momento che (lo ricordo) a oggi esistono soltanto delle «guidelines»”.

Chi vuole saperne di più cosa deve fare? “Contattarmi ai seguenti riferimenti: via Polledrera snc, 03043 Cassino (Frosinone), telefono 338.7505757, posta elettronica marco.occhipinti.1972@gmail.com (fine).

Il materiale inseribile è a tutto tondo
Il materiale inseribile è a tutto tondo
La prima...
…e la seconda parte dell’intervista (notizie precedenti)
La guida edita dal Cifr quattro anni fa
           


Classe aperta/2 In Italia si partì con la Mondiale
26 Dic 2020 11:05 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Questo modo di collezionare debuttò a Milano, durante l’esposizione planetaria del 1998. Venne ripreso più avanti, con i seminari e altri lavori
A rispondere alle domande, il delegato Marco Occhipinti
A rispondere alle domande, il delegato Marco Occhipinti

Nella notizia precedente, un po’ la storia della classe aperta. E nel Bel Paese, dove debuttò alla Mondiale milanese del 1998? “La Federazione fra le società filateliche italiane -continua l’intervista con lo specialista Marco Occhipinti- nomina un delegato nazionale e sperimenta la classe. Vengono organizzati seminari (a «Milanofil 2013») e iniziano ad essere esposti alcuni studi, talvolta con ottimi risultati”.

Finora com’è stata valutata dai filatelisti? “Ad oggi ho riscontrato moltissimo interesse e grandissima curiosità, ma non sempre l’interesse si è poi tramutato in una collezione. Tuttavia, da delegato, ma soprattutto da giurato, posso affermare che sempre più appassionati si stanno approcciando e che la qualità dei lavori sta via via crescendo sempre più. Prova ne sono le diverse medaglie d’oro viste nei più recenti allestimenti. Ritengo che la strada sia tracciata, ma che adesso occorra camminare”.

All’estero è differente? “Non è molto diverso rispetto a noi. Il livello è buono ma non eccelso, per cui anche nelle altre nazioni c’è da fare ancora molto. Penso che la costituenda commissione della Fédération internationale de philatélie, con tutti gli annessi e connessi, costituirà un vero volano” (continua).

Le istruzioni per il montaggio
Le istruzioni per il montaggio
L’avvio dell’intervista (notizia precedente)
Le attuali linee guida (file pdf)
           


Classe aperta/1 Un’esperienza nata nel 1995
26 Dic 2020 00:32 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il punto di partenza è la mostra a Malmö, in Svezia, venticinque anni fa. Essa permise di esporre, insieme al materiale filatelico, quello di altro genere
Protagonista, la classe aperta
Protagonista, la classe aperta

Protagonista il 18 dicembre di una conferenza via Zoom inserita ne “I venerdì filatelici” di Centro italiano filatelia tematica e Collezionisti italiani di francobolli ordinari, la classe aperta (o open class, per dirla all’inglese) sta, forse, per essere riscoperta. Non è un caso se la Fédération internationale de philatélie intende costituire una specifica commissione e la Federazione fra le società filateliche italiane ha nominato delegato internazionale (già lo è a livello nazionale) proprio il relatore dell’incontro, Marco Occhipinti. “Vaccari news” ha voluto ritornare sull’argomento, intervistando lo specialista.

Di cosa stiamo parlando? “La classe aperta, o meglio la «filatelia aperta» (ormai è questo il suo nome), è una modalità -spiega- che consente al collezionista di esporre materiale filatelico e non, insieme”. “In base alle attuali linee guida, il primo non può essere mai inferiore al 50% rispetto al resto. Inoltre, per l’altezza degli oggetti occorre considerare lo spessore del quadro che li contiene, generalmente di cinque millimetri. Il materiale non filatelico deve essere ben descritto, apportare un significativo contributo allo sviluppo e possibilmente essere «vintage». Vengono premiati inoltre quei concorrenti che, tramite la propria ricerca, inseriscono il maggior numero possibile di tipologie di oggetti non filatelici. L’obiettivo principe è ampliare gli ambiti espositivi, al fine di portare sempre più collezionisti all’esperienza e al piacere di mostrare quanto selezionato”.

Quando nasce? “Nasce nel 1995 a Malmö, in Svezia, durante «Nordia 95». Ovviamente, non vi erano regole, non vi erano giudizi. L’esperimento suscitò l’interesse dei filatelisti, tanto da essere replicato negli anni successivi (ad esempio a «Italia ’98»), fino ad arrivare al 2002 quando la Federation of european philatelic associations istituì un gruppo di lavoro con il compito di stilare il regolamento. Le prime norme vennero approvate in ambito continentale al congresso Fepa di Graz del 2003, mentre a «Singapore 2004» la open class venne riconosciuta ufficialmente come classe sperimentale dalla Fip. Questa, dal 2010, cominciò ad elaborare le linee guida, poi approvate a Giacarta due anni dopo”.

“La principale sofferenza era tuttavia la frammentazione dei parametri di giudizio, davvero troppi. Per tale ragione, alla riunione della stessa Fip a Sofia nel 2018, venne approvata una mozione Fepa per rivedere i criteri di valutazione e quindi le linee guida, come attualmente in vigore. L’ultimo passaggio nel dicembre 2020, quando la Fip ha invitato le federazioni nazionali a nominare un delegato internazionale per la costituenda commissione” (continua).

Dalla relazione di Marco Occhipinti: il materiale filatelico deve costituire almeno il 50% di quanto esposto
Dalla relazione di Marco Occhipinti: il materiale filatelico deve costituire almeno il 50% di quanto esposto
La conferenza del 18 dicembre: l’annuncio…
…la registrazione (disponibile su Youtube)…
…e le diapositive scaricabili (file pdf)
           


Coronavirus. Dalla Russia un intero
25 Dic 2020 16:25 - DALL'ESTERO
Dopo il francobollo del 30 ottobre, la cartolina postale emessa il 15 dicembre. L’immagine e il testo ricordano che i medici stanno combattendo la pandemia

Dopo il francobollo del 30 ottobre, la Russia ha ripreso il tema dell’emergenza da coronavirus firmando una cartolina postale. È datata 15 dicembre e porta il nome di Alexander Povarikhin.

L’impronta di affrancatura è neutra, con il valore nominale sostituito dalla lettera “B”, simbolo che ora prevede un esborso di 32,00 rubli. Il richiamo d’interesse è situato sulla sinistra: la scena propone l’addetto, salvaguardato da tuta, visiera e guanti, davanti a un macchinario di controllo, mentre sullo sfondo compare l’inequivocabile rappresentazione del covid-19.

In aggiunta, ecco il testo in cui si ricorda che i medici stanno combattendo la pandemia e il riferimento all’oblast di Čeljabinsk. Questo perché -viene spiegato a “Vaccari news”- la richiesta per l’intero è stata ricevuta dal servizio postale per quella regione. È anche una delle aree in cui il Governo ha notato la particolare dedizione e la professionalità dei sanitari.

L’intero postale proviene dalla Russia
L’intero postale proviene dalla Russia
Il citato francobollo del 30 ottobre sul covid-19
Africane le ultime produzioni segnalate
Italia, lunedì al via il pagamento delle pensioni
           



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