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dir. resp. Fabio Bonacina
Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
  • i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
  • l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
  • i comunicati diramati alla stampa;
  • l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
Buona lettura
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Le case della Camargue
06 Lug 2018 01:03 - DALL'ESTERO
Le abitazioni locali è il tema scelto da Euromed postal per l’anno in corso: oggi il contributo della Francia, presentato attraverso un francobollo da 1,30 euro
Abitazioni mediterranee
Abitazioni mediterranee

Sono le case mediterranee il tema scelto per il 2018 dai Paesi che, sotto l’egida di Euromed postal, partecipano al relativo giro dentellato. Lo fa sapere la Francia, la quale oggi ha messo in calendario per la prevendita un francobollo, costo 1,30 euro; dal 9 luglio sarà disponibile nel resto della rete prevista.

Realizzata da Isy Ochoa ed impaginata da Mathilde Laurent, l’immagine documenta l’architettura tipica della Camargue. Tali edifici, così come fenicotteri, cavalli e stagni, fanno parte del paesaggio locale, ben presenti ed a volte reinterpretando i canoni delle abitazioni tradizionali per soddisfare le esigenze di comfort moderni. Però, lo stile rimane lo stesso, quello del casale che impiega materie prime del luogo, con orientamento dell’abside a nord sul lato dove soffia il maestrale così da tagliare gli effetti del vento, tetto ripido al fine di raccogliere l’acqua piovana, aperture limitate per via del caldo. Adesso pastori, tessitori, pescatori e lavoratori delle paludi sono stati sostituiti in gran parte dai turisti, però il loro spirito rimane, grazie a tali immobili.

L’anno scorso, gli alberi tipici
           


La Svizzera investe nei pacchi
05 Lug 2018 17:25 - DALL'ESTERO
Ai tre centri specializzati esistenti se ne aggiungeranno altri, il primo dei quali fra un anno a Cadenazzo, nel Ticino

La posta svizzera crede nello sviluppo del commercio elettronico e, per questo, si organizza al fine di gestire al meglio i flussi futuri. Nel 2017 l’operatore ha trattato circa 130 milioni di pacchi, ovvero il 6,2% in più rispetto l’anno precedente. Si aspettano ulteriori aumenti ma anche una tempistica più stringente, viste le richieste della clientela.

In cantiere vi sono nuovi centri regionali specializzati nel trattare i colli; in questo modo, lo smistamento avverrà direttamente sul territorio, tagliando i trasporti e velocizzando il recapito.

Entro la fine del 2019 ne sorgerà uno a Cadenazzo (Ticino), accanto al centro di distribuzione già esistente, che verrà sostituito. Il progetto prevede la costruzione di un edificio industriale con banchine di carico per autocarri e furgoni, nonché un impianto di separazione degli invii: potrà lavorarne ottomila all’ora.

Le altre sedi sorgeranno ad Untervaz (Grigioni) e Vétroz (Vallese); complessivamente saranno investiti 150 milioni di franchi entro il 2020. Seguiranno ulteriori strutture, aggiungendosi a quelle già operative; si trovano a Daillens (Vaud), Frauenfeld (Turgovia) ed Härkingen (Soletta).

La scansione di un pacco in uno degli impianti già operativi
La scansione di un pacco in uno degli impianti già operativi
In Italia l’accordo di Poste con Amazon…
…la rete specializzata
           


Tasso e musica
05 Lug 2018 14:09 - APPUNTAMENTI
Visite guidate alla villa di Bergamo fatta edificare dalla famiglia e concerto, il tutto previsto per il 7 luglio. È “Art2night - La notte bianca dell’arte”

Si chiama “Art2night - La notte bianca dell’arte” ed è in programma nella serata del 7 luglio a Bergamo. Tra le realtà coinvolte, la villa dei Tasso-La Celadina, sita in piazza Alpi Orobiche 4. Dove echeggeranno musica, arte, architettura e storia. Della posta compresa.

Grazie all’associazione culturale “Nel nome dei Tasso”, l’edificio si aprirà per due visite guidate (alle ore 18 e 21); sarà possibile ripercorrere le vicende dell’immobile e della famiglia che lo fece costruire come dimora di campagna dopo il 1519. Nel programma si aggiunge (alle 20) il concerto di pianoforte e mandolino “Viaggio dal Classicismo al Romanticismo”, con Benedetta Marzani e Davide Salvi; proporranno brani di Ludwig van Beethoven, Raffaele Calace, Bertold Hummel.

L’ingresso è libero; per scoprire gli ambienti risulta gradita la prenotazione, scrivendo a: nelnomedeitasso@libero.it.

Bergamo, pronti per “Art2night - La notte bianca dell’arte”
Bergamo, pronti per “Art2night - La notte bianca dell’arte”
Gli organizzatori
Dal 7 luglio, in città, anche la mostra filatelica
           


Collezionare secondo Elio Grazioli
05 Lug 2018 10:31 - LIBRI E CATALOGHI
“Esistono strane persone che hanno la smania di raccogliere oggetti in quantità spesso rilevante”, annota l’autore
Tra collezione ed arte
Tra collezione ed arte

Elio Grazioli insegna Storia dell’arte contemporanea all’Università e all’Accademia di belle arti di Bergamo. Ma scrive anche libri. Ad esempio, “La collezione come forma d’arte”, edito da Johan & Levi (18,00 euro).

Non si occupa di un genere specifico, francobolli o bottiglie della birra, monete o veicoli d’antan, ma svolge un’analisi più generale. “Esistono strane persone che hanno la smania di raccogliere oggetti in quantità spesso rilevante, talvolta eccessiva per le loro stesse possibilità”, annota. Si tratta di “oggetti legati tra loro da una qualche relazione, tenuti in ordine o in un disordine relativo e significativo, che essi si godono appena ne hanno il tempo e l’opportunità. Li hanno tutti registrati nella loro mente con estrema precisione e li mostrano con compiacimento, a volte con un po’ di pudore, a conoscenti o visitatori occasionali. Intorno a essi, infine, raccontano aneddoti e riflessioni che finiscono spesso con l’incagliarsi nella vertigine dell’emozione o nell’infinitezza della comprensione. Sono i collezionisti”.

Nelle 128 pagine con immagini in parte a colori non si parla di affari, economia, denaro, investimento. Si parla piuttosto di come esista nel soggetto una propensione, un’attitudine tale che la collezione stessa diventa un’opera d’arte, capace di esprimere la creatività di chi l’ha costituita. Dalle stanze delle meraviglie in cui tra il Rinascimento ed il XVII secolo prendevano posto oggetti bizzarri e curiosi, fino al Moma di New York.

Non mancano le... citazioni postali, come le cartoline di Gilbert & George oppure quelle di Madelon Vriesendorp.

Le cartoline di Gilbert & George
Da un altro punto di vista, Enrico Castruccio
           




Tributo per Magnus Hirschfeld
05 Lug 2018 00:44 - DALL'ESTERO
La Germania riconosce il ruolo del medico ad un secolo e mezzo dalla nascita. Solo nel 1994 venne abrogata la norma, da lui contestata, che colpiva gli atti omosessuali
Omaggio grafico
Omaggio grafico

Non il mezzo busto del personaggio, ma una composizione grafica -dovuta ad Andrea Voß-Acker- che evoca in colori differenti i simboli biologici maschile e femminile. È in questo modo che la Germania ricorderà Magnus Hirschfeld ad un secolo e mezzo dalla nascita. Il francobollo, da 70 centesimi, sarà disponibile con il 12 luglio.

Il medico -viene spiegato da Deutsche post- ebbe un ruolo importante nel movimento gay del Diciannovesimo secolo. Il Comitato scientifico umanitario, che fondò il 15 maggio 1897, fu la prima organizzazione a promuovere i diritti civili degli omosessuali. L’obiettivo principale era rimuovere il famigerato paragrafo 175 del Codice penale per depenalizzare gli atti tra uomini.

Il commemorato riteneva che l’omosessualità fosse innata. L’Istituto per le scienze sessuali aprì a Berlino il 6 luglio 1919 grazie al suo impegno e non aveva precedenti. Nel maggio del 1933 la sede fu distrutta dai nazionalsocialisti ed i suoi scritti bruciati in pubblico. Il riformatore già era in esilio in Francia, dove morì il 14 maggio 1935, giorno del compleanno.

Solo nel 1994 venne cancellata la norma contro la quale aveva combattuto per tutta la vita.

Il tema affrontato postalmente da Cuba e Canada…
…Danimarca…
…Paesi Bassi
           


La canzone illustrata con i francobolli
04 Lug 2018 17:33 - DALL'ESTERO
È “America the beautiful”, e non è un caso se l’emissione è giunta agli sportelli oggi, giorno in cui gli Usa ricordano la Dichiarazione d’indipendenza del 1776

È da oggi disponibile, e non è un caso. Gli Stati Uniti, che ad ogni 4 luglio ricordano la Dichiarazione d’indipendenza del 1776, hanno venti francobolli “Forever” (ora mezzo dollaro) intitolati “O beautiful”.

Con tale emissione, il servizio postale nazionale, Usps, ha inteso commemorare “la bellezza e la maestà” del Paese attraverso immagini fotografiche che corrispondono ai testi di una fra le canzoni più amate, appunto “America the beautiful”. Venne pubblicata per la prima volta sotto forma di poesia il 4 luglio 1895, autrice Katharine Lee Bates (1859-1929). Poi fu musicata da Samuel Augustus Ward (1848-1903).

Ogni fila di cartevalori, grazie alle sue vignette, aiuta ad illustrare uno dei cinque concetti che caratterizzano il brano: “Cieli spaziosi” (il riferimento è alla prima riga del foglio), “Onde di grano” (seconda), “Maestose montagne” (terza), “Pianura ubertosa” (quarta), “Dal mare al mare splendente” (quinta).

All’insieme ha lavorato Ethel Kessler, impiegando scatti di repertorio.

Dalle foto i richiami al brano “America the beautiful” (@2018 Usps)
Dalle foto i richiami al brano “America the beautiful” (@2018 Usps)
Musica dentellata: Mia Martini e Domenico Modugno…
…le canzoni natalizie…
…“Francobollo giramondo”
           


Padova - “Lettere dal filo spinato”
04 Lug 2018 14:14 - APPUNTAMENTI
Sul palco, l’attrice Lella Costa, accompagnata dal gruppo musicale Yo yo mundi. Lo spettacolo sarà ospitato al castello Carrarese il 6 luglio; inizierà alle ore 21.15

Saranno Lella Costa (voce recitante) ed il gruppo musicale Yo yo mundi (Paolo Enrico Archetti Maestri, Maurizio Camardi, Andrea Cavalieri, Eugenio Merico) a presentare, il 6 luglio al castello Carrarese di Padova, “Lettere dal filo spinato”.

I ricordi del conflitto -è l’anticipazione- s’intrecciano con gli avvenimenti: dalle tradotte per il fronte alla tregua di Natale, passando per Caporetto e la fine delle ostilità. La Grande guerra vissuta -e subita- da un giovane “studiato”, raccontata ai nipoti dei nipoti con la freschezza di un sogno, con la franchezza di un’anima bella senza pregiudizi e senza preconcetti.

Un’urgente voglia di raccontare mossa non solo dal bisogno di testimoniare e di fare memoria, ma anche -spiegano i promotori- di rimettere i fatti al loro posto. La storia, infatti, ha ferite che si possono spiegare e forse anche sanare solo con la piccola memoria. È un racconto in prima persona attraverso letture, aneddoti, rimandi e testimonianze narrati dalla voce dell’attrice e sonorizzati dai musicisti, in scena attraverso un intreccio di canzoni e ritmi originali, associati a brani già editi e comunque ispirati al tema.

Lo spettacolo comincerà alle ore 21.15; il prezzo del biglietto, diritti di prevendita esclusi, costa 10,00 euro.

L’appuntamento fissato per la sera del 6 luglio a Padova
L’appuntamento fissato per la sera del 6 luglio a Padova
Il conflitto in posta: l’affondamento della corazzata “Santo Stefano”…
…la resa della Romania letta all’epoca…
…la morte di Francesco Baracca
           




“Una donna d’eccezione”
04 Lug 2018 10:35 - DALL'ESTERO
Così la Francia postale considera Simone Veil, morta un anno fa. Parigi le ha dedicato quattro pre personalizzati raccolti in una confezione unica

“Simone Veil, una donna d’eccezione”. È in questo modo che la Francia postale considera il personaggio, vissuto tra il 13 luglio 1927 ed il 30 giugno 2017. Ad un anno dalla scomparsa (tre giorni fa la salma è stata traslata al Panthéon) è giunto, il 14 giugno, un tributo, solo dal 2 luglio in distribuzione generale. È composto da quattro francobolli pre personalizzati, validi per la lettera “verde” di primo porto e raccolti in una confezione unica a 5,00 euro. Propongono ritratti fotografici di varie epoche, sempre in bianco e nero.

Sopravvissuta ai campi di concentramento, il suo destino -commentano dagli sportelli- è stato di rappresentare la riconciliazione franco-tedesca; senza trascurare la lotta per il diritto all’aborto, che le attribuirà una statura nazionale. Ministro, poi presidente del Parlamento Europeo, al vertice della Fondazione per la memoria della Shoah, accademica… Resterà una persona impegnata e profondamente libera.

L’omaggio è rappresentato da quattro pre personalizzati
L’omaggio è rappresentato da quattro pre personalizzati
           


Quando le fdc non esistevano
04 Lug 2018 01:07 - NOTE CLASSICHE DA VACCARI
Un plico con il 25 centesimi spedito da Modena a Livorno l’1 giugno 1852: era il giorno in cui nel Ducato vennero introdotti i francobolli

In Italia, la moda delle fdc è sopravvenuta negli anni Cinquanta del secolo scorso, “importando” -insieme a musica, film ed altri generi- una modalità collezionistica particolarmente gettonata negli Stati Uniti.

Ovviamente, gli usi postali nel primo giorno esistevano anche prima, ma forse non venivano troppo valorizzati. Di certo, non come ora. Ecco, ad esempio, una lettera spedita da Modena a Livorno con il 25 centesimi nella tonalità camoscio chiarissimo rosaceo, che corrisponde alla tiratura iniziale di questo francobollo, disponibile agli sportelli con l’1 giugno 1852. E proprio l’1 giugno 1852 la carta valore assolse al suo compito: lo prova l’annullo, del tipo a doppio cerchio impresso con inchiostro azzurro, inchiostro già impiegato in epoca prefilatelica. Tale bollo in azzurro è noto anche su un frammento di lettera con un esemplare da 15 centesimi giallo chiaro e su un 15 usato sciolto.

Una primo giorno “ante litteram”
Una primo giorno “ante litteram”
Il perfin su cartolina vaglia
Per richiedere informazioni
           


A Roma le “stazioni di posta”
03 Lug 2018 18:36 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Con questo nome, verranno creati dei riferimenti per le persone che non hanno una fissa dimora. Il commento dell’esperto, Clemente Fedele

Una mera combinazione od un richiamo consapevole? Difficile scoprirlo. A Roma hanno annunciato delle “stazioni di posta”. Lo prevede una memoria approvata dalla Giunta capitolina e firmata dall’assessora a persona, scuola e comunità solidale Laura Baldassarre. Ha l’obiettivo -viene spiegato- di aumentare l’accoglienza per i senza dimora.

Presso di esse verranno distribuiti beni di prima necessità e di riuso, costituendo così un vero e proprio magazzino sociale. Le strutture consentiranno la somministrazione dei pasti e l’accoglienza notturna (avranno capienza per circa quindici-venti posti l’una), riservata alle persone con particolare vulnerabilità.

Saranno erogati servizi di orientamento anche al lavoro, consulenza legale, banca del tempo e materiali informativi in diverse lingue. Le persone iscritte all’anagrafe con l’indirizzo virtuale municipale potranno farsi recapitare qui la corrispondenza.

Spazi modulari verranno riservati per associazionismo, aggregazione sociale, promozione culturale ed artistica; ci sarà la possibilità di attuare iniziative formative, sia per gli operatori sociali coinvolti, sia per i volontari di quartiere interessati al progetto.

L’obiettivo è creare come minimo una sede in ogni municipio; entro l’anno se ne dovrebbero sperimentare almeno tre.

“Sa come di slogan-etichetta oggi evocare le stazioni di posta, cessate in Italia dopo il 1870, ma è una conferma della forza semantica dei lessici storici”, spiega a “Vaccari news” l’esperto Clemente Fedele. “Un’intuizione solleticante. La storia ci insegna che i poveri non usufruivano dei servizi delle stazioni di posta, riservate al ricco, e però lì vicino sostavano a frotte per chiedere l’elemosina ai signori in carrozza. Storie postali che riprendono vita”.

A Roma iniziativa per i senza dimora
A Roma iniziativa per i senza dimora
Stazioni di posta: la guida cinquecentesca
           




Dietro alla carta valore, la richiesta
03 Lug 2018 14:19 - EMISSIONI ITALIA
Il francobollo di due anni fa con l’“Atleta di Fano” auspicava indirettamente un intervento legale per riportare in Italia la statua. Ed ora è giunta la terza sentenza che ne chiede la confisca
Il francobollo del 25 novembre 2016
Il francobollo del 25 novembre 2016

Forse, tra il pubblico, è passato inosservato, inserito com’è in una serie con altri cinque francobolli e senza troppe indicazioni esplicative. Ma il 95 centesimi raffigurante l’“Atleta di Fano”, emesso il 25 novembre 2016, cela una precisa istanza. E l’allora sindaco Alberto Berardi non la nascose.

La vicenda riguarda la statua in bronzo che gli esperti attribuiscono al greco antico Lisippo, ritrovata al largo della cittadina marchigiana nell’agosto del 1964. Poi, dopo diverse traversie, finì al Paul Getty museum di Malibù, negli Stati Uniti, che ancora adesso la presenta come individuata in acque internazionali e raffigurante un “Victorious youth”.

“Un vero e proprio monumento all’arroganza del denaro”, annotava il primo cittadino nel bollettino illustrativo. “L’Italia però finalmente ha reagito, forte del fatto che per due volte due distinti tribunali hanno ordinato la confisca della statua… ovunque essa si trovi (nell’originale scritto tutto in maiuscolo, ndr), per consentire allo Stato italiano di riacquistare la disponibilità del bene illecitamente sottratto al suo patrimonio indisponibile”.

È notizia di questi giorni che una terza sentenza, imponendo ancora la confisca dell’opera, ha confermato la proprietà in capo al Paese.

L’annuncio dell’emissione
La serie che comprende l’“Atleta di Fano”
La statua presentata (in inglese) dal Paul Getty museum
           


Bergamo torna in classe
03 Lug 2018 12:17 - APPUNTAMENTI
Il Circolo filatelico cittadino parteciperà alla terza edizione di “Musli”, organizzata in collaborazione con il liceo classico “Paolo Sarpi” ed il Centro italiano filatelia tematica

Sempre attivissimo il Circolo filatelico di Bergamo, che sta per sottoscrivere un’ulteriore iniziativa; si svolgerà dal 7 al 31 luglio. È la terza edizione di “Musli”, il Museo del liceo, organizzata in collaborazione con il liceo classico “Paolo Sarpi” ed il Centro italiano filatelia tematica.

In un contesto più ampio, verrà esposta la collezione realizzata dal Cift e dedicata alla “Divina commedia”. Il primo giorno alle 16 si terrà la presentazione; interverranno Corrado Cuccoro (titolo del suo contributo: “Dalla selva oscura al fulgore paradisiaco: antologizzare la Commedia dantesca”), Marco Panza (“Come è nata la mostra, la filatelia tematica”), Michele Bernardi (“Lo stato attuale della filatelia e gli sviluppi futuri”).

Il riferimento è piazza Rosate 4, raggiungibile martedì e giovedì dalle ore 18 alle 21, sabato tra le 17 e le 20.

Dal 7 al 31 luglio
Dal 7 al 31 luglio
L’ultima iniziativa del Cfb ad Almè (Bergamo)
Ancora aperta la mostra di Gemona del Friuli (Udine)
           


Ci si prepara all’Imel
03 Lug 2018 09:59 - NOTIZIE DALL'ITALIA
Poste mobile, così come deciso dall’assemblea straordinaria degli azionisti il 29 maggio, dovrà operare quale istituto di moneta elettronica “ibrido”

Rappresenta l’opportunità per creare, nell’ambito del gruppo Poste italiane, un presidio dei servizi di pagamento e monetica ed un centro di competenza a supporto dell’implementazione per la strategia digitale del gruppo stesso. Il ramo d’azienda inerente la monetica e i pagamenti verrà trasferito, probabilmente dall’1 ottobre, a Poste mobile, che a sua volta istituirà un patrimonio destinato, al fine di poter operare -una volta ottenute le autorizzazioni- quale istituto di moneta elettronica “ibrido”.

È in questo modo che l’amministratore delegato e direttore generale, Matteo Del Fante, spiega una delle decisioni più importanti fra quelle adottate negli ultimi tempi, e che il 29 maggio ha ottenuto il necessario disco verde da parte dell’assemblea straordinaria degli azionisti.

Non basta, perché, tra gli obiettivi, ha ricordato l’esigenza industriale ed organizzativa di accentrare presso la funzione chief operating office le attività di “back office”, “al fine di garantire elevati standard di qualità dei servizi resi ai clienti esterni, assicurando, nel contempo, una maggiore efficacia ed efficienza dei processi di lavorazione”.

Infine, vi è l’intendimento di rafforzare, nell’ambito della corporate affairs (la stessa da cui dipende la filatelia), gli assetti organizzativi in materia di antiriciclaggio e antiterrorismo, al tempo stesso riducendo i rischi reputazionali.

Futuro roseo per l’associazione tra telefonia e trasferimento fondi
Futuro roseo per l’associazione tra telefonia e trasferimento fondi
La situazione in aprile
Il via libera da parte dell’assemblea straordinaria degli azionisti
           




Troppi i rapporti per trascurarlo
03 Lug 2018 00:42 - DALL'ESTERO
È la ragione per la quale l’Austria ha dedicato un francobollo al compositore, pianista e direttore d’orchestra Leonard Bernstein, nato un secolo fa
Classe 1918
Classe 1918

Una bella ed espressiva foto di Paul de Hueck, in bianco e nero, permette di ricordare postalmente il compositore, pianista e direttore d’orchestra statunitense Leonard Bernstein nel centenario della nascita, avvenuta il 25 agosto 1918 (morì il 14 ottobre 1990).

Il conseguente francobollo, tuttavia, non proviene dagli Usa ma dall’Austria; è stato messo in prevendita ieri a 0,90 euro e raggiungerà il resto degli sportelli con il 6 luglio. Porta la firma di Regina Simon.

In realtà, il personaggio ha avuto stretti legami con il Paese alpino, in cui la musica ha una lunga tradizione, precisano dagli sportelli. Ciò soprattutto dopo la Seconda guerra mondiale, lavorando per il “Festival di Salisburgo”, la Filarmonica e la Staatsoper di Vienna. Tra le sue produzioni, opere orchestrali e teatrali, brani da camera e pezzi per pianoforte, musical. Come “West side story”.

Il richiamo con il francobollo per Seiji Ozawa
           


San Giovanni Battista raccontato dal Vasari
02 Lug 2018 20:38 - SMOM
È conservato nella sua Arezzo il dipinto scelto dallo Smom per celebrare quest’anno il patrono. L’emissione giungerà il 9 luglio
L’emissione il 9 luglio
L’emissione il 9 luglio

In ritardo, ma arriverà, per la precisione il 9 luglio. È il tributo dentellato che lo Smom dedica ogni anno al proprio patrono, san Giovanni Battista, festeggiato il 24 giugno.

Ispirandosi alla narrazione tradizionale -spiegano dalle Poste magistrali- fin dal III secolo gli artisti hanno raffigurato gli episodi salienti della sua esistenza, quali il ritiro nel deserto, la predicazione, il battesimo di Gesù, la morte per decapitazione. Secondo il Vangelo di Matteo (3,2), il personaggio indossa una veste di peli di cammello e spesso reca la croce e l’agnello, simboli del sacrificio del figlio di Dio per la cui venuta egli è il profeta.

L’obiettivo della serie è anche valorizzare il dipinto scelto come riferimento, nel caso specifico di Giorgio Vasari (1511-1574); propone il “Battesimo di Cristo” conservato al Museo diocesano di arte sacra esistente nella sua città, Arezzo. Da qui la scelta di puntare ai francobolli in fogli per la parte superiore del lavoro (due tagli da 2,85 euro raccolti in coppia), mentre il foglietto mostra la scena intera (da esso sono ricavabili il 2,55 con un angelo ed il 5,40 raffigurante il Battista). Tirature: seimila dittici (i fogli me contengono quattro) e tremila blocchi.

La serie si compone di due francobolli in coppia con i dettagli, cui si aggiunge il foglietto che mostra il dipinto intero e comprende due ulteriori esemplari
La serie si compone di due francobolli in coppia con i dettagli, cui si aggiunge il foglietto che mostra il dipinto intero e comprende due ulteriori esemplari
Gli altri titoli attesi riguardano il nuovo gran maestro…
…e la serie pittorica
           


Aumenti/2 Revisioni pure dal Titano
02 Lug 2018 18:12 - SAN MARINO
Il nuovo tariffario entrerà in vigore domani, quindi contemporaneamente a quello italiano

Questa volta, le Poste di San Marino non si sono lasciate prendere in contropiede. Il 28 giugno un decreto delegato, il numero 77, ha rivisto il tariffario degli invii nei rapporti con l’Italia ed il resto dei Paesi; entrerà in vigore domani allineando (ma non sempre, specie nei porti di maggior peso) il listino a quello che contemporaneamente diverrà operativo lungo lo Stivale (fine).

Servizio più caro anche sul monte Titano
Servizio più caro anche sul monte Titano
Così l’Italia
Sempre dal Bel Paese, le tariffe editoriali (news precedente)
Il listino sammarinese (file pdf)
           




Aumenti/1 Rivisto il listino per l’editoria
02 Lug 2018 15:51 - NOTIZIE DALL'ITALIA
La revisione concerne le tariffe base degli invii, rientranti nell’ambito del servizio universale, con un numero di copie a spedizione maggiore di duemila. Per ora restano immutate quelle inferiori a tale cifra

Scatteranno domani le nuove tariffe di Poste italiane per l’interno e per l’estero, peraltro già annunciate il 30 maggio. Non saranno, tuttavia, le uniche revisioni. L’azienda ha chiesto ed ottenuto dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni di rivedere pure quelle per l’editoria. La domanda è stata presentata all’Agcom il 30 marzo, poi integrata il 16 aprile ed il 10 maggio; risulta entrata in vigore ieri.

L’operatore -dice il Garante- ha evidenziato la necessità di incrementare le tariffe base per gli invii editoriali di una percentuale compresa tra il 20 e il 25%, “ferme restando le tariffe agevolate attualmente pagate dagli editori e dai soggetti no profit”. Tale obiettivo è stato anche condiviso dalle principali associazioni di categoria che hanno, peraltro, evidenziato l’esigenza di un riassetto complessivo del settore dell’editoria.

Alla fine, sono state ritoccate le tariffe base degli invii, rientranti nell’ambito del servizio universale, con un numero di copie a spedizione maggiore di duemila. Per i casi inferiori a tale cifra, la rideterminazione “è sospesa”, attendendo alcuni approfondimenti di Poste; per essi, dunque, rimangono in vigore le tariffe fissate dal decreto del ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il dicastero dell’Economia e delle finanze, datato 21 ottobre 2010, poi riprese dalla legge 19 del 27 febbraio 2017 (cioè dal decreto “Mille proroghe”).

Resta la possibilità, in capo all’azienda diretta da Matteo Del Fante, di “praticare prezzi speciali” (continua).

L’evoluzione degli oneri per la spedizione di prodotti editoriali sintetizzata dall’Agcom
L’evoluzione degli oneri per la spedizione di prodotti editoriali sintetizzata dall’Agcom
L’annuncio del 30 maggio scorso
Il decreto “Mille proroghe”
Le nuove tariffe del settore (file pdf)
           


Anche la Francia punta a Topolino
02 Lug 2018 12:43 - DALL'ESTERO
Ben dodici francobolli in libretto festeggiano i novant’anni del personaggio. Completata da oggi la distribuzione

Una volta tanto, il confronto con l’Italia non regge. Il 3 novembre scorso, il Bel Paese ha fatto di meglio, varando il foglietto con gli otto tagli da 95 centesimi.

Anche Parigi ha voluto festeggiare Topolino nel novantesimo anniversario dalla nascita: una stessa immagine d’epoca è proposta accanto a monumenti e luoghi nazionali emblematici. Associando così il giro di boa ai consigli per le vacanze (le illustrazioni risultano di José Lozano).

Si tratta di dodici francobolli autoadesivi raccolti in libretto; sono utili con la lettera “verde” e si caratterizzano per una grafica forse un po’ troppo spartana, tanto da evocare dei pre personalizzati. Probabilmente, il vero intento è promuovere le monete collegate, citate nella copertina del carnet. In vendita anticipata dal 29 giugno a 9,60 euro, oggi la serie ha raggiunto il resto degli sportelli.

Quattro dei dodici esemplari
Quattro dei dodici esemplari
L’emissione italiana
           


Postino e fotografo insieme
02 Lug 2018 10:29 - APPUNTAMENTI
Gli scatti di Lorenzo Foglio (1886-1974), e quelli del fotogiornalista Mario Dondero (1928-2015), al centro della mostra in essere a Monforte d’Alba (Cuneo). Fino al 22 luglio
Lorenzo Foglio fotografo
Lorenzo Foglio fotografo

Mostra fotografica, a Monforte d’Alba (Cuneo), intitolata “Mario Dondero e Lorenzo Foglio - Lo scatto umano”. Permette di scoprire, in particolare, il secondo protagonista citato, nato nella vicina Novello e vissuto a Barolo tra il 1886 ed il 1974. Ufficialmente, dai diciotto anni fa il portalettere. Questa professione -raccontano dalla sede espositiva- “lo spinge a raggiungere a piedi frazioni e cascine, e a ben conoscere i luoghi e le persone”, luoghi e persone immortalati dai suoi scatti. Mite, tenace ed estroso, era noto per il puntiglio, il rigore professionale e la meticolosità, ma anche per le originali arrabbiature. Le istantanee che ha lasciato non ritraggono oggetti o architetture agresti, ma pongono l’accento sulla figura dell’uomo: rappresentano uno spaccato di storia delle Langhe; assumono valore documentale, un monumento a chi ha coltivato i vigneti, all’operosità delle donne nei compiti manuali, all’artigianalità legata al vino e alla campagna.

Il partner è il fotogiornalista Mario Dondero (1928-2015); due anni prima di morire scoprì le lastre originali di Foglio, ancora in mano agli eredi, e diede l’impulso che si sarebbe tradotto nell’attuale iniziativa. Pur differenziandosi nello stile, nei soggetti e nella tecnica, i lavori sono accomunati dalla volontà di raccontare il genere umano.

La rassegna, curata da Marta Ceribelli e Donatella Arione, propone, fino al 22 luglio, trenta opere di uno e trenta dell’altro. È ospitata alla Fondazione “Bottari Lattes”, in via Marconi 16; l’ingresso è libero e possibile da lunedì a venerdì nelle fasce orarie 10-12.30 e 14.30-17.30, sabato e domenica dalle 15.30 alle 18.30.

La filovia Alba-Barolo che riporta l’insegna delle Regie poste, operativa tra il 1910 ed il 1919; lo scatto è di Lorenzo Foglio. Nella seconda istantanea, lui stesso appare lungo i primi anni Cinquanta in divisa da portalettere con la borsa, accanto alla corriera che garantiva il medesimo percorso (a sinistra il dipendente dell’ufficio postale Travaglio; al centro Giuseppe Manzone, detto “Cuccagna”; dal mezzo si sporge Bruno Mazzocchi). Le due immagini sono presenti solo nel catalogo
La filovia Alba-Barolo che riporta l’insegna delle Regie poste, operativa tra il 1910 ed il 1919; lo scatto è di Lorenzo Foglio. Nella seconda istantanea, lui stesso appare lungo i primi anni Cinquanta in divisa da portalettere con la borsa, accanto alla corriera che garantiva il medesimo percorso (a sinistra il dipendente dell’ufficio postale Travaglio; al centro Giuseppe Manzone, detto “Cuccagna”; dal mezzo si sporge Bruno Mazzocchi). Le due immagini sono presenti solo nel catalogo
I dettagli sulla mostra
           




L’Ungheria ricorda la corazzata affondata
02 Lug 2018 00:43 - DALL'ESTERO
È la “Santo Stefano”, fatta colare a picco da due mas italiani il 10 giugno 1918. Budapest l’ha commemorata con un foglietto

Curioso che un Paese celebri postalmente una sconfitta. È capitato, ad esempio, all’Italia, quando, il 15 ottobre 1970, ricordò con due francobolli, da 20 e 50 lire, la partecipazione garibaldina alla Guerra franco-prussiana. Ma si trattava, soprattutto, di citare la battaglia di Digione, vinta dall’Eroe dei due mondi.

Il 29 giugno scorso si è assistito ad una di queste inconsuete commemorazioni. Proviene dall’Ungheria e riguarda un fatto importante della Prima guerra mondiale, quando, nei pressi dell’isola di Premuda, in Dalmazia, due motoscafi armati siluranti, i mas, del comandante Luigi Rizzo, affondarono la corazzata “Santo Stefano”. La nave, entrata in servizio nel novembre del 1915, restò per la maggior parte del tempo ancorata a Pola, impegnata soprattutto in attività di difesa antiaerea, perché i nemici bloccavano lo stretto di Otranto,“imprigionando” la flotta nell’Adriatico. La notte del 9 giugno 1918, senza luna, era stato programmato un nuovo tentativo di forzare la via, invano. L’attacco venne registrato nelle prime ore del giorno seguente; costò la vita ad 89 delle 1.087 persone imbarcate. Di fatto, chiuse le operazioni nautiche asburgiche.

La carta valore, da 800 fiorini, è in foglietto, disponibile sia dentellato, sia non (in questo caso ha pure la numerazione rossa). Il lavoro è dovuto ad Imre Benedek: propone due immagini della protagonista, in viaggio e -nel francobollo- mentre sta per affondare.

Il foglietto con la “Santo Stefano” in navigazione e, nel francobollo, mentre affonda
Il foglietto con la “Santo Stefano” in navigazione e, nel francobollo, mentre affonda
Grande guerra - La sconfitta della Romania nelle pagine di allora
La morte di Francesco Baracca
La battaglia del Solstizio
           


Vincono le capitani reggenti di San Marino
01 Lug 2018 13:07 - APPUNTAMENTI
Il foglietto dedicato ai capi di Stato donna convince la giuria del 48° Premio internazionale Asiago d’arte filatelica. Seguono Austria, Eire, Portogallo, Svizzera
Il francobollo austriaco in legno di quercia
Il francobollo austriaco in legno di quercia

È San Marino ad aver vinto il 48° Premio internazionale Asiago d’arte filatelica. Ha raggiunto l’obiettivo con il foglietto di Ilaria Ruggeri del 26 settembre scorso, dedicato alla prima Reggenza femminile. Contenente due francobolli diversi da 1,00 euro, all’epoca dell’emissione non aveva entusiasmato per la sua accentuata simbolicità. Diverso il pensiero del collegio giudicante, formato da Franco Filanci, Gian Antonio Stella, Maurizio Stella, Gaetano Thiene e Luciano Varaschini. L’artista -sottolinea la commissione- “ha saputo comunicare un evento reale con un concetto espresso in modo nuovo, puntuale e comprensibile: due profili femminili con tre penne come diadema e su fondo rosa, che guardano in direzioni opposte per comprendere e governare tutto il mondo sammarinese circostante (azzurro) e insieme il suo passato ed il suo futuro”. “Mi sono concentrata -assicura l’autrice- sull’idea di un’energia originata dalla mente condivisa di due donne chiamate a creare idee, progetti e visioni future per lo Stato”.

Come al solito, sono stati annunciati anche dei riconoscimenti collaterali, che hanno quali protagonisti altrettanti titoli, sempre dell’anno precedente, in questo caso il 2017.

Per l’approccio ambientale, gli esperti si sono fatti tentare dal 6,90 euro in legno di quercia (anche la forma evoca la pianta), progettato da David Gruber e posto dall’Austria il 9 luglio in prevendita (il resto della rete è stato raggiunto il successivo 28). Riguarda i vent’anni raggiunti dall’Österreichischen bundesforste, la struttura federale che si occupa di foreste.

Sul capitolo turistico ha primeggiato l’Eire, che il 21 settembre ha diffuso quattro esemplari da 1,00 euro ciascuno inerenti alla Street art. La parte grafica è stata assicurata da Aad design, che ha operato sui lavori di Conor Harrington, Fin Dac, James Earley, Maser. “Un richiamo certamente insolito”, annotano dalla località vicentina, pensando all’obiettivo di visitare un territorio.

Un ulteriore apprezzamento proviene dall’Accademia olimpica ed è andato al blocco del Portogallo lanciato il 13 marzo per il centenario delle visioni di Fatima e la correlata visita di papa Francesco. Quattro i valori, rispettivamente da 47, 58, 75 ed 80 centesimi, sottoscritti ad Atelier folk design. La scelta -ha detto il presidente dello stesso sodalizio, Gaetano Tiene- è dovuta al “grandissimo impatto che l’apparizione, riconosciuta ufficialmente dalla Chiesa cattolica, ha avuto nella larga comunità dei credenti”.

Per l’innovazione, approccio sostenuto dall’Accademia italiana di filatelia e storia postale, ha primeggiato l’1,00 franco di Svizzera datato 31 agosto (il 7 settembre la distribuzione generale). Porta il nome di Nicole Jara Vizcardo ed è prodotto su una lamina brillante in argento. L’idea era emersa da un concorso realizzato coinvolgendo la Posta e l’Università delle arti di Zurigo. Agli studenti era stato presentato il tema “Lettera versus e-mail” ed è nata questa sorta di autoscatto dentellato. La narrazione prosegue con il foglio da venti pezzi, che porta alla mente il tablet.

L’emissione di San Marino preferita dal collegio giudicante il 48° Premio internazionale Asiago d’arte filatelica
L’emissione di San Marino preferita dal collegio giudicante il 48° Premio internazionale Asiago d’arte filatelica
In cronaca le restanti produzioni: la Street art dell’Eire…
…il Portogallo per Fatima…
…l’autoscatto elvetico
           


Regno Unito da collezione
01 Lug 2018 01:43 - LIBRI E CATALOGHI
Il volume della Stanley Gibbons “Collect british stamps” è giunto alla sessantanovesima edizione. In 336 pagine il riferimento su quanto esistente, dal 1840 al 2017 compreso
Tutto in 336 pagine
Tutto in 336 pagine

Occorrono 336 pagine per scoprire, senza troppi approfondimenti tecnici, la collezione dei francobolli inerente al Regno Unito. Senza troppi approfondimenti tecnici ma, ad ogni modo, completa. A proporla è la blasonata casa Stanley Gibbons, che tra i propri titoli firma il catalogo “Collect british stamps”.

L’edizione targata 2018, la sessantanovesima, si presenta in linea con le precedenti. Comincia con il numero uno per antonomasia, il “Penny black” del 6 maggio 1840, ed arriva al 20 novembre scorso, quando una serie ha ricordato i settant’anni di matrimonio tra la regina Elisabetta II ed il duca di Edimburgo Filippo.

In mezzo, ovviamente, la storia dentellata di un Paese tra i più importanti a livello filatelico, che considera, accanto alle produzioni a fogli, quelle a foglietto, a carnet, le buste del primo giorno nonché i gadget collegati. Ma che si sviluppa ancora con i capitoli minori, capaci di repertoriare le emissioni regionali (Guernsey, Jersey e Man, al solito, fino alla loro indipendenza postale), i segnatasse, gli automatici della Frama, i “Post & go” (di fatto diventata una collezione nella collezione), le produzioni di servizio...

Il mercuriale è scritto in inglese ed offre immagini a colori. In Italia è trattato a 24,00 euro.

Stanley Gibbons - “Collect british stamps” (acquista)
La scheda
           




Poste vaticane/4 Il viaggio di una lettera
30 Giu 2018 15:09 - VATICANO
Il turista o il fedele imbuca la cartolina. E poi? Lo smistamento avviene, a mano, all’interno della sede, quindi i dispacci sono affidati all’Italia. Risultano 37 quelli che partono quasi ogni giorno
Cartoline pronte a partire
Cartoline pronte a partire

Un turista, o un fedele, acquista in piazza San Pietro la cartolina di rito, l’affranca, la spedisce. E poi? In Vaticano -viene spiegato a “Vaccari news” in quest’ultima parte dell’approfondimento- sono installate 26 cassette, vuotate cinque volte al giorno (quelle nelle aree extraterritoriali, una). Il passo successivo non contempla automazione: lo smistamento viene eseguito manualmente, sui tavoli, dagli operatori (la timbratura può avvenire a macchina). Capita anche che vengano affidati oggetti non ammessi: per questo o per altri motivi ne sono distrutti, dopo un verbale, tra i 280 ed i 300 ogni dodici mesi. Ancora adesso, la consegna all’interno del territorio avviene tre volte al giorno.

Chiaramente, la maggior parte dei flussi è diretta oltre i confini: Poste italiane effettua tre ritiri quotidiani, cui se ne aggiunge uno realizzato dalle Poste vaticane (in dotazione vi sono due Fiat “Qubo” ed un “Doblò”, che viaggiano senza indicazioni esterne; si è in attesa di un furgone elettrico); un’ulteriore consegna avviene con i mezzi del personale.

“Attualmente abbiamo dispacci diretti con 37 Paesi che partono quasi tutti a cadenza giornaliera”; tra gli ultimi interlocutori, ad esempio, c’è Hong Kong, competente per vari altri Stati dell’area: il trasporto è svolto tramite Poste italiane, pagata per l’intervento. Con le mete non coperte direttamente, è quest’ultima ad occuparsene.

Il picco è ovviamente nel periodo natalizio, anche se negli ultimi due anni è stata registrata una curiosa crescita dei traffici a novembre.

“Come ben sappiamo, il mercato postale è ampiamente deregolamentato e soggetto alla forte competizione anche a causa delle nuove soluzioni tecnologiche”, viene ricordato. Gli ultimi dati forniti parlano chiaro: “gli operatori che hanno differenti specializzazioni territoriali o nel merchandise perseguono un pressante atto di aggressione al cliente, producendo effetti dannosi sugli operatori postali cui è affidato il servizio postale universale. Gli effetti si possono vedere anche nei flussi postali vaticani”.

“Cerchiamo di ingrandire ed espandere sempre di più i servizi offerti ai nostri clienti, tenendo presente anche che noi abbiamo una grande responsabilità, cioè di agire nel nome e per conto del santo padre”. Concludendo, “riusciamo a mantenere la nostra quota di mercato, basandoci soprattutto sull’affluenza dei turisti e dei fedeli” (fine).

L’obliterazione manuale con il timbro a martello (entrambe le foto: © copyright - Governatorato Scv - Direzione dei Musei)
L’obliterazione manuale con il timbro a martello (entrambe le foto: © copyright - Governatorato Scv - Direzione dei Musei)
Lo smantellamento della rete pneumatica
Com’è organizzato il servizio (news precedente)
           


Poste vaticane/3 La struttura attuale
30 Giu 2018 12:25 - VATICANO
Gli impiegati in organico risultano 56, 3 dei quali religiosi. Accanto alla sede centrale, vi sono le succursali (si trovano all’Arco delle campane, alla Guardia svizzera, ai Musei vaticani) ed il furgone
La succursale alla Guardia svizzera
La succursale alla Guardia svizzera

I flussi attuali e la storia raccontati nelle news precedenti. Ma qual è l’organizzazione? Le Poste vaticane -ricordano dalle medesime a “Vaccari news”- sono un servizio appartenente alla direzione delle telecomunicazioni. L’organigramma include 56 impiegati (in realtà se ne contano 49), 3 dei quali religiosi orionini. Dal 2016 vi sono anche 2 donne. Tre le aree di operatività: corrispondenza, vendite ed amministrativa.

La prima comprende i reparti partenze ed arrivi, nonché il settore pacchi. Vi lavorano 23 persone, inclusi 8 postini. La seconda coinvolge la cassa centrale e 16 operatori di sportello. Quanto all’ultima, include i collaboratori che supportano il capo ufficio, don Attilio Riva, nei vari ambiti: segreteria, contabilità postale, telegrafo, archivio ed obliterazioni.

La sede centrale si trova all’interno delle mura, dove vi sono anche gli uffici amministrativi e dirigenziali, oltre ai già citati punti di smistamento. Qui hanno spazio inoltre i supporti di tesoreria che agiscono per conto dello Stato. Ad esempio, sono raccolti i pagamenti delle fatture emesse dallo stesso così da saldare le prestazioni fornite.

Non vanno trascurate le tre sportellerie succursali, cui si aggiunge l’ufficio mobile. Due gravitano su piazza San Pietro, per la precisione all’arco delle Campane (guardando la Basilica, si trova in fondo sulla sinistra) e alla Guardia svizzera (a destra, subito all’esterno del colonnato); anche il furgone, di norma, si trova nell’area più battuta da fedeli e turisti. L’ultima succursale è all’interno dei Musei vaticani, poco distante dal Museo filatelico e numismatico, anch’esso ospitato nel circuito culturale.

Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al sabato tra le ore 8.30 e le 18.30 (continua).

La sede centrale (entrambe le foto: © copyright - Governatorato Scv - Direzione dei Musei)
La sede centrale (entrambe le foto: © copyright - Governatorato Scv - Direzione dei Musei)
Il Museo filatelico e numismatico visto dall’Ufn
Il servizio nasce nel 1929
I numeri registrati negli ultimi due anni (news precedenti)
           


Poste vaticane/2 La storia in pillole
30 Giu 2018 09:50 - VATICANO
Il servizio viene creato nel 1929, con la doppia sezione, telegrafica (operativa dal 7 giugno di quell’anno) e postale (i francobolli debuttano l’1 agosto)
L’attuale capo ufficio, l’orionino don Attilio Riva
L’attuale capo ufficio, l’orionino don Attilio Riva

Un operatore come gli altri ma, per certi versi, particolare. Ed anche la storia delle Poste vaticane si fa notare. Nascono ufficialmente quando viene fondato lo Stato della Città del Vaticano, quindi nel 1929.

Sin dall’inizio, vi sono due sezioni; la prima ad essere attivata è la telegrafica, operativa con il 7 giugno 1929 (lo mostra il reperto appeso in uno degli uffici interni alla struttura, da “Vaccari news” approfondito il 24 marzo scorso). La postale, invece, apre ad agosto: i francobolli debuttano l’1 del mese. Contemporaneamente si cominciano a trattare i vaglia ordinari e dal gennaio seguente anche i telegrafici. Il corriere aereo, inoltrato tramite l’Italia, è reso disponibile nel giugno del 1938.

La distribuzione della posta -è il rilievo- già allora avveniva tre volte al giorno. Arrivavano 11 dispacci quotidiani e ne partivano 17.

Con l’1 giugno 1929 lo Stato della Città del Vaticano diviene membro dell’Unione postale universale; nel 1965 si registra l’adesione delle Poste alla Conferenza europea delle amministrazioni delle poste e delle telecomunicazioni; dal 2012 sono il cinquantesimo membro di PostEurop.

L’intero servizio dal 1940 è affidato agli orionini, ed orionino è il capo ufficio attuale, don Attilio Riva. All’inizio seguivano solo l’area telefonica; con il 1970 quest’ultima è passata ai paolini (continua).

Lo storico documento del 7 giugno 1929 appeso in sede (entrambe le foto: © copyright - Governatorato Scv - Direzione dei Musei)
Lo storico documento del 7 giugno 1929 appeso in sede (entrambe le foto: © copyright - Governatorato Scv - Direzione dei Musei)
L’1 agosto 1929 ottant’anni dopo
I flussi del 2016 e 2017 (news precedente)
Il primo telegramma partito da piazza San Pietro (servizio in due parti)
           




Poste vaticane/1 Due anni di traffico
30 Giu 2018 01:12 - VATICANO
Anche in piazza San Pietro calano i flussi postali: in un lustro, sono scesi infatti del 30%. I dati del 2016 e del 2017 a confronto
Una delle cassette dove imbucare
Una delle cassette dove imbucare

Due anni alle Poste vaticane, il 2016 ed il 2017, spiegati a “Vaccari news”. A sorpresa, gli invii in partenza prioritari e non, sia pure di poco, sono aumentati, passando da 3,500 milioni a 3,592 (in un lustro, però, sono calati del 30%), mentre quelli in arrivo risultano piombati da 560mila a 530mila. Ovviamente, ci sono anche i plichi che restano all’interno dei confini, valutati a quota 84mila due anni fa e meno di 76mila dodici mesi dopo.

Quanto ai registrati (cioè raccomandate ed assicurate), gli oggetti in uscita erano 100mila e sono scesi a 93mila, quelli in entrata risultano 60mila, poi 53mila.

Numeri decisamente più piccoli per i pacchi spediti, diminuiti da 300 a 280, nel flusso contrario da 7.000 a 6.100.

Infine, i servizi finanziari: le transazioni dall’estero erano 2.800 e sono giunte a 2.000, il pagamento dei conti correnti postali da 9.000 a 7.700.

C’è da dire che assicurate, pacchi fino ai venti chili e sacchi “M” (contengono corrispondenza diretta ad un solo destinatario) sono riservati ai residenti ed agli uffici della Santa Sede.

Tra le altre prestazioni offerte, posta prioritaria plus (disponibile anche nella versione per le raccomandate, è rivolta agli utenti in possesso di macchine affrancatrici), massiva, postaamica e postafacile (entrambe per i grandi clienti), tassa pagata, “raccomandata1”, postaespressa, pacchetti fino ai due chili, spedizioni di libri entro i cinque, servizio affrancatura, marcofilia, trasmissione e ricezione dei telegrammi. Senza dimenticare le caselle postali (se ne contano 117), le quali sono rivolte quasi interamente alle ambasciate accreditate presso la Santa Sede ed agli uffici interni.

Nel settore finanziario ed amministrativo, ecco l’incasso dei bollettini postali, delle fatture emesse dal Governatorato e del contributo assistenziale versato dai pensionati dell’Inps; si aggiungono gli invii in contrassegno (limitati ai Paesi che hanno sottoscritto accordi bilaterali), i vaglia nei due sensi (con le stesse caratteristiche). Ancora, vengono garantiti i supporti di imbustamento e spedizione, la vendita di gadget come buste-ricordo e folder, l’istruttoria delle pratiche per l’uso delle macchine affrancatrici.

Già decisa la revisione tariffaria. Se in Italia sarà introdotta il prossimo 3 luglio, dall’altra parte del fiume Tevere dovrebbe essere aggiornata solo in settembre (continua).

I sacchi pronti per raccogliere la corrispondenza (© copyright - Governatorato Scv - Direzione dei Musei)
I sacchi pronti per raccogliere la corrispondenza (© copyright - Governatorato Scv - Direzione dei Musei)
I dati del 2008
L’apertura del casellario
Aumenti tariffari: così l’Italia
           


Alto Adige: cassette e annulli personalizzati
29 Giu 2018 17:56 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’accordo tra Poste italiane e la Provincia autonoma di Bolzano prevede, fra l’altro, contenitori riservati al traffico internazionale ed obliterazioni a tre lingue
Anche la cassetta azzurra, a Terlano (Bolzano)
Anche la cassetta azzurra, a Terlano (Bolzano)

Sud Tirolo, ormai la stagione turistica è aperta. E sono ricomparse le cassette blu per il corriere internazionale, un tempo diffuse in tutto il Paese. Un impegno sottoscritto da Poste italiane con la Provincia autonoma di Bolzano, che ha preferito spendere soldi per ottenere un servizio più puntuale ed articolato. Nel capoluogo si trova il centro logistico dov’è lavorato il corriere originato nel territorio (prima finiva a Verona).

La corrispondenza imbucata, provvista di francobollo ed ovunque diretta, viene annullata applicando un timbro particolare, conferma l’operatore con “Vaccari news”. Appare parzialmente diverso da quello segnalato il 16 aprile. A getto d’inchiostro, è strutturato in due parti: vi è un tondo con il richiamo all’azienda nonché alla città espresso in tre lingue (italiano, tedesco, ladino); è abbinato ad un ovale che riporta data, ora e minuti, sotto alla cui stringa compare un fregio decorativo.

Nel caso di invii voluminosi o comunque di spessore superiore ai 15 millimetri, il trattamento delle cartevalori presenti è effettuato a mano. In questo frangente, si impiega un obliteratore tradizionale, sempre trilingue.

Gli annulli, meccanico e manuale (immagini: Poste italiane e Rufin Schullian)
Gli annulli, meccanico e manuale (immagini: Poste italiane e Rufin Schullian)
Gli accordi con Roma
Il centro logistico di Bolzano e l’approfondimento (in due notizie)
L’annullo segnalato il 16 aprile
           


In riunione con la Sepac
29 Giu 2018 15:44 - DALL'ESTERO
La Small european postal administration cooperations si è raccolta ad Aland per la conferenza annuale. L’occasione per “incontrarsi e discutere di sfide, metodi ed iniziative comuni”

Non solo francobolli (il giro attuale è dedicato alle “Viste spettacolari”), ma anche riunioni dalla Small european postal administration cooperations. L’ultima delle quali si è tenuta a Silverskär, isole Aland. Presenti delegati di buona parte dei piccoli Paesi europei coinvolti, ossia Aland, Faeroer, Gibilterra, Groenlandia, Jersey, Liechtenstein, Lussemburgo e Vaticano (gli altri sono Guernsey, Islanda, Malta, Man, Monaco).

“La conferenza annuale rappresenta un’opportunità preziosa per i membri della Sepac, così da incontrarsi e discutere di sfide, metodi ed iniziative comuni”, annota l’attuale presidente del gruppo, Melanie Gouzinis. Nel corso del tempo (le riunioni furono avviate nel 1994 dal rappresentante Paolo De Rosa, per prendere l’attuale forma cinque anni dopo), “abbiamo instaurato solide relazioni che ci consentono di condividere informazioni ed esperienze l’uno con l’altro, così da garantire che i nostri sforzi nello sviluppo dell’industria filatelica e nel prolungare la raccolta di francobolli come hobby siano uniti, con l’obiettivo di fornire belle produzioni anche per gli anni a venire”.

In gruppo; da sinistra vi sono Stefan Erne (Liechtenstein), Aaron Enriles (vice presidente Sepac, di Gibilterra), Gunilla Haggblom (Aland), Svanbjorg Manai (Faeroer), Heidemarie Eriksson (Aland), Marica Fabris (Vaticano), Melanie Gouzinis (presidente, di Jersey), Pertti Frandsen (Groenlandia), Caroline Ritter (Liechtenstein), Anita Haggblom (Aland), Mauro Olivieri (Vaticano), Eivor Granberg (Aland), Emile Espen (Lussemburgo), Henrik Lundberg (Aland), Ingun Olsen (segretario, delle Faeroer)
In gruppo; da sinistra vi sono Stefan Erne (Liechtenstein), Aaron Enriles (vice presidente Sepac, di Gibilterra), Gunilla Haggblom (Aland), Svanbjorg Manai (Faeroer), Heidemarie Eriksson (Aland), Marica Fabris (Vaticano), Melanie Gouzinis (presidente, di Jersey), Pertti Frandsen (Groenlandia), Caroline Ritter (Liechtenstein), Anita Haggblom (Aland), Mauro Olivieri (Vaticano), Eivor Granberg (Aland), Emile Espen (Lussemburgo), Henrik Lundberg (Aland), Ingun Olsen (segretario, delle Faeroer)
L’ultima emissione segnalata per il giro 2018 viene da Monaco
Il sito (in inglese)
           




Il turno di Zurigo
29 Giu 2018 13:23 - DALL'ESTERO
Nuovo esperimento della Posta svizzera: il drone, sorvolando il lago, collega due laboratori cittadini trasferendo da uno all’altro i campioni per le analisi

Con precisione… elvetica, La posta svizzera aggiorna sul nuovo esperimento riguardante il trasporto via drone di campioni medici da analizzare, questa volta -come si sapeva- in svolgimento a Zurigo per due settimane, dopo i test già effettuati a Lugano e Berna.

Coinvolgendo il produttore di questi apparecchi Matternet e per conto del Zentrallabor Zürich, è stata definita una rotta di volo che sorvola il bacino lacustre cittadino (gli altri mezzi devono giocoforza seguire la strada perimetrale) e raggiunge la Klinik im park del gruppo Hirslanden. Ricordando che, rispetto ai tradizionali vettori, questo è circa cinque volte più veloce ed in certi casi la velocità può fare la differenza. “Consente di affrancarci dalla situazione del traffico zurighese. Prima i campioni arrivano nei nostri laboratori, prima possiamo comunicare i risultati ai nostri pazienti”, ha detto il direttore della Zlz, Marco Fischer.

In detta fase -aggiungono dagli sportelli- i partner interessati possono raccogliere dati sufficienti; poi decideranno se avvalersi del sistema anche in avvenire, se e quando il supporto sarà strutturato. Ribadendo che, in futuro, tali velivoli “andranno a integrare proficuamente il recapito dei pacchi tradizionale e il servizio effettuato oggi dal postino, senza tuttavia sostituirli”.

Attraversare il lago di Zurigo, evitando il traffico stradale
Attraversare il lago di Zurigo, evitando il traffico stradale
I precedenti a Lugano…
…e Berna
           


La morte nell’attentato
29 Giu 2018 10:22 - NOTIZIE DALL'ITALIA
L’atto mafioso accadde il 30 giugno 1963 a Palermo e fece sette vittime. Una, il carabiniere Massimo Fardelli, verrà ricordata domani a Frosinone

Il fatto accadde il 30 giugno 1963, ma solo il 27 ottobre 2011 arrivò il riconoscimento del Quirinale: la medaglia d’oro al merito civile per il carabiniere Marino Fardelli.

“Con eccezionale coraggio ed esemplare iniziativa, nonostante il clima di forte tensione per il rischio di possibili attentati mafiosi, non esitava -dice la motivazione- unitamente ad altri colleghi a ispezionare un’autovettura abbandonata al cui interno un ordigno era stato disinnescato dai militari artificieri, venendo mortalmente investito dalla violenta deflagrazione di un ulteriore ordigno proditoriamente occultato nel vano portabagagli. Chiaro esempio di elette virtù civiche ed altissimo senso del dovere, spinti fino all’estremo sacrificio”. Era nato a Cassino (Frosinone) il 16 giugno 1943.

Nota come strage di Ciaculli (Palermo), la carneficina provocò altre sei morti. Il militare verrà rammentato domani nel capoluogo ciociaro, dove è operativa l’Associazione dell’Arma che porta il suo nome. Tra le attività in programma, l’annullo speciale, impiegato nella piazza omonima (si trova nella frazione di Caira) dalle ore 17 alle 20.30.

Domani le iniziative, che saranno anche marcofile
Domani le iniziative, che saranno anche marcofile
La petizione postale per Ignazio Cutrò
Il francobollo intitolato a Peppino Impastato
L’annullo per Beppe Montana
           



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