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quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
  • i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
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Feste, famiglia e… ricerche
19 Dic 2014 00:11 - NOTIZIE DA VACCARI
È il momento giusto per mettere mano alle proprie collezioni. L’azienda resterà chiusa dal 24 dicembre al 6 gennaio compresi, però…
L’azienda resterà chiusa dal 24 al 6 compresi
L’azienda resterà chiusa dal 24 al 6 compresi

Le feste, da dedicare alla famiglia ed al riposo. Ma, sicuramente, ci sarà tempo anche per mettere mano alle proprie collezioni, fare il punto della situazione e cercare quanto manca. “Saremo chiusi -annuncia il presidente della società Vaccari, Paolo Vaccari- dal 24 dicembre al 6 gennaio compresi, ma la nostra vetrina elettronica rimarrà operativa sempre. Quindi, se si dovesse trovare qualcosa d’interesse, è possibile ordinarla. Naturalmente, le richieste verranno gestite al ritorno, tenendo presente la sequenza di arrivo nel caso si trattasse di oggetti unici o disponibili in quantità limitate”.

“Tra le aree che consiglio -prosegue- vi è quella dedicata ai libri di carattere storico; la stiamo chiudendo ed i titoli presenti sono stati abbassati ulteriormente: si va dal 50% all’80% rispetto al prezzo di copertina. E non dimenticate di scegliere il vostro omaggio, collegato agli acquisti editoriali. Gli abbonati a «Vaccari magazine», comunque, hanno sempre lo sconto del 10% sulla letteratura filatelica, sia per quella presentata nel catalogo cartaceo, sia per quella segnalata on-line”.

Quanto alla parte filatelica, lo specialista ricorda il materiale presente nel sito aziendale (numerosi i nuovi inserimenti nella sezione “francobolli e lotti”), il catalogo prestige “Italia” allestito sulla piattaforma Issuu (ora raggiungibile anche con la “app” dedicata e scaricabile gratuitamente da Google play) e gli invenduti dell’ultima asta, offerti alla base.

“Da parte nostra, anche per quest’anno abbiamo voluto trasformare i doni natalizi in azioni concrete di solidarietà, aiutando le onlus Ant Italia e «Vip - Viviamo in positivo», nell’ordine attive contro i tumori e nella clownterapia, nonché l’Unicef”.

Gli auguri attraverso un plico che testimonia il periodo ottocentesco, mostrando, nella medesima affrancatura, ben quattro “testoni”
Gli auguri attraverso un plico che testimonia il periodo ottocentesco, mostrando, nella medesima affrancatura, ben quattro “testoni”
Gli sconti nella “Libreria storica”: dal 50% all’80% rispetto al prezzo di copertina
Su Issuu il catalogo prestige “Italia”
Asta, gli invenduti disponibili alla base
           


“Aida flash” si rinnova
18 Dic 2014 22:17 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Modificato il formato al notiziario trimestrale dell’Associazione italiana di aerofilatelia
Rinnovato
Rinnovato

Cambio epocale per “Aida flash”, il trimestrale dell’Associazione italiana di aerofilatelia. L’ultimo numero, il 146°, ha modificato il formato; ora misura 15 per 29,7 centimetri, lo stesso adottato ormai da tempo, ad essere precisi dal 2005, per l’analoga pubblicazione edita dal Centro italiano filatelia tematica. “Una veste più moderna ed accattivante”, chiosa il presidente del sodalizio, Roberto Gottardi, che adesso attende i commenti dei soci.

In quadricromia, conta 24 pagine ed è riservato all’ottantina di iscritti (la quota annuale costa 35,00 euro, 50,00 per i sostenitori), che al tempo stesso possono partecipare come espositori a mostre quali la “Giornata dell’aerofilatelia”.

Tra gli argomenti trattati nel periodico, “Aerei militari a Fiume irredenta” (di Oliviero Emoroso), “Elicottero Aw 189” (Luciano Salari), “Sam Bayer e il servizio aeropostale vaticano” (Gottardi), “Ricordo di Paolo Pogliani” (Paolo Pellegrini), “Posta spaziale - Stazione orbitale Salyut 6” (Mario Villa). Lo stesso Pellegrini cura la rubrica delle novità di settore.

Fra gli obiettivi annunciati, l’intendimento di approfondire gli annulli ordinari in uso presso gli uffici postali presenti negli aeroporti nazionali.

Il cambio introdotto dal Cift
Aerofilatelia - La recente scomparsa di Costantino Gironi
           


“Generosa Ucraina”
18 Dic 2014 18:32 - DALL'ESTERO
Così s’intitola il foglietto previsto da Kiev per domani. Formalmente è dedicato all’inverno, ma l’approccio patriottico denota un richiamo alla difficile situazione interna

Anche un argomento banale come l’avvento della nuova stagione può essere asservito a fini patriottici. L’esempio giungerà domani dall’Ucraina, negli ultimi tempi -vista la difficile situazione interna- non nuova a tale approccio.

Nel classificatore finirà un foglietto intitolato -ed è già un elemento che parla da sé- “Generosa Ucraina - Inverno”. Per realizzare l’immagine del blocco è stata coinvolta Nataliia Kokhal. Vi si vede una giovane donna vestita di bianco che accoglie in grembo una casa coperta da neve; dietro c’è, significativamente, il sole. Nel contesto, spiccano i colori che la natura locale regala in questo periodo dell’anno. Comprende quattro francobolli, che citano altrettanti soggetti: la lepre variabile, lo scoiattolo comune, il viburnum opulus e la cinciallegra. I primi due hanno nominale pari a 2,00 grivnia, gli altri sono da 3,30.

Dall’Ucraina foglietto patriottico
Dall’Ucraina foglietto patriottico
Fra le ultime emissioni di Kiev, quella a soggetto militaresco
           


La lettera di Paolo Nani ritorna sul tavolo
18 Dic 2014 15:51 - APPUNTAMENTI
Verrà proposta, ancora una volta, al teatro Filodrammatici di Milano, tra il 19 ed il 21 dicembre
Paolo Nani torna a Milano
Paolo Nani torna a Milano

Dicembre e… non si scappa. Dal 19 al 21, il teatro Filodrammatici di Milano accoglierà Paolo Nani con “La lettera”.

È un tema ispirato ad “Esercizi di stile” di Raymond Queneau, dove una breve storia è ripetuta novantanove volte in altrettanti stili letterari. In questo caso, invece, il protagonista è solo sul palco, con un banco ed una valigia di oggetti, attraverso i quali riesce a dar vita ad una piccola vicenda che si replica in quindici circostanze; la trama è sempre la stessa, ma interpretata da un personaggio differente. “Un uomo -sintetizza lo stesso Nani- entra in scena, si siede a un tavolo, beve un sorso di vino che però sputa, chissà perché, contempla la foto della nonna e scrive una lettera. La imbusta, la affranca e sta per uscire quando gli viene il dubbio che nella penna non ci sia inchiostro. Controlla e constata che non ha scritto niente. Deluso, esce. Tutto qui”.

Perché non si smette mai di ridere per l’intera durata dello spettacolo? “La risposta -spiegano da dietro le quinte- sta nella incredibile precisione, dedizione, studio e serietà di un artista che è considerato a livello internazionale uno dei maestri indiscussi del teatro fisico”.

Venerdì e sabato lo spettacolo comincerà alle ore 21, domenica alle 16; il biglietto intero costa 24,00 euro, i ridotti da 8,00 a 20,00.

Il sito dell’artista
           


L’embargo Usa-Cuba nel catalogo Scott
18 Dic 2014 14:24 - DALL'ESTERO
Annunciata una svolta significativa nei rapporti bilaterali. La loro evoluzione nel tempo letta attraverso le note formulate dalla casa editrice
Il Circolo filatelico di Cienfuegos: il suo logo è una carta valore “rivoluzionaria”
Il Circolo filatelico di Cienfuegos: il suo logo è una carta valore “rivoluzionaria”

Comunicato ieri il “disgelo” nelle relazioni tra Stati Uniti e Cuba, scelta che ha comportato, fra l’altro, la liberazione degli ultimi tre dei cinque reclusi originari dell’isola, individuati come “Los cinco” e citati in alcuni francobolli.

La nuova fase -soprattutto se e quando verrà eliminato l’embargo- registrerà conseguenze anche dal punto di vista postale. Non solo attraverso la graduale crescita dei rapporti, già registrata negli ultimi anni sia pure tra alti e bassi. E non solo attraverso il cambio di contenuto nelle serie propagandistiche firmate da diversi Paesi.

C’è un capitolo particolare, mostrato dal catalogo Usa Scott, ovviamente allineato alle regolamentazioni nazionali. Un’edizione d’epoca, ad esempio quella targata 1987, fermava la lista delle cartevalori repertoriate al numero 673, emesso il 26 luglio 1961 per commemorare la rivolta castrista tentata nel 1953. Poi più nulla, se non la nota che spiegava il comportamento: il blocco commerciale, proclamato il 7 febbraio 1962 dal presidente John Fitzgerald Kennedy, proibiva qualsiasi importazione di dentelli di provenienza cubana, usati o nuovi che fossero. Ora, invece, la casa editrice li considera. Il volume attualmente in vendita, datato 2015, cita ancora il provvedimento di oltre mezzo secolo fa, però con un significativo aggiornamento: quelli annullati possono essere trattati senza nessun problema, gli intonsi vanno importati per il solo uso personale, ma non rivenduti. Formula che, questa volta, ha permesso l’elencazione.

I due avvisi pubblicati dal catalogo Scott nelle edizioni datate 1987 e 2015
I due avvisi pubblicati dal catalogo Scott nelle edizioni datate 1987 e 2015
La vicenda dei cinque reclusi in un francobollo boliviano
Le difficoltà per i rapporti postali
L’ironia negli interi
           




In volo con i kit “postali”
18 Dic 2014 08:45 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Sono i supporti per una più confortevole esperienza di bordo, ma a farsi notare è soprattutto la scatola. A cominciare dalle bande rosse e blu
Come pacchetti
Come pacchetti

Un breve viaggio in occasione delle prossime festività? Magari, ci potrebbe stare. Ma non senza la confezione di volo… “postale”. Si chiama Inflight comfort kit.

Contiene un cuscino gonfiabile per il collo, la mascherina per gli occhi (entrambi prodotti utilizzando il jersey), i tappi per le orecchie. L’occorrente, cioè, volto a rilassarsi, nonostante il sedile stretto, il vicino che parla ad alta voce, il bambino piangente della fila dietro, il disagio per l’alta quota, l’immancabile perturbazione. Vi è persino un sacchetto dove riporre il tutto senza perderlo nel bagaglio a mano. Il prezzo, nei negozi tradizionali o su internet, si aggira attorno ai 12,00 euro.

Ed il richiamo? È presente sulla scatola, che già attira l’occhio per le bande in rosso e blu tipiche della posta aerea, ormai considerabile un ricordo d’epoca.

Ma, ad osservare bene la confezione, si notano ulteriori citazioni: la busta, il francobollo, l’annullo meccanico, il cachet “Air mail”.

Merci dai richiami postali: gli articoli Regalbox
...i quaderni…
…e i cd musicali
           


Un palazzo, quattro... vite
18 Dic 2014 00:09 - LIBRI E CATALOGHI
È il Trento Centro, che durante il Concilio accolse i legati pontifici. Poi divenne zuccherificio, quindi sede delle Poste austroungariche ed a seguire italiane. È protagonista del saggio di Roberto Bombarda
La storia dietro i mattoni
La storia dietro i mattoni

Non solo i ragazzi, con la mostra “Pietra intonaci e graffiti”, aperta sino al 9 gennaio. Anche un editore, di recente, si è interessato alle Poste centrali di Trento. È Curcu & Genovese, che ha realizzato “Palazzo a Prato” (108 pagine, 15,00 euro), scritto dallo specialista Roberto Bombarda. Secondo il quale, l’edificio ha… vissuto quattro volte.

Inserito nel muro del complesso c’è un portale che risale al Cinquecento; insieme a qualche altro reperto, ricorda il tempo del Concilio di Trento, quando l’immobile accolse i legati pontifici. Ecco, allora, la vicenda del palazzo “a Prato”, commissionato dall’omonima famiglia che si era progressivamente affermata fra la nobiltà cittadina, contribuendo allo sviluppo locale sia con attività commerciali ed estrattive, sia attraverso donazioni benefiche. Si trova in via Calepina, nel quartiere Borgo Nuovo alle spalle del Duomo, dove sarebbero state ubicate varie residenze di alto lignaggio.

Nel 1830, dopo diverse vicende, compresa la proposta di farne la nuova sede vescovile, ospitò uno zuccherificio; diede lavoro a molti, ma comportò disagio alla zona per i cattivi odori che emanava. Nel dicembre 1845, un furioso incendio ne distrusse gran parte. Sull’area, lungo il 1884, venne deliberata la costruzione dello stabile per le Poste austroungariche, e l’incarico fu demandato a Friedrich Setz, l’architetto che firmò, fra le tante, l’analoga struttura di Trieste. In epoca italiana vi rimise mano il collega ed ingegnere Angiolo Mazzoni, coinvolto per dare impulso all’economia stagnante e cancellare i simboli del passato, aggiungendo quelli al momento in voga: d’altro canto, era il 1934. E poi, c’è la voce (secondo l’autore, leggenda senza fondamento) che assicurerebbe uno scambio erroneo di progetti: sarebbe stato impiegato quello previsto per Tripoli…

Il portale del 1512, situato sul retro dell’immobile
Il portale del 1512, situato sul retro dell’immobile
La mostra “Pietra intonaci e graffiti”
Il Trieste Centro, sempre progettato da Friedrich Setz
I quesiti sull’edificio trentino
           


Slp-Cisl - Preoccupazione per i posti di lavoro
17 Dic 2014 20:39 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il piano industriale com’è stato percepito dal maggior sindacato di settore, che tuttavia ha sospeso qualsiasi giudizio in attesa degli approfondimenti
Visto dal maggiore sindacato
Visto dal maggiore sindacato

Il piano industriale è articolato in tre parti: il punto di partenza, il nuovo contesto, le ipotesi di crescita. Così -a bocce ferme- dalla Slp-Cisl riflettono su quanto è stato presentato ieri dall’amministratore delegato di Poste italiane, Francesco Caio.

Per il momento attuale l’ad ha evidenziato come dal 2010 al 2013, a fronte di un aumento nei ricavi del 20%, si sia registrata una perdita di redditività e conseguentemente dei margini economici pari al 25%. Il settore postale è il più critico, a causa del calo nei volumi e degli elevati costi fissi; anche la qualità percepita rappresenta decisamente un elemento problematico.

Il contesto economico e sociale in cui ci si dovrà muovere è legato essenzialmente allo sviluppo dell’economia digitale ed all’e-commerce. Le priorità individuate sono tre: lanciare un servizio universale di qualità ma sostenibile ed un sistema logistico funzionale e capillare; essere attore centrale nei sistemi di pagamento digitali, sicuri e tracciati; rappresentare il riferimento per il risparmio e per l’offerta assicurativa alle famiglie.

Il piano si articola in cinque anni, periodo allineato alla durata della convenzione con Cassa depositi e prestiti e con quella del futuro contratto di programma. Prevede un aumento dei ricavi e della redditività, 3 miliardi di investimenti in tecnologia, 3 milioni di ore annue per la formazione, una crescita nel settore pacchi, un servizio postale più sostenibile (recapito a giorni alterni su aree a bassa densità e differenziazione delle tariffe sulla base della velocità nella spedizione, uno o quattro giorni), 8.000 tra assunzioni e conversioni, la prosecuzione degli esodi incentivati. Sul versante dei servizi finanziari, si contempla lo sviluppo di offerte relative a prodotti di risparmio caratterizzati da capitale di rischio (quindi, non più solo prodotti postali contraddistinti da interessi prossimi allo zero) ed il conseguente aggiornamento professionale dei lavoratori.

Fin qui, il quadro, presentato in un modo un po’ diverso rispetto a quanto ha fatto la società. Per ciò che concerne il giudizio -spiegano dal sindacato- “è stato sospeso in attesa di ulteriori approfondimenti”, che dovrebbero essere illustrati in specifiche riunioni dal 7 gennaio. Tuttavia, “abbiamo espresso anche insoddisfazione non tanto per gli scenari descritti, per la qualità dell’analisi svolta o per le linee di azione disegnate ma perché l’amministratore delegato ha «nascosto» almeno una parte importante del piano: i numeri veri delle eccedenze che la riorganizzazione dell’azienda porterà con sé”. “L’affermazione di una politica di esodi in linea con il trend degli ultimi anni significa, a nostro parere, un’uscita di oltre 20.000 lavoratori; e le 8.000 -tra assunzioni e conversioni- tanto sbandierate alla fine potrebbero rivelarsi ben poca cosa considerando che le conversioni riguardano personale già in servizio e le assunzioni pare siano al lordo delle riammissioni giudiziali previste”. “La nostra azienda -è la conclusione- si avvia pertanto verso un pesante ridimensionamento occupazionale”.

Il tema visto dal maggiore sindacato
Le riflessioni di Nexive
L’accordo quinquennale con Cassa depositi e prestiti
           




Manuali augurali: la lista si allunga
17 Dic 2014 17:07 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Annunciate oggi pomeriggio diverse altre sedi destinatarie delle impronte che riprendono i francobolli natalizi

Prosegue la valanga di annulli natalizi introdotti da Poste italiane e che riprendono i due francobolli augurali emessi l’1 dicembre; i nuovi manuali riguardano le regioni Abruzzo, Basilicata e Liguria; tutti sono stati destinati agli sportelli filatelici locali.

Parte del gruppo, annunciato oggi pomeriggio, è stato reso disponibile questa mattina e lo rimarrà fino al 5 gennaio. Concerne gli uffici Chieti Centro, La Spezia Centro, Lanciano (Chieti), Pescara, Sampierdarena (Genova), Savona Centro, Spotorno (Savona) e Vasto (Chieti).

Da domani, e sempre fino alla vigilia dell’Epifania, la disponibilità verrà estesa ad Avezzano (L’Aquila), Giulianova (Teramo), L’Aquila Vr, Roseto degli Abruzzi (Teramo) e Teramo Centro. Infine, ma solo dal 22 al 5 e solo l’impronta a soggetto laico, sarà richiedibile dal pubblico pure presso la sede Matera Città.

Tra le sedi scelte, il Pescara Centro, anch’esso dotato di sportello filatelico
Tra le sedi scelte, il Pescara Centro, anch’esso dotato di sportello filatelico
I francobolli dell’1 dicembre
La precedente tranche di manuali
           


“Saluti da Ravenna” - Domani la presentazione
17 Dic 2014 14:19 - APPUNTAMENTI
Ventisette gli scatti riguardanti la città e trasformati in cartoline. Sono dovuti a Cesare Fabbri, Guido Guidi e Gerry Johansson

Torna il progetto “Saluti da Ravenna”, curato da Silvia Loddo. Forse con un po’ di rammarico, in quanto la speranza di rappresentare, nel 2019, la capitale europea della cultura è svanita in favore di Matera.

In ogni caso, l’Osservatorio fotografico ha individuato ventisette istantanee, dovute a Cesare Fabbri (dieci soggetti), Guido Guidi (dieci) e Gerry Johansson (sette), riguardanti il territorio e trasformate in altrettante cartoline. Lo scopo è proporre -viene precisato- “uno spunto di riflessione sull’immagine contemporanea della città e dei luoghi vicini”, andando oltre i soliti scorci.

I supporti postali verranno illustrati domani alle ore 18 presso il teatro Rasi, ubicato, sempre nella città romagnola, in via di Roma 39. Saranno disponibili dopo la cerimonia anche presso le librerie del Museo d’arte (si trova in via di Roma 13), Dante (via Diaz 39) e Liberamente (viale Alberti 38), fino ad esaurimento. Chi è interessato ma non si trova in zona può scrivere una mail ad osservatoriofotografico@gmail.com. Prezzi: giovedì 1,00 euro affrancatura compresa, da venerdì 2,00.

Sei delle fotografie trasformate in cartoline nell’ambito del progetto “Saluti da Ravenna”. Portano la firma di Cesare Fabbri, Guido Guidi e Gerry Johansson. Questi i titoli: “Ravenna lidi nord” e “Ravenna lidi sud”; “Accademia di belle arti di Ravenna, disegni di Filippo Farneti” e “Accademia di belle arti di Ravenna”; “A few steps in Ravenna” (per entrambe le interpretazioni)
Sei delle fotografie trasformate in cartoline nell’ambito del progetto “Saluti da Ravenna”. Portano la firma di Cesare Fabbri, Guido Guidi e Gerry Johansson. Questi i titoli: “Ravenna lidi nord” e “Ravenna lidi sud”; “Accademia di belle arti di Ravenna, disegni di Filippo Farneti” e “Accademia di belle arti di Ravenna”; “A few steps in Ravenna” (per entrambe le interpretazioni)
Così la precedente edizione
L’intervista alla curatrice, Silvia Loddo
L’evento 2014 su Facebook
           


Luca Palermo (Nexive): “Procedere all’effettiva liberalizzazione”
17 Dic 2014 10:52 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Piano industriale di Poste italiane - “I cambiamenti portino ad un miglioramento delle condizioni di mercato per tutti, ad una diminuzione degli oneri per lo Stato e non si traducano solo nell’aumento delle tariffe”

“Se Poste intende dedicare sempre meno tempo e risorse al mercato postale, si auspica che si aprano maggiori opportunità di mercato per chi vuole occuparsi dei servizi di recapito”. È quanto ha detto l’amministratore delegato di Nexive, Luca Palermo, dopo la presentazione del piano industriale da parte di Poste italiane.

Per anni -prosegue la nota sottoscritta dal primo operatore privato- l’azienda incaricata del servizio universale “ha di fatto trascurato le attività di recapito a favore dell’offerta di servizi finanziari, assicurativi e commerciali”; ora Francesco Caio ha presentato un piano di sviluppo “che rafforza le attività extra-postali”. “Nessun problema rispetto a questa differenziazione del business aziendale, però chiediamo che in questo contesto vengano concesse pari condizioni per competere nel mercato postale e si proceda all’effettiva liberalizzazione, come richiesto da Agcom, Antitrust e Ue”.

Quanto alla flessibilità del recapito introdotta dalla legge di stabilità, che consente “una graduale riduzione degli oneri di fornitura del servizio postale universale”, Nexive “apprezza ogni sforzo che possa allineare l’Italia all’Europa, ma si augura contemporaneamente che i cambiamenti portino ad un miglioramento delle condizioni di mercato per tutti, ad una diminuzione degli oneri per lo Stato e non si traducano solo nell’aumento delle tariffe per i cittadini”.

L’azienda chiede inoltre al Governo che la legge annuale sulla concorrenza, di prossima presentazione, preveda alcune modifiche al perimetro del servizio universale. Soprattutto il taglio dei servizi esenti dall’iva e l’eliminazione dell’area di riserva che comprende la notificazione di atti giudiziari e multe, elementi che “comportano un grave freno alla concorrenza nel settore”.

Nexive è oggi la prima azienda privata del settore
Nexive è oggi la prima azienda privata del settore
La presentazione del piano industriale di Poste italiane
La lente sul servizio universale
Aumenti tariffari: due settimane fa l’ultimo
           




Kim Jong Il, tre anni fa la scomparsa
17 Dic 2014 06:35 - DALL'ESTERO
Corea del Nord - Annunciati per oggi un francobollo ed un foglietto che lo ricordano, associandolo indirettamente al padre ed al figlio
Francobollo…
Francobollo…

Altri omaggi dentellati, dalla Corea del Nord, per Kim Jong Il, il dittatore scomparso il 17 dicembre 2011.

Per oggi, nel terzo anniversario della morte, sono stati programmati un francobollo ed un foglietto. Il primo, da 30 won, lo raffigura davanti ad una folla che -a distanza- lo sta osannando. Il secondo è da 50 unità ed offre il palazzo del Sole di Kumsusan; si trova a Pyongyang e conserva i suoi resti e quelli di colui che fondò la dinastia, il padre Kim Il Sung.

Spese la vita -chiosano da Pyongyang, riferendosi al protagonista dell’emissione- per condurre la rivoluzione nazionale sulla strada sempre vittoriosa, avendo ricevuto la convinta ideologia ed il comando dal “presidente eterno”, come ora è definito il genitore. Unico l’obiettivo: assicurare alle future generazioni del popolo felicità e benessere.

Al ricordo del passato si aggiunge il richiamo al presente ed in particolare all’attuale interlocutore, Kim Jong Un. Incaricato di guidare il regime, naturalmente -viene aggiunto- con il consapevole supporto garantitogli dalle formazioni militari e dai cittadini.

…e foglietto per Kim Jong Il, scomparso il 17 dicembre 2011
…e foglietto per Kim Jong Il, scomparso il 17 dicembre 2011
La notizia della morte
Il padre, ora definito “presidente eterno”
           


Piano industriale/2 Ridefinire il servizio universale
16 Dic 2014 23:05 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Focalizzata una delle esigenze che l’amministratore delegato di Poste italiane, Francesco Caio, ha segnalato fin dall’inizio del suo incarico
Il portalettere passerà a giorni alterni?
Il portalettere passerà a giorni alterni?

Il piano industriale, pardon strategico “Poste 2020”, è stato rivelato nel suo contesto generale oggi (news precedente). Il ruolo chiave, però, concerne la ridefinizione del servizio universale; questa implica una profonda revisione al contratto di programma 2015/2019. Non a caso, il 12 dicembre il Governo ha inserito un aggiornamento in tema nella legge di stabilità.

Secondo l’operatore, il servizio universale “appare disallineato rispetto ai reali bisogni delle famiglie e quindi non più sostenibile dal punto di vista economico”; citando l’Istat, “la spesa media mensile per singolo nucleo si attesta intorno ai 2 euro e il 93% delle persone dichiara di non essere interessato a ricevere quotidianamente la corrispondenza”. “È importante -precisa l’amministratore delegato, Francesco Caio- definire l’ambito, la qualità e il valore dei prodotti” in esso compresi, prima di firmare il nuovo accordo con il ministero allo Sviluppo economico, atto previsto entro marzo.

“Il nostro ruolo nel Paese, la nostra capacità di essere vicini al territorio ci impongono un impegno continuo verso prodotti e servizi più semplici e sicuri che migliorino la qualità della vita delle persone”, aggiunge citando gli uffici postali multietnici, i sistemi di pagamento ed incasso con il lancio di “Postepay evolution” e le sim Nfc. “Anche il nostro ruolo nell’ampliamento dell’offerta di strumenti di risparmio e assicurativi ha valenza sociale e di mercato”.

Le novità in soldoni provengono dalla presidente della società, Luisa Todini, raccolte tramite l’agenzia Il sole 24 ore Radiocor: il portalettere dovrebbe passare a giorni alterni, mentre potrebbero essere introdotti prezzi differenziati in funzione delle esigenze di recapito. Basteranno?

Il piano nel suo quadro d’insieme
Francesco Caio ed il servizio universale
Tra i supporti citati, la “Postepay evolution”
           


Piano industriale/1 I dati principali
16 Dic 2014 21:24 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Come annunciato, il documento è stato presentato oggi; intende trasformare l’azienda in un “motore di sviluppo inclusivo”. I numeri principali dichiarati
L’amministratore delegato della società, Francesco Caio
L’amministratore delegato della società, Francesco Caio

Ecco, presentato oggi ai sindacati presso la sede dell’Eur e pubblicamente allo spazio filatelia di Roma, il piano industriale quinquennale (2015/2019) dell’era di Francesco Caio. Piano definito strategico “Poste 2020”, che prevede un gruppo integrato e focalizzato -come si sapeva- su tre aree principali. La prima, da dove forse arriveranno le principali novità, è costituita da logistica e servizi postali, base -viene specificato- di un sistema capace di accompagnare imprese e privati verso l’e-commerce, “con offerte innovative che integrano le nostre strutture di recapito, i servizi di pagamento, le possibilità di consegna e ritiro pacchi anche presso i nostri uffici postali”. L’obiettivo è superare, nella movimentazione colli, il 30% del mercato, perlomeno nel segmento ora più appetibile grazie ad internet, quello tra venditore e consumatore. Inoltre, vengono annunciate prestazioni di qualità e differenziate per diverse esigenze, questo ripensando il servizio universale. Gli altri filoni riguardano pagamenti e transazioni da una parte (si intende, ad esempio, passare da 20 a 30 milioni di carte di pagamento), risparmio ed assicurazioni dall’altra (“una raccolta in crescita da 420 a più di 500 miliardi di euro”).

“Il nostro progetto strategico è disegnato per una profonda trasformazione del gruppo con un respiro di lungo periodo”, ha commentato lo stesso amministratore delegato. “Siamo testimoni di un’economia che si è mossa verso il digitale”. In tale contesto, la società “vuole diventare motore di sviluppo inclusivo”.

Sono previsti: un fatturato in crescita verso i 30 miliardi di euro ed una profittabilità che, dopo anni di flessione, torni ad aumentare nell’arco di un lustro; investimenti in piattaforme e servizi digitali per circa 3 miliardi, di cui 500 milioni per la sicurezza e la riqualificazione degli sportelli come luogo di servizio, assistenza e consulenza ai cittadini ed alle famiglie.

Un capitolo è dedicato al personale: entreranno ottomila lavoratori (la metà tra giovani laureati e nuove professionalità) ed altri settemila saranno riqualificati, “per rispondere alle mutate esigenze del mercato”. Confermato il programma, sempre riguardante i dipendenti, avviato nel 2010 per il loro rinnovo, anche con uscite agevolate. Contemplati investimenti in formazione manageriale e specialistica, attraverso la nascita di una “corporate academy”, che aiuterà nel cambiamento culturale.

L’attesa per oggi
La tripartizione delle aree anticipata ai dipendenti
E-commerce: il supporto degli uffici postali nelle consegne
           




Occhio alla cassetta!
16 Dic 2014 17:21 - NOTIZIE DALL'ITALIA
La presenza di operatori diversi può indurre in confusione, soprattutto utenti occasionali come i turisti. Da qui l’intervento dell’Agcom

Un fenomeno che l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni stima di “rilievo significativo”: concerne il ritrovamento nella rete di Poste italiane di invii affidati ad altro operatore. Nell’interesse dell’utenza, il Garante ritiene debba essere individuata una soluzione che fissi le condizioni per la resa, evitando che le corrispondenze siano distrutte.

Il problema specifico, cioè quello che ha indotto l’intervento dell’Agcom, riguarda Globe postal service: per errore, ignoranza o disattenzione, i turisti immettono le cartoline con le sue etichette nelle buche della concorrente.

Da qui la decisione di avviare un procedimento specifico (“Condizioni di restituzione degli invii affidati ad altri operatori e rinvenuti nella rete di Poste italiane”), che però richiederà all’incirca quattro mesi di lavoro.

Intanto, ha obbligato la società guidata da Francesco Caio a restituire a Gps i materiali recuperati nei centri di meccanizzazione, “senza l’applicazione di alcuna tariffa”. Se questa verrà definita dalla normativa allo studio, si provvederà poi al rimborso.

Nonostante gli avvertimenti, capita che si sbagli
Nonostante gli avvertimenti, capita che si sbagli
La Gps
Difficoltà di instradamento
Ritardi e mancate consegne: il problema sollevato dall’Adoc
           


Natale/3 La scelta del 1964
16 Dic 2014 14:45 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Finalmente le letterine spedite dai bambini vengono raccolte ed esaminate. Intanto, emerge la proposta: un francobollo “destinazione Paradiso”, da utilizzare per fini benefici

Fino allo scorso anno, le corrispondenze infantili spedite per Natale finivano tra le inesitate. Così scriveva “Genta”, sul periodico “Poste e telecomunicazioni”, nel numero di novembre-dicembre 1964. Ma le cose cambiarono proprio mezzo secolo fa, per iniziativa dell’allora direttore generale dell’Amministrazione Pt, Aurelio Ponsiglione.

Le migliaia e migliaia di epistole -documenta la rivista- quella volta ebbero un comune trattamento: “inoltrate a Roma, alla direzione centrale affari generali, esse sono finite in mano a premurosi impiegati, che sono anche esperti di pubbliche relazioni ed ottimi padri di famiglia: ogni missiva è stata letta e riletta ed avviata al miglior destino possibile. Ve n’è di ogni tipo e genere. Coloritamente espressive o dolorosamente sincere, tristi o liete, generose, altruiste, singolari, strane, esse riflettono il cuore e l’umanità del mondo piccino nel giorno più bello e atteso dell’anno. Le lettere più toccanti sono andate a sezioni assistenziali, enti di beneficenza, giornali e riviste. Alle altre ci si sta pensando: aspettano, suddivise in pacchetti a nastrini colorati, che qualcuno dia uno sbocco concreto e gentile a questo innocente fiume di desideri”.

Intanto -prosegue la testimonianza- l’Amministrazione postale “ha fatto quanto poteva: a tutti i bimbi ha risposto con cartoline a colori, una per i maschietti e una per le femminucce… Amiamo pensare che nel prossimo anno una idea così bella possa e debba essere meglio sviluppata. Ne vale la pena, ancor più nei tempi inquieti ed incerti che spesso ci distraggono dagli occhi dei bimbi: ne vale la spesa, perché così Stato e Governo acquistano ricordo e gratitudine indelebili in coloro che saranno i cittadini di domani”.

Infine, il suggerimento: “non si potrebbe ideare ed emettere un francobollo particolare -un bozzettino da «destinazione Paradiso» che desterebbe l’interesse anche dei collezionisti- con il ricavato del quale poter provvedere, una volta l’anno, laddove vi sia merito o necessità, ai sogni dell’età meravigliosa?”. La proposta, però, rimase tale…

La testimonianza proviene da “Poste e telecomunicazioni”
La testimonianza proviene da “Poste e telecomunicazioni”
L’attuale iniziativa dell’operatore
I preparativi indicati da Aurelio Ponsiglione per gestire i flussi natalizi; era il 1964
           


Natale/2 E da Mestre scrivono a Samantha Cristoforetti
16 Dic 2014 10:13 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Se a Santa Claus spediscono promesse e chiedono doni, all’astronauta i bambini inviano auguri ed apprezzamenti per la missione che sta vivendo
L’iniziativa sta toccando tutta Italia
L’iniziativa sta toccando tutta Italia

“Forza Samantha sei la prima donna italiana che è andata nello spazio”, appunta Chris; “Buon viaggio Samantha, chissà quante cose vedrai nello spazio e che belle foto farai. Ne aspettiamo una della Terra e un buon Natale stellare”, aggiunge Adriano. “Samantha un po’ mi dispiace che tu non festeggi Natale e che non puoi essere assieme ai tuoi parenti ma io ti mando un saluto e un bacio grande”, si accoda Giulia. Sono alcuni dei pensieri formulati dagli alunni di terza che, a Mestre (Venezia), frequentano la scuola primaria “Leonardo da Vinci”.

Destinataria è la capitano Cristoforetti, prima astronauta italiana ora impegnata nella spedizione dell’Agenzia spaziale europea. “Abbiamo pensato -precisano i giovanissimi mittenti- di scrivere alcune letterine non solo a Babbo Natale, per chiedergli dei doni, ma anche a te, per aiutarti a non sentirti sola e per farti sapere che quaggiù nella Terra qualcuno ti segue e ti aspetta”.

E le altre missive, quelle più tradizionali? È in queste che si ritrovano, accanto alle consuete segnalazioni di regali, tanti buoni auspici. Al vecchio generoso domandano, ad esempio, “di migliorare il mondo, perché quando sentiamo che molte persone vengono uccise, quando la povertà colpisce le famiglie, a noi dispiace molto”. Nei testi non mancano i temi di attualità, come le epidemie, la povertà, la crisi, la mancanza di lavoro ma anche istanze formulate con spontaneità. Auspicando, ad esempio, “una lavagna nuova per la nostra aula perché quella che abbiamo dondola come un dente che si sta per staccare ogni volta che scriviamo”.

A confermarlo è la struttura Nord-Est di Poste italiane che, all’interno del progetto “Il pianeta degli alberi di Natale” (news precedente), ha organizzato una festa, riguardante il progetto che vuole avvicinare i bambini alle tematiche ambientali ed alla crescita sostenibile. Duecento scolari e le insegnanti hanno accolto i delegati dell’azienda (i responsabili di area per gli uffici postali nonché per il recapito e la logistica, Cosimo Andriolo e Fabio Cicuto) e di Legambiente (la vice presidente della sede cittadina, Vera Piovesan).

Mestre (Venezia) - I bambini consegnano le proprie missive al portalettere
Mestre (Venezia) - I bambini consegnano le proprie missive al portalettere
Il progetto “Il pianeta degli alberi di Natale”
           




Natale/1 Oltre 130mila le letterine attese
16 Dic 2014 00:30 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Il fenomeno in Italia: nel 1999 se ne contarono 40mila. Quest’anno i giovani mittenti sono sollecitati con un progetto di rimboschimento che coinvolge Legambiente

Babbo Natale, ormai, è quasi pronto ad intervenire nella notte del 24 dicembre. Eccezion fatta per i soliti ritardatari, che magari non hanno ancora spedito la letterina della tradizione.

A sostenerlo è Poste italiane. Ogni anno, infatti, l’azienda riceve e smista un’enormità di corrispondenze che i bambini indirizzano all’arzillo vecchietto attraverso i più svariati indirizzi; erano 40mila nel 1999, sono lievitati a 130mila nel 2013. L’obiettivo è assicurare loro una risposta personalizzata e, al tempo stesso, promuovere il piacere della scrittura, donando la gioia di ricevere una testimonianza dal personaggio.

Nel 2014 i mittenti otterranno in dono l’accesso al magico “Pianeta degli alberi di Natale”, un’avventura che consente di collaborare nel salvaguardare l’ambiente. Grazie ad una “app” specifica, si potrà “curare” la crescita di un albero virtuale e addobbarlo con decorazioni colorate. Ogni pianta elettronica contribuirà alla messa a dimora di una vera. A partire dal 2015, infatti, Poste e Legambiente sistemeranno cinquecento abeti in varie regioni del Paese colpite da calamità naturali. I piccoli, poi, potranno informarsi in tempo reale sui risultati della loro attività quali custodi della natura, visitando il sito dedicato.

Al di là degli aspetti tecnologici, dietro c’è una scelta che risale a, perlomeno, mezzo secolo fa. Erano gli inizi degli anni Sessanta, e le Poste ministeriali decisero di raccogliere sistematicamente le epistole dirette a Gesù Bambino o ai “colleghi” e di rispondere, mandando una cartolina di saluti e di auguri, accompagnata da un pensiero. Dietro, un gruppo di dipendenti che, ancor oggi, tra i mesi di novembre e dicembre, si dedica con passione al progetto.

Numerose le curiosità emerse. Nel 1985, per esempio, una bambina di sette anni desiderava molto una particolare bambola che i genitori non le volevano comprare per via del costo; bisognava risparmiare per “comprarci la casa”. E così, annotò: “mandami un’altra cosa e ti ringrazio lo stesso”. Una di nove anni pensò ai genitori, chiedendo un paio di calzettoni di lana per il papà ed un pigiama di lana per la mamma. Per sé, un carillon. Concluse il messaggio esprimendo il desiderio di conoscere Santa Claus, “almeno in un sogno”. Talvolta ci si imbatte in testi collettivi come quello, sempre del 1985, spedito dalla “classe dei gattini”, preoccupata per il freddo: se per scaldarsi Babbo Natale beve tanto vino, diventa ubriaco “e non puoi guidare la slitta e venire da noi”.

La lettera sottoscritta da Babbo Natale che invita a partecipare all’iniziativa di Legambiente
La lettera sottoscritta da Babbo Natale che invita a partecipare all’iniziativa di Legambiente
Il sito di riferimento
Il libro “Io ci credo che esisti”
I francobolli augurali emessi dall’Italia
           


A teatro, ma “Senza francobollo”
15 Dic 2014 17:31 - APPUNTAMENTI
Sul palco, insieme a tante lettere, vi sono due personaggi, forse postini. Il loro lavoro procede normalmente, fino a quando trovano una missiva che…

C’è chi vuole il francobollo e chi è “Senza francobollo”. S’intitola infatti così l’opera liberamente ispirata ad “Oscar e la dama in rosa” di Eric-Emmanuel Schmitt, interpretata da Valerio Bongiorno e Sara Cicenia (Schedía teatro). Il testo e la regìa sono di Riccardo Colombini. “Il lavoro -spiega quest’ultimo a «Vaccari news»- tratta con delicatezza il difficile tema della malattia e della morte legato all’infanzia”. Il richiamo alla carta valore “si motiva a livello metaforico come elemento di diversità del bambino protagonista”, con un riferimento al romanzo da cui è tratto, strutturato in forma epistolare.

In scena, uno spazio sospeso, un luogo sommerso da lettere ed una coppia di personaggi: forse postini, custodi di sogni e dilemmi dal colore dell’inchiostro. Il loro compito è smistare ed indirizzare quelle buste, in maniera sempre metodica ed uguale. Ad un certo punto ne arriva una, diversa dalle altre: è priva di affrancatura e di indirizzo. Solo un tratto semplice di matita blu dall’approccio infantile: “Da Mario a Dio”.

La curiosità spinge ad aprire la missiva, ma questo crea la frattura: la verità è come indicibile. Mario è un bambino e sta morendo. Si rivolge al Creatore per parlare della sua stessa fine, per porre domande innocenti quanto disarmanti sul futuro imminente: di che colore è la morte? Che profumo ha? Che musica si sente? Domande che spiazzano.

Ai due interlocutori non resta che rispondere, pur in una dimensione surreale: come si può, infatti, fingersi Dio? E poi, chi è davvero Dio? Ne nasce un carteggio, un sottile dialogo che si fa gioco. L’obiettivo è narrare la vita, immaginando di vivere sette giorni come se ogni giorno fosse lungo dieci anni. In una corrispondenza, il simbolo di una piccola, grande lotta: l’inno alla vita, alla speranza, al coraggio quotidiano.

Lo spettacolo è consigliato a spettatori dai dieci anni in su, e non è un caso se domani verrà proposto alle scuole di Legnano (Milano), ma già si sa che il 28 febbraio farà tappa al teatro Rosetum del capoluogo lombardo. Questa volta, aperto a tutti.

Domani lo spettacolo verrà proposto alle scuole di Legnano (Milano)
Domani lo spettacolo verrà proposto alle scuole di Legnano (Milano)
Schedía teatro
           


Un anniversario dimenticato
15 Dic 2014 14:46 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Il 31 dicembre 1993 il servizio postale italiano passò dallo Stato ad un ente pubblico economico, poi trasformato in società per azioni. Lo ricorda Enrico Veschi in “Storie di posta”
Secoli di corrispondenze
Secoli di corrispondenze

Un giro di boa trascorso praticamente inosservato, e che Enrico Veschi, già direttore generale delle Poste e telecomunicazioni, riporta in luce: il 31 dicembre 1993 terminava la gestione statale del sistema, lasciato con l’1 gennaio successivo a Poste italiane, ente pubblico economico prima di divenire società per azioni. Una decisione politica, “ormai necessaria e non più rinviabile soprattutto per gli aspetti finanziari”.

Lo scrive sull’ultimo numero, il decimo dell’attuale serie, firmato da “Storie di posta”, il semestrale dell’Accademia italiana di filatelia e storia postale. Che apre la parte degli approfondimenti, dopo i contributi di Franco Filanci e Paolo Deambrosi, con il lavoro realizzato da Riccardo Ajolfi prima della sua prematura scomparsa. S’intitola “Roma e Impero” ed è dedicato al francobollo coloniale.

Buona parte del periodico, che si sviluppa in 112 pagine con illustrazioni a colori (14,00 euro) e non trascura alcune rubriche, è destinata alla seconda puntata dell’intervento a doppia firma Clemente Fedele e Francesco Luraschi “Giornali in posta”; oltre a raccontare l’evoluzione del servizio ed a proporre numerosi reperti d’epoca imperialregia, pubblica un’importante serie di documenti. Ancora, Luciano Maria e Maria Marchetti si concentrano sui prigionieri italiani durante la Seconda guerra mondiale (“La posta internata”), Lorenzo Carra ricerca tracce nel Mantovano (“Caccia alla Morra - «Oue si passa il Po»”) mentre Massimiliano Pezzi si sofferma sulla Ragusa settecentesca (“Vita da corriere”).

“Storie di posta” n°10 (acquista)
La scheda
La scomparsa di Riccardo Ajolfi
           




Da oggi il nuovo coupon-réponse
15 Dic 2014 12:13 - VATICANO
Il buono-risposta celebra i centoquaranta anni dell’Unione postale universale e costa 1,50 euro

A quanto pare, nell’area italiana solo il Vaticano ha deciso di rinnovare il modello del buono-risposta internazionale, introducendo quello che festeggia i centoquaranta anni trascorsi dalla creazione dell’Unione postale universale. E l’ha fatto da oggi, giorno in cui il coupon-réponse international è in vendita presso gli sportelli locali. Il costo è pari ad 1,50 euro; per le ordinazioni a distanza occorre acquistarne almeno dieci e aggiungervi le spese di spedizione raccomandata.

Esso -viene ricordato- potrà essere scambiato in tutti i Paesi membri dell’Upu sino al 31 dicembre 2017 con uno o più francobolli equivalenti all’importo minimo di un invio prioritario non registrato diretto all’estero.

La versione vaticana del buono
La versione vaticana del buono
L’annuncio dell’iniziativa
           


Il Raffaello depredato in mostra a Milano
15 Dic 2014 10:15 - APPUNTAMENTI
È la “Madonna Esterházy”, nel 1983 protagonista di un furto a Budapest che fece epoca. Sino all’11 gennaio è esposta a palazzo Marino
Uno dei francobolli ungheresi…
Uno dei francobolli ungheresi…

Sono diversi i francobolli in cui figura l’opera, a cominciare da quelli emessi nel Paese che la conserva presso il Szépművészeti múzeum, vale a dire l’Ungheria. Budapest l’ha citata perlomeno nel 40 fillér del 10 dicembre 1968, inquadrato nella serie per i maestri italiani, e poi nel foglietto da 20 fiorini, parte di un omaggio dedicato, era il 29 giugno 1983, al mezzo millennio trascorso dalla nascita dell’autore, Raffaello Sanzio. Seguono il 2 ed il 200 del 16 febbraio 1984 (serie per i capolavori rubati e restituiti) e del 23 giugno 2006 (centenario del Museo di belle arti).

Ma ora si può osservare dal vero il dipinto, perché la “Madonna Esterházy”, fino all’11 gennaio, sarà in mostra a Milano presso palazzo Marino. Si tratta di una minuscola tempera e olio su tavola (misura 28,5x21,5 centimetri), realizzata intorno al 1508.

“Raffigura la Madonna col Bambino e san Giovannino e segna esattamente la conclusione del fondamentale periodo trascorso da Raffaello a Firenze, con la decisione di trasferirsi a Roma”, spiegano gli specialisti. La composizione s’ispira in modo esplicito a Leonardo, conosciuto e studiato durante i quattro anni passati nella città del Giglio; sullo sfondo, però, appaiono i ruderi del foro Romano, rappresentati con precisione topografica, a riprova di una conoscenza diretta e di una serena e convinta “immersione” nella classicità. Considerando che non si conosce un committente o una destinazione antica, tutto lascia pensare che l’artista lʼabbia tenuta sempre con sé.

L’opera si affaccia nella storia e nella cronaca all’inizio del XVIII secolo, quando viene donata da papa Clemente XI Albani ad Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenbuttel, futura moglie dell’imperatore Carlo VI dʼAsburgo. Era la madre dell’imperatrice Maria Teresa, che a sua volta la diede al conte Wenzel Anton von Kaunitz, figura di spicco nella politica dell’epoca. Alla morte di Kaunitz (1794) il dipinto passò infine agli Esterházy e da qui al magiaro Museo delle belle arti che ancora la detiene. Salvo una breve parentesi: proprio nel 1983, per la precisione tra sabato 5 e domenica 6 novembre, approfittando dell’intervento di restauro alla sede, un gruppo di malviventi italiani, su commissione di un magnate ellenico, trafugò sei lavori, fra cui questo. Vennero ritrovati, il 20 gennaio seguente, in un convento dismesso in Grecia, mentre i ladri furono identificati ed arrestati.

Il percorso meneghino si completa con altri due quadri, simili per soggetto e per epoca. Uno è la “Vergine del Borghetto”: attribuita a Francesco Melzi, rappresenta la migliore copia antica rimasta nel capoluogo lombardo della leonardesca “Vergine delle rocce”; l’altro è la “Madonna della rosa”, di Giovanni Antonio Boltraffio.

…ed il dipinto di Raffaello, la “Madonna col Bambino e san Giovannino”, conosciuto come “Madonna Esterházy” (Budapest, Museo di belle arti). Fino all’11 gennaio sarà esposto a Milano
…ed il dipinto di Raffaello, la “Madonna col Bambino e san Giovannino”, conosciuto come “Madonna Esterházy” (Budapest, Museo di belle arti). Fino all’11 gennaio sarà esposto a Milano
Il sito dedicato all’iniziativa
Nella stessa sede, un anno fa: la “Madonna di Foligno”
           


Torna il Lego in versione dentellata
15 Dic 2014 00:08 - DALL'ESTERO
Inserita nel giro PostEurop, il 2 gennaio dalla Danimarca arriverà una serie autoadesiva. Volendo, sarà pure associata ad etichette intese a caratterizzare la corrispondenza
Ormai d’epoca, uno dei francobolli di Gibilterra
Ormai d’epoca, uno dei francobolli di Gibilterra

Secondo le statistiche, ogni abitante della Terra avrebbe mediamente 94 mattoncini di Lego in una qualche scatola. A dimostrazione della larga popolarità che il marchio ha ottenuto nel tempo, tra giovani e meno giovani. Tanto da finire persino sui francobolli. Fra le citazioni, quelle di Danimarca (3,20 corone Europa Cept dell’11 maggio 1989), Man (uno dei 23 pence ancora Europa Cept del 17 maggio 1989) e Gibilterra (5, 21, 24, 34 e 54 pence natalizi del 27 novembre 1996).

Ma Copenaghen è pronta al bis. D’altro canto, è il Paese in cui nacque quel falegname di nome Ole Kirk Kristiansen che, nel 1932 a Billund, aprì un’aziendina per produrre giochi ed altri oggetti in legno. Prima di fare il salto e di concentrarsi solo sui balocchi. Anche se il prodotto, così come ora è noto, sarebbe arrivato solo nel 1958 e permise alla ditta di trasformarsi in una realtà a caratura internazionale. Lo stesso nome è una sintesi di due parole locali che insieme vogliono significare “gioca bene”.

La serie, composta da due francobolli, arriverà nell’infornata del 2 gennaio e rappresenta il contributo PostEurop 2015. È stata firmata da Jakob Monefeldt, risulta autoadesiva e comporta nominali da 10,00 e 14,50 corone. I fogli sono da dieci pezzi uguali, ma il più economico è fornito pure in confezioni da sei con quindici etichette destinate a caratterizzare le corrispondenze (70,00 corone).

I due nuovi esemplari definiti in Danimarca; arriveranno il 2 gennaio
I due nuovi esemplari definiti in Danimarca; arriveranno il 2 gennaio
           




Sportelli filatelici, ecco la circolare
14 Dic 2014 14:45 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Però, risale al 14 dicembre 1964, mezzo secolo fa oggi. Dimostrando che i principali problemi riscontrati, tutto sommato, non sono cambiati…

Pare che l’attuale presidente della Federazione fra le società filateliche italiane, Piero Macrelli, abbia avuto un sobbalzo quando ha letto il contenuto della circolare. Finalmente, avrà pensato, Poste italiane ha deciso di affrontare le problematiche sul tavolo. Tuttavia così non è, in quanto il foglio disposizioni di servizio concerne sì il funzionamento degli sportelli rivolti ai collezionisti, ma risale al 14 dicembre 1964, cinquant’anni fa oggi. Segno che gli inconvenienti hanno una lunga storia alle spalle…

Il documento proveniva dal ministero delle Poste e telecomunicazioni e chiedeva alle direzioni in indirizzo “di seguire con particolare attenzione il funzionamento”, per evitare qualsiasi inconveniente, soprattutto nei giorni di emissione.

Una delle questioni riscontrate riguardava la sospensione della vendita, determinata dalla necessità, da parte degli addetti, di richiedere forniture di francobolli durante l’orario di apertura, così da far fronte alla domanda degli utenti. Si aggiungeva lo scarso impiego di personale anche quando era presente un gran numero di interessati. Infine, un orario di lavoro ridotto alla sola mattinata e, nei giorni festivi, ad appena quattro ore, cosa che -ammettevano dal dicastero- “non consente di soddisfare le richieste”.

La nota di mezzo secolo fa, riportata da “Rassegna postelegrafonica”
La nota di mezzo secolo fa, riportata da “Rassegna postelegrafonica”
Sportelli filatelici: le problematiche rilevate nel maggio scorso dalla Fsfi…
…e la situazione presentata da Poste in luglio
           


Il turno dell’Africa Meridionale
14 Dic 2014 00:13 - LIBRI E CATALOGHI
Michel - Il catalogo affronta l’area da Ascension a Zimbabwe, chiudendo quello che un tempo era considerato il volume 6, ora suddiviso in due parti
Si chiude un capitolo
Si chiude un capitolo

Conclusa l’operazione editoriale della Michel, che ha deciso di spezzare in due il vecchio catalogo 6 riguardante l’Africa Centrale e Meridionale, in modo da rendere i singoli volumi più maneggevoli. Il primo dei due titoli è stato segnalato da “Vaccari news” il 31 agosto; ora tocca al secondo.

Anche questo utilizza l’impostazione grafica introdotta di recente e, per quasi tutte le situazioni, è stato adottato il colore. Conta su 702 pagine; in Italia è venduto ad 85,00 euro.

I capitoli ancora aperti che considera riguardano Ascension, Botswana, Lesotho, Malawi, Namibia, Sant’Elena, Sudafrica, Swaziland, Tristan da Cunha, Zambia e Zimbabwe. Fermo restando che comprende anche quelli chiusi. Ad esempio, sono repertoriati gli stessi territori visti durante il periodo coloniale, senza trascurare i bantustan imposti da Pretoria nell’ambito della politica di segregazione razziale, ossia Bophuthatswana, Ciskei, Transkei e Venda.

Numerose -precisano dalla casa editrice- risultano le migliorie alle descrizioni, che hanno toccato principalmente foglietti e carnet; quanto alle valutazioni economiche, si parla di aumenti per l’intera area, soprattutto per i francobolli emessi con il 1990.

Michel - Africa Meridionale (acquista)
La scheda
Il volume che affronta l’area centrale del continente
           


Dal cassetto emergono telegrammi, cartoline e buste
13 Dic 2014 16:25 - APPUNTAMENTI
Conservati per decenni dai cittadini di Pedrengo (Bergamo), sono finiti nella mostra che la comunità ha dedicato al mezzo secolo del proprio ufficio postale
L’ufficio postale protagonista (sulla vetrata, il manifesto della mostra)
L’ufficio postale protagonista (sulla vetrata, il manifesto della mostra)

“Superiori collegio augurando inviano benedizioni Madonna Ausiliatrice”, “Gesù benedica vostra unione”, “Senceri auguri - Familia”. Sono questi -errori di battitura compresi- alcuni dei messaggi presenti nei telegrammi. In bella mostra al pari delle cartoline dove i mittenti salutavano dai monti o dal mare i destinatari e di qualche busta che, magari, conteneva messaggi più importanti. Documenti domestici, intimi, estratti dal cassetto dove probabilmente giacevano dimenticati da anni, grazie all’impegno dei seimila abitanti di Pedrengo (Bergamo). A chiederlo -lo testimoniano i manifestini ancora affissi in paese- è stato il sindaco, Gabriele Gabbiadini. Con l’obiettivo di personalizzare la mostra per il mezzo secolo dell’ufficio postale locale. Ufficio che venne aperto il 17 agosto 1964 ed ora si trova in via Donizetti 1. “Con uno stupore iniziale -ha ammesso l’assessore alla cultura ed alle politiche giovanili, Simona D’Alba- ci siamo trovati con tanto materiale”, poi selezionato per essere inserito nelle teche.

Così, in municipio, collocato in piazza Frizzoni, ora vi sono una selezione delle corrispondenze, un po’ di francobolli sciolti (attenzione alle marche da bollo, che non centrano!), timbri componibili, macchine per scrivere e telescriventi, un sacco postale e relativi ganci, persino una bicicletta con tanto di cassetta portavalori. Ai reperti, Poste italiane ha aggiunto dei pannelli e filmati. Il tutto sotto al titolo “L’album ritrovato - 50 anni di storia postale”.

“Un importante evento”, ha detto il primo cittadino alla presentazione di questa mattina. “L’ufficio postale, come altri servizi, ha portato la civiltà”, ha cambiato il modo di vivere.

“Non è frequente -ha aggiunto il responsabile della filiale provinciale 1 che fa capo alla società, Antonio Fiaschetti- una tale disponibilità da parte di un ente locale”, ricordando poi i direttori che nei cinquant’anni si sono avvicendati dietro agli sportelli: Bruno Morosini, Gaetano Mirabelli, Angela Colombo, Luigi Fusco, Annamaria Marchesi ed Eleonora D’Agostino, alcuni dei quali presenti all’incontro. “Vuol dire rivedere la storia del paese ma anche come si comunicava”.

La cerimonia è stata suggellata dall’annullo speciale, il 1.228° dell’anno, ha fatto notare la referente per la filatelia dell’operatore, Antonella Foschetti. Ricordando che nell’area bergamasca, statisticamente, ogni anno ne vengono richiesti venticinque.

Il percorso potrà essere raggiunto fino al 31 gennaio nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì 8.45-12.45, il lunedì ed il mercoledì anche 16-18, il sabato 9-12. L’ingresso è libero.

La richiesta di materiale rivolta ai concittadini, un momento dell’inaugurazione (da sinistra, l’assessore Simona D’Alba, il sindaco Gabriele Gabbiadini e, per Poste italiane, il direttore della filiale 1 Antonio Fiaschetti e la referente per la filatelia Antonella Foschetti), il pannello dei telegrammi ed una bacheca con altri oggetti
La richiesta di materiale rivolta ai concittadini, un momento dell’inaugurazione (da sinistra, l’assessore Simona D’Alba, il sindaco Gabriele Gabbiadini e, per Poste italiane, il direttore della filiale 1 Antonio Fiaschetti e la referente per la filatelia Antonella Foschetti), il pannello dei telegrammi ed una bacheca con altri oggetti
L’annuncio dell’iniziativa
           




Martedì il piano industriale
13 Dic 2014 11:43 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Intanto, il Governo ha introdotto, nella legge di stabilità, nuovi elementi che riguardano anche qualità del servizio e tariffe, mentre Standard & Poor’s ha abbassato il giudizio sull’azienda

Giorni intensi quelli che attendono Poste italiane, esattamente come giovedì scorso, attraverso un “cinguettio”, il presidente del Consiglio dei ministri aveva fatto intendere. Nella stessa mattinata, il premier Matteo Renzi ha incontrato l’amministratore delegato della società, Francesco Caio, per definire gli ultimi dettagli sul tavolo. Poi il manager ha fissato al pomeriggio del 16 dicembre una riunione con i sindacati presso la sede dell’Eur, al fine di illustrare il famoso piano industriale.

Da parte sua, ieri il Governo ha presentato due emendamenti alla legge di stabilità che guardano al settore. Il primo concerne ancora il contratto di programma, che nella bozza iniziale si dava per chiuso entro il 31 marzo. Esso -si scopre nell’aggiunta- “potrà prevedere l’introduzione di misure di razionalizzazione del servizio e di rimodulazione della frequenza settimanale di raccolta e recapito sull’intero territorio nazionale”. Inoltre, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, su richiesta dell’operatore, dovrà rivedere i parametri statistici di qualità ed i prezzi, “individuando soluzioni che consentano la maggiore flessibilità nello stabilire le tariffe in correlazione all’andamento dei volumi di traffico”. Il documento, infine, prende atto della vecchia questione avviata in ambito Ue, riguardante quelli che in un primo momento furono considerati aiuti di Stato, e riconosce a Poste 535 milioni.

Intanto, Standard & Poor’s ha abbassato il proprio giudizio, collegato strettamente a quello della Repubblica. La stima di lungo termine è passata, infatti, da “BBB” a “BBB-” (nel breve, da “A-2” ad “A-3”), con prospettiva stabile.

Legge di stabilità: il passo dell’emendamento governativo in cui si prevedono nuovi parametri qualitativi e nuove tariffe
Legge di stabilità: il passo dell’emendamento governativo in cui si prevedono nuovi parametri qualitativi e nuove tariffe
Giovedì scorso il “cinguettio” di Matteo Renzi
La bozza iniziale del piano finanziario
Aiuti di Stato - La sentenza dell’anno scorso
           


Cronaca di fine 1964/2 Si punta a standardizzare
13 Dic 2014 08:31 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Gli impianti tecnologicamente avanzati di mezzo secolo fa potevano trattare fino a 26mila oggetti l’ora. Occorreva, però, educare il pubblico

L’attenta gestione del periodo natalizio (news precedente) era uno degli aspetti considerati dall’Amministrazione Pt mezzo secolo fa. Ma non l’unico: c’erano anche gli interventi di lungo termine…

Dall’1 dicembre -annotava allora la rivista “Poste e telecomunicazioni”- “è entrato in funzione nell’ufficio postale di Roma Ferrovia il terzo gruppo di macchine per la selezione e la bollatura automatica delle corrispondenze”. Salivano così ad undici gli apparecchi dello stesso tipo operativi nei sei centri più importanti. Costruiti dalla Standard elektrik Lorenz di Berlino, ma forniti ed installati dalla Face standard di Milano, avevano il compito di selezionare la corrispondenza in base ai formati, allo scopo di separare dal resto (che necessitava un trattamento manuale, quindi più lento) le buste di determinate, precise misure e le cartoline. Queste venivano obliterate meccanicamente da un secondo dispositivo in grado di riconoscere, grazie ai propri “occhi” elettronici, la presenza e la posizione del francobollo. Riuscivano a trattare circa 26mila oggetti l’ora, velocità utile nei periodi di punta, ad esempio in vista delle festività, come nel servizio di trasporto aereo notturno.

Ma gli impianti, da soli, non bastavano. Occorreva infatti abituare il pubblico a precisi comportamenti. Era la normalizzazione, insomma! Bisognava, ad esempio, impiegare plichi rettangolari ed alti tra i 9 ed i 12 centimetri. I dati del mittente e gli eventuali loghi erano da collocare in alto a sinistra, mentre la parte superiore a destra doveva essere lasciata alle cartevalori e poi alla bollatura. Inoltre, veniva richiesto che l’area in basso a sinistra rimanesse vuota. Quanto all’indirizzo del destinatario, andava scritto chiaramente e completo della provincia (il codice di avviamento era soltanto un progetto). Ancora, era vietato chiudere la corrispondenza con punti metallici per non rovinare gli altri invii e gli apparati, così come scoraggiate risultavano le cartoline cosparse di polvere vitrea argentata o dorata (dannosa per gli addetti e per le stesse macchine). Infine si suggeriva di accertarsi che, nel caso si spedissero più oggetti, non si fossero attaccati fra loro per l’eccesso di colla.

Come doveva presentarsi la busta secondo il modello ministeriale diffuso dai giornali specializzati di mezzo secolo fa
Come doveva presentarsi la busta secondo il modello ministeriale diffuso dai giornali specializzati di mezzo secolo fa
I provvedimenti per il periodo natalizio
L’introduzione della rete aerea notturna
           


Cronaca di fine 1964/1 I provvedimenti di Ponsiglione
13 Dic 2014 00:54 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Le indicazioni -sottoscritte dal direttore generale Pt- per affrontare il periodo natalizio, gestendo spedizioni di biglietti augurali e pacchi

L’idea di una minuziosa circolare con le indicazioni volte ad affrontare il periodo natalizio funzionò, e la stessa Amministrazione postale lo ammise ad “emergenza” finita, nel gennaio seguente. Così, il direttore generale, Aurelio Ponsiglione, riprese il documento diffuso agli sgoccioli del 1963 e, il 3 dicembre 1964, lo rilanciò, sia pure aggiornato in funzione dell’esperienza acquisita.

Due i filoni individuati, scriveva mezzo secolo fa il periodico “Rassegna postelegrafonica”. Da una parte, programmi realizzabili a breve sulla scorta dello slogan “Per un miglior Natale 1964”; dall’altra, quelli a più lungo termine, volti a potenziare i mezzi strumentali ed a preparare in modo professionale i dipendenti.

Nel primo frangente, si dispose ad esempio la sospensione dell’attività ispettiva ordinaria tra il 10 dicembre ed il 5 gennaio, in modo da concentrarla sulla gestione dei flussi, al solito superiori rispetto al normale. Si decise poi, attraverso la stampa e la radio locali (ma senza trascurare la Rai e la tv), di sensibilizzare l’utenza affinché “anticipi il più possibile l’impostazione augurale e quella dei pacchi natalizi e limiti di converso il più possibile, nel periodo in parola, quella delle stampe propagandistiche e postulatorie”. Inoltre, una certa serie di apparecchi telefonici sarebbe stata presidiata giorno e notte, così da rispondere ad eventuali esigenze impreviste. Dal canto loro, i direttori provinciali avrebbero dovuto ridurre al minimo l’attività burocratica effettuando invece visite, a tutte le ore, negli uffici maggiormente impegnati. Infine, i nuclei della Polizia postale avrebbero intensificato la sorveglianza, soprattutto sulle giacenze di effetti posizionati nelle aree scoperte.

Un meccanico augurale dell’Amministrazione Pt, applicato durante la stagione 1964-1965
Un meccanico augurale dell’Amministrazione Pt, applicato durante la stagione 1964-1965
La circolare dell’anno prima
           




Filatelisti arabi in riunione
12 Dic 2014 20:19 - APPUNTAMENTI
Aprirà domani in Algeria la quarta manifestazione che intenderebbe coinvolgere l’intera area. Era prevista in Libia, dove la situazione resta difficile
Dal 13 al 20 dicembre
Dal 13 al 20 dicembre

Stando alla turnazione prevista, avrebbe dovuto tenersi in Libia, ma la situazione locale è stata considerata poco adatta. Così, la scelta di una nuova sede, l’Algeria. Aprirà domani a Riadh El Feth El Madania e si svilupperà sino al giorno 20 il quarto “Salone arabo della filatelia”.

“Questa importante piazza dedicata al francobollo, vettore di culture del mondo, raggrupperà i rappresentanti delle amministrazioni postali arabe, le associazioni dei collezionisti e gli appassionati”, annunciano dagli uffici dell’operatore nazionale, Algérie poste. Tuttavia -osservano gli esperti- ancora non si è capito quali delegazioni straniere davvero parteciperanno.

Confermata è invece la cerimonia per l’emissione, sabato, di una carta valore dedicata all’“Anno internazionale di solidarietà con il popolo palestinese”.

Aggiornamento del 13 dicembre 2014: a sorpresa, l’apertura della manifestazione e di conseguenza il lancio del dentello sono stati rinviati a domani. Fonti locali hanno segnalato la partecipazione certa di Algeria, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Libia, Qatar, Sudan e Tunisia.

Filatelia organizzata locale: così tre anni fa in Libia
           


Ancora altre obliterazioni natalizie
12 Dic 2014 17:46 - NOTIZIE DALL'ITALIA
La nuova tranche riguarda uffici postali di Calabria, Marche, Molise, Puglia, Trentino-Alto Adige e Veneto. Si aggiungono due iniziative locali

Anche oggi notificato un sostanzioso numero di annulli augurali, introdotti ad iniziativa di Poste italiane in diversi uffici; quasi sempre sono nella doppia versione, religiosa e laica. Riguardano Calabria, Marche, Molise, Puglia, Trentino-Alto Adige e Veneto.

Dal 15 dicembre al 5 gennaio le impronte saranno disponibili presso le sedi di Adria (Rovigo), Bolzano Centro, Castelfranco Veneto (Treviso), Chioggia (Venezia), Lancenigo (Treviso), Legnago (Verona), Mestre (Venezia), Reggio Calabria Centro, Rovereto (Trento), Rovigo Popolo, Trento Centro e Verona Centro. Dal 18, e sempre sino al 5, saranno introdotte pure ad Ancona Città, Bari Vr, Campobasso Centro, Senigallia (Ancona), Termoli (Campobasso) e Vibo Valentia Razza. Infine, nel periodo 22-5, raggiungeranno gli sportelli di Carovilli (Isernia) ed Isernia Centro.

Due le obliterazioni annunciate da altre realtà, nel caso specifico Unione culturale filatelica e numismatica “Anxanum” e Circolo filatelico numismatico “Antonio Rospo”: saranno messe in uso, rispettivamente, a Lanciano (Chieti) il 18 dicembre ed a Massafra (Taranto) il 20. Riguardano le manifestazioni “Giornata della filatelia” (il soggetto riprende il dipinto di Polidoro da Lanciano con la Sacra famiglia, san Giovannino e gli angeli) e “Natale nel centro storico”.

I due manuali di Lanciano (Chieti) e Massafra (Taranto), richiesti dai circoli filatelici locali
I due manuali di Lanciano (Chieti) e Massafra (Taranto), richiesti dai circoli filatelici locali
Annulli augurali: il precedente aggiornamento risale a ieri
           


Le letterine fisiche si richiedono su internet
12 Dic 2014 13:32 - GIORNALI, RIVISTE E SITI
Arriveranno direttamente da Rovaniemi, viene assicurato. Con firma di Babbo Natale nonché con francobollo ed annullo finlandesi

“Alcuni siti sembrerebbero aver brevettato la figura di «Babbo Natale» definendosi gli unici depositari della vera letterina... Giova ricordare che in Finlandia ed esattamente a Rovaniemi è possibile ordinare la letterina presso: Santa Claus post office (all’interno del villaggio di Babbo Natale), Poste finlandesi, Santa greetings center (situato nel Santa tecnology park, nelle vicinanze del villaggio di Babbo Natale)”.

Così spiegano dal sito Letterfromsantaclaus.eu, la cui versione italiana è sostenuta ad esempio da Groupon. L’obiettivo è suggerire al pubblico di commissionare una missiva firmata dal vecchio generoso, che può essere standard (6,99 euro) o personalizzata con un testo scelto dal cliente (9,99); bisogna specificare, inoltre, se il destinatario è un bambino o un adulto, perché le versioni cambiano.

Sarà spedita -viene assicurato- dall’ufficio postale di Rovaniemi, impiegando il sistema tradizionale. Sulla busta, con il francobollo “da collezione”, verrà impresso l’originale annullo dello sportello locale. “È un messaggio di pace e di augurio”.

Secondo la stessa fonte, il personaggio avrebbe ricevuto 165 milioni di corrispondenze da 198 differenti Paesi, mezzo milione solo nel 2013. Sotto le feste, il ritmo è di circa 32mila al giorno. Nella lista degli interlocutori figurano, al primo livello, i cittadini d’Italia, seguiti da quelli che abitano nel Regno Unito, nella Cina Popolare, in Polonia, in Giappone, in Finlandia ed in Russia.

In questo periodo sta ricevendo 32mila letterine al giorno; al primo posto quelle spedite dagli italiani
In questo periodo sta ricevendo 32mila letterine al giorno; al primo posto quelle spedite dagli italiani
Pre personalizzato - L’idea delle Poste finlandesi
           


Festa all’ufficio cinquantenne
12 Dic 2014 10:17 - APPUNTAMENTI
Succederà domani a Pedrengo (Bergamo). Previsti annullo, due cartoline, cerimonia e mostra, quest’ultima aperta sino al 31 gennaio
L’appuntamento da domani
L’appuntamento da domani

Onore al merito di Pedrengo (Bergamo), che domani alle ore 11 festeggerà in pompa magna il mezzo secolo del proprio ufficio postale, situato in via Donizetti 1. Non è una sede monumentale, ma un negozio a due luci in una casa come tante, che però la comunità ha saputo apprezzare e valorizzare.

Dalle 11 alle 16 in municipio, ossia in piazza Frizzoni, saranno disponibili l’annullo speciale e due cartoline. Ma Comune e Poste italiane sono andati oltre, realizzando la mostra “L’album ritrovato - 50 anni di storia postale”.

All’inaugurazione, accanto al sindaco, Gabriele Gabbiadini, parteciperanno il direttore della filiale di Bergamo 1, Antonio Fiaschetti, ed i responsabili dello stesso ufficio che nel tempo si sono susseguiti, ossia Bruno Morosini, Gaetano Mirabelli, Angela Colombo, Luigi Fusco ed Annamaria Marchesi, cui si aggiungerà l’attuale dirigente, Eleonora D’Agostino. Racconteranno le loro esperienze e spiegheranno come nel tempo il servizio si è evoluto.

La rassegna -viene anticipato- è un viaggio nella storia locale dal dopoguerra in poi, capace di raccontate le abitudini ed il costume degli abitanti. Si compone di ricordi personali delle famiglie come foto, cartoline, lettere e telegrammi. Documenti che, grazie all’iniziativa, riprenderanno vita per essere condivisi e goduti dai visitatori. Saranno esposte, inoltre, vecchie macchine telescriventi. Resterà aperta fino al 31 gennaio, dal lunedì al venerdì tra le 8.45 e le 12.45, il lunedì ed il mercoledì anche dalle 16 alle 18 ed il sabato dalle 9 alle 12.

           



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