quotidiano online
dir. resp. Fabio Bonacina
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Siamo lieti di inviarle le notizie diffuse nell'ultima settimana da "Vaccari news", il primo quotidiano on-line di posta, filatelia e collezionismo.
Se desidera conoscerle in tempo reale, in qualsiasi momento può visitare la pagina www.vaccarinews.it, dove può trovare gratuitamente anche:
- i programmi aggiornati di Italia, San Marino, Vaticano e Smom;
- l'archivio di tutte le informazioni che abbiamo diffuso nel tempo (è possibile fare ricerche sia in ordine cronologico, sia per parola chiave, sia per area);
- i comunicati diramati alla stampa;
- l'elenco dei prossimi appuntamenti (mostre ed eventi).
Buona lettura
Lo staff di "Vaccari news"
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Accanto al materiale dell’asta in visione ed a quello già in vendita, allo stand Vaccari ci sarà una selezione di libri. Fra cui l’ultimo edito, dedicato al personaggio risorgimentale ed alla Sicilia
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A “Veronafil”, non solo per comprare. Ma anche per valutare quello che… si potrà comprare. Il richiamo è all’asta che la società Vaccari ha organizzato per il 23 giugno. Nei primi due giorni della manifestazione organizzata dall’Associazione filatelica numismatica scaligera, ossia il 25 ed il 26 maggio, potranno essere visionati praticamente tutti i 1.213 lotti disponibili (fanno eccezione quelli ingombranti, per i quali vi saranno solo i numeri 767, 1.103 e 1.115). Il riferimento è lo stand aziendale, come gli altri nel padiglione 9 della Fiera cittadina, in viale del Lavoro; la manifestazione, ad ingresso libero, sarà aperta venerdì dalle 10 alle 18, sabato dalle 9 alle 18, domenica dalle 9 alle 13. “Naturalmente -spiegano dalla sede- avremo anche materiale in acquisto diretto, in particolare riguardante i «cavalli di battaglia», vale a dire Antichi Stati e Regno d’Italia: francobolli sciolti e su documenti”. “Porteremo inoltre l’ultimo numero del semestrale «Vaccari magazine» ed una selezione di libri. Fra questi, ci sarà il nostro nuovo lavoro; s’intitola «Le carte sparse - Corrispondenze garibaldine di Ippolito Nievo - Approfondimenti di storia postale siciliana 1859-1861», scritto da Alberto Barcella e Pietro Amorelli (112 pagine con immagini a colori, 25,00 euro). Racconta, attraverso la storia postale e la corrispondenza del patriota e scrittore, il periodo che nell’isola precedette l’arrivo dei Mille -di cui il protagonista fu uno dei volontari- e l’annessione al costituendo Regno d’Italia”. “Naturalmente, per qualsiasi esigenza specifica suggeriamo di segnalarla entro il 22 maggio scrivendo a info@vaccari.it; porteremo, senza impegno, quanto disponibile, ricordando che domenica non ci saremo”.
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Anche la società Vaccari a “Veronafil”, nei primi due giorni: venerdì 25 e sabato 26 maggio |
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L’illustratore coinvolto di nuovo, questa volta per i soggetti della serie “Posta speciale”. I tre valori saranno disponibili con l’infornata del 5 giugno
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Pronta per il 5 giugno |
Dopo i francobolli del 26 settembre 2017 dedicati al divieto di sperimentazione sugli animali, l’illustratore Franco Matticchio ne “colleziona” altri tre, sempre di San Marino. Riguardano la misteriosa “Posta speciale”, tra i titoli in programma per il 5 giugno. La serie -spiegano dall’Ufficio filatelico e numismatico- rappresenta “in maniera ironica e divertente tutto quel mondo, purtroppo sempre più desueto, che ruota intorno alla corrispondenza”. Così, un daino imbuca la busta in una cassetta in mezzo al bosco (taglio da 0,50 euro), una rana nelle insolite vesti di portalettere consegna la missiva ad un pesce nello stagno (1,60), nonno e nipotino con sembianze di elefante sono intenti ad esaminare la loro collezione di francobolli (2,00). La tiratura ammonta a trentaseimila esemplari per soggetto, raccolti in fogli da dodici con bandella a sinistra.
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Una “Posta speciale” per davvero… È dovuta all’illustratore Franco Matticchio
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È quanto ha ribadito l’azienda diretta da Matteo Del Fante all’Unione nazionale comuni comunità enti montani
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Nel corso dell’incontro, Poste italiane “ha illustrato la nuova organizzazione del recapito, pensata per rispondere in maniera efficace ed economicamente sostenibile alle esigenze dei cittadini nell’era dell’e-commerce”. L’azienda, inoltre, ha ribadito l’impegno a valorizzare la sua rete distributiva -anche attraverso gli investimenti in tecnologia e formazione previsti dal nuovo piano industriale “Deliver 2022”- mantenendo la presenza in tutti i piccoli centri e implementando nuovi supporti a valore aggiunto, pure con l’aiuto del digitale. È quanto è emerso dalla riunione, svoltasi ieri, tra l’operatore e l’Unione nazionale comuni comunità enti montani. Vengono concretizzati -si legge nella nota- “i presupposti normativi inseriti nella legge nazionale 158/2017 sui piccoli comuni che vede Poste impegnata per la crescita e lo sviluppo dei territori, in stretta interazione con la Pubblica amministrazione e gli Enti locali”. Il confronto e la collaborazione con l’Uncem proseguiranno, anche a livello minuto; l’obiettivo è “individuare le soluzioni più efficaci per migliorare la qualità dei servizi e dei prodotti offerti” dalla società.
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Confermata la presenza sul territorio. Nella foto, di Beniamino Bordoni, l’ufficio postale di Nus (Aosta) |
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“Deliver 2022” preconizza un nuovo slancio per il risparmio postale, grazie all’accordo con Cdp. Novità su finanziamenti ed assicurazioni. Intanto, si pensa al comparto auto…
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Naturalmente, il piano industriale “Deliver 2022”, sintetizzato nelle news precedenti, riguarda anche gli altri comparti seguiti dall’azienda al cui vertice operativo figura Matteo Del Fante. Per esempio, in fatto di Bancoposta si conta di aumentare i margini sul risparmio postale grazie alla nuova convenzione con Cassa depositi e prestiti, al tempo stesso sviluppando la penetrazione delle assicurazioni sulla vita e dei fondi di investimento. Quanto ai finanziamenti, l’obiettivo è diversificare i fornitori terzi per migliorare l’offerta, rilanciando per di più i mutui (non a caso, sono previsti sforzi per pubblicità e marketing). Con i consulenti finanziari si intende coprire totalmente le grandi città ed offrire un generalista per le medie, mentre nei piccoli centri si sosterranno gli specialisti itineranti. Sul capitolo assicurazioni, la volontà è mantenere la guida del ramo vita; annunciata, inoltre, una rapida crescita nel settore danni non auto. L’attesa è comunque per l’ambito automobilistico, ancora adesso tutto da scoprire (fine).
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Accanto ai servizi postali, un’area sempre più importante, è quella finanziaria |
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Sono le previsioni di Poste italiane, che guarda a cosa succede negli altri Paesi. Da qui l’impegno ad investire e migliorare
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Uno dei perni su cui ruota il piano industriale di Poste italiane “Deliver 2022” (nella news precedente è stata citata la parte riguardante lettere e cartoline) è la previsione di un forte aumento del commercio elettronico, nel Bel Paese ancora indietro rispetto alla media europea. Secondo le stime, entro il 2020 i volumi dei colli spediti dalle aziende ai consumatori (tecnicamente, il “B2C”) “cresceranno più del doppio”. Per questo il modello di consegna deve essere flessibile, basato sui quantitativi attesi e sulle esigenze dei clienti. Dal punto di vista pratico, il fenomeno viene affrontato unificando di fatto la consegna di corrispondenza e pacchi. Ribadita, inoltre, la volontà di impiegare veicoli a tre ruote, più capaci e sicuri. Un altro obiettivo riguarda i centri di smistamento: occorre migliorarne l’automazione e creare nuovi impianti riservati ai colli. Verrà ridisegnata la rete e saranno ottimizzati i trasporti: si parla ancora di gomma ed aerei, integrando le controllate Sda e Mistral air. Anche per il “J+1” (cioè la consegna nel giorno feriale successivo) dei pacchi, niente ferro, come invece auspicherebbe il gruppo Ferrovie dello stato. Tra le mete, sviluppare l’intesa con Amazon e coinvolgere attraverso il medesimo approccio altre realtà simili (continua).
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Ancora prospettive rosee per i pacchi originati dal commercio elettronico
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Introdurre nuovi prodotti, ottimizzare le offerte sovrapponibili. E poi chiedere una revisione alle tariffe. Sono alcuni degli obiettivi che Poste italiane si è data
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Tra gli obiettivi, dare nuova linfa al settore della corrispondenza |
“Far leva su una capacità distributiva unica per cogliere le opportunità di un settore postale in evoluzione”. Sapendo che si tratta di una “profonda trasformazione della rete”, volta a sfruttare l’approccio unificato tra corrispondenza e pacchi “per una migliore performance”. È in questo modo che all’interno di Poste italiane, dovendo passare dai proclami ai fatti, spiegano uno degli aspetti caratterizzanti il piano industriale “Deliver 2022”. Il problema, si sa, è il calo della corrispondenza, considerato ineluttabile. Ciononostante, l’azienda vuole introdurre nuovi prodotti, basati sulle esigenze della Pubblica amministrazione, cui si aggiungeranno supporti a valore aggiunto. Comunque, l’offerta complessiva deve essere ripensata, semplificando gli articoli che si sovrappongono e migliorando i processi non ottimizzati. Sarà richiesta, inoltre, la revisione dei prezzi per ciò che concerne il servizio universale, e questo significherà un aumento del tariffario. Non è un caso se, fra poche settimane, il valore nominale dei francobolli verrà sostituito con una lettera, “impermeabile” all’aggiornamento del listino (continua).
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La Francia richiama due passaggi che uniscono Strasburgo alla tedesca Kehl. Figurano nel dentello PostEurop che debutterà domani
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Due ponti in una vignetta |
Due ponti veri ma dal contenuto simbolico quelli scelti in Francia per contribuire al giro PostEurop. Addirittura, avrebbero potuto rappresentare una congiunta con la Germania, poiché entrambi i passaggi varcano il Reno, unendo Strasburgo e Kehl. Enfatizzando dunque la riconciliazione fra le parti sopraggiunta dopo la Seconda guerra mondiale. E valorizzando l’impegno ad avvicinare fra loro i numerosi Paesi che caratterizzano il Vecchio continente. Nella scena, dovuta a Sandrine Chimbaud, compare la passerella “Deux rives”, inaugurata nel 2004: collega il parco creato sui due lati del fiume, nato dall’idea di festeggiare -nel 1999- il mezzo secolo del Consiglio d’Europa; permette il transito di pedoni e ciclisti. Si aggiunge il più vecchio “pont de l’Europe”, risalente al 1960 e costruito principalmente nel materiale allora in voga ed emblematico, l’acciaio: conta su quattro carreggiate e due marciapiedi. Naturalmente, non sono i primi edificati nella zona, ma i conflitti hanno travolto i precedenti. Il francobollo, costo 1,20 euro, debutterà domani in prevendita; la distribuzione avverrà con il 22 maggio.
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I due esponenti della Democrazia cristiana verranno citati in altrettanti annulli tra oggi pomeriggio e domani mattina, uno a Bitonto (Bari) e l’altro a Gaeta (Latina)
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Due personaggi politici protagonisti durante i primi decenni della Repubblica, che condivisero il partito, la Democrazia cristiana, ed ora condividono il servizio marcofilo di Poste italiane. A Bitonto (Bari), oggi dalle ore 15 alle 20, presso il teatro “Tommaso Traetta” di largo Umberto Teatro 17, si ricorderà Aldo Moro, nel quarantesimo anniversario dall’uccisione. Previsto -anticipano gli organizzatori, che fanno capo all’associazione Fos- un approfondimento sugli aspetti meno superficiali riguardanti la vita del personaggio di origine salentina. “Liberi di ricordare” è l’evocativo titolo pensato per l’evento. Alle 19.30, moderati dal giornalista Marino Pagano, saliranno sul palco il cronista della Rai Enzo Quarto ed il vescovo della Diocesi di Cassano all’Jonio, il bitontino Francesco Savino. Gaeta (Latina), invece, domani ricorderà Alcide De Gasperi. L’iniziativa giunge dal Circolo filatelico numismatico “Tommaso Valente” e si concretizzerà tra le 10.30 e le 13.30 presso l’istituto di istruzione secondaria superiore “Giovanni Caboto” di piazza Trieste 7. L’occasione è il convegno in ricordo dello statista a settant’anni dalla promulgazione della Costituzione.
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I due annulli, in uso tra oggi pomeriggio e domani mattina |
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Tutto, o perlomeno quello che Mario Capuano e Pasquale Polo hanno individuato: da collezionare (anche riguardante il settore postale) o da sapere
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Il turno di “Torino 2006” |
I cataloghi di memorabilia sportiva si arricchiscono con un ulteriore titolo, firmato sempre da Mario Capuano e Pasquale Polo. È “Io colleziono «Torino 2006»”, riguardante dunque le ultime Olimpiadi invernali ospitate in Italia. Come i precedenti lavori, è stato realizzato dall’Unione italiana collezionisti olimpici e sportivi; non porta indicazioni di prezzo. La linea editoriale è consolidata: gli specialisti citano e raccontano tutto quello che esiste o, perlomeno, che conoscono. Dal punto di vista postale sono presenti francobolli (anche stranieri) e gadget collegati, annulli, affrancature meccaniche, cartoline, cataloghi. Si aggiungono altre raccolte, quali monete, medaglie, carte di credito, tessere telefoniche, riviste, ricordini vari, cravatte, foulard, orologi. Specchio dei tempi, sono considerati persino i banner. Le 180 pagine con immagini a colori, però, partono da lontano, documentando ad esempio candidatura, scelta del logo, località concorrenti, mascotte, manifesti, inviti, produzioni editoriali, impianti, il viaggio della torcia, pettorali, biglietti, distintivi. E dimostrando -caso mai ve ne fosse bisogno- quale “giro”, economico ma non solo, vi sia dietro alle gare.
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Nel 2008 l’inserimento del centro storico e del monte Titano nel Patrimonio dell’umanità ed un primo foglietto. Il prossimo 5 giugno -nel decimo anniversario- arriverà il secondo blocco
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L’annullo del primo giorno |
Nell’ordine, i tre francobolli da 1,20 euro rappresentano il palazzo Pubblico e la Parva domus in piazza della Libertà, la Suprema magistratura durante la cerimonia di investitura, i simboli dei capitani reggenti. Sullo sfondo del foglietto che li comprende, ecco il monte Titano con le caratteristiche tre torri. All’insieme ha operato Cristian Ceccaroni. La serie, diffusa dall’Ufficio filatelico e numismatico di San Marino, celebra “l’alto valore simbolico” rappresentato dall’iscrizione del centro storico e dello stessa vetta nella lista inerente al Patrimonio dell’umanità, lista redatta dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura. Ossia, dall’Unesco. L’inserimento avvenne il 7 luglio 2008; il 18 novembre successivo arrivò un primo blocco celebrativo, contenente sei esemplari da 1,00 euro. Ed ora, per l’esattezza il 5 giugno, ci sarà il bis, nel decimo anniversario. Conta su una tiratura pari a quarantamila serie.
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Il foglietto per il decimo anniversario
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Lo rivelano gli studi specializzati, ma occorre sensibilizzare sull’argomento. Domani se ne parlerà in Lussemburgo; l’evento verrà promosso attraverso un annullo meccanico
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L’annullo di domani |
Numerosi studi dimostrano che le aziende capaci di riconoscere il potenziale emanato dalla diversità dei dipendenti ottengono risultati migliori rispetto alle altre. La gestione della diversità risponde a precise preoccupazioni sociali ed economiche, ad esempio conformarsi agli obblighi legali e regolamentari, prevenire i rischi di immagine e reputazione, dimostrare l’impegno in quanto impresa socialmente responsabile, ottimizzare la gestione delle risorse umane, accrescere i risultati sociali ed economici della ditta. La sfida di una politica basata sulla diversità è garantire che tutti abbiano occasioni di lavoro e di carriera legate alle competenze ed alle aspirazioni personali, rispettando e considerando le caratteristiche individuali quali potrebbero essere genere, età, origine etnica o sociale, lingua, orientamento sessuale, stato di famiglia, disabilità, religione o credo, opinioni politiche, abitudini... Non mancano i momenti per affrontare l’argomento. In Lussemburgo, per dire, lo si farà domani a Lëtzebuerg, con una giornata dedicata. Si chiama “Diversity day” ed è promossa anche attraverso un annullo meccanico, in uso all’impianto di smistamento di Bettembourg.
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È quanto rappresenta la “Stella di Gibellina”, l’opera di Pietro Consagra che caratterizza il francobollo dedicato al mezzo secolo trascorso dal terremoto del Belice
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Il francobollo… |
“Un’opera che è segno e simbolo di rinascita di tutti i paesi del Belice, scultura contemporanea che suggerisce, nel suo significato iconologico, il sentimento della speranza e il desiderio di futuro. La «Stella di Gibellina» è rappresentata iconograficamente nel francobollo come stele della memoria viva, come quinta scenica che si innalza nell’azzurro del cielo e separa un «prima» e un «dopo» terremoto: prima le case dell’antica valle costruite con pietra precaria e povera ma ricca di dignità, pietra come scrigno dei valori umani; poi i segni del dramma, i ruderi intrisi di profumi familiari, testimoni silenziosi di affetti perduti”. Il monumento di Pietro Consagra, noto anche come “Porta del Belice”, diventa la stella polare “che orienta il viaggiatore e indica al viandante il suo peregrinare alla scoperta delle tracce luminose della Storia”; è il “varco per un transito fisico e simbolico”. Sono alcuni dei concetti espressi dal critico d’arte Tanino Bonifacio, coinvolto nel bollettino illustrativo poiché coordinatore del Comitato scientifico del 50° anniversario del terremoto della valle del Belice. Il sisma venne registrato tra il 14 ed il 15 gennaio 1968. Alla resa dei fatti, la carta valore, autoadesiva e da 95 centesimi, appare poco attraente, pur riconoscendo la difficoltà nell’illustrare un tema come questo. È dovuta a Tiziana Trinca, la quale ha puntato sull’enorme struttura del 1981, difficile da comprendere per chi non la conosce; separa le macerie, messe all’esterno, da un agglomerato di case, situato al centro della vignetta. Il dentello è disponibile da oggi, tirato in seicentomila unità predisposte in fogli da quarantacinque. Gli annulli agli uffici postali di Partanna (Trapani) e Santa Margherita Belice (Agrigento).
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…e i due annulli impiegati a Partanna (Trapani) e Santa Margherita Belice (Agrigento) |
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Nel blocco fotografico (gli scatti sono di Juan Bautista Pablo Mastropasqua), comprendente due francobolli, non manca il bandoneón. Il lavoro porta il nome di Evangelina Raffaelli
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Omaggio, dalla sua Argentina, al musicista e compositore Astor Pantaleón Piazzolla, vissuto tra l’11 marzo 1921 ed il 4 luglio 1992. Il foglietto, che comprende due francobolli da 45 e 75 pesos, si fa notare per la qualità; è stato emesso l’8 maggio. Sfrutta foto di Juan Bautista Pablo Mastropasqua, poi elaborate da Evangelina Raffaelli. Propongono l’artista insieme all’inseparabile strumento musicale ed alla frase, che sullo sfondo evoca il pentagramma, “Penso addirittura che il bandoneón e io balliamo insieme”.
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Nuovo omaggio ad Astor Piazzolla |
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La due ruote in uno scatto del 1958. La serie, composta da otto francobolli, è dedicata al “Manx international motor scooter rally”
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Anche la mitica “Vespa” nella serie che Man ha dedicato ai sessant’anni raggiunti dal “Manx international motor scooter rally”. Figura tra gli otto francobolli disponibili dal 10 maggio, le cui scene, lavorate per intervento di Ejc design & Paul Ford, sono tratte da foto d’antan. Andando nello specifico, ecco per i due tagli di prima classe (ora 52 pence) il pilota Neville Frost, del gruppo “S Equipe”, durante la corsa sulla spiaggia di Douglas nel 1969, e Terry Moore al “Ramsey sprint” del 1967. Nei due destinati all’Europa (0,83) figurano “Tony the Salford knight”, nel 2014, e Andre Baldet sul lungomare, sempre della capitale, nel 1962. Il dentello da 1,00 sterlina riguarda il “Bond works team”, in uno scatto risalente al 1960 circa. Infine, vi sono i tre valori utili per il resto del mondo (1,40); propongono il “Vespa display team” al Nobles park della stessa cittadina anno 1958; la coppia Marsh e Hicks, a hill Climb, the Sloc, nel 1961, e Kathleen Westaway, a villa Marina in Douglas nel 1969. L’evento biennale -viene spiegato- sull’isola ha un enorme significato sportivo e culturale, con una storia che risale appunto indietro nel tempo. Senza contare le conseguenze sul turismo.
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La serie; nel sesto francobollo il “Vespa display team” |
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Ed alcune anticipazioni riguardanti i lotti di Colonie, posta militare, Occupazioni. L’appuntamento è a Vignola (Modena) per il 23 giugno. On-line il catalogo
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Di Fiume occupata, il lotto 778 (partenza: 2.700 euro) |
È on-line il catalogo dell’asta Vaccari comprendente 1.213 lotti di filatelia e storia postale, sia la versione sfogliabile tramite la piattaforma Issuu, sia quella del sito aziendale. Quanto proposto sarà in visione venerdì 25 e sabato 26 maggio a “Veronafil” (sono esclusi i voluminosi, ad eccezione delle voci 767, 1.103 e 1.115); poi, da mercoledì 20 giugno, tutti i lotti potranno essere esaminati su appuntamento presso la sede di Vignola (Modena). Le offerte e le richieste di partecipazione, ricordando che non vengono applicate commissioni sull’importo dell’aggiudicazione, saranno accettate sino alle ore 17 di venerdì 22. Il battitore lavorerà il giorno seguente. “Come si può vedere -spiegano dall’azienda- si punta ad Italia ed estero, dalle prefilateliche ai giorni nostri, ma sicuramente nutrite e molto interessanti sono le sezioni che rispecchiano le nostre specializzazioni. Vale a dire, soprattutto Antichi Stati, Risorgimento, Regno, Colonie”. Queste ultime sono rappresentate, ad esempio, dai quattro non emessi d’Africa Orientale per la “Fratellanza d’armi italo-tedesca” con gomma integra (lotto 742, disponibile a 3.500 euro), dalla serie “Manzoni” di Somalia di sei valori con il 5 lire linguellato (755, 130), dai dodici pacchi postali del 1928, sempre di Somalia, di varia qualità (756, 1.200). Ancora, di posta militare ecco una busta proveniente dalla Base atlantica con i sovrastampati dell’“Imperiale” da 10, 20 (una coppia) e 50 centesimi (766, 240) nonché una lettera non affrancata da Rieti a Marsiglia del 28 agosto 1850 con testo, riportante tre bollature: “25”, “Corps expédit.e d’Italie - Q.er général - 31 août 50” e di arrivo al verso (781, 200). Un altro capitolo particolare riguarda le Occupazioni. Fra i reperti, il 3 corone rosa carminio su carta con fili di seta e sovrastampa tipografica nuovo dalla gomma integra di Venezia Giulia (774, 1.800) e il 10 filler carminio a cifre bianche su frammento di Fiume (778, 2.700). Senza trascurare l’insieme di tre cartelle comprendenti nuovi con e senza gomma, frammenti e plichi inerenti all’occupazione tedesca della Polonia durante la Seconda guerra mondiale e poi a Corpo e Governo polacco in esilio (767, 12.900).
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Durante la Seconda guerra mondiale ed oltre, con occupazione tedesca, Corpo e Governo polacco in esilio: è il 767 (12.900) |
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Ad un secolo e mezzo dalla nascita, il Granducato ricorda Jean (“John”) Grün, noto come “Herkul”. All’epoca era probabilmente il connazionale più famoso
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Si chiamava Jean (“John”) Grün; visse tra il 27 agosto 1868 ed il 3 novembre 1912. Ma era noto, spiegano dal Lussemburgo, che oggi -ricordandolo ad un secolo e mezzo dalla nascita- gli ha dedicato un eloquente foglietto da 0,95 euro, come “Herkul”, cioè Ercole. Il motivo si spiega facilmente: aveva una forza fisica straordinaria. A ventun anni emigra in America, dove il talento è riconosciuto da un professionista, Alexander Marx, anche lui molto vigoroso. Fanno apparizioni comuni sotto il nome “The two Marks”. All’epoca, il protagonista della carta valore era probabilmente il più celebre connazionale al mondo, proprio in ragione delle performance, nel Nuovo come nel Vecchio continente. Nel 1892 ritorna nel Granducato esibendosi al “Gran théâtre Fernando”. Sei anni dopo riesce a tenere in aria, per più minuti, una giostra carica di undici persone! Durante gli spettacoli piega chiodi con le dita, spezza ferri da cavallo, fa spaccare pietre sul suo petto con un grosso martello, solleva tramite corde due cavalli montati. Che dire? L’elaborato blocco porta il nome di Vidale Gloesener.
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Elaborato ed esaustivo foglietto per una persona particolare |
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Dopo quindici anni, staffetta tra Andrea Giuntini e Bruno Crevato-Selvaggi, nuovo direttore dell’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” onlus. Come vice subentra Deborah Cecchi
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Nuovo direttore |
Prato, cambio della guardia all’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” onlus. Dopo un quindicennio, dal prossimo mese il direttore sarà Bruno Crevato-Selvaggi; sostituisce Andrea Giuntini, il quale resta nel consiglio direttivo. Già vice direttore (al suo posto subentra Deborah Cecchi), il nuovo responsabile ha sessantaquattro anni; è editore, storico ed organizzatore di iniziative culturali. Risulta impegnato anche nel settore collezionistico, essendo, ad esempio, vice presidente della Federazione fra le società filateliche italiane. Confermate le linee che hanno caratterizzato la gestione passata. Secondo il necessario rigore scientifico, puntano all’attività editoriale, fra cui la rivista dell’Istituto, “Archivio per la storia postale - Comunicazioni e società”, e la collana di monografie, poi allo sviluppo ed alla valorizzazione del “patrimonio” interno, rappresentato da biblioteca, emeroteca, archivio. Si aggiungono la collaborazione con il mondo filatelico, nonché una particolare attenzione alle relazioni internazionali.
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Torino accoglierà Guido Morolli, Bergamo Thomas Mathà, mentre l’allestimento di Milano sarà dedicato al dirigibile “Italia”
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Due le conferenze previste tra sabato e domenica prossimi, ma già all’inizio della settimana successiva torneranno le mostre. Gli appuntamenti che ora figurano nell’agenda di “Vaccari news”, tutti gratuiti, si svolgeranno a Torino, a Bergamo, a Milano. Di seguito, i dettagli. Nel capoluogo piemontese, l’Unione filatelica subalpina propone, alle ore 15 del 19 maggio, l’incontro “I nove mesi del Governo delle Romagne”; relatore sarà Guido Morolli. Gli interessati dovranno recarsi presso la sede del sodalizio: si trova in via Asinari di Bernezzo 34, al secondo piano. Il giorno seguente alle 10, ecco attivo il Circolo filatelico bergamasco, che alla bisogna ha coinvolto Thomas Mathà, ospite del centro lombardo. Il suo intervento ha per titolo “L’archivio dell’orto botanico di Bologna e la storia postale - Il carteggio Bertoloni”. Il ritrovo è alla sala Viscontea, in piazza Cittadella, quindi in Città Alta. Restando in argomento, alle 14.30 sarà possibile visitare gratuitamente con una guida l’orto botanico “Lorenzo Rota”. Quanto alla metropoli della Scala, vede in campo Associazione italiana di aerofilatelia e Turinpolar, insieme per firmare l’allestimento “90° Anniversario caduta dirigibile «Italia»”. Accoglie la collezione di fotografie d’epoca appartenente a Roberto Gottardi e quella filatelico-documentale di Lodovico Sacchi. Il percorso sarà ospitato dal 23 al 31 maggio (l’annullo speciale è previsto per il 25) presso lo spazio filatelia di Poste italiane, dunque in via Cordusio 4, aperto al pubblico da lunedì a venerdì nella fascia 8.30-14.30, sabato dalle 8.30 alle 12.
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Due conferenze ed una mostra: sono i suggerimenti per i prossimi giorni |
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La visita nella località parmense ha fruttato un francobollo, emesso oggi. Dietro, una storia che risale agli albori della casata
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Il castello di Bardi ed il richiamo alla visita |
Alberto di Monaco questa mattina a Bardi per raggiungere il castello presente nella cittadina del Parmense. Non è un caso se il piccolo Stato affacciato sul mare ha emesso contemporaneamente un francobollo, firmato Yves Beaujard; costa 2,40 euro e raffigura il maniero. Il motivo della visita è spiegato nella storia della famiglia. Che -viene precisato dagli ospiti- “si intreccia strettamente con quelli che furono i signori delle nostre vallate, i principi Landi”. Maria Landi, sorella del principe Federico, fu la madre di Onorato II. Alla morte della donna e dopo l’assassinio del padre Ercole Grimaldi, Onorato venne aiutato dallo zio Federico, che lo crebbe dandogli la formazione adeguata per un nobile di quell’epoca; svolgendo un ruolo politico di notevole importanza, sarebbe divenuto il primo principe di Monaco. La giornata sarà l’occasione “per dare inizio ad un importante legame tra il Comune di Bardi e lo Stato monegasco”.
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Oggi è la “Giornata internazionale” dedicata loro. Se n’è ricordata la Bosnia ed Erzegovina Croata, che ha messo in calendario un francobollo
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In arrivo oggi |
Un anno fa, ma è solo un esempio, visto che ci ha pensato il 13 marzo scorso pure San Marino, la Bosnia ed Erzegovina Serba; oggi quella Croata. Il 15 maggio è la “Giornata internazionale delle famiglie” e Mostar celebra la ricorrenza con un francobollo. Proclamata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 settembre 1993, rappresenta -spiegano dal palazzo di Vetro- l’occasione per meglio conoscere le questioni relative, così come i processi sociali, economici e demografici. Il tema 2018 è “Famiglie e società inclusive”, collegato al sedicesimo degli “Obiettivi di sviluppo sostenibile” (“Pace, giustizia e istituzioni forti”). Gli approcci variano secondo le zone; ad esempio, ci si concentra sull’inclusione sociale, l’attenzione alle disabilità, la protezione in favore dei nuclei vulnerabili. Da 1,50 marchi locali, la carta valore propone un bozzetto di Karolina Marušić; va notato il numero dei figli: tre.
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È quanto produce il gruppo Asa, destinatario di un francobollo da 1,00 euro inserito nella serie “Made in San Marino”
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Fondata dalla famiglia Amati nel 1961, opera nel settore degli imballaggi metallici per l’industria alimentare e chimica. Oggi rappresenta la prima realtà indipendente italiana, e la quarta in Europa per dimensioni, fra quelle specializzate nel comparto. In sintesi, questo è il gruppo Asa, destinatario di un francobollo proveniente dal monte Titano. Inquadrato nella serie (ferma al 2014) “Made in San Marino”, arriverà con il gruppo di voci previsto per il 5 giugno. Dal valore di 1,00 euro, mostra alcuni dei prodotti più rappresentativi, oltre beninteso al logo aziendale. La bozzettista si chiama Stefania Borasca. Quanto agli aspetti tecnici, si parla di quarantacinquemila esemplari in fogli da dodici.
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Il francobollo ed il correlato annullo |
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Su un enorme lotto di circa 13mila lettere e documenti -prosegue il resoconto- ne sono stati considerati 1.239. Ma di questi…
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“Dopo cinque mesi di lavoro svolto da tre funzionari della Soprintendenza archivistica dell’Emilia-Romagna presso l’abitazione dell’interessato ed alla presenza dello stesso, si è conclusa la prima fase della verifica sui materiali oggetto di sequestro”. Così, in questa seconda parte della notizia, commenta il commerciante Giovanni Valentinotti. Sotto la lente, il complesso da cui provenivano i diciotto pezzi segnalati nella news precedente. Sono stati esaminati all’incirca 13mila lettere e documenti; di questi, 1.239 avevano le caratteristiche di missive indirizzate ad enti pubblici e complete di testo manoscritto (quindi non lettere vuote, stampati o simili). Proprio le tipologie citate dalla già segnalata circolare del ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, datata 5 ottobre 2017. Tali corrispondenze, oggetto di sequestro definitivo, sono state lette, schedate con sintesi del contenuto e valutate se di interesse per la conservazione permanente da parte dello Stato. “Nessuna di esse è stata ritenuta tale; 18 sono state classificate con la menzione «da verificare», su alcune con il dubbio se il destinatario fosse pubblico o privato; quindi 18 su 1.239 significano l’1,35%”. Analizzando l’insieme del materiale sequestrato, “emerge che 749, pari al 64,2% del totale, sono semplici lettere di trasmissione, comunicazioni di avvenuta affissione riguardanti bandi o manifesti, comunicazioni anagrafiche: tradotto ad oggi, rappresentano semplicemente la prima pagina di un fax. Altre 142, cioè l’11,5%, si riferiscono a richieste amministrativo-burocratiche, quali invio o domanda di registri, modulistica; 120, il 9,5%, parlano di tasse da versare; 104, l’8,4%, riguardano manutenzioni di strade e ponti, con ripartizione di quanto dovuto dai Comuni interessati; 34, il 2,7%, sono convocazioni di riunioni; 42, il 3,4%, circolari manoscritte e quindi escluse in quanto multipli; 48, il 3,9%, risultano lettere vuote ma inserite in lotti”. “Ad oggi -conclude il professionista- questo sequestro, oltre a creare danno economico all’interessato, è costato allo Stato circa 30mila euro che, se usati per riordinare archivi, forse avrebbero tutelato maggiormente il patrimonio culturale italiano” (fine).
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Gli archivi tornano di attualità |
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Resa pubblica la sentenza riguardante la commerciante Susanna Darchini. Per il giudice, la barriera è al 1942, quando entrarono in vigore le norme specifiche inserite nel Codice civile
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Il riferimento |
Sequestri, è il momento per tirare le somme. Almeno per Susanna Darchini e Giovanni Valentinotti, coinvolti loro malgrado in contenziosi legali. Per quanto riguarda la signora, titolare dell’esercizio filatelico, è stata resa pubblica la motivazione della sentenza, emessa il 7 febbraio dal Tribunale di Ravenna, con cui viene assolta dal reato di ricettazione in merito al sequestro operato, nel febbraio del 2013, di diciotto lettere poste in vendita su Ebay. “L’assoluzione -spiega il marito, appunto Giovanni Valentinotti- è stata piena e totale: per sedici documenti «perché il fatto non sussiste», in quanto non è possibile capire la loro provenienza e l’eventuale inserimento negli archivi storici pubblici”. Per i restanti, che due Archivi di stato avevano dichiarato come facenti parte delle loro raccolte senza peraltro darne la prova, “perché il fatto non costituisce reato”. Questo in quanto, non essendo stata fatta mai la denuncia di furto e scomparsa degli stessi, “manca la possibilità per il commerciante all’atto dell’acquisto di avere elementi di valutazione”. “Il giudice ha ribadito che solo nel 1942 (quando entrarono in vigore le specifiche norme del Codice civile, ndr) lo Stato italiano ha classificato come demaniali gli archivi pubblici, per cui su materiale anteriore, in assenza di inventari precisi, non è possibile sapere se questo è stato scartato o alienato e quando”. Riferendosi alla circolare proveniente dalla direzione generale archivi che fa capo al ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, sottoscritta il 5 ottobre 2017 dal direttore generale Gino Famiglietti, ma anche avendo presente la memoria difensiva, il giudice ha preso atto che, dal 1911 in poi, si sono definite procedure certe di scarto; quindi che queste carte possono essere state messe legittimamente sul mercato dalla Croce rossa, la quale era per legge destinataria dei materiali. Dunque -conclude lo specialista- “si esprime nettamente il concetto che una lettera «ab origine» pubblica non mantiene il proprio carattere tout court, ma solo se è inserita o proviene (senza ombra di dubbio) da Archivi di stato o storici, al netto delle procedure di scarto. Quindi, solo in presenza di denunce di furto o di sparizione certificate e pubbliche si può procedere contro gli eventuali possessori di tali materiali” (continua).
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Fra questa, una non figurava in programma: riguarda il primo monumento scintoista in Europa; ricorda le vittime del terremoto registrato in Giappone nel 2011
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L’Ufficio filatelico e numismatico di San Marino annuncia la prossima mossa, fissata al 5 giugno. Quando arriveranno cinque voci, quattro delle quali già presenti nel programma 2018. La sorpresa è per il San Marino jinja (si tratta di una coppia di francobolli da 2,00 euro in foglietto). Riguarda il primo monumento di stile scintoista presente in Europa; ricorda le migliaia di vittime del terremoto che l’11 marzo 2011 si abbatté sul Giappone. A soggetto asiatico pure un altro titolo; concerne l’“Anno del turismo Europa-Cina”, foriero di tre tagli (da 0,70, 0,95 e 2,50). Le restanti voci risultano: per la serie “Made in San Marino”, il gruppo Asa (singolo da 1,00); il Centro storico ed il monte Titano, nel decimo anniversario del loro inserimento nella lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco (tre da 1,20 in blocco); la... misteriosa “Posta speciale” (0,50, 1,60, 2,00).
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Centro storico e monte Titano nella lista del Patrimonio mondiale Unesco: il foglietto del 18 novembre 2008 |
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Due linee differenziate che si possono sovrapporre: il sistema riguarda soprattutto i centri più popolati, privilegiando Milano, Napoli e Roma. Negli altri casi è prevista la possibilità di accordi commerciali specifici
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“Poste italiane è impegnata ad attuare una nuova organizzazione del servizio postale per assicurare continuità di recapito su tutto il territorio nazionale”. È con questa frase che l’azienda introduce, nei territori coinvolti, l’approccio inerente al prossimo futuro. Davanti, due fenomeni ben noti: il calo delle lettere e l’aumento, grazie al commercio elettronico, dei pacchi. Pacchi che non possono essere infilati nella tradizionale cassettina del corriere, ed è pure difficile affidarli personalmente al destinatario poiché spesso assente. La trasformazione è considerata innovativa: “tiene conto della densità di popolazione di ogni comune e dei differenti volumi di corrispondenza”. Inoltre, “prevede consegne pomeridiane e nel weekend, investimenti in nuove tecnologie di distribuzione e automazione, ridefinizione delle zone di recapito per una maggiore efficienza del servizio e per ottimizzare il flusso”. Tale cambiamento “supera quanto avviato negli anni scorsi”. Prevede, nei maggiori centri urbani (vengono citati Milano, Napoli e Roma), il passaggio quotidiano attraverso due reti distinte ma integrate tra loro; il modello si chiama -chissà perché con nome inglese- “new joint delivery”. La prima rete, denominata di base, ogni giorno provvede al conferimento della corrispondenza per tutti i prodotti (come, ad esempio le fatture, l’editoria, la posta1). La seconda, cioè la “linea business”, opera pure essa quotidianamente e punta soprattutto ai colli, da portare anche in fasce orarie pomeridiane (fino alle ore 19.45) e nei fine settimana. Per le altre città, la rete di base opera con la sequenza lunedì-mercoledì-venerdì-martedì-giovedì, mentre la seconda resta quotidiana sempre fino alle 19.45, weekend compresi. Nei restanti comuni del territorio, quelli a bassi volumi di traffico, viene introdotto soltanto il modello a giorni alterni. In alcune di queste località, l’azienda, grazie ad una rete integrativa, garantirà la distribuzione dei quotidiani in abbonamento. Inoltre, nel caso di accordi commerciali specifici, “sarà possibile integrare il servizio con linee business dedicate”.
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Il recapito (in alcuni casi) raddoppia associando due reti differenti |
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È il Reggimento corazzieri, e fa capo all’Arma dei carabinieri. Verrà ricordato con un francobollo da 95 centesimi, atteso per il 19 maggio. Intanto, si lavora per la Juventus
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Al Quirinale |
Il cortile d’onore al palazzo del Quirinale, con in primo piano un corazziere a cavallo e sullo sfondo, in formazione, uno schieramento della stessa forza. In alto a sinistra, poi, campeggia lo stemma araldico. È quanto rappresenta il francobollo, atteso per il 19 maggio, dedicato al Reggimento corazzieri, che fa capo all’Arma dei carabinieri e di cui ricorrono i centocinquant’anni dall’istituzione. Al bozzetto ha lavorato Maria Carmela Perrini. La carta valore, da 95 centesimi, figura inserita nella serie “Il senso civico”. Autoadesiva, annovera quattrocentomila esemplari in fogli da ventotto. Non risultano precedenti: è la prima volta che viene citata espressamente la guardia d’onore che fu un tempo dei reali sabaudi ed ora segue i presidenti della Repubblica. Intanto -la conferma è giunta ieri, dopo le partite- la Juventus ha ottenuto il quattordicesimo omaggio postale, avendo conquistato matematicamente lo scudetto per la stagione 2017-2018. In base all’attuale programma, il dentello dovrebbe essere disponibile il mese prossimo.
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Juventus, i primi tredici francobolli |
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Ispirati dal libro “Danubio”, tra il 2011 ed il 2015 gli studenti del liceo artistico “Amedeo Modigliani” di Padova hanno visualizzato le sue pagine mettendole in bottiglia. La mostra a Roma
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Resta aperta fino al 29 maggio |
A questa mostra le lettere non sono associate alla classica busta, ma risultano… sottovetro. È “170 Racconti in bottiglia”, ospitata allo Spazio Cerere di Roma fino al 29 maggio. Presentata da Fondazione pastificio Cerere e Nando and Elsa Peretti foundation, l’idea è stata concepita e curata dallo scultore, nonché maestro dell’arte orafa, Paolo Marcolongo. La rassegna offre appunto 170 bottiglie che contengono opere in miniatura, realizzate tra il 2011 e il 2015 dagli studenti del liceo artistico “Amedeo Modigliani” di Padova per enunciare il lungo viaggio di Claudio Magris in uno dei suoi capolavori, “Danubio”. Gli allievi hanno ripercorso quasi tremila chilometri, tra le sorgenti tedesche del fiume fino alla foce nel mar Nero, riproducendo istantanee di vita descritte dallo scrittore nel suo taccuino di viaggio. Le parole sono state “tradotte” in immagini tridimensionali, realizzate con le tecniche più diverse. Ecco quindi micro paesaggi fatti di boschi e di case, mondi lillipuziani abitati da contadini e arciduchi, mercanti, poeti e sacrestani, tracce del passato più funesto marchiato dalla svastica ed attimi di affettuosa vita domestica. Scoprendo, e permettendo di scoprire -spiega l’artefice- che il libro “non si limita a raccontare semplici storie del passato, fatte di piccoli gesti quotidiani, ma li mette in contatto con diverse culture, superando ogni tipo di frontiera, politica, sociale, religiosa”. Le installazioni sottovetro hanno permesso di richiamare materie quali lettere, filosofia, storia, architettura ed arte; sono cariche di significati metaforici: “messaggi da affidare all’acqua per viaggiare tra terre remote, un affidarsi al caso nella speranza di un approdo accogliente”. La sede si trova in via degli Ausoni 3 ed è aperta gratuitamente dal lunedì al venerdì tra le ore 15 e le 19, il sabato dalle 16 alle 20.
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Una parte dell’esposizione, che complessivamente comprende 170 bottiglie con i loro “messaggi” |
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Un oggetto da scagliare lontano affinché gli avversari non lo blocchino. È lo sport tradizionale svizzero, ora finito in un francobollo
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Gioco nazionale elvetico |
Pare che sia uno degli sport più tipici della Svizzera. Eppure, molti locali lo conoscono appena. È da tale, contraddittoria, situazione che emerge il francobollo dedicato all’hornuss, in prevendita dal 9 maggio per 1,00 franco (la validità è stata fissata al giorno 17). Vi hanno operato Bettina Häfliger e Christian Grossenbacher. L’oggetto volante attorno al quale tutto ruota -spiega La posta- si chiama “nouss” oppure “hornuss”. Il nome deriva dal verbo “hornen” o “hurnen”; indica il sibilo del disco: insomma, è un termine onomatopeico. Dalla base di lancio, il battitore, impiegando un bastone, lo deve scagliare il più lontano possibile in direzione del campo avversario, con una velocità che può arrivare a trecento chilometri l’ora. La controparte, composta tra le sedici e le diciannove persone, cerca di bloccarne rapidamente la traiettoria, servendosi di pale del peso di quattro chili. Più dischi si bloccano, più si ha la possibilità di vincere la partita. Comunque, anche l’altra équipe può totalizzare punti, effettuando tiri lunghissimi. La prima sfida di cui si ha conoscenza risale al 1655 e venne consumata a Trub. Il foglio contiene dodici esemplari; si aggiungono, al centro, quattro vignette che illustrano la pala ed il campo.
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Federico Borromeo e Clemente Fedele hanno aggiornato, con un terzo volume, il lavoro “I luoghi della posta”, puntando alle timbrature
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L’aggiornamento dopo oltre vent’anni |
Dopo oltre vent’anni, è stato necessario proporre un aggiornamento; l’hanno fatto gli stessi autori di allora, Federico Borromeo e Clemente Fedele. È lo studio “I luoghi della posta”, ora presentato come terzo tomo, sottotitolo, al pari del secondo, “Sedi e uffici dalla Cisalpina al Regno d’Italia - Catalogo delle timbrature”. A differenza dei precedenti, questo è edito dal Gruppo di studio sulle Poste lombardo venete. Conta 136 pagine con illustrazioni anche a colori e costa 16,00 euro. Sono emersi -viene spiegato in apertura- vari documenti relativi alla prestazione “e non poche notizie riguardanti i timbri, alcuni dei quali inediti, con aggiornamenti sui periodi d’uso e altro ancora”. Insomma, si parla di circa centotrenta schede riviste sul totale di oltre cinquecento. Quasi tutti i dati provengono da articoli a stampa o dalla descrizione di lotti messi in vendita, mentre “scarse sono state le informazioni comunicate dai collezionisti”. Per quanto riguarda le stime economiche, “stavolta si è preferito non indicarle. Molti ritrovamenti si riferiscono a impronte poco comuni, rare o in diversi casi al momento anche uniche. Le indicazioni nel testo sono comunque sufficienti per valutare l’indice di rarità”.
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Ancora domattina per partecipare alla manifestazione. Rivelati questa sera i risultati del confronto federale per titoli ad un quadro: quattro gli ori grandi ed otto i normali
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Domani si chiuderà
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Quattro gli ori grandi ed otto quelli normali attribuiti dalla giuria di “Appiiphil 2018”, giuria presieduta da Nicolino Parlapiano e composta da Rosario D’Agata, Luca Lavagnino, Marco Occhipinti (anche commissario per la Federazione fra le società filateliche italiane), Emilio Simonazzi. Tre dei quattro riconoscimenti maggiori sono associati all’esposizione nazionale, due dei quali figurano in aerofilatelia. Sono andati a Flavio Riccitelli, presente con la collezione “Le cartoline augurali a tariffa ridotta viaggiate con la Lati durante il periodo natalizio (1939-1941)” (ha ottenuto 91 punti ed è stata considerata la migliore partecipazione) ed a Luca Restaino per “I primi collegamenti aerei italiani con l’Africa” (90). L’altro oro grande è finito in storia postale, consegnato ad Aldo Bonfanti in competizione con “Le tessere di riconoscimento postale” (90). Per l’ultimo occorre passare all’esposizione di qualificazione. Ad ottenerlo, ancora in storia postale, è stato Giovanni Nembrini; ha proposto “Buste inviolabili Excelsior” (90, il maggior lavoro del comparto). La gara si è svolta nel contesto della manifestazione organizzata presso il Museo Piana delle Orme di Borgo Faiti, Latina, in questo fine settimana; sarà raggiungibile ancora domani dalle ore 9 alle 13.
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La giuria al completo. Da sinistra, Marco Occhipinti (anche commissario Fsfi), Luca Lavagnino, il presidente Nicolino Parlapiano, Emilio Simonazzi e Rosario D’Agata (foto: Sergio Castaldo) |
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Oggi pomeriggio, a Cavaria con Premezzo, manifestazione ed annullo speciale. La cittadina del Varesotto conserva le ceneri della cantante
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È morta il 12 maggio 1995 a Cardano al Campo (Varese) ed oggi pomeriggio la vicina Cavaria con Premezzo (dove sono conservate le ceneri) la ricorda attraverso un annullo per la quarta edizione del “Premio Mimì”. Con un elemento in più, tuttavia: il manuale verrà associato al francobollo da 95 centesimi emesso il 10 febbraio scorso nell’ambito del percorso “Le eccellenze italiane dello spettacolo”; cita la medesima protagonista, la cantante Mia Martini. L’impronta, richiesta dall’Amministrazione comunale, riproduce il pentagramma. Il riferimento è il municipio, ubicato in via Pertini 5; qui gli addetti di Poste italiane opereranno tra le ore 14 e le 20. Alle 18, nella stessa sede, saranno valorizzati alcuni cittadini che si sono distinti e impegnati in campo artistico musicale.
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L’iniziativa presentata dal Comune e l’annullo |
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Persino oggi questi personaggi della mitologia sono seguiti, anche se magari si presentano con modalità differenti. E raccolgono francobolli
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Mito al passo con i tempi |
La tradizionale fantasia che aleggia intorno ai draghi (news precedente) si propaga, indefessa, ancora adesso. Anche se magari l’iconografia è differente, ed il protagonista, che guarda caso colleziona francobolli, calza uno sgargiante berretto da baseball. “Sono Astro Casteldrake, secondogenito di Bio ed Argil Casteldrake, frutto della penna di una fantasiosa scrittrice”, ammette il diretto interessato in questa… intervista con “Vaccari news”. “Ho quasi mezzo secolo sulle spalle ma per essere un drago sono ancora giovane! I francobolli mi sono sempre piaciuti perché viaggiano, arrivano da posti lontani che magari io non ho mai visitato. E spesso sigillano lettere, decorano cartoline sulle quali sono scritte le parole d’affetto di chi ha voluto condividere immagini e pensieri con qualcuno che non era con lui ma nei suoi pensieri. Il primo francobollo me l’ha regalato il nonno quand’ero un cucciolo e, da allora, quando trovo degli esemplari che raffigurano draghi, devo averli a tutti i costi!”. Quanti francobolli ha trovato? “In totale ne ho più di duecento”, risponde. “I Paesi più ricorrenti sono quelli che celebrano l’«Anno del drago», per cui la Cina e la Thailandia”. Conosce altre persone che fanno la stessa raccolta? “No, ma mi farebbe piacere conoscerle, potremmo fare qualche scambio”. Segue anche altro? “Non ho altre collezioni, ma mio fratello Killez ne ha iniziata una di monete che raffigurano draghi, ovviamente!”. Ha mai esposto? “Non ho mai esposto e non intendo farlo. Devo ammettere di essere un po’ disordinato; tengo i francobolli in un barattolo di vetro con un tappo in metallo. Lo so, lo so, non si fa. Lo dice anche mamma, ma… rimedierò, è una promessa!” (fine).
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Gli Stati Uniti hanno approntato una serie dedicata a tali esseri, cari alla mitologia di ogni tempo e di ogni luogo. Quattro i soggetti
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Verrà emesso soltanto il 9 agosto, ma già le immagini sono note, di questo come di diversi altri titoli in uscita negli Stati Uniti. È la serie in striscia dedicata ai draghi; si fa notare per l’inconsueto argomento e per la dietrologia che qualcuno vi legge esaminando le vignette: nonostante gli annunci e le minacce del presidente Donald Trump, la Cina sta conquistando il mondo! Quattro i soggetti, ognuno dei quali protagonista di un francobollo “Forever” (ora 50 centesimi di dollaro), disegnati da Don Clark dello studio Invisible creature e trasformati per gli scopi postali grazie a Greg Breeding. Tali esseri rappresentano da sempre una delle più significative presenze nella mitologia planetaria (per non parlare dell’araldica), con una sfumatura: generalmente in Occidente hanno un’anima negativa, mentre in Oriente prevale la positiva. Ad ogni modo, due delle cartevalori si ispirano al folclore europeo, le restanti all’asiatico. Lo sputafuoco verde sovrasta un castello di ispirazione medievale; il viola dalle ali arancioni e dagli spuntoni neri affilati sul dorso serpeggia attorno ad un maniero bianco; il nero dalle ali e dalla sporgenze verdi si aggira nei pressi di una nave; l’arancione avvinghia una pagoda (continua).
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I quattro esemplari raccolti in striscia (©2018 Usps) |
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L’Agcom ha rilevato mancanze nei confronti di Poste italiane, Quattro mori post e Smmart post. Per la seconda ditta, in particolare, il rilievo concerne pure gli sticker
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Una notificazione effettuata il 23 gennaio ed ora archiviata poiché Poste italiane ha pagato quanto richiesto dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni: ventimila euro. Era stata contestata la violazione degli obblighi inerenti il servizio universale nella provincia di Reggio Calabria, per la precisione nei centri di lavorazione in essere a Bovalino e Locri. Nel rapporto con l’Agcom, la società si è definita parte lesa davanti ai singoli portalettere responsabili dei fatti: si parla di mancata consegna della corrispondenza. Altri due provvedimenti hanno riguardato altrettante aziende private. La sarda Quattro mori post è stata sanzionata con diecimila euro perché gli sticker (vietato definirli francobolli) attaccati dalla ditta sui plichi lavorati erano privi del logo o di “altri elementi utili al fine di identificare l’operatore mittente”. Inoltre, non ha adempiuto agli obblighi informativi verso l’utenza (ad esempio, era priva di un sito web, sostituito da una pagina Facebook dove peraltro fanno difetto informazioni obbligatorie come la carta dei servizi e le modalità per presentare reclami, segnalazioni ed istanze per le procedure di conciliazione). Infine, la lente si è concentrata sulla siciliana Smmart post; l’indagine ha originato una multa da cinquantamila euro. Dai controlli -dice il Garante- è emerso che sul sito di riferimento “non sono indicate le modalità che gli utenti devono seguire per la presentazione di reclami, segnalazioni e istanze di conciliazione”, né sono indicati i recapiti cui indirizzarli. Tali indicazioni latitano pure nella versione della carta dei servizi disponibile on-line. Ancora, non risultano disponibili sul sito né il formulario da impiegare per un disservizio, né quello per l’eventuale domanda di conciliazione.
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Le etichette della Quattro mori post: sono state contestate in quanto prive di riferimenti utili per risalire all’operatore che ha accettato la corrispondenza |
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Dall’emissione per Salvatore Quasimodo in poi scompariranno i valori nominali, sostituiti dalla “B”, che indica il primo porto nazionale di posta4. Vi è anche un “Bzona1” (è il secondo taglio natalizio)
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Tre spostamenti di data segnalati oggi per ciò che riguarda il programma italiano: gli omaggi ai presidenti Giovanni Gronchi, Giuseppe Saragat ed Oscar Luigi Scalfaro passano dall’1 giugno (quindi prossimi alla “Festa della Repubblica”) al successivo 22; la “Turistica” da un generico luglio è stata fissata al giorno 6 dello stesso mese (sempre troppo tardi!); il tributo cinematografico scivola dal 30 agosto al 6 settembre. Ma la vera notizia è un’altra: con l’emissione del 14 giugno, quella per Salvatore Quasimodo, tutti i francobolli in programma perdono il valore nominale, sostituito dalle iscrizioni “B” (indica cioè il primo porto nazionale di posta4, attualmente 95 centesimi) o “Bzona1” (serve per l’invio con analoghe caratteristiche ma diretto in Europa o nel Mediterraneo, pari ad 1,00 euro). In quest’ultimo caso vi è solo il secondo dentello natalizio. È una vera e propria rivoluzione, che da un lato complicherà la vita agli utenti, ma dall’altra li metterà al sicuro davanti ai futuri aumenti tariffari, poiché tali produzioni varranno il servizio dichiarato, indipendentemente da quando sono stati acquistati.
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Grande novità per le emissioni italiane |
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Oggi la città ricorda il patrono, san Giustino, e contemporaneamente debutta il francobollo per il teatro Marrucino. Ciò vuol dire che l’annullo fdc sarà disponibile alle Poste centrali solo domani
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Due secoli di storia (venne inaugurato l’11 gennaio 1818), “un glorioso passato e lo sguardo ad un futuro di grandezza e di modernità: è la sintesi del portato culturale e sociale del Marrucino, un teatro di tradizione lirica che si staglia nel cuore di Chieti come faro di un patrimonio materiale ed immateriale dal quale promana un fascino che non conosce i segni del tempo”. Unico nel suo genere in Abruzzo, “è un luogo di eccellenza per lo spettacolo dal vivo”, che propone anche prosa, operette, produzioni per ragazzi ad amatoriali, musica sinfonica. Così il direttore amministrativo, Cesare Di Martino, presenta nel bollettino illustrativo la struttura, ricordata oggi attraverso un francobollo da 95 centesimi. Spiegando pure l’origine del nome: inizialmente si chiamava real teatro San Ferdinando, in omaggio a Ferdinando I di Borbone, re di Napoli e delle Due Sicilie. Dopo l’Unità d’Italia, fu consacrato con l’attuale appellativo in memoria dell’antica popolazione che abitava quelle terre nel periodo di Teate capitale. La vignetta della carta valore, lavorata direttamente al centro filatelico dell’Istituto poligrafico e zecca dello stato, propone le balconate ed il palcoscenico, con il sipario raffigurante l’opera del pittore napoletano Giovanni Ponticelli, intitolata “Il trionfo sui dalmati partini di Asinio Pollione”. L’obiettivo del lavoro era rammentare uno dei più illustri avi locali, appunto Caio Asinio Pollione, compagno ed amico di Giulio Cesare. L’emissione, inserita nella serie “Il patrimonio artistico e culturale italiano”, è autoadesiva; conta su quattrocentomila unità in fogli da ventotto. L’annullo fdc era disponibile questa mattina presso lo stesso politeama; solo domani (sia pure con la data odierna) lo sarà al Chieti Centro, attualmente chiuso per la festa patronale in onore di san Giustino.
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Francobollo ed annullo per le fdc (ma oggi gli uffici postali cittadini sono chiusi per la festa patronale) |
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Domani, nell’ufficio postale di via San Carlo 26 attivo presso la cittadina del Milanese, l’annullo per la “Festa della mamma”. È associato a tre cartoline
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Il giorno prima della ricorrenza |
Chi vuole sottolineare dal punto di vista marcofilo la “Festa della mamma” edizione 2018 dovrà, giocoforza, rivolgersi ad Abbiategrasso (Milano). Domani, dunque con un giorno d’anticipo sul calendario, l’ufficio postale di via San Carlo 26 disporrà di un annullo in tema, impiegato tra le ore 9.30 e le 12. Prevista, alle 10.30, una cerimonia. Disegnato da Antonella Terrasi, il manuale riproduce l’abbraccio. Vale a dire -spiegano dall’azienda- “il semplice gesto quotidiano di una madre e di un figlio; il momento in cui l’amore nella sua forma d’espressione più naturale diventa eterno, il luogo perfetto in cui abitare!”. Si aggiungono tre cartoline, queste disponibili anche in altri centri della zona. Sono caratterizzate da poesie di Riccardo Magni, ancora studente universitario ma vincitore di importanti premi. S’intitolano “Origini”, “Preghiera” e “Stelle”: in esse il bambino cresce e viene esortato dalla propria genitrice a prendere il volo, per poi diventare, quando la donna ormai è anziana, egli stesso consolazione e sostegno. Quanto alle immagini, sono dovute a Frida America Capozzoli, che a soli tre anni dimostra una spiccata sensibilità per il disegno e per la stesura dei colori, ed alla medesima Antonella Terrasi.
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Sono quelle di “Russia 2018”, citate negli otto francobolli (uno per gruppo) in cui è articolata la nuova serie promozionale emessa ieri da Mosca
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Ci sono tutti e trentadue: sono gli stemmi con le bandiere nazionali, suddivisi in otto francobolli da 40,00 rubli emessi ieri a Mosca. Ogni vignetta, inoltre, propone un’azione di gioco ed il logo della manifestazione. La serie riguarda le squadre ammesse al Campionato del mondo di calcio “Russia 2018”, oramai vicino: si comincerà il 14 giugno. Assente, come si sa, l’Italia. A ben guardare, ogni dentello cita uno dei gruppi emersi dal sorteggio. L’“A” comprende Russia, Arabia Saudita, Egitto, Uruguay; il “B” vede Portogallo, Spagna, Marocco, Iran; nel “C” figurano Francia, Australia, Perù, Danimarca; il “D” annovera Argentina, Islanda, Croazia, Nigeria; l’“E” coinvolge Brasile, Svizzera, Costa Rica, Serbia; nell’“F” compaiono Germania, Messico, Svezia, Corea del Sud; nel “G” vi sono Belgio, Panama, Tunisia, Inghilterra; l’“H” propone Polonia, Senegal, Colombia, Giappone. Tornado alle cartevalori, risultano dovute ad Olga Shushlebina ed Ekaterina Plotnikova. Sono raccolte in un foglietto unico ma, per complicare le cose, possono essere acquistate pure in blocchi da otto esemplari uguali.
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La versione a foglietto |
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