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Il futuro della memoria passa per il web
17 Set 2011 01:01 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Dietro al progetto “Impronte digitali” della Fondazione archivio diaristico nazionale onlus, un tema di più ampio respiro
Il sindaco di Pieve Santo Stefano, Albano Bragagni
Il sindaco di Pieve Santo Stefano, Albano Bragagni

Digitalizzare va bene, ma naturalmente questo non comporta la distruzione dei documenti originali. Occorre, poi, prestare attenzione alle normative in essere, ad esempio in fatto di riservatezza e diritti, ma ormai si è convinti che facilitare l’accesso al materiale attraverso il web aumenti il numero dei fruitori, senza tagliare quello di coloro che preferiscono raggiungere il luogo in cui i materiali sono detenuti. È il contesto nel quale si stanno muovendo realtà che hanno testimonianze e intendono metterle a disposizione del pubblico (studiosi, tesisti, cultori della materia, semplici interessati) in modo più comodo, cioè tramite internet.

La sfida non riguarda solo aziende, istituzioni e sodalizi; nelle sue linee generali può interessare anche chi si occupa, ad esempio, di storia postale. Sia per conoscere carte situate a distanza, sia per mettere a disposizione quanto possiede, perché diversi collezionisti predispongono mostre virtuali utilizzando i propri siti.

L’occasione per parlarne è stata offerta nelle recentissime giornate del “Premio Pieve”, organizzate a Pieve Santo Stefano (Arezzo) dall’Archivio diaristico nazionale onlus, una realtà che accoglie oltre seimila tra diari e carteggi. Grazie alla Fondazione Telecom Italia, si sta cominciando a portarli in rete; è il progetto “Impronte digitali”. Quest’ultimo è stato illustrato durante la tavola rotonda “Il futuro della memoria”; è partito con una selezione di testimonianze riguardanti l’Unità d’Italia e si avvale anche della Fondazione Monte dei paschi di Siena; poi toccherà alle memorie del disagio, che suscitano l’interesse della Fondazione “Mario Tobino”. Finora -ha precisato il direttore scientifico della onlus organizzatrice, Camillo Brezzi- l’Archivio “si faceva carico di conservare, con affetto, la memoria, ma ora vuole fare di più”. È solo il primo passo di un’iniziativa che lo vedrà impegnato nei prossimi anni e che cambierà la fruizione del patrimonio.

“Gli archivi -ha detto il segretario generale della Fondazione Telecom Italia, Fabio Di Spirito- vanno mantenuti vivi, permettono connessioni che vanno oltre i collegamenti specifici. Il progetto ha un rapporto molto lucido con la tecnologia, senza fughe in avanti; coniuga la dimensione tecnologica con la capacità di fondere storia”. In altre parole, si utilizza un luogo o un oggetto, quindi tante storie, per raccontare la grande Storia, quella con la “S” maiuscola.

“Il digitale è fragile, delicato e complesso”, ha detto il rappresentante dell’assessorato alla cultura presso la Regione Toscana Gian Bruno Ravenni. “Occorre una dimensione più articolata, perché la digitalizzazione di un archivio implica una nuova dimensione, non è solo la sua fotografia. È un prodotto indipendente dall’archivio che l’ha generato”; l’originale e la sua versione elettronica richiedono un “uso diverso ma che si integra”.

“Una corrente culturale, nata trenta-quaranta anni fa e sviluppatasi dopo, ha dato importanza ai «senza storia», alla storia orale, alla raccolta di testimonianze come potrebbero essere le registrazioni eseguite dagli istituti storici che si occupano della Resistenza. Oggi entrano anche nei libri di storia, ma queste ricchezze possono essere valutate da pochissime persone per le difficoltà ad accedervi”, è la precisazione espressa dal rappresentante della Sovrintendenza archivistica per la Toscana Giovanni Contini Bonacossi. Senza contare il problema organizzativo di doversi confrontare non solo con gli studiosi ma con un pubblico eterogeneo. La digitalizzazione -ha aggiunto- è un risultato inimmaginabile che sconvolge tutte le scelte adottate finora; pone al centro l’individuo qualunque come fonte, e il cittadino senza altre definizioni come fruitore.

Secondo il direttore della Fondazione “Mario Tobino” Marco Natalizi, strumenti come Facebook e Twitter hanno dato ritorni inaspettati. La struttura, per citare un caso pratico, ha un archivio elettronico off-line riguardante lo psichiatra di cui porta il nome e attraverso il suo sito offre un tour virtuale che attira l’attenzione delle persone sull’ex manicomio di Maggiano; comprende aspetti che non esistono più e permette un recupero della memoria, della storia che lo ha caratterizzato.

“Pur considerando i problemi della privacy -ha precisato il sindaco di Pieve, Albano Bragagni- vogliamo mettere tutto su internet, così da portarlo a disposizione di un pubblico più ampio”. Il milione di pagine stimato, magari suddiviso anche per gli argomenti maggiormente sentiti, offre uno spaccato “visto dall’altra parte, non scritto dai vincitori o dall’ambiente dominante”. E alla domanda del cronista se il primo cittadino tiene un diario, risponde: “Non scrivo perché non ho tempo”. Ma un domani, chissà…

Un momento della tavola rotonda “Il futuro della memoria” e uno dei tavoli touchscreen che permettono di visualizzare i materiali già digitalizzati
Un momento della tavola rotonda “Il futuro della memoria” e uno dei tavoli touchscreen che permettono di visualizzare i materiali già digitalizzati
“Premio Pieve” - La finale del 2011
Documenti on-line: il progetto del Cesvot “Viaggio nel web”…
…e l'attività dell'Archivio di stato di San Marino
           


Annullo da miss
16 Set 2011 19:25 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Sottolineatura marcofila per la manifestazione giunta alla sua settantaduesima replica
L'annullo disponibile dal 17 al 19 settembre
L'annullo disponibile dal 17 al 19 settembre

Chi sarà a vincere il titolo 2011 di “Miss Italia”?

È presto per dirlo, ma una certezza già c’è: la manifestazione avrà il ricordo marcofilo. Lo sportello di Poste italiane che dispenserà francobolli, impronte e gadget sarà impiegato da domani a lunedì, sempre nella fascia oraria 16-23, a Montecatini Terme (Pistoia), rispettivamente al palazzo dei Congressi, al palazzo delle Terme e al teatro Verdi. Con l’eccezione della data, l’impronta resta la stessa: il logo dell’appuntamento.

Appuntamento che ha raggiunto la settantaduesima edizione: ideato da Dino Villani e condotto per quasi mezzo secolo da Enzo Mirigliani, da undici anni è stato preso in mano dalla figlia Patrizia, che ha apportato un tocco femminile e una serie di novità.

Rispettando la tradizione, coinvolge migliaia di candidate, organizzando ottocento selezioni da febbraio ad agosto un po’ dappertutto, nei piccoli borghi e nelle piazze delle grandi città. Sarà presentato -come è accaduto per un quindicennio cominciando con il 1988- da Fabrizio Frizzi e vedrà sul palco sessanta finaliste.

Il sito della manifestazione
           


Poste italiane guarda all’Africa
16 Set 2011 16:07 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Con Poste finances Senegal si lavora a servizi specifici rivolti agli immigrati, che nel Bel Paese costituiscono la diciassettesima collettività straniera
La struttura dipende da La poste Senegal
La struttura dipende da La poste Senegal

Poste italiane e Poste finances Senegal, sussidiaria di La poste Senegal, hanno siglato ieri a Roma una lettera d’intenti che prevede la cooperazione nel campo dei servizi innovativi rivolti alla comunità senegalese residente in Italia.

Sotto gli auspici del Governo senegalese, l’intesa è stata stipulata dall’amministratore delegato Massimo Sarmi e dal direttore generale della realtà partner El Hadji Mansour Guéye. Alla firma erano presenti l’ambasciatore del Senegal in Italia, Chelkh Sadibou Fall, e alcuni rappresentanti delle comunità nazionali.

“Poste italiane offre una gamma molto vasta di servizi innovativi tagliati su misura per i cittadini stranieri immigrati”, ha spiegato Sarmi. “Con Poste finances Senegal studieremo insieme iniziative per promuovere presso la comunità senegalese i nostri servizi più apprezzati, come il money transfer internazionale, le carte prepagate, i servizi di micropagamento e di pagamento via telefono mobile. In questo modo metteremo a loro disposizione strumenti finanziari semplici e sicuri che agevoleranno l’operosa comunità senegalese nelle attività quotidiane e imprenditoriali, con la prospettiva prevista dal protocollo d’intesa di avviare altre attività di cooperazione”.

Un gruppo di lavoro misto elaborerà i diversi progetti, definendone le priorità. Tra gli obiettivi, la riduzione dei costi nelle operazioni di trasferimento internazionale di fondi, in linea con quanto stabilito su iniziativa del Governo italiano al “G8” dell’Aquila attraverso il progetto “5x5”.

I senegalesi residenti in Italia sono circa 73mila e costituiscono la diciassettesima collettività straniera per numero di componenti.

Il momento della firma: il direttore generale di Poste finances Senegal, El Hadji Mansour Guéye, e l'amministratore delegato di Poste italiane, Massimo Sarmi
Il momento della firma: il direttore generale di Poste finances Senegal, El Hadji Mansour Guéye, e l'amministratore delegato di Poste italiane, Massimo Sarmi
Tra le attività con l'estero di Poste italiane: Panama…
…Russia…
…ed Egitto
           


Ultimo volo per i pennuti
16 Set 2011 12:11 - DALL'ESTERO
Regno Unito: oggi la quarta e conclusiva tappa ornitologica della serie “Post & go”

La pulcinella di mare, la sula bassana, la beccaccia di mare, il corriere grosso, il cormorano, la sterna coda lunga: sono i nuovi interpreti delle etichette autoadesive che il Regno Unito sta impiegando con le macchinette. Tali impianti permettono ai mittenti di pesare ed affrancare lettere e pacchi in autonomia, quindi senza la necessità di fare la fila agli sportelli.

Come le precedenti, anche questa quarta serie è a tema ornitologico, nel caso specifico incentrata su alcuni fra i più tipici pennuti che privilegiano le coste nazionali. Secondo quando annunciato da Londra, è l’ultima tappa del percorso.

Disponibile da oggi, viene impiegata in 220 terminali collocati in 146 uffici postali; ai collezionisti è venduta a 2,76 sterline, quindi con nominale di prima classe, e codice che riporta al servizio filatelico.

Sei uccelli che vivono sulle coste nazionali ricordati dalla serie giunta oggi
Sei uccelli che vivono sulle coste nazionali ricordati dalla serie giunta oggi
La precedente emissione
           


È tutto un circo!
16 Set 2011 00:43 - DALL'ESTERO
L’azienda che porta il nome di Herman Renz compie un secolo, ed i Paesi Bassi la ricordano con una maxi serie

Il mangiatore di fuoco, il clown, i cavalli, gli equilibristi e la piramide umana non sono che cinque dei dieci protagonisti. Tutti insieme, inseriti nel tendone posto sullo sfondo notturno, sintetizzano le tradizionali attività circensi.

Ad ognuna di esse i Paesi Bassi hanno dedicato un francobollo di taglio “1” (ora 46 centesimi). È la serie, raccolta in minifoglio o in due tipi di libretto, che da oggi ricorda il circo Herman Renz, fondato un secolo fa da Arnold van der Vegt di Rotterdam.

Una azienda diventata... monumento nazionale e fra le più importanti d’Europa, gestita ancora adesso dalla stessa famiglia giunta alla quarta generazione. Ora coinvolge ottantacinque persone di dodici nazionalità per assicurare ogni anno trecentocinquanta spettacoli in quaranta centri neerlandesi.

Il minifoglio con i dieci esemplari
Il minifoglio con i dieci esemplari
Il circo Herman Renz (in olandese)
           




Tre le emissioni fissate al 26 settembre
15 Set 2011 23:39 - SMOM
Tutte le voci in uscita sono state aggiunte al calendario di massima definito per il 2011

Lo Smom aggiorna il proprio calendario, fissando per il 26 settembre la nuova infornata. Pronti a raggiungere le Poste magistrali risultano tre titoli, nessuno dei quali fra quelli già annunciati. Sono: “Natura e arte”, “Il disegno nell’arte” e “Bandiere delle antiche lingue”.

La prima, in particolare, si compone di quattro francobolli da 2,40 euro prodotti in dodicimila esemplari per ciascun tipo e raccolti in blocchi da quattro (i fogli sono da sedici unità). Messi insieme, visualizzano il dipinto “L’entrata degli animali nell’arca di Noè” di Jan Brueghel il Vecchio, ora conservato a Pau, in Francia, presso il Musée des beaux-arts.

La seconda proposta è costituita da due coppie, una con due esemplari da 0,75 e l’altra con due da 1,00 euro; la terza si articola in otto dentelli da 1,40 euro, raccolti insieme ad una vignetta in un minifoglio.

Il blocco “Natura e arte” riprende un dipinto di Jan Brueghel il Vecchio
Il blocco “Natura e arte” riprende un dipinto di Jan Brueghel il Vecchio
Il sito del Musée des beaux-arts di Pau (in francese)
“Il disegno nell'arte”: la serie dell'anno scorso
           


Il fascino della parola scritta
15 Set 2011 17:26 - LIBRI E CATALOGHI
“La Società letteraria di Guernsey”: da una corrispondenza, la scoperta di un mondo diverso da quello riscontrabile nella Londra del 1946

La vita a Guernsey durante la Seconda guerra mondiale
La vita a Guernsey durante la Seconda guerra mondiale

Divenne di moda tra i filatelisti quando, l’1 ottobre 1969, cominciarono le moderne emissioni autonome. In realtà, le produzioni locali sono precedenti, ed una risale alla Seconda guerra mondiale, emessa tra il 1941 ed il 1944 in seguito all’occupazione tedesca. È proprio la serie citata sulla copertina del romanzo di Mary Ann Shaffer “La Società letteraria di Guernsey” (342 pagine, 19,50, Sonzogno).

La storia comincia un po’ dopo, nel gennaio del 1946. In una Londra fredda e grigia, dove gli abitanti si aggirano come fantasmi fra edifici distrutti, credendo comunque in un futuro migliore, Juliet Ashton, giovane scrittrice di successo, sta cercando il soggetto per il suo nuovo romanzo.

Inaspettato, lo spunto nasce da una lettera di Dawsey Adams, fattore dell’isola di Guernsey, che ha trovato il suo indirizzo su un vecchio libro usato. I due iniziano una fitta corrispondenza e lei comincia a immaginare il mondo in cui vivono quest’uomo e i suoi tanti amici, un mondo meravigliosamente eccentrico. È Dawsey a svelare a Juliet la storia della Società letteraria, nata per sfuggire al coprifuoco tedesco durante il periodo bellico. Da quel fatidico momento, un gruppo di persone che fino ad allora si era limitato alle Sacre scritture, ai cataloghi di sementi e alla “Gazzetta del porcaro” scopre un genere diverso di lettura: Shakespeare, Marco Aurelio, Jane Eyre, i grandi classici. Da semplice pretesto, la lettura diventa un vero e proprio piacere, tanto che il circolo continua a esistere a e prosperare anche a conflitto finito.

A poco a poco Juliet amplia il cerchio dei suoi corrispondenti e, sempre più affascinata dalle storie degli abitanti dell’isola, dalle loro vite straordinarie, da come l’amore per i libri li abbia aiutati a superare gli orrori, decide di partire. E proprio a Guernsey riuscirà a trovare non solo l’ispirazione per il suo lavoro, ma qualcosa che le cambierà per sempre il corso della vita.

           




Lettere… esplosive a Trento
15 Set 2011 12:18 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
La tensione per gli attacchi anti italiani fa spaventare un addetto alla timbratura. Ma dentro al plico c’erano solo cartucce per pistole giocattolo!
Il curioso fatto, testimone di una situazione tesa
Il curioso fatto, testimone di una situazione tesa

Lettere esplosive: un timore che ricorre, ma non necessariamente è di mera attualità. Tanto che le fonti specialistiche, traendo dalla cronaca locale, riportano un curioso episodio accaduto mezzo secolo fa a Trento.

I fatti sono citati dal “Bollettino filatelico” del novembre 1961, ripresi dalla “Nazione” del 15 settembre. Alle Poste centrali, l’addetto alla bollatura della corrispondenza, calando il martello-timbro su una grossa lettera, provoca una deflagrazione, “che lì per lì suscitò il sospetto di un nuovo attentato dinamitardo”. Un dubbio ragionevole, visto che erano i mesi delle dimostrazioni anti italiane nel Sud Tirolo.

La perizia balistica appura, tuttavia, una verità differente. All’interno della spedizione si trovavano alcune cartucce per pistola giocattolo. Una bimba aveva inviato a mezzo posta ad un suo amichetto un foglio da cento capsule, dato che, dopo aver acquistato l’“arma”, non aveva trovato le munizioni adatte nella sua località di residenza. L’incidente, scrisse il quotidiano, “è dovuto alla ignoranza dei regolamenti postali da parte di una bambina…”.

           


Amnesty - Dopo l’Italia, l’Islanda
15 Set 2011 00:15 - DALL'ESTERO
La stessa idea caratterizza i due omaggi dentellati varati per il mezzo secolo dell’associazione internazionale. Tra gli altri ricordi, quello dell’Australia
L'esemplare australiano
L'esemplare australiano

Il nome del sodalizio protagonista ed il suo logo, il giallo -tinta anch’essa scelta dai volontari come elemento caratterizzante- per colore base e, sotto, dei testi. Curiosa combinazione quella che accomuna le cartevalori d’Italia ed Islanda per il mezzo secolo dell’associazione Amnesty international.

L’omaggio varato a Roma è giunto il 28 maggio al costo di 60 eurocentesimi; quello di Reykjavík è atteso per oggi: non ha valore espresso ma si sa che serve a spedire una lettera pesante fino a cento grammi in Europa ed è venduto a 285 corone.

Mentre il dentello messo a punto dal Bel Paese ripete a tappeto alcune parole chiave come prigionieri di coscienza, tortura, rifugiati e discriminazione, quello definito nell’estremo Nord del continente ne sintetizza -naturalmente nella lingua locale- la storia, originata a Londra nel 1961 grazie all’impegno dell’avvocato Peter Benenson.

La piccola collezione del cinquantesimo, pur lentamente, si sviluppa; tra gli ultimi contributi arrivati occorre citare quello dell’Australia, costituito da uno 0,60 dollari risalente al 5 luglio. Ancora una volta, il soggetto è simbolico; a predominare sono la mano atta a fermare le violenze e la candela con il filo spinato.

Le due cartevalori, l'italiana e l'islandese, a confronto
Le due cartevalori, l'italiana e l'islandese, a confronto
I dettagli sul francobollo lanciato a Roma
Tra gli altri Paesi che hanno partecipato all'anniversario…
           




Londra ricorda Arnold Machin ed Henry Bishop
14 Set 2011 18:10 - DALL'ESTERO
Oggi il libretto per lo scultore cui si deve il busto di Elisabetta II utilizzato nell’ordinaria; domani il foglio di pre personalizzati dedicato al postmaster che nel 1661 introdusse la bollatura
La firma e i millesimi di Arnold Machin sul libretto
La firma e i millesimi di Arnold Machin sul libretto

Nel giro di poche ore, doppia emissione a tema postale in arrivo da Londra. Oggi un libretto ricorda lo scultore Arnold Machin: suo è lo storico busto di Elisabetta II che dal 1967 campeggia sui tagli ordinari. Dieci dei quali, tutti di prima classe (il dentello base data 21 aprile 1997 ed ora costa 46 pence), compongono il carnet. La citazione, originata dal secolo trascorso dalla nascita dell’artista, è presente sul bordo superiore dell’insieme, mentre in quello inferiore figurano la sua firma, l’anno di nascita (appunto 1911) e di morte (1999). Commercializzato a 4,60 sterline, indirettamente ricorda la manifestazione “Stampex”, che Londra ospita da oggi a sabato.

Ben più indietro nel tempo è lo spunto alla base dell’emissione prevista per domani. Enfatizza i trecentocinquanta anni della bollatura introdotta dal postmaster di Londra Henry Bishop nel 1661. È un foglio di semi personalizzati contenente venti francobolli di prima classe “Smilers - Business & consumer” del 26 gennaio 2010, associati ad altrettante bandelle, tutte diverse. Ognuna è dedicata ad una tappa della marcofilia nazionale, mentre ulteriori citazioni del settore compaiono sul resto della confezione, venduta a 9,50 sterline.

Il foglio di pre personalizzati che ricorda il postmaster Henry Bishop
Il foglio di pre personalizzati che ricorda il postmaster Henry Bishop
Da oggi a sabato la “Stampex” (sito in inglese)
           


Collezionismo filatelico da 125 anni
14 Set 2011 12:51 - DALL'ESTERO
Venne fondata a New York il 14 settembre 1886: è l’American philatelic society…

Esistevano già molti gruppi filatelici locali, nel 1886. Cui si aggiunse l’American philatelic association: la sua nascita venne formalizzata il 14 settembre di quell’anno a New York, sotto la presidenza di John Tiffany. Ed ora, con l’attuale nome di American philatelic society, cambiato nel 1908, compie 125 primavere contando 35mila soci distribuiti in 110 Paesi.

La strada percorsa è stata lunga, passando tra guerre, crisi economiche e scandali, come viene spiegato nel numero di settembre della rivista interna, “American philatelist”, diretta da Barbara Boal. Oggi il sodalizio offre agli iscritti un’ampia serie di servizi, fra i quali -oltre al periodico- figurano l’acquisto e la vendita di materiale fra gli iscritti, la consulenza peritale, la formazione. Ma, soprattutto -lo ricorda il presidente Wade Saadi- l’Aps “incoraggia e promuove le attività filateliche come rilassanti, stimolanti a livello mentale, importanti storicamente e culturalmente; attraverso la sua presenza a distanza o fisica, serve ed aiuta una comunità globale di collezionisti e membri impegnati nel settore”.

Dal 2003 la sede è a Bellefonte, in Pennsylvania. Dove le celebrazioni si terranno fra due giorni, in contemporanea al Postal history symposium ed alla United States stamp society show. Auguri!

L’American philatelic society compie 125 anni
L’American philatelic society compie 125 anni
Il sito (in inglese)
           




Tutta da scoprire la “Tua Singapore”
14 Set 2011 07:34 - DALL'ESTERO
La nuova serie intende promuovere il piccolo Paese asiatico come luogo in cui ognuno può trovare ciò che desidera

La scia lasciata da una ballerina, le mille bolle blu, un tappeto di piante e fiori, le borse dello shopping, una tavola imbandita… Sono alcune delle proposte raffigurate nella serie “La tua Singapore” che il piccolo Paese asiatico lancia oggi.

Si tratta di dieci francobolli di primo porto interno (in vendita complessivamente a 2,55 dollari), disponibili in due versioni: autoadesive se raccolte in carnet, gommate se comprese nel foglietto. Dipingono altrettanti differenti e piacevoli modi di interpretare la vita locale e lo stesso contorno delle immagini richiama quello del territorio.

Un piccolo anticipo di quanto si può trovare girando nella città e sfruttando le numerose chance che vengono offerte. Un’ulteriore prova? Con lo stesso nome della serie, ecco il sito di riferimento; permette di scoprire, scegliere e addirittura pianificare la propria visita informandosi persino su viaggio, alberghi e servizi!

Quattro dei dieci modi con cui è possibile vivere Singapore
Quattro dei dieci modi con cui è possibile vivere Singapore
Il sito di riferimento (in inglese)
           


Una settimana davvero intensa
13 Set 2011 23:46 - APPUNTAMENTI
Le iniziative sono riprese, avviando uno dei periodi più attivi dell’anno, con mostre postali e filateliche, convegni commerciali ed ancora altro
L'annullo atteso per sabato ad Acqui Terme
L'annullo atteso per sabato ad Acqui Terme

Una settimana densa di appuntamenti quella che si è aperta. Fra le iniziative, vi è la tappa di Bolzano riguardante “Donne di Poste”, il percorso fotografico dedicato alla storia del lavoro femminile nel settore. Fino al 27 settembre sarà ospitato alle Poste centrali cittadine, in Pfarrplatz 13 (orario dei giorni feriali: 8-18.30, sabato chiusura alle 13).

Carrara, invece, rende omaggio ad Ezio Bienaimé. È “Immaginazione presente - Ezio Bienaimé architetto”, che lo ricorda soprattutto come professionista, non trascurando tuttavia la sua passione per la filatelia specializzata, cui è dedicato uno spazio. L’allestimento si trova al Centro internazionale delle arti plastiche, in via Canal del Rio (dal 13 settembre al 15 ottobre 16-20, chiuso il lunedì).

Dal 14 e fino al 22 ottobre, il Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa di Trieste, presso la propria sede di piazza Vittorio Veneto 1 (da lunedì a sabato 9-13, giovedì anche 15-18; il giorno 23 9-20), propone, grazie al supporto collezionistico di Adolfo Franchi, “Il contributo della filatelia alla conoscenza della chimica”, così da valorizzare l’1,40 euro per l’“Anno internazionale” del settore, dentello che ha cominciato la sua vita domenica.

Il turno di Noli (Savona) arriverà tra il 16 ed il 22 settembre, nuova sosta del progetto risorgimentale coordinato dall’Unione filatelica ligure. Ora potrà essere raggiunto nell’antica chiesa san Giovanni di Malta, in via Monastero, nell’orario 18-22, che sabato e domenica si dilaterà anche alla fascia 9-12.

Appuntamento solo per il 17 ad Acqui Terme (Alessandria): presso palazzo Robellini, in piazza Levi 1, il Circolo numismatico filatelico locale firma la mostra di francobolli, monete ed altri generi intitolata “21° Collectio” ed aperta tra le 10 e le 12 e tra le 15 e le 19.

A Bardonecchia (Torino) i pannelli espositivi, montati il 17 ed il 18 a Turismo Torino in piazza De Gasperi 1/a (9.30-12.30 e 14.30-19), saranno dedicati al 140° del traforo ferroviario sotto al Fréjus, di questi tempi un argomento particolarmente... sensibile per la zona. Dietro vi sono Comune, Arca sezione filatelica e Associazione circoli e sezioni filateliche Torino e provincia.

Negli stessi due giorni si affiancherà, ad Empoli (Firenze), la borsa scambio di filatelia, numismatica, cartoline e storia postale “Emporium 2011” (un centinaio le presenze attese), organizzata tra le 9 e le 19 in piazza Guerra dal Circolo filatelico numismatico cittadino e da Mostre mercato. Fra le iniziative collegate, la mostra filatelica sul centocinquantesimo e (sabato alle 16.30) la conferenza di Antonio Ferrario sulle relazioni postali tra Toscana e Regno delle Due Sicilie dal 1859 al 1863; l’incontro sarà introdotto dal presidente del Club della filatelia d’oro italiana Angelo Teruzzi.

Tutte le proposte citate sono ad ingresso libero.

Testo aggiornato il 28 settembre.

Tra i percorsi a tappe di questi mesi, il “Donne di Poste”, voluto dall'azienda guidata da Massimo Sarmi (qui uno scatto di Bolzano), e quello risorgimentale, coordinato dall'Unione filatelica ligure (l'inaugurazione, prima delle vacanze, del percorso ad Alassio)
Tra i percorsi a tappe di questi mesi, il “Donne di Poste”, voluto dall'azienda guidata da Massimo Sarmi (qui uno scatto di Bolzano), e quello risorgimentale, coordinato dall'Unione filatelica ligure (l'inaugurazione, prima delle vacanze, del percorso ad Alassio)
Il francobollo per l'“Anno internazionale della chimica”
Com'è nato l'annullo di Empoli
A Roma la manifestazione dedicata alla Panini
           




Omaggio al più antico organo di rilievo costituzionale
13 Set 2011 20:03 - EMISSIONI ITALIA
Francobollo per il Consiglio di stato: oggi il debutto e la presentazione ufficiale
L'annullo impiegato oggi
L'annullo impiegato oggi

Fu re Carlo Alberto di Savoia a firmare l’Editto di Racconigi che istituì il Consiglio di stato. Era il 1831; un secolo e mezzo dopo, il fatto è stato ricordato anche con il francobollo autoadesivo uscito oggi e volto a ricordare il più antico organo di rilievo costituzionale.

Contemporaneamente, il 60 centesimi è stato presentato nella sede dell’istituzione, a palazzo Spada di Roma, dal suo presidente Pasquale de Lise. A rappresentare Poste italiane, il vertice della società, ossia Giovanni Ialongo.

“Siamo molto soddisfatti del lavoro compiuto per ricordare la nascita del Consiglio di stato”, ha commentato il ministro allo Sviluppo economico Paolo Romani. È “un organo garante del sistema giudiziario che, con i suoi centottanta anni di storia, è ancora più antico dell’Unità d’Italia. Questo francobollo è una testimonianza che resterà nella storia della filatelia nazionale e la sua immagine, la galleria prospettica di palazzo Spada... simboleggia credo in modo esemplare l’autorevolezza” della struttura.

“Affonda le sue radici -ha chiarito Pasquale de Lise- in storie, luoghi e memorie che hanno tracciato l’identità della Giustizia amministrativa italiana. Infatti quest’organo, quantunque articolato sulla base di pregresse esperienze maturate nell’antico diritto sabaudo con innesti provenienti anche dal regime napoleonico... è stato strutturato in modo del tutto peculiare ed originale da Carlo Alberto”. Attraverso il soggetto scelto, “si è inteso simboleggiare, pur nelle diverse contingenze di spazio e di tempo, la Giustizia amministrativa quale fattore fondamentale di sviluppo sociale ed economico di un popolo ed espressione dei valori di libertà e di democrazia”.

“Anche in questa nostra epoca -ha aggiunto Giovanni Ialongo- caratterizzata da un uso sempre più diffuso della comunicazione elettronica, affidiamo a questi piccoli capolavori, alla portata di tutti, il compito di ricordare luoghi, personaggi ed eventi che hanno segnato la storia”. Da tale punto di vista, “il 2011 è senz’altro un anno speciale: mi riferisco alle numerose e prestigiose emissioni che hanno accompagnato le celebrazioni per il centocinquantesimo”.

I presidenti del Consiglio di stato, Pasquale de Lise (a sinistra), e di Poste italiane, Giovanni Ialongo
I presidenti del Consiglio di stato, Pasquale de Lise (a sinistra), e di Poste italiane, Giovanni Ialongo
I dettagli sul francobollo
           


Paquebot, e l’annullo fa… acqua
13 Set 2011 15:05 - LIBRI E CATALOGHI
Una pratica molto particolare: imbucare la lettera a bordo di una nave e farla accettare dall’ufficio postale di un Paese differente
Affrancare la lettera in acque internazionali
Affrancare la lettera in acque internazionali

La corrispondenza impostata a bordo delle navi ha originato un capitolo postale inconsueto, che gli specialisti indicano soprattutto attraverso la parola “paquebot”. Tale termine, applicato con cachet, annulli o aggiunto anche a mano sulle missive da spedire, permette l’affrancatura utilizzando le cartevalori del Paese di bandiera del natante e la successiva consegna all’ufficio postale del primo porto in cui si attracca. Questo, indipendentemente dalla nazionalità, in virtù di tale indicazione è autorizzato ad obliterare i francobolli con i propri annulli normali. Creando delle “anomalie” per altri contesti. Un esempio è raffigurato in copertina del lavoro di Mike Dovey e Keith Morris: la busta porta esemplari statunitensi timbrati in Giappone.

Intitolato “Paquebot cancellations of the world and more...”, lo studio è giunto alla quarta edizione; scritto in inglese, in Italia è venduto a 60,00 euro. Nelle 364 pagine in cui si articola raffigura in bianco e nero centinaia di queste impronte suddivise per Paese d’impiego e, all’interno del singolo capitolo, dettagliandole per località. Al tempo stesso offre altri dati oltre alla riproduzione, come dimensioni, periodo d’uso, valutazione secondo una scala di rarità a nove livelli, cui si aggiungono due situazioni particolari.

La seconda parte del lavoro repertoria -ma solo per dare delle idee sui singoli ambiti- materiale collegato, come le indicazioni manoscritte, le obliterazioni degli uffici di bordo, i falsi.

“Paquebot cancellations of the world and more…” (acquista)
La scheda con l'indice
           




Boscovich - La versione croata
13 Set 2011 08:34 - DALL'ESTERO
Il nome rappresenta l’unica sostanziale differenza rispetto a quanto adottato con il francobollo vaticano
La rappresentazione giunta da Zagabria
La rappresentazione giunta da Zagabria

Se il Vaticano, con il francobollo da 3,30 euro, ha scelto come nome la versione latina, cioè Rugerius Boscovich, Zagabria per il suo 7,10 kune ha preferito naturalmente la versione croata di Ruđer Bošković. Raccogliendo l’omaggio in minifogli da nove pezzi.

Per il resto, i due esemplari usciti oggi in congiunta e dedicati al fisico, matematico, astronomo, ingegnere, poeta, filosofo e diplomatico nato il 18 maggio 1711, quindi tre secoli fa, a Ragusa, l’attuale Dubrovnik, appaiono nella loro sostanza simili. Riprendono da un lato della vignetta il “Cupolone”, riferimento ai suoi interventi per rafforzarne la costruzione; dall’altro il ritratto. Quest’ultimo è dovuto al pittore Robert Edge Pine (lo dipinse durante il soggiorno londinese del protagonista) ed è conservato al monastero francescano della stessa città dalmata.

L’eclettico personaggio morì a Milano, dove è sepolto, il 13 febbraio 1787.

L'esemplare vaticano
           


Ma a che gioco giochiamo?
13 Set 2011 01:02 - DALL'ESTERO
Nascondino, ce l’hai e mondo le tre attività citate oggi da Israele

Non ha bisogno di troppe descrizioni la serie oggi varata da Israele. Intitolata “Giochi dei bambini”, propone tre passatempi che gli adulti riconosceranno al volo. Forse meno immediata è la reazione degli attuali giovanissimi, più propensi ad intrattenimenti elettronici e magari individuali rispetto a quelli da svolgere all’aperto e in gruppo.

L’attenzione di Tel Aviv è caduta su nascondino, ce l’hai e mondo (ma i nomi locali potrebbero essere diversi), rappresentati in altrettanti francobolli da 2,60 shekel cadauno.

“I giochi di vicinato -dice nella presentazione dell’emissione il direttore del Wertheim center for the development of coordination, Mark Wertheim- hanno rappresentato l’essenza della nostra infanzia ed hanno svolto un ruolo significativo nel plasmare i nostri caratteri, il senso di determinazione, le competenze. La loro semplicità e la caratteristica di coinvolgere bambini di tutte le età continua a permettere agli adulti di giocare con i figli ed offrire loro il gusto delle esperienze della nostra gioventù”.

Tre francobolli per tre popolari passatempi dell'infanzia
Tre francobolli per tre popolari passatempi dell'infanzia
Il Wertheim center for the development of coordination (anche in inglese e tedesco)
           




Usa, la corsa entro fine mese
12 Set 2011 16:12 - DALL'ESTERO
Il postmaster general, Patrick Donahoe, chiede al Senato una nuova legislazione per scongiurare il default

L’operatore postale degli Stati Uniti, Usps, dà l’aut aut al Senato. Se la nuova legge non verrà promulgata entro la fine del mese, il servizio rischia il default, in quanto i fondi disponibili risultano insufficienti per pagare i 5,5 miliardi di dollari necessari a gestire i trattamenti sanitari e pensionistici, così come prevede la normativa in vigore.

Diverse le cause, nessuna peraltro nuova, che hanno portato alla situazione: un modello gestionale vecchio che offre una limitata flessibilità ai cambiamenti del mercato, la concorrenza degli operatori privati, il netto calo dei volumi, l’alternativa delle spedizioni elettroniche… Cui si aggiunge la crisi economica.

Negli ultimi quattro anni fiscali i costi sono stati ridotti di 12 miliardi, lasciando a casa 110mila dipendenti, ma sarebbero necessari ancora altri tagli impegnativi: per ritornare ad un bilancio positivo, occorrerebbe cancellare almeno 20 miliardi di spese entro il 2015, diminuendo la forza lavoro di ulteriori 220mila persone. Oggi, però, mancano gli strumenti per farlo, da qui la richiesta presentata al Legislatore dal nuovo postmaster general, Patrick Donahoe.

Tra i punti che andrebbero compresi nella manovra risultano: affrontare il problema dei fondi da 5,5 miliardi annui di benefit; recuperarne altri 6,9 pagati in più alla voce pensionamenti; garantire all’operatore la possibilità di determinare la frequenza del recapito; permettergli di ristrutturare il sistema sanitario e pensionistico interno; riorganizzare il processo dei prodotti e dei prezzi.

Il calo dei volumi denunciato da Usps nell’ultimo quinquennio
Il calo dei volumi denunciato da Usps nell’ultimo quinquennio
Il cambio del vertice
La richiesta di non recapitare più al sabato
L’attenzione per la tecnologia
           


A Roma la storia della Panini
12 Set 2011 10:49 - APPUNTAMENTI
Non solo gli album di figurine: ancora prima che l’azienda nascesse, la famiglia imbustava i francobolli da collezione. Ed un richiamo è presente nel nuovo allestimento
La cartolina con l'autografo di Gianni Rivera
La cartolina con l'autografo di Gianni Rivera

Venti dentelli italiani ed esteri assortiti costavano 50 lire. Lo ricorda quello che adesso appare un…. reperto archeologico, e non a caso, dal 14 settembre al 23 ottobre, finirà sotto le teche della mostra “Panini 1961-2011. Una storia italiana”.

Risale agli anni Cinquanta del secolo scorso, quindi prima che la celebre casa editrice modenese -il 30 gennaio 2006 ricordata nel quarantacinquesimo con una carta valore da 2,80 euro- cominciasse formalmente la sua attività. Allora, ricorda il curatore dell’iniziativa, Paolo Battaglia- perfino i francobolli usati entravano nelle buste a sorpresa realizzate dai fratelli Panini. Un’esperienza positiva, tanto che venne replicata un paio di decenni dopo con le confezioni “Francobolli italiani ed esteri”. Anche perché la passione filatelica, trasmessa dalla madre Olga, contagiò Giuseppe Panini: oltre a diventare egli stesso collezionista, in vari frangenti inserì riproduzioni di francobolli d’epoca come figurine speciali.

L’allestimento offre la possibilità di andare oltre agli album dei calciatori che hanno accompagnato giochi e passioni di generazioni di bambini, in Italia e all’estero. Riservando un occhio di riguardo all’insieme di idee, passioni e tecnologie nato dalle intuizioni dei fondatori dell’azienda: uomini dinamici, figli del loro tempo -il periodo del boom economico- dagli interessi poliedrici e multiformi. Così da scoprire alcuni degli aspetti meno noti di una vicenda familiare, imprenditoriale e culturale estremamente ricca e variegata. Dal 1961 le loro figurine entrano in tutte le edicole nazionali, esplorando i più svariati temi: la fiction televisiva, con Pinocchio di Comencini e Sandokan; i cartoni animati, con Heidi e Remi; le grandi manifestazioni sportive internazionali dalle Olimpiadi di Monaco del 1972 agli ultimi Mondiali di calcio tenutisi in Sudafrica; le saghe hollywoodiane come “Guerre stellari” ed “Harry Potter”. Fino ad arrivare alle raccolte di figurine didattiche, che hanno rappresentato un importante ausilio per le ricerche scolastiche.

Nei pannelli anche una cartolina, autografata, di Gianni Rivera. Testimonia che negli anni Sessanta e Settanta la ditta ne pubblicò numerose, così da ritrarre i più importanti campioni del pallone. Indiretto riferimento ad un altro interesse personale di Giuseppe Panini, che ha raccolto oltre centomila cartoline con numerosi approfondimenti tematici, dalle paesaggistiche di ambito modenese all’aeronautica, dalle militari alle sportive.

Il percorso sarà ospitato a Roma presso palazzo Incontro, in via dei Prefetti 22; potrà essere visitato tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 10 alle 19; i biglietti costano 6,00 e 4,00 euro.

Aggiornamento del 19 ottobre 2011: la mostra è stata prorogata al 6 novembre.

La bustina di francobolli risalente agli anni Cinquanta del secolo scorso
La bustina di francobolli risalente agli anni Cinquanta del secolo scorso
I dettagli sulla mostra
L'omaggio dentellato risalente a cinque anni fa
Giuseppe Panini e il Museo della figurina
           




È un foglietto, ma sembra una banconota
12 Set 2011 00:50 - DALL'ESTERO
L’iniziativa da Jersey, che promuove la propria industria finanziaria. Arriva dopo la serie sui tesori nascosti
Uno dei sei esemplari dedicati alle monete celtiche
Uno dei sei esemplari dedicati alle monete celtiche

Il foglietto vale 3 (relativamente parlando) solide sterline ed arriva oggi da Jersey. L’isola -ancora adesso tra i territori che garantiscono condizioni fiscali concorrenziali e per questo finita nella “black list”- intende festeggiare la propria industria finanziaria, che nel 2011 ha compiuto mezzo secolo di attività.

Occorre risalire al 1961 quando -ricordano da Jersey post- la piccola comunità della Manica cominciò a proporsi “con perizie finanziarie e capitale intellettuale al mondo”.

Il blocco incorpora vari elementi volti a rappresentare la celebrazione: il logo dell’anniversario, la monetina del 1960, i simboli delle principali divise planetarie, il gonfalone locale a richiamare l’autorità e, nel francobollo, l’emblema, ossia il giglio, che esprime il concetto di crescita. Grazie ad una particolare incisione e alla goffratura in argento, l’insieme dà l’effetto di una banconota.

E sempre di soldi, ma questa volta antichi, parla un’altra emissione, proveniente dalla stessa realtà ed ancora fresca d’inchiostro (è giunta il 30 agosto). È la seconda tappa della serie archeologica, adesso dedicata ai tesori nascosti. In sei esemplari (37, 49, 59, 64, 79 ed 86 pence) mostra alcune delle duemilacinquecento monete celtiche -ma vi erano anche gioielli- ritrovati nel 1957 da un contadino del posto. Ora i reperti sono al sicuro in un museo.

Il foglietto che per immagine e tecniche di produzione vuole assomigliare ad una banconota
Il foglietto che per immagine e tecniche di produzione vuole assomigliare ad una banconota
           


A Pieve vince uno dei tre epistolari
11 Set 2011 19:26 - APPUNTAMENTI
È il carteggio fra una coppia italiana di ebrei, costretta a fuggire in Medio Oriente per scampare alle leggi razziali
Anche le lettere sono state interpretate pubblicamente da professionisti
Anche le lettere sono state interpretate pubblicamente da professionisti

La lettura di queste missive -è il giudizio della giuria che fa capo al “Premio Pieve”- “suscita un crescente interesse per il continuo dialogo fra sentimenti, diversità di opinioni, speranze, progetti per il futuro, fra i quali domina il desiderio di tornare in Italia una volta finita la guerra, ma sempre sotto l’incubo del mistero sulla sorte dei rispettivi famigliari rimasti in patria”.

Riconoscendo così, tra gli otto finalisti (cinque diari e tre epistolari) della ventisettesima edizione, il primato al carteggio fra Adele Foà ed il marito Ettore Finzi, fuggiti dall’Italia dopo la proclamazione delle leggi razziali. Lei, con i figli, rimase a Tel Aviv; lui andò a lavorare ad Abadan, nell’allora Persia, e il carteggio testimonia l’esperienza vissuta a distanza fra il 1938 ed il 1945.

A ritirare, pochi minuti fa, il riconoscimento è stato il figlio della coppia, Daniele, che aveva consegnato i documenti alla Fondazione archivio diaristico nazionale onlus di Pieve Santo Stefano (Arezzo). “È la prima volta -ha detto all’annuncio dei risultati- che vinco un premio e sono emozionato. La carta velina, usata per la posta aerea, riflette la trasparenza dei miei genitori”. Non a caso, la partecipazione -un lungo e quasi quotidiano scambio di lettere- è stata definita “conoscersi in trasparenza”.

Segnalato anche il diario “Gran Chaco” del ventenne Luigi Canzi, che nel 1859 si avventurò con un amico lungo i fiumi dell’America del Sud, terre fino ad allora poco conosciute.

Le partecipazioni 2011 -non hanno avuto difficoltà ad ammettere i volontari che stanno dietro all’iniziativa- hanno rilevato una grande scelta di argomenti, cosa che ha messo in difficoltà la giuria. Tutte sono caratterizzate da scritture di grande livello, capacità di pensiero e abilità nel descrivere i fatti.

Tra le iniziative collegate, la consegna del riconoscimento a Sergio Zavoli. “Bisognerebbe -ha detto il giornalista- rendere pubblica questa istituzione. non può rimanere una bella idea per mantenere vivo un paese. Da anni è stato intentato un processo alla memoria; la memoria custodisce quanto di più significativo. È il dramma di una cultura, dovrebbe diventare il patrimonio di un intero Paese”.

La manifestazione si è chiusa oggi, dopo tre giorni che hanno visto incontri, letture, confronti e mostre, in cui la parola scritta è stata protagonista. Parola scritta intesa nel suo senso completo, quindi anche come documento epistolare. Per una volta non considerato secondo gli aspetti strettamente postali cari ai filatelisti, ma per il suo insieme e soprattutto per il messaggio che cela all’interno.

Un dettaglio della parte espositiva e la premiazione finale: da sinistra, il sindaco di Pieve Albano Bragagni, il conduttore della cerimonia Guido Barbieri e il vincitore Daniele Finzi
Un dettaglio della parte espositiva e la premiazione finale: da sinistra, il sindaco di Pieve Albano Bragagni, il conduttore della cerimonia Guido Barbieri e il vincitore Daniele Finzi
I finalisti in sintesi
Il riconoscimento al giornalista Sergio Zavoli
La Fondazione
           




Michel - La Germania a due marce
11 Set 2011 01:13 - LIBRI E CATALOGHI
Da una parte il catalogo tradizionale, dall’altra il debutto del volume inerente i difetti di cliché della Ddr

La Michel ritorna con uno dei suoi volumi più importanti, quello dedicato alla Germania ed associato al cd. Sono state necessarie 1.134 pagine per raccogliere l’intero, corposo, capitolo, che parte della produzioni ottocentesche precedenti l’unificazione e giunge alla prima parte del 2011, fermandosi al 9 giugno. Per 47,00 euro -tale è il prezzo di vendita in Italia- comprende una mole importante di dati che riguardano anche Terzo Reich, Colonie, Occupazioni, Berlino, Germania Democratica. Il lavoro raccoglie 9.800 illustrazioni, ormai praticamente tutte a colori, e 60mila quotazioni riviste (i rialzi più significativi riguardano i segnatasse di Baviera, i libretti dell’Impero, le Occupazioni tedesche). Tra le novità redazionali figura la numerazione autonoma per i recenti fogli autoadesivi, che godono anche di uno specchietto riassuntivo.

Davanti al catalogo consolidato, uno nuovo, il “Plattenfehler Ddr”, riguardante i difetti di cliché delle emissioni orientali uscite tra il 1970 ed il 1990 (176 pagine a colori, 45,00 euro). Una guida per chi ama le varianti di natura tipografica, non tutte repertoriate dal mercuriale standard. Ogni esemplare considerato è riprodotto nella sua interezza (una evidenziazione rossa circoscrive l’area sotto esame) e poi attraverso un forte ingrandimento che permette di comprendere la differenza, anche se non si ha dimestichezza con la lingua di Goethe. Quattro le valutazioni introdotte: per il nuovo, l’annullato di favore con bollo ordinario o commemorativo, il normale usato.

La Germania vista dalla Michel: la collezione generale, l'approfondimento sui difetti di cliché della Ddr
La Germania vista dalla Michel: la collezione generale, l'approfondimento sui difetti di cliché della Ddr
Michel - “Germania” (acquista)
La scheda del catalogo generale
           


Ricordo sottotono per l’11 settembre
10 Set 2011 19:51 - DALL'ESTERO
Appena cinque gli annulli annunciati dagli Stati Uniti. Tra i Paesi che emetteranno francobolli, si è prenotato Montserrat

Preso forse dalla situazione interna e con gli allarmi per possibili nuovi attacchi proprio in queste ore, l’operatore statunitense, Usps, affronta con un basso profilo il decimo anniversario dell’attacco alle Torri gemelle e agli altri obiettivi, costato la vita a circa tremila persone. Un comportamento che appare in contrasto con quanto sta riservando la cronaca di questi giorni ed anche con i cordogli postali che la stessa azienda ha riservato nel passato.

Nessun francobollo, e questo si sapeva. Ma anche gli annulli -almeno per quello che si conosce in questo momento- appaiono davvero pochi: cinque, due impiegati nello Stato di New York, gli altri in Nebraska, Pennsylvania e Wisconsin.

Possibili sorprese a parte, dunque l’iniziativa verrà lasciata sostanzialmente ad altri Paesi. Come Montserrat, che per domani ha annunciato due foglietti, il primo con quattro esemplari (costo complessivo pari a 11,00 dollari locali) e il secondo con uno (6,00).

Tre degli annulli annunciati per domani
Tre degli annulli annunciati per domani
La morte di Osama bin Laden
           


Benevento - Dopo l’emissione, la mostra
10 Set 2011 14:34 - EMISSIONI ITALIA
Ancora oggi e domani per vedere l’allestimento “Dall’enclave al Regno d’Italia”, proposto contemporaneamente al lancio del francobollo per l’arco di Traiano
L'annullo fdc
L'annullo fdc

Anche una mostra filatelica associata al lancio del francobollo -avvenuto ieri a Benevento- per l’arco di Traiano.

Il 60 centesimi è stato illustrato nella sala consiliare della Rocca dal presidente della Commissione per lo studio e l'elaborazione delle cartevalori postali, Angelo Di Stasi e dal consigliere filatelico del ministro allo Sviluppo economico Nicola Burdiat, dal presidente della stessa Provincia Aniello Cimitile, dal rappresentante dell’Unione filatelica beneventana Michele Selvaggio.

Angelo di Stasi ha riconosciuto che, con tale operazione, si è colmato un “vuoto”, come aveva sostenuto, presentando l’uscita, Michele Selvaggio, ma ha sottolineato che il Paese ha una tale straordinaria ricchezza di monumenti e beni culturali da rendere arduo dare il giusto riconoscimento a ciascuna di queste perle. Con il dentello, inoltre, si viene a riconoscere ufficialmente la “nobiltà” del popolo beneventano. Nicola Burdiat ha illustrato quindi i dettagli, ricordando l’apporto dell’Ufb e della Provincia, che hanno inteso valorizzare il monumento. Dal canto suo, Aniello Cimitile, che ha sottoscritto il bollettino illustrativo, ha dato atto al dicastero, a Poste e all’Unione collezionistica di aver individuato un modo efficace per enfatizzare l’antica struttura, “un bene da considerarsi patrimonio dell'intera umanità, emblema di una antica e storica città, grande capitale di un popolo, quello dei sanniti, che, con orgoglio e fierezza, lo annovera fra i simboli meravigliosi ed irrinunciabili della propria identità e del proprio millenario cammino”.

L’allestimento connesso, curato dal consigliere della Federazione fra le società filateliche italiane Nicolino Parlapiano, si intitola “Dall’enclave al Regno d’Italia”. È dedicato agli annulli del servizio postale, iniziando con il Regno di Napoli e lo Stato Pontificio (per l’enclave beneventana), utilizzati dal 1769 al 1935. Sotto le teche figurano circa duecento pezzi, tutti di proprietà di filatelisti locali. Ospitato alla rocca dei Rettori, potrà essere visitato ancora oggi dalle 16 alle 20, domani dalle 9 alle 13.

La presentazione del francobollo e il tavolo di Poste italiane
La presentazione del francobollo e il tavolo di Poste italiane
I dettagli sull'emissione
           



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